… e così chi si aspettava una dotta discussione
su questa immagine, è rimasto con la bocca
asciutta; non solo, ha scoperto anche di essere
un emerito ignorante in questioni musicali
(c’è stata trascinata anche la moderatrice e
chi la conosce e sa la sua passione
…comprende): forse la foto evoca sonorità
che non tutti hanno la sensibilità
e l’animo d’artista di percepire.
Era forse questo lo scopo di chi l’ha
proposta ?Penso di no, probabilmente
una semplice sfida …intellettuale fra intellettuali
della fotografia. Penso abbia raggiunto
il suo scopo, gratificandone l’autore ;
di sicuro qualche modesto cultore di immagini avrebbe
avuto una qualche reticenza a stamparla…
Anni fa, usando una vecchia Pentacon Six,che
chi ha anni e memoria, sa che aveva un grosso
difetto nel trascinamento della pellicola,
ebbene nel ritirare le immagini stampate,
subii i complimenti del fotografo per una
foto che stentai a riconoscere come un mio
scatto; infatti si trattava di una doppia
esposizione NON voluta ( vedi problema
di trascinamento): ne era uscito un mixer
piacevole di bianchi, neri e grigi
in un’atmosfera surreale…
Se l’avessi esposta in questa bella
palestra sicuramente avrebbe dato
adito ad una piacevole, interessante
tecnica, semantica discussione.
Oppure no?
caro autore, come 1000 commenti sopra, .. con rammarico, comprensione e puntini.. :) ti confermo la battaglia persa.. la lontananza dei sapienti è ancon più distante. in prodigiosa astrazione gli 'uomini chiamati' han dettato riscontro .. ognuno al proprio specchio.
(ehm.. al farina, il mio scritto era ed ancora è per l'autore, non per te, delle tue.. cose.. insomma.. neh :)
Questa foto ha avuto l'effetto di una bomba al NAPALM....Autore tu hai vinto!!! :-)))
non saprei dirti cosa...ma di certo hai vinto.
La mia semplicità nel commentare la tua fotografia resta purtroppo in essa confinata.
Nulla di nuovo il presentato... secondo la mia opinione.
Sono trucchi precostruiti da impatto... aggiungo di bravura nell'eseguzione data dal soggetto.. ma quello che rimane per me non ha nessuno spessore come fine alla ricerca tanto discussa
Rimane un prodotto sfruttato come sono state le lenti addizionali o i filtri aggiuntivi in analogico.
L'analogico necessitava di una manualità che tutti non disponevano a portata delle proprie mani , nel digitale bhe!!... è tutta un'altra storia.
Comunque autore... quanto da me scritto non considerarlo come critica vista in negativo, rispetto sempre quello che si propone in questa piazza a differenza di quello che regolarmente risulta assente.
Se la matematica non è un'opinione, una foto pubblicata il 27 giugno alle 19e35 sarebbe dovuta restare in discussione fino alle 19e34 di oggi.
(mi scuso se questo non c'entra con questa foto. - discorso chiuso!)
@ Neocle: la foto a cui ti riferisci è stata pubblicata il 27 giugno, quindi esattamente una settimana fa ;-)
@ Laura: gli esecutori "ignoranti", sia nel senso che "non conoscono", sia nel senso che "prescindono da", sono purtroppo molto numerosi. Per questo i "grandi" interpreti sono pochi. La tentazione di esprimere se stessi (e non l'opera, e non l'autore dell'opera) è più irresistibile di quanto supponiamo, e spesso si ammanta proprio del pretesto dell'originalità e della superiore sensibilità. Ma anche qui stiamo andando lontano, il mio, in questo particolare caso, è solo un piccolo sfogo per le leggi spietate e manageriali del marketing che sempre più invadono il mondo "sacro" della musica. Ora mi ritiro e non intervengo più, continuate a parlare di fotografia. E anche e soprattutto di "questa" fotografia ;-)
...io invece non penso che l'allusione alla musica sia del tutto peregrina...
