Ed aggiungo: sono solo due gli approcci da utilizzare difronte a questo scatto, restare a guardare...interiorizzarla anche se fa male...tanto male, oppure girarsi dall'altra parte o facendo finta di non averla vista o perchè si ci sente offesi ed infastiditi che il "nostro" mondo sia stato turbato.
un'immagine sin troppo forte per i miei gusti e sensibilità.
E' cmq un gran documento fotografico.
la mia prima espressione è stata " Miiinchia!"
.. praticamente un francesismo...
ciao
...la disperazione che diventa tragica e qualche volta, "fortunatamente", qualcuno ce lo ricorda: non una bella foto, ma una foto tragica,. sta a noi passare oltre o farci i conti affettivamente, culturalmente, come gli occhi della donna ci raccontano.....tragicamente
è vero riesci a mantenere la dignità delle persone che ritrai e non solo, attraverso il tuo modo di raccontare le fai parlare in una lingua comune a tutti rendendole dignitose, forti...
La verità della vita, talvolta tragica o sgradevole, è comunque verità. Eugene W. Smith non si è fatto scrupolo di fotografare una madre amorevole che accudiva, facendogli il bagno, al figlio deformato dall'inquinamento industriale. La ricerca della verità, in fotografia, è comunque lodevole. Andarne alla scoperta è prova di umanità. Il bianco e nero ne rafforza l’intensità e, in questo caso, la tragedia.
Mi levo il cappello difronte al coraggio di Gianni.
E non solo...non è da tutti saper mostrare immagini così forti e dirette mantenendo comunque un dignità indiscussa nei confronti delle persone ritratte.
Questo è rispetto prima verso le "Persone", poi verso la "Fotografia" e verso la "Informazione".
Mi è difficile dire “ma che bella foto” perché è un documento inquietante che parla da solo. Così dovrebbero essere tutte le immagini che ci vogliono comunicare qualcosa. La qualità dell'immagine e la bravura del fