Questo non ve lo potrei far mancare, è il commento che ho ricevuto in privato da una non utente fc, persona a cui, tra l'altro, devo molto se oggi parlo e scrivo in un italiano decente, nonostante fossi straniero, e per certi versi strano ;)
grazie Anna Maria, ti voglio bene
Mi è piaciuta subito, la foto esprime una totale emozione, ho voluto aspettare e rileggere solo la foto , perchè la filosofia, per uno che non ha fatto il liceo, può essere fuorviante. Così è rimasto il sorriso e l'inquadratura. Il tuo intervento post ha dato enfasi all'atmosfera.
Ottimo lavoro, carissimo amico.
Un grande abbraccio all'artista.
Angelo
Scopro ora questa foto di Sherazad
questo splendido tributo al suo sorriso da cui è difficile distogliere lo sguardo e, insieme, la tua interessante riflessione sulla libertà.
che penso io?
penso che scegliendo il sorriso ti sei concesso il "lusso" di "essere libero" dagli schemi delle regole di presunte inquadrature "ortodosse"
tuttavia l'ambito nel quale la libertà si muove è esattamente quello che descrivi offrendoci il punto di vista delle colombe!
siamo liberi di scegliere ma non liberi dallo scegliere................
e abbastanza spesso le scelte non sono neanche frutto di libertà ma di "necessità"....
credo anche che la sola libertà che abbiamo sia quella del pensiero.
Tu sei l'espressione vivente di questa libertà!
Bravissimo
libera o non libera, non mi importa.
mi basta poterla ammirare con tutti i miei sensi, i sensi che questa fotografia sfiora e solletica.
davvero bella, davvero intensa, davvero tua, senza tante illusioni
Bellissimo quello che scrivi..che condivido in modo totale...nello stesso modo mi colpisce il commento di Laura.. ! Bellissima foto...e non solo quella ! Beppe.
Magnifica immagine ed molto particolare,accompanata dalle parole molto interessanti!(ma a leggere tutto mi sono stancata:-))))Bravissimo Mehran gran bel lavoro!cari saluti,ewa
Anche la fotografia - inquadrare, tagliare, significare - è "scelta". Permette le scelte perché a sua volta è un linguaggio. Un linguaggio autonomamente espressivo. Se si è colpiti da un sorriso, si può scegliere di indirizzare il fruitore proprio su quel sorriso. Si taglia l'immagine per dire a chi guarda: - Guarda che sorriso! Non ti curare di chi sia, tu guarda il sorriso!
Ciao @laura, grazie per le riflessioni, molto apprezzate, da me e dagli altri. Tra l’altro invidio la tua rapidità nel leggere e commentare, e mi dispiace d’esserti sembrato confuso.
È un argomento difficile da trattare, specie se si tenta di entrarne nei dettagli. Tuttavia la mia riflessione conteneva due provocazioni, una di natura filosofica e l’altra antropologica;
La prima sosteneva che la libertà di scelta fosse effettivamente in conflitto con se stessa qual’ora l’atto di scegliere risulti obbligatorio ed inevitabile. Liberi di scegliere ma non da scegliere. Speravo dunque di farmi intendere sulla contraddittoria in definizione.
L’altra invece si riferiva alla progressiva attitudine dell’Uomo nel corso dei secoli ad allontanarsi dalle sue attività istintive, ovvero dal libero esercizio della propria natura.
È giusto sentirsi in causa quando vengono toccati gli elementi cardini dell’equilibrio umano, ma vedi, nonostante ciò che ogni individuo può, arbitrariamente, adottare come mentalità per comportarsi di conseguenza, e nonostante le sue ferme convinzioni, deve comunque misurarsi con le inclinazioni sociali.
Questo inevitabile confronto non può non farci riflettere, e non basta essere in regola con la propria coscienza. Quindi idee individuali a confronto con le ideologie sociali, scelte personali condizionate da quelle sociali, e così via.
Avevo posto anche il tema del contenitore, ovvero quali fossero gli spazi dove agire in virtù delle libertà individuali e le scelte non condizionate; io ritengo che siano sempre più ridotti, sia gli spazi fisici, che arbitrari.
manouchette 11/11/2012 19:59
Un CHEF-d'OEUVRE artistique, j'aime beaucoup ce portrait... Félicitations... Amicales pensées de Manouchette (favorite)...Manuela Innocenti 24/04/2012 17:40
Bella ed emozionante. ... eccellente!Cobrak 04/04/2012 18:58
:-) bellissima! e bellissimo il tuo commentario!...:-)Mehran Falsafi 12/02/2012 3:34
Questo non ve lo potrei far mancare, è il commento che ho ricevuto in privato da una non utente fc, persona a cui, tra l'altro, devo molto se oggi parlo e scrivo in un italiano decente, nonostante fossi straniero, e per certi versi strano ;)grazie Anna Maria, ti voglio bene
Angelo e Silvia 29/01/2012 16:10
Mi è piaciuta subito, la foto esprime una totale emozione, ho voluto aspettare e rileggere solo la foto , perchè la filosofia, per uno che non ha fatto il liceo, può essere fuorviante. Così è rimasto il sorriso e l'inquadratura. Il tuo intervento post ha dato enfasi all'atmosfera.Ottimo lavoro, carissimo amico.