...non tanto da analizzare però sul versante "consapevolezza/inconsapevolezza" (come sembra. invece, aver posto la questione Franco Farina...) quanto piuttosto nel senso di ineffabile (o poetico se preferite) versus realistico...
in fondo le critiche che sono state mosse a questa immagine...su cosa si basano?
...non sono state seguite le regole?...si è utilizzato uno strumento (la lensbaby) che limità l'applicazione "esatta" della consapevole volontà dell'autore??
...e con ciò?...bisognerebbe chiedersi, piuttosto, se tutto ciò (chiaramente voluto dall'autore) "veicola" qualcosa di valido oppure no...e spiegarne il perché...
non vi sembra?
@Maricla
ovviamente non stiamo parlando di persone che sono ignoranti (cioè che ignorano appunto gli essenziali elementi che concorrono ad una corretta interpretazione del brano musicale....gli imprescindibili aspetti "filologici, storici, stilistici, musicologici di cui l'opera si nutre, di cui l'opera è corpo"...ovviamente...)....quanto piuttosto della personale e creativa interpretazione di un esecutore....che dà il proprio apporto professionale e di sensibilità artistica al brano che interpreta...
e che talvolta "contraddice" in parte proprio quei dettami (se vuoi li chiamo anch'io "dettagli"...ma sono un po' più che dettagli...secondo me...) di cui sopra...
Infatti Gould (come gli esecutori degni di tale nome - e non gli strimpellatori) senza dubbio ama e rispetta il compositore di cui esegue l'opera (magnifica la citazione di Salisburgo 1959).
L'autore di questa foto non ama e non rispetta Venezia, ma solo sè stesso e il suo narcisismo.
P:S.: è un peccato che l'altra foto "incriminata" sia stata tolta dalla discussione ben prima dello scadere della settimana canonica.
Laura: parlando di musica, un'interpretazione può essere "sbagliata" se non tiene conto del mondo del compositore, non lo rispetta, lo stravolge per esprimere solo quello dell'esecutore, che si sovrappone e utilizza l'opera per creare il mito di se stesso; o se dimostra di non conoscere (o di prescindere da) il linguaggio dell'epoca in cui l'opera è nata, il linguaggio dello stesso autore in altre opere, insomma i dettagli filologici, storici, stilistici, musicologici di cui l'opera si nutre, di cui l'opera è corpo. Non ci sono "dettami", ma ci sono elementi di gusto, di cultura, di stile che pertengono a quella opera e/o a quell'autore in quel periodo della sua produzione, da cui, se si lavora seriamente, per mettersi al servizio dell'opera e porgerla a un pubblico che in altro modo non può avvicinarlesi, non si può assolutamente prescindere (secondo me, e secondo chi ha a cuore più la musica dell'interprete/divo di turno).
@ Luca: io odio i numeri, non potrò mai darti una risposta basandomi su di loro ;-) Ma delle versioni delle Variazioni Goldberg incise da Glenn Gould trovo assolutamente sublime solo quella di Salisburgo del 1959, di cui tratta anche Thomas Bernhard nel meraviglioso romanzo "Il soccombente".
...il punto di contatto....molto terra terra se vogliamo è....che non esistono solo le regole e la tecnica...queste sono l'"ossatura" lo "spartito" se vogliamo...ma per far vivere questa "ossatura" ognuno utilizza e si esprime seguendo la propria creatività che è frutto delle proprie esperienze, sensibilità e cultura...
dire che utilizzare la lensbaby è solo "moda" o "gioco da Luna Park"...è un modo altamente superficiale per cercare di capire cosa e come e perché un autore ha utilizzato per esprimere, in questo caso, la "sua visione" di venezia...
...sarebbe come dire che l'interpretazione di Glenn Gould è "sbagliata" perché diversa da quella più strettamente legata ai dettami di Grieg....
