Anche a me viene in mente una storia.
Una volta c'era un baraccone al Luna Park di Roma (oggi non più, nemmeno il Luna Park), dove si poteva ottenere un quadro personalizzato a colori, mai uguale a nessun altro.
Funzionava così: in un cilindro in metallo di circa un mt di diametro vi era posto all'interno (in basso per evitare di imbrattarsi) un perno rotante motorizzato sul quale si poteva fissare un cartoncino rettangolare.
Il gestore faceva partire il motore e da quel momento si potevano versare i colori tramite dei contenitori a becco stretto.
Grazie alla rotazione i colori si stendevano in maniera casuale, a volte con combinazioni di effetti molto particolari.
La scelta dei colori, la preferenza di inserimento, la quantità erano decise dal cliente.
Quando guardavo il prodotto ottenuto, una volta essiccato, restavo stupefatto; possibile che fossi riuscito a creare una tale meraviglia?
Solo che io avevo meno di 10 anni e comunque, una volta tornato a casa, non sopportando i complimenti che i parenti amorevoli rivolgevano a me quale autore di cotanta opera astratta, inevitabilmente gettavo nella pattumiera il manufatto artistico...
Le parole di Arnaldo e di Seby mi trovano in perfetto accordo.
discussione interessante
(ho letto tutto, di solito mi annoio)
se posso dire la mia,
in fondo la ragione sta in entrambi i casi,
concordo con Franco quando scrive che
in questa pagina se ci fosse un po' piu' di onesta'
ci sarebbe tanto da imparare.......
lui pero' parla di tecnica e di mezzi,
l'autore e chi invece ha scritto Capolavoro,
parlano solo di risultato finale.....
Forse e' questo il punto....
e' davvero un capolavoro?
o una foto mal riuscita?
ora leggendo mi e' venuto in mente un film..
COSI' PARLO' BELLAVISTA
Due ignorantoni discutevano sul fatto
che in una mostra d'arte moderna,c'era un gabinetto ,
uno affermava che era un'opera d'arte,
insomma un capolavoro,
l'altro dopo un po' fa' una domanda all'amico=
(((((Scusami se x te e' un'opera d'arte,
io so' x certo che quando un'opera d'arte si ritrova dopo centinaia di anni,
non ci sono dubbi, e' un'opera d'arte.....
ora dimmi una cosa......
metti che ritrovano fra cento anni
durante gli scavi, il gabinetto di questa discussione,
cosa pensi che diranno???
Di aver trovato un capolavoro???
o nu cessu scassatu?????)))))
Dimenticavo, a me questo lavoro non piace,
voluto o no,,,,,,,
e mi scuso con l'autore.....
Ottima discussione, diversi modi di interpretare la fotografia e l'arte in genere, diverse impostazioni mentali e culturali, diverse, sopratutto, per gusto ed estetica, i risultati ottenuti ed interpretati da chi osserva.....
a proposito di questa foto....è una meraviglia, senza tanti giri di parole, una di quelle foto che a me rimangono dentro, può piacere o non piacere, ma per me rimane qualcosa di assolutamente voluto, cercato ed ottenuto....complimenti all'autore/autrice.
Al di là della foto in sè, non esiste e non esisterà mai una regola precisa nell'arte, sia documentativa, astratta o informale, di cui si possa tracciare un confine.... e poi tracciato da chi??
Io stesso considero la foto creativa non vincolata a regole di qualsiasi natura, purchè abbia un significato. Il problema credo sia continuare quel percorso. A volte...e Farina penso abbia ragione.... è la casualità che si spaccia per creatività risultando un prodotto effimero.
Io rispetto il parere di chiunque, anche se questo non vuole dire di essere concorde e tantomeno di evitare il confronto.
Ma in questa sede mi sembra che si cerchi di capire e di approfondire, lasciando ai commentini sotto le foto le esternazioni di meraviglia e di applauso.
Qui si ragiona, e su questo spero che siamo tutti d'accordo, e si cerca di andare oltre la superficie.
Dire mi piace, e non mi interessa come è stata realizzata e se è un'operazione frutto di intenti e non di casualità a me pare cosa non da poco.
Visto che l'argomento lo consente credo sarebbe interessante fissare alcuni punti.
E dato che ci si autocita lo farò anche io.
Uno degli artisti che amo di più e che mi ha sempre emozionato é Van Gogh.
La sua notte stellata, il caffè la sera, i campi di grano e i girasoli sono opere che travalicano la percezione visiva e ti danno vibrazioni che coinvolgono tutta la sensibilità, ma questo signore non si è messo una mattina davanti a un campo di grano, ha preso una tavolozza e dei colori e ha cominciato a imbrattare una tela bianca, costui è arrivato a produrre capolavori che escono dal tempo e che saranno probabilmente immortali perché conseguenza di un percorso culturale, di vita, di sofferenza che sono la sintesi di una intera vita.
