@ donata...
hai finito la tua frase con una domanda... che necessita di risposta:
fotografo ciò che è...
sciogli il tuo dubbio...
non è brace... ma ruggine..
si tratta di bruciature vecchie nel tempo..
non c'è niente di acceso.. le trame sono lavorate dalle intemperie...in più bagnate dalla pioggia che cadeva mentre le riprendevo.....
non è importante la barca bruciata.. ma ciò che da essa emana.. ciò che si riesce a leggere..
tanti occhi si sono posati su questo oggetto... ma solo questi hanno saputo cogliere questo...
Dho, ti ricorderai della frase zen:
non guardare il dito che indica la luna ma guarda la luna...
grazie della visita...
un bacio
:-))
Bodha
Come si trovasse nel “day after” della sua conclusa fase storica, la carcassa di un’imbarcazione ha attratto l’attenzione di Biagio per il suo nuovo racconto.
L’autore indugia nelle trame del materiale incenerito, ne rivela i dettagli più nascosti, si infiltra fra il groviglio di sottili filamenti ricomponendo in armoniche inquadrature l’insieme di dettagli materici, delicati come punti sottili di un ricamo intrecciato.
Evocazione di un respiro residuo? Desiderio di una nuova realtà modellata dal silenzio?
La materia più essenziale – o meglio, ciò che resta dopo una avvenuta smaterializzazione – diviene la “regina” protagonista della rappresentazione.
Riscoprendo l’anima di un manufatto (forse in passato variopinto, laccato, ammirato… esibito!), Biagio pare voler restituire una nuova forma di vita a ciò che pare un “rottame”.
Mi rimane un interrogativo (onestamente dico che ho atteso ad esprimere le mie personali impressioni proprio per il non aver saputo sciogliere un dubbio): la brace ancora viva in quell’unico scatto (foto n° 5), minima come dimensioni, ma incandescente come un cuore ancora pulsante… che cosa può rappresentare?
Facendo un omaggio al grande Burri, Biagio Donati
(Bodha) ha dato vita ad una sua mostra fotografica, molto personale, piena di fascino, ricca di notevoli
evoluzioni della materia, dove nulla si crea o si distrugge
ma continuamente si trasforma.
Ha impiegato la fotocamera come fosse un pennello per
creare nuove trame, anche se già presenti nel materico e senza tralasciare di cogliere sprazzi di pixel/colore in
quell'informe b&n volutamente dilagante.
Certo l'Arte di Bodha spazia per luoghi a noi ancora
misteriosi e vergini ma permette comunque di essere
raccolta e interpretata liberamente a seconda di cosa
l'occhio del visitatore vi vuol cogliere, per poi essere
goduta in tutte le sue sfaccettature e sfumature.
Bodha ci regala una metrica nuova per come interpretare l'Arte fotografica impiegando, oltre alla sua immensa fantasia, anche mezzi d'avanguardia pur rispettando i canoni tecnici ed estetici della tradizionalità.
Nel panorama dei suoi scatti fino a giungere a quelli
dell'odierna mostra si evince una costante ricerca, mai
stanca e mai sazia, in evoluzione continua tesa a
raggiungere nuove mete, senza mai sostare a ripensare
sul lavoro già fatto....perchè già nuovi traguardi si profilano all'orizzonte.
Il mio non vuol essere un commento alla sola mostra,
perchè sarebbe riduttivo, ma necessariamente un
commento esteso a tutto l'arco fotografico di Biagio Donati perchè ne è la naturale evoluzione "dell'idea", sfociante poi nell'attuale bellissima mostra.
I miei complimenti a Bodha e per la sua Arte, oggi
fotografica digitalizzata ma in evoluzione costante.....
Oleandro
Complimenti sinceri. Una mostra molto originale, realizzata con creatività e tecnica di alto livello. Sottolineiamo con un applauso virtuale le nostre parole e quelle dei nostri predecessori.
Mara & Fabio
Complimenti Biagio per la tua Mostra idea straordinaria originalissima...insolita veramente personale grande osservazione dei particolari realizzata in modo ottimo dettaglio e nitidezza perfetta fa piacere
ti faccio i complimenti caro Biagio... da "ignorante" in materia di combustioni e sapendone ben poco dell'artista a cui ti sei ispirato, devo dire che le tue foto hanno evidenziato che tutto si trasforma, cambia, si consuma sotto la forza del fuoco... un ottimo lavoro, originale e molto professionale...