...è in questo senso che dicevo...che alcuni interventi e posizioni in questa discussione mi sembravano piuttosto superficiali...
Grazie, Laura. Ma alla fine, io credo, questo non ha punti in contatto con la fotografia. Penso che Franco (musicista anche lui, vero Franco? :-) abbia preso la musica come esempio limite per dimostrare che perfino un'arte apparentemente libera e slegata dalle regole, forse quella che più direttamente parla alla nostra anima inespressa e impalpabile, debba comunque poggiare su una dottrina e una consapevolezza profondissime. Questo se parliamo di alti livelli. Ma, come diceva Diderot, "Poesia, musica, pittura, scacchi... a che serve la mediocrità in simili sciocchezze?"
;-))
"La musica è l'unica arte che abbia bisogno di un interprete per avere un corpo, per prendere vita. Altrimenti rimane allo stato inerte di partitura, che pochi possono "sentire" solo sfogliandola. La presenza del mediatore (leggi esecutore) è fondamentale, e quasi mai coincide con quella del compositore. Mai, poi, per quanto riguarda la musica classica, naturalmente. Un interprete della personalità di Glenn Gould è riuscito (qualche volta) perfino a "migliorare" un pezzo rispetto alle intenzioni del suo autore!" (Maricla)
...grazie Maricla...del tuo apporto professionale....
questo era proprio quello che cercavo di dire a Franco...
Abbiamo spostato il discorso su un campo molto complesso, e che è molto lontano dal punto di partenza, che è la discussione su una foto. La musica è l'unica arte che abbia bisogno di un interprete per avere un corpo, per prendere vita. Altrimenti rimane allo stato inerte di partitura, che pochi posso "sentire" solo sfogliandola. La presenza del mediatore (leggi esecutore) è fondamentale, e quasi mai coincide con quella del compositore. Mai, poi, per quanto riguarda la musica classica, naturalmente. Un interprete della personalità di Glenn Gould è riuscito (qualche volta) perfino a "migliorare" un pezzo rispetto alle intenzioni del suo autore! Provate ad ascoltare la versione della Sonata di Grieg eseguita da Grieg stesso in una rarissima incisione: http://www.youtube.com/watch?v=D2cmRYMd0HQ&feature=related
e quella eseguita da Gould: http://www.youtube.com/watch?v=HNyAK_Zc8OU
A mio parere, il tempo più lento e arioso e le coloriture scelte da Glenn Gould hanno dato al pezzo uno spessore e un carattere che nell'esecuzione di Grieg non c'è, di immenso, struggente fascino.
Ma ha anche "sbagliato" tante esecuzioni, con altri autori non è riuscito...
Insomma, voglio dire che nella musica il processo creativo (che comunque, come dice Franco, deve nascere da sapienza e padronanza assolute, se parliamo di alte sfere) è qualcosa di assolutamente diverso da quello esecutivo, hanno un'altra ontologia, un'altra logica, un'altra ragione, nascono da impulsi profondamente distinti: creare dal nulla, anzi dall'interno di sé (composizione) e dare vita a ciò che tace, tentando di capire qualcosa che è al di fuori di sé e di rispettarne l'intima essenza, anche se lontana dalla propria (esecuzione). E non riesco proprio a vedere un nesso con la discussione fotografica, stiamo parlando di cose troppo diverse nella loro natura profonda.
Scusate l'intromissione, ma sono musicista (pianista, quindi "solo" esecutrice) e non ho potuto resistere :-))
bocha de pisis 04/07/2011 19:09
… e così chi si aspettava una dotta discussionesu questa immagine, è rimasto con la bocca
asciutta; non solo, ha scoperto anche di essere
un emerito ignorante in questioni musicali
(c’è stata trascinata anche la moderatrice e
chi la conosce e sa la sua passione
…comprende): forse la foto evoca sonorità
che non tutti hanno la sensibilità
e l’animo d’artista di percepire.