Il signore olandese ha studiato, ha fatto innumerevoli corsi di disegno e di pittura, le cromie folli, le combinazioni di tinte, le pennellate apparentemente anarchiche sono possibili solo perché egli è divenuto talmente padrone della tecnica e delle basi della pittura al punto di riuscire a superarle e a reinventarle.
Cosa c'entra con la foto in questione? C'entra, perché sta qui la sostanza delle differenti visioni e accostamenti, io ritengo che un lavoro che abbia velleità artistiche (l'unica alternativa alla più calzante ipotesi dell'errore fotografico) non possa prescindere dal fatto che sia frutto di una ricerca, di un obiettivo prefissato.
Se prendiamo una foto qualsiasi, fatta male, magari con le impostazioni della sera prima e poi la tagliamo, la convertiamo (facendo una precisa alterazione in sede digitale) e poi la facciamo passare per una immagine emozionale facciamo un'operazione scorretta, verso chi la guarda in buona fede, verso il contesto che la riceve, e anche verso se stessi.
Dunque, ben vengano ricerca, sperimentazione, invenzioni di qualsiasi tipo, ma che siano cercati dall'autore, non prodotti da un computer dotato di lente, passato sotto software di pubblico dominio e alterati secondo banalissimi schemi di ruffiana (in senso letterale) consistenza.
ISO 500, con velocità di scatto 1/100 significa, salvo prova contraria, che lo scatto non solo è casuale, ma dato anche il taglio ricavato da un crop, che il fotografo ha scattato al volo, senza aver avuto il tempo di programmare, altro che gestione controllata.
I numeri raccontano, possono anche descrivere il merito, ma non in questo caso.
Se l'autore avesse voluto gestire il mosso gli ISO avrebbero dovuto stare al minimo e la velocità di conseguenza anche, invece qui stiamo osservando una foto decisa all'ultimo momento, istintiva, dove il fotografo probabilmente è lui stesso ad essersi mosso.
Puoi esplorare qualsiasi ambito fotografico, credo di avere i requisiti per affermare ciò, ma non sfogliare le foto fatte e scoprire che una di queste, tagliata, ricavata, convertita, toh, guarda...si potrebbe infilare da qualche parte, che so...Agorà, tanto c'è sempre qualcuno a cui piace il genere, che riesce a vedere in un errore fotografico un'immagine emozionale.
Insisto perché, l'autore, che credo di sapere chi sia, in realtà di foto ne capisce e dunque trovo ancora più inopportuna la scelta da lui fatta.
Sempre opinioni personali naturalmente, ma corredate da un minimo di logica analitica, credo...e di poca voglia di farsi prendere in giro.
So che mi metto a rischio, ma dovrebbe essere l'autore a questo punto dirci con sincerità se ci troviamo di fronte ad un'immagine cercata o casuale, ed eventualmente spiegarcene i dettagli.
a me piace :)
perchè:
perchè scancella: le coordinate di fondo, quelle del perchè una fotografia è bella perchè è immediato il suo riscontro.
perchè cavalca: il silenzio coatto di quelli che mah.
perchè approda: al silenzio, quello intimo
perchè ordina: la tecnica al trasferimento di pensiero su argomenti di pancia.
perchè recupera: declini letterari
perchè: io sono qui, rinchiuso in un pensiero
perchè preme: per consistente stile
perchè batte: le ovvietà
perchè ribatte: come al tennis, le sapienze incerate
perchè dice: che chi sa tirar di diaframma e niente più è più fermo di un palo.
perchè detta: incisività d'intelletto.
perchè accorda: i pensieri con il visto
perchè apre: a movimenti che altrimenti sarebbero fermi
perchè fa: diventare alata la betulla
perchè non consuma: quello che prende
perchè diverte: chi la fa e chi ha voglia di vedere
Franco Farina 03/07/2011 16:39
Lensbaby...Anche a me viene in mente una storia.
Una volta c'era un baraccone al Luna Park di Roma (oggi non più, nemmeno il Luna Park), dove si poteva ottenere un quadro personalizzato a colori, mai uguale a nessun altro.
Funzionava così: in un cilindro in metallo di circa un mt di diametro vi era posto all'interno (in basso per evitare di imbrattarsi) un perno rotante motorizzato sul quale si poteva fissare un cartoncino rettangolare.
Il gestore faceva partire il motore e da quel momento si potevano versare i colori tramite dei contenitori a becco stretto.
Grazie alla rotazione i colori si stendevano in maniera casuale, a volte con combinazioni di effetti molto particolari.
La scelta dei colori, la preferenza di inserimento, la quantità erano decise dal cliente.