Bel lavoro.
Il tutto molto interessante e particolare.
Un lavoro decisamente diverso anche azzardato ma secondo me perfettamente riuscito.
Ottima anche la successione delle foto che non credo sia casuale con un senso di "crescendo".
Complimenti.
Gero.
Complimenti Biagio per la tua mostra,un lavoro senz'altro originale e di un certo fascino.
Questi motivi informi,questa materia che si erge protagonista sotto l'azione del fuoco.
Se vogliamo c'é anche un significato recondito,estendibile in senso lato nei più svariati campi:il fuoco che sconvolge e distrugge,creando però nel contempo nuove forme e nuove identità.
Un lavoro che denota un grande colpo d'occhio e notevole spirito d'oseervazione,oltre ovviamente un grande senso artistico.
Ma che bella Biagio...
le tue materie riportano con gioia all'arte povera di Burri...
ai suoi sacchi e alle sue combustioni...
al suo trasformare materico.
In questi tuoi scatti, come nelle composizioni informali di Burri, non si riconoscono forme definite. Sono i materiali che, attentamente organizzati, conferiscono efficacia alla composizione, dove il grande equilibrio della materia diventa attore principale...
tutto si evolve e trasforma in questo rincorrersi quasi monocromatico di linee ruvide e casuali, impregnate di un rigore compositivo straordinario.
Di tutto ne rimango affascinato, per te e questa tua mostra, alzo le mani al cielo in segno di gioia!
biagio donati 19/06/2008 0:09
@ donata...hai finito la tua frase con una domanda... che necessita di risposta:
fotografo ciò che è...
sciogli il tuo dubbio...
non è brace... ma ruggine..
si tratta di bruciature vecchie nel tempo..
non c'è niente di acceso.. le trame sono lavorate dalle intemperie...in più bagnate dalla pioggia che cadeva mentre le riprendevo.....
non è importante la barca bruciata.. ma ciò che da essa emana.. ciò che si riesce a leggere..
tanti occhi si sono posati su questo oggetto... ma solo questi hanno saputo cogliere questo...
Dho, ti ricorderai della frase zen:
non guardare il dito che indica la luna ma guarda la luna...
grazie della visita...
un bacio
:-))
Bodha
Donata Casiraghi 18/06/2008 20:38
Come si trovasse nel “day after” della sua conclusa fase storica, la carcassa di un’imbarcazione ha attratto l’attenzione di Biagio per il suo nuovo racconto.L’autore indugia nelle trame del materiale incenerito, ne rivela i dettagli più nascosti, si infiltra fra il groviglio di sottili filamenti ricomponendo in armoniche inquadrature l’insieme di dettagli materici, delicati come punti sottili di un ricamo intrecciato.
Evocazione di un respiro residuo? Desiderio di una nuova realtà modellata dal silenzio?
La materia più essenziale – o meglio, ciò che resta dopo una avvenuta smaterializzazione – diviene la “regina” protagonista della rappresentazione.
Riscoprendo l’anima di un manufatto (forse in passato variopinto, laccato, ammirato… esibito!), Biagio pare voler restituire una nuova forma di vita a ciò che pare un “rottame”.
Mi rimane un interrogativo (onestamente dico che ho atteso ad esprimere le mie personali impressioni proprio per il non aver saputo sciogliere un dubbio): la brace ancora viva in quell’unico scatto (foto n° 5), minima come dimensioni, ma incandescente come un cuore ancora pulsante… che cosa può rappresentare?
Oleandro Zannini 18/06/2008 18:34
Facendo un omaggio al grande Burri, Biagio Donati(Bodha) ha dato vita ad una sua mostra fotografica, molto personale, piena di fascino, ricca di notevoli
evoluzioni della materia, dove nulla si crea o si distrugge
ma continuamente si trasforma.
Ha impiegato la fotocamera come fosse un pennello per
creare nuove trame, anche se già presenti nel materico e senza tralasciare di cogliere sprazzi di pixel/colore in
quell'informe b&n volutamente dilagante.