Era forse questo lo scopo di chi l’ha
proposta ?Penso di no, probabilmente
una semplice sfida …intellettuale fra intellettuali
della fotografia. Penso abbia raggiunto
il suo scopo, gratificandone l’autore ;
di sicuro qualche modesto cultore di immagini avrebbe
avuto una qualche reticenza a stamparla…
Anni fa, usando una vecchia Pentacon Six,che
chi ha anni e memoria, sa che aveva un grosso
difetto nel trascinamento della pellicola,
ebbene nel ritirare le immagini stampate,
subii i complimenti del fotografo per una
foto che stentai a riconoscere come un mio
scatto; infatti si trattava di una doppia
esposizione NON voluta ( vedi problema
di trascinamento): ne era uscito un mixer
piacevole di bianchi, neri e grigi
in un’atmosfera surreale…
Se l’avessi esposta in questa bella
palestra sicuramente avrebbe dato
adito ad una piacevole, interessante
tecnica, semantica discussione.
Oppure no?
paolo pasquino 04/07/2011 18:51
caro autore, come 1000 commenti sopra, .. con rammarico, comprensione e puntini.. :) ti confermo la battaglia persa.. la lontananza dei sapienti è ancon più distante. in prodigiosa astrazione gli 'uomini chiamati' han dettato riscontro .. ognuno al proprio specchio.(ehm.. al farina, il mio scritto era ed ancora è per l'autore, non per te, delle tue.. cose.. insomma.. neh :)
ps: che palle st'analogico..
Arnaldo Pettazzoni 04/07/2011 17:49
Questa foto ha avuto l'effetto di una bomba al NAPALM....Autore tu hai vinto!!! :-)))non saprei dirti cosa...ma di certo hai vinto.
La mia semplicità nel commentare la tua fotografia resta purtroppo in essa confinata.
Nulla di nuovo il presentato... secondo la mia opinione.
Sono trucchi precostruiti da impatto... aggiungo di bravura nell'eseguzione data dal soggetto.. ma quello che rimane per me non ha nessuno spessore come fine alla ricerca tanto discussa
Rimane un prodotto sfruttato come sono state le lenti addizionali o i filtri aggiuntivi in analogico.
L'analogico necessitava di una manualità che tutti non disponevano a portata delle proprie mani , nel digitale bhe!!... è tutta un'altra storia.
Comunque autore... quanto da me scritto non considerarlo come critica vista in negativo, rispetto sempre quello che si propone in questa piazza a differenza di quello che regolarmente risulta assente.
Maricla Martiradonna 04/07/2011 17:18
Non avevo pensato all'ora, Neocle, solo alla giornata! mea culpa ;-))laura fogazza 04/07/2011 17:17
....pienamente d'accordo con te Maricla...:)))))))
Neocle Giordani 04/07/2011 17:16
Se la matematica non è un'opinione, una foto pubblicata il 27 giugno alle 19e35 sarebbe dovuta restare in discussione fino alle 19e34 di oggi.(mi scuso se questo non c'entra con questa foto. - discorso chiuso!)
Maricla Martiradonna 04/07/2011 17:11
@ Neocle: la foto a cui ti riferisci è stata pubblicata il 27 giugno, quindi esattamente una settimana fa ;-)@ Laura: gli esecutori "ignoranti", sia nel senso che "non conoscono", sia nel senso che "prescindono da", sono purtroppo molto numerosi. Per questo i "grandi" interpreti sono pochi. La tentazione di esprimere se stessi (e non l'opera, e non l'autore dell'opera) è più irresistibile di quanto supponiamo, e spesso si ammanta proprio del pretesto dell'originalità e della superiore sensibilità. Ma anche qui stiamo andando lontano, il mio, in questo particolare caso, è solo un piccolo sfogo per le leggi spietate e manageriali del marketing che sempre più invadono il mondo "sacro" della musica. Ora mi ritiro e non intervengo più, continuate a parlare di fotografia. E anche e soprattutto di "questa" fotografia ;-)
laura fogazza 04/07/2011 16:20
...io invece non penso che l'allusione alla musica sia del tutto peregrina...