Quando guardavo il prodotto ottenuto, una volta essiccato, restavo stupefatto; possibile che fossi riuscito a creare una tale meraviglia?
Solo che io avevo meno di 10 anni e comunque, una volta tornato a casa, non sopportando i complimenti che i parenti amorevoli rivolgevano a me quale autore di cotanta opera astratta, inevitabilmente gettavo nella pattumiera il manufatto artistico...
Le parole di Arnaldo e di Seby mi trovano in perfetto accordo.
Seby Privitera 03/07/2011 15:59
discussione interessante(ho letto tutto, di solito mi annoio)
se posso dire la mia,
in fondo la ragione sta in entrambi i casi,
concordo con Franco quando scrive che
in questa pagina se ci fosse un po' piu' di onesta'
ci sarebbe tanto da imparare.......
lui pero' parla di tecnica e di mezzi,
l'autore e chi invece ha scritto Capolavoro,
parlano solo di risultato finale.....
Forse e' questo il punto....
e' davvero un capolavoro?
o una foto mal riuscita?
ora leggendo mi e' venuto in mente un film..
COSI' PARLO' BELLAVISTA
Due ignorantoni discutevano sul fatto
che in una mostra d'arte moderna,c'era un gabinetto ,
uno affermava che era un'opera d'arte,
insomma un capolavoro,
l'altro dopo un po' fa' una domanda all'amico=
(((((Scusami se x te e' un'opera d'arte,
io so' x certo che quando un'opera d'arte si ritrova dopo centinaia di anni,
non ci sono dubbi, e' un'opera d'arte.....
ora dimmi una cosa......
metti che ritrovano fra cento anni
durante gli scavi, il gabinetto di questa discussione,
cosa pensi che diranno???
Di aver trovato un capolavoro???
o nu cessu scassatu?????)))))
Dimenticavo, a me questo lavoro non piace,
voluto o no,,,,,,,
e mi scuso con l'autore.....
Alessandro Russo 03/07/2011 13:38
per chi non la conoscehttp://www.youtube.com/watch?v=6AVZV20LrwU
Alessandro Russo 03/07/2011 13:26
ma avete mai usato una Lensbaby ?allora non saprete mai che significa usarla
Carlo Atzori 03/07/2011 13:21
Ottima discussione, diversi modi di interpretare la fotografia e l'arte in genere, diverse impostazioni mentali e culturali, diverse, sopratutto, per gusto ed estetica, i risultati ottenuti ed interpretati da chi osserva.....a proposito di questa foto....è una meraviglia, senza tanti giri di parole, una di quelle foto che a me rimangono dentro, può piacere o non piacere, ma per me rimane qualcosa di assolutamente voluto, cercato ed ottenuto....complimenti all'autore/autrice.
Arnaldo Pettazzoni 03/07/2011 11:30
Pensiero personaleAl di là della foto in sè, non esiste e non esisterà mai una regola precisa nell'arte, sia documentativa, astratta o informale, di cui si possa tracciare un confine.... e poi tracciato da chi??
Io stesso considero la foto creativa non vincolata a regole di qualsiasi natura, purchè abbia un significato. Il problema credo sia continuare quel percorso. A volte...e Farina penso abbia ragione.... è la casualità che si spaccia per creatività risultando un prodotto effimero.
Maricla Martiradonna 03/07/2011 10:29
INTERVENTO DELL'AUTORE:"questo l'originale...
del ruffiano, artefatto, casuale?, manipolato... scatto...
io guardo... faccio click e a mio gusto, riporto... e se quello che vedo mi piace... sono contento
Dimenticavo...
Per chi pensasse che il click fosse casuale...".
Neocle Giordani 03/07/2011 10:10
...e pensa cosa avrebbe potuto fare Van Gogh se avesse avuto una lensbaby e si fosse trovato in dichiarazione di utopia...Franco Farina 03/07/2011 9:45
Io rispetto il parere di chiunque, anche se questo non vuole dire di essere concorde e tantomeno di evitare il confronto.Ma in questa sede mi sembra che si cerchi di capire e di approfondire, lasciando ai commentini sotto le foto le esternazioni di meraviglia e di applauso.
Qui si ragiona, e su questo spero che siamo tutti d'accordo, e si cerca di andare oltre la superficie.
Dire mi piace, e non mi interessa come è stata realizzata e se è un'operazione frutto di intenti e non di casualità a me pare cosa non da poco.
Visto che l'argomento lo consente credo sarebbe interessante fissare alcuni punti.
E dato che ci si autocita lo farò anche io.
Uno degli artisti che amo di più e che mi ha sempre emozionato é Van Gogh.