Certo l'Arte di Bodha spazia per luoghi a noi ancora
misteriosi e vergini ma permette comunque di essere
raccolta e interpretata liberamente a seconda di cosa
l'occhio del visitatore vi vuol cogliere, per poi essere
goduta in tutte le sue sfaccettature e sfumature.
Bodha ci regala una metrica nuova per come interpretare l'Arte fotografica impiegando, oltre alla sua immensa fantasia, anche mezzi d'avanguardia pur rispettando i canoni tecnici ed estetici della tradizionalità.
Nel panorama dei suoi scatti fino a giungere a quelli
dell'odierna mostra si evince una costante ricerca, mai
stanca e mai sazia, in evoluzione continua tesa a
raggiungere nuove mete, senza mai sostare a ripensare
sul lavoro già fatto....perchè già nuovi traguardi si profilano all'orizzonte.
Il mio non vuol essere un commento alla sola mostra,
perchè sarebbe riduttivo, ma necessariamente un
commento esteso a tutto l'arco fotografico di Biagio Donati perchè ne è la naturale evoluzione "dell'idea", sfociante poi nell'attuale bellissima mostra.
I miei complimenti a Bodha e per la sua Arte, oggi
fotografica digitalizzata ma in evoluzione costante.....
Oleandro
elena zanella 18/06/2008 18:03
visitata tutta questa meravigliosa galleria. complimenti. da un materiale povero hai tratto dei capolavoriLuisa Masala 18/06/2008 11:27
Mostra molto originale e interessante ! Bravo Biagio :-) ciao LuisaFabio Fazzari e Mara Ramella 18/06/2008 11:27
Complimenti sinceri. Una mostra molto originale, realizzata con creatività e tecnica di alto livello. Sottolineiamo con un applauso virtuale le nostre parole e quelle dei nostri predecessori.Mara & Fabio
Bergfee 18/06/2008 9:29
Complimenti per idea !Ciao, Eva :)
Carlo Schicchio 18/06/2008 0:08
Complimenti Biagio per la tua Mostra idea straordinaria originalissima...insolita veramente personale grande osservazione dei particolari realizzata in modo ottimo dettaglio e nitidezza perfetta fa piacereJean Exiga 17/06/2008 23:41
Complimenti per quel lavoro originale : mi piaciono molto i motivi informali !!aù
Jean
Giulietta Luise - Giuly 17/06/2008 19:42
ti faccio i complimenti caro Biagio... da "ignorante" in materia di combustioni e sapendone ben poco dell'artista a cui ti sei ispirato, devo dire che le tue foto hanno evidenziato che tutto si trasforma, cambia, si consuma sotto la forza del fuoco... un ottimo lavoro, originale e molto professionale...Gero Merella 17/06/2008 19:33
Bel lavoro.Il tutto molto interessante e particolare.
Un lavoro decisamente diverso anche azzardato ma secondo me perfettamente riuscito.
Ottima anche la successione delle foto che non credo sia casuale con un senso di "crescendo".
Complimenti.
Gero.
maurizio bartolozzi 17/06/2008 19:26
Complimenti Biagio per la tua mostra,un lavoro senz'altro originale e di un certo fascino.Questi motivi informi,questa materia che si erge protagonista sotto l'azione del fuoco.
Se vogliamo c'é anche un significato recondito,estendibile in senso lato nei più svariati campi:il fuoco che sconvolge e distrugge,creando però nel contempo nuove forme e nuove identità.
Un lavoro che denota un grande colpo d'occhio e notevole spirito d'oseervazione,oltre ovviamente un grande senso artistico.
Mauro Moschitti 17/06/2008 13:14
Ma che bella Biagio...le tue materie riportano con gioia all'arte povera di Burri...
ai suoi sacchi e alle sue combustioni...
al suo trasformare materico.
In questi tuoi scatti, come nelle composizioni informali di Burri, non si riconoscono forme definite. Sono i materiali che, attentamente organizzati, conferiscono efficacia alla composizione, dove il grande equilibrio della materia diventa attore principale...
tutto si evolve e trasforma in questo rincorrersi quasi monocromatico di linee ruvide e casuali, impregnate di un rigore compositivo straordinario.
Di tutto ne rimango affascinato, per te e questa tua mostra, alzo le mani al cielo in segno di gioia!