...non tanto da analizzare però sul versante "consapevolezza/inconsapevolezza" (come sembra. invece, aver posto la questione Franco Farina...) quanto piuttosto nel senso di ineffabile (o poetico se preferite) versus realistico...
in fondo le critiche che sono state mosse a questa immagine...su cosa si basano?
...non sono state seguite le regole?...si è utilizzato uno strumento (la lensbaby) che limità l'applicazione "esatta" della consapevole volontà dell'autore??
...e con ciò?...bisognerebbe chiedersi, piuttosto, se tutto ciò (chiaramente voluto dall'autore) "veicola" qualcosa di valido oppure no...e spiegarne il perché...
non vi sembra?
@Maricla
ovviamente non stiamo parlando di persone che sono ignoranti (cioè che ignorano appunto gli essenziali elementi che concorrono ad una corretta interpretazione del brano musicale....gli imprescindibili aspetti "filologici, storici, stilistici, musicologici di cui l'opera si nutre, di cui l'opera è corpo"...ovviamente...)....quanto piuttosto della personale e creativa interpretazione di un esecutore....che dà il proprio apporto professionale e di sensibilità artistica al brano che interpreta...
e che talvolta "contraddice" in parte proprio quei dettami (se vuoi li chiamo anch'io "dettagli"...ma sono un po' più che dettagli...secondo me...) di cui sopra...
Neocle Giordani 04/07/2011 16:15
Infatti Gould (come gli esecutori degni di tale nome - e non gli strimpellatori) senza dubbio ama e rispetta il compositore di cui esegue l'opera (magnifica la citazione di Salisburgo 1959).L'autore di questa foto non ama e non rispetta Venezia, ma solo sè stesso e il suo narcisismo.
P:S.: è un peccato che l'altra foto "incriminata" sia stata tolta dalla discussione ben prima dello scadere della settimana canonica.
Maricla Martiradonna 04/07/2011 16:10
Laura: parlando di musica, un'interpretazione può essere "sbagliata" se non tiene conto del mondo del compositore, non lo rispetta, lo stravolge per esprimere solo quello dell'esecutore, che si sovrappone e utilizza l'opera per creare il mito di se stesso; o se dimostra di non conoscere (o di prescindere da) il linguaggio dell'epoca in cui l'opera è nata, il linguaggio dello stesso autore in altre opere, insomma i dettagli filologici, storici, stilistici, musicologici di cui l'opera si nutre, di cui l'opera è corpo. Non ci sono "dettami", ma ci sono elementi di gusto, di cultura, di stile che pertengono a quella opera e/o a quell'autore in quel periodo della sua produzione, da cui, se si lavora seriamente, per mettersi al servizio dell'opera e porgerla a un pubblico che in altro modo non può avvicinarlesi, non si può assolutamente prescindere (secondo me, e secondo chi ha a cuore più la musica dell'interprete/divo di turno).@ Luca: io odio i numeri, non potrò mai darti una risposta basandomi su di loro ;-) Ma delle versioni delle Variazioni Goldberg incise da Glenn Gould trovo assolutamente sublime solo quella di Salisburgo del 1959, di cui tratta anche Thomas Bernhard nel meraviglioso romanzo "Il soccombente".
Antonio Murrone 04/07/2011 16:10
Sono con te Autore/rice...laura fogazza 04/07/2011 15:58
...il punto di contatto....molto terra terra se vogliamo è....che non esistono solo le regole e la tecnica...queste sono l'"ossatura" lo "spartito" se vogliamo...ma per far vivere questa "ossatura" ognuno utilizza e si esprime seguendo la propria creatività che è frutto delle proprie esperienze, sensibilità e cultura...dire che utilizzare la lensbaby è solo "moda" o "gioco da Luna Park"...è un modo altamente superficiale per cercare di capire cosa e come e perché un autore ha utilizzato per esprimere, in questo caso, la "sua visione" di venezia...