Un grande abbraccio all'artista.
Angelo
Ivana Campilongo 28/01/2012 20:33
Scopro ora questa foto di Sherazadquesto splendido tributo al suo sorriso da cui è difficile distogliere lo sguardo e, insieme, la tua interessante riflessione sulla libertà.
che penso io?
penso che scegliendo il sorriso ti sei concesso il "lusso" di "essere libero" dagli schemi delle regole di presunte inquadrature "ortodosse"
tuttavia l'ambito nel quale la libertà si muove è esattamente quello che descrivi offrendoci il punto di vista delle colombe!
siamo liberi di scegliere ma non liberi dallo scegliere................
e abbastanza spesso le scelte non sono neanche frutto di libertà ma di "necessità"....
credo anche che la sola libertà che abbiamo sia quella del pensiero.
Tu sei l'espressione vivente di questa libertà!
Bravissimo
b. monica 28/01/2012 17:56
libera o non libera, non mi importa.mi basta poterla ammirare con tutti i miei sensi, i sensi che questa fotografia sfiora e solletica.
davvero bella, davvero intensa, davvero tua, senza tante illusioni
Beppe Tonelli 28/01/2012 13:51
Bellissimo quello che scrivi..che condivido in modo totale...nello stesso modo mi colpisce il commento di Laura.. ! Bellissima foto...e non solo quella ! Beppe.Ewa.P 28/01/2012 11:16
Magnifica immagine ed molto particolare,accompanata dalle parole molto interessanti!(ma a leggere tutto mi sono stancata:-))))Bravissimo Mehran gran bel lavoro!cari saluti,ewaGianni Boradori 28/01/2012 3:09
ciao sognatore instancabile, grazie dei tuoi pensieri....:-))))
Ammiro!!!!
Carlo Schicchio 28/01/2012 0:46
Sempre molto particolari e accompagnate da parole interessante Grande un saluto CarloRenzo Baggiani 28/01/2012 0:01
P.S. - Bellissima immagine anche, e di più, quella delle colombe.Renzo Baggiani 27/01/2012 23:59
Anche la fotografia - inquadrare, tagliare, significare - è "scelta". Permette le scelte perché a sua volta è un linguaggio. Un linguaggio autonomamente espressivo. Se si è colpiti da un sorriso, si può scegliere di indirizzare il fruitore proprio su quel sorriso. Si taglia l'immagine per dire a chi guarda: - Guarda che sorriso! Non ti curare di chi sia, tu guarda il sorriso!patrizia gasparini 27/01/2012 22:48
bellissima ,,,( immagine e pensiero)Mehran Falsafi 27/01/2012 22:02
Ciao @laura, grazie per le riflessioni, molto apprezzate, da me e dagli altri. Tra l’altro invidio la tua rapidità nel leggere e commentare, e mi dispiace d’esserti sembrato confuso.È un argomento difficile da trattare, specie se si tenta di entrarne nei dettagli. Tuttavia la mia riflessione conteneva due provocazioni, una di natura filosofica e l’altra antropologica;
La prima sosteneva che la libertà di scelta fosse effettivamente in conflitto con se stessa qual’ora l’atto di scegliere risulti obbligatorio ed inevitabile. Liberi di scegliere ma non da scegliere. Speravo dunque di farmi intendere sulla contraddittoria in definizione.
L’altra invece si riferiva alla progressiva attitudine dell’Uomo nel corso dei secoli ad allontanarsi dalle sue attività istintive, ovvero dal libero esercizio della propria natura.
È giusto sentirsi in causa quando vengono toccati gli elementi cardini dell’equilibrio umano, ma vedi, nonostante ciò che ogni individuo può, arbitrariamente, adottare come mentalità per comportarsi di conseguenza, e nonostante le sue ferme convinzioni, deve comunque misurarsi con le inclinazioni sociali.
Questo inevitabile confronto non può non farci riflettere, e non basta essere in regola con la propria coscienza. Quindi idee individuali a confronto con le ideologie sociali, scelte personali condizionate da quelle sociali, e così via.
Avevo posto anche il tema del contenitore, ovvero quali fossero gli spazi dove agire in virtù delle libertà individuali e le scelte non condizionate; io ritengo che siano sempre più ridotti, sia gli spazi fisici, che arbitrari.