La sua notte stellata, il caffè la sera, i campi di grano e i girasoli sono opere che travalicano la percezione visiva e ti danno vibrazioni che coinvolgono tutta la sensibilità, ma questo signore non si è messo una mattina davanti a un campo di grano, ha preso una tavolozza e dei colori e ha cominciato a imbrattare una tela bianca, costui è arrivato a produrre capolavori che escono dal tempo e che saranno probabilmente immortali perché conseguenza di un percorso culturale, di vita, di sofferenza che sono la sintesi di una intera vita.
Il signore olandese ha studiato, ha fatto innumerevoli corsi di disegno e di pittura, le cromie folli, le combinazioni di tinte, le pennellate apparentemente anarchiche sono possibili solo perché egli è divenuto talmente padrone della tecnica e delle basi della pittura al punto di riuscire a superarle e a reinventarle.
Cosa c'entra con la foto in questione? C'entra, perché sta qui la sostanza delle differenti visioni e accostamenti, io ritengo che un lavoro che abbia velleità artistiche (l'unica alternativa alla più calzante ipotesi dell'errore fotografico) non possa prescindere dal fatto che sia frutto di una ricerca, di un obiettivo prefissato.
Se prendiamo una foto qualsiasi, fatta male, magari con le impostazioni della sera prima e poi la tagliamo, la convertiamo (facendo una precisa alterazione in sede digitale) e poi la facciamo passare per una immagine emozionale facciamo un'operazione scorretta, verso chi la guarda in buona fede, verso il contesto che la riceve, e anche verso se stessi.
Dunque, ben vengano ricerca, sperimentazione, invenzioni di qualsiasi tipo, ma che siano cercati dall'autore, non prodotti da un computer dotato di lente, passato sotto software di pubblico dominio e alterati secondo banalissimi schemi di ruffiana (in senso letterale) consistenza.
paolo pasquino 03/07/2011 8:46
mah, sarà .. 500, 100 a me continua a piacere.. casuale o cercata che sia.. poi chi usa una lensbaby sa che è in dichiarazione d'utopia..Franco Farina 03/07/2011 7:30
ISO 500, con velocità di scatto 1/100 significa, salvo prova contraria, che lo scatto non solo è casuale, ma dato anche il taglio ricavato da un crop, che il fotografo ha scattato al volo, senza aver avuto il tempo di programmare, altro che gestione controllata.I numeri raccontano, possono anche descrivere il merito, ma non in questo caso.
Se l'autore avesse voluto gestire il mosso gli ISO avrebbero dovuto stare al minimo e la velocità di conseguenza anche, invece qui stiamo osservando una foto decisa all'ultimo momento, istintiva, dove il fotografo probabilmente è lui stesso ad essersi mosso.
Puoi esplorare qualsiasi ambito fotografico, credo di avere i requisiti per affermare ciò, ma non sfogliare le foto fatte e scoprire che una di queste, tagliata, ricavata, convertita, toh, guarda...si potrebbe infilare da qualche parte, che so...Agorà, tanto c'è sempre qualcuno a cui piace il genere, che riesce a vedere in un errore fotografico un'immagine emozionale.
Insisto perché, l'autore, che credo di sapere chi sia, in realtà di foto ne capisce e dunque trovo ancora più inopportuna la scelta da lui fatta.
Sempre opinioni personali naturalmente, ma corredate da un minimo di logica analitica, credo...e di poca voglia di farsi prendere in giro.
So che mi metto a rischio, ma dovrebbe essere l'autore a questo punto dirci con sincerità se ci troviamo di fronte ad un'immagine cercata o casuale, ed eventualmente spiegarcene i dettagli.
stefano pavone 02/07/2011 23:54
doria??? magico scattoFranco Farina 02/07/2011 21:32
A me non piace.E non mi stimola un bel niente, tantomeno inutili parole.
Antonio Saponaro 02/07/2011 17:12
la trovo sublime!paolo pasquino 02/07/2011 16:57
a me piace :)perchè:
perchè scancella: le coordinate di fondo, quelle del perchè una fotografia è bella perchè è immediato il suo riscontro.
perchè cavalca: il silenzio coatto di quelli che mah.
perchè approda: al silenzio, quello intimo
perchè ordina: la tecnica al trasferimento di pensiero su argomenti di pancia.
perchè recupera: declini letterari
perchè: io sono qui, rinchiuso in un pensiero
perchè preme: per consistente stile
perchè batte: le ovvietà
perchè ribatte: come al tennis, le sapienze incerate
perchè dice: che chi sa tirar di diaframma e niente più è più fermo di un palo.
perchè detta: incisività d'intelletto.
perchè accorda: i pensieri con il visto
perchè apre: a movimenti che altrimenti sarebbero fermi
perchè fa: diventare alata la betulla
perchè non consuma: quello che prende
perchè diverte: chi la fa e chi ha voglia di vedere