...sarebbe come dire che l'interpretazione di Glenn Gould è "sbagliata" perché diversa da quella più strettamente legata ai dettami di Grieg....
...è in questo senso che dicevo...che alcuni interventi e posizioni in questa discussione mi sembravano piuttosto superficiali...
Maricla Martiradonna 04/07/2011 15:46
Grazie, Laura. Ma alla fine, io credo, questo non ha punti in contatto con la fotografia. Penso che Franco (musicista anche lui, vero Franco? :-) abbia preso la musica come esempio limite per dimostrare che perfino un'arte apparentemente libera e slegata dalle regole, forse quella che più direttamente parla alla nostra anima inespressa e impalpabile, debba comunque poggiare su una dottrina e una consapevolezza profondissime. Questo se parliamo di alti livelli. Ma, come diceva Diderot, "Poesia, musica, pittura, scacchi... a che serve la mediocrità in simili sciocchezze?";-))
laura fogazza 04/07/2011 15:40
"La musica è l'unica arte che abbia bisogno di un interprete per avere un corpo, per prendere vita. Altrimenti rimane allo stato inerte di partitura, che pochi possono "sentire" solo sfogliandola. La presenza del mediatore (leggi esecutore) è fondamentale, e quasi mai coincide con quella del compositore. Mai, poi, per quanto riguarda la musica classica, naturalmente. Un interprete della personalità di Glenn Gould è riuscito (qualche volta) perfino a "migliorare" un pezzo rispetto alle intenzioni del suo autore!" (Maricla)...grazie Maricla...del tuo apporto professionale....
questo era proprio quello che cercavo di dire a Franco...
:))))
Maricla Martiradonna 04/07/2011 15:34
Abbiamo spostato il discorso su un campo molto complesso, e che è molto lontano dal punto di partenza, che è la discussione su una foto. La musica è l'unica arte che abbia bisogno di un interprete per avere un corpo, per prendere vita. Altrimenti rimane allo stato inerte di partitura, che pochi posso "sentire" solo sfogliandola. La presenza del mediatore (leggi esecutore) è fondamentale, e quasi mai coincide con quella del compositore. Mai, poi, per quanto riguarda la musica classica, naturalmente. Un interprete della personalità di Glenn Gould è riuscito (qualche volta) perfino a "migliorare" un pezzo rispetto alle intenzioni del suo autore! Provate ad ascoltare la versione della Sonata di Grieg eseguita da Grieg stesso in una rarissima incisione:http://www.youtube.com/watch?v=D2cmRYMd0HQ&feature=related
e quella eseguita da Gould:
http://www.youtube.com/watch?v=HNyAK_Zc8OU
A mio parere, il tempo più lento e arioso e le coloriture scelte da Glenn Gould hanno dato al pezzo uno spessore e un carattere che nell'esecuzione di Grieg non c'è, di immenso, struggente fascino.
Ma ha anche "sbagliato" tante esecuzioni, con altri autori non è riuscito...
Insomma, voglio dire che nella musica il processo creativo (che comunque, come dice Franco, deve nascere da sapienza e padronanza assolute, se parliamo di alte sfere) è qualcosa di assolutamente diverso da quello esecutivo, hanno un'altra ontologia, un'altra logica, un'altra ragione, nascono da impulsi profondamente distinti: creare dal nulla, anzi dall'interno di sé (composizione) e dare vita a ciò che tace, tentando di capire qualcosa che è al di fuori di sé e di rispettarne l'intima essenza, anche se lontana dalla propria (esecuzione). E non riesco proprio a vedere un nesso con la discussione fotografica, stiamo parlando di cose troppo diverse nella loro natura profonda.
Scusate l'intromissione, ma sono musicista (pianista, quindi "solo" esecutrice) e non ho potuto resistere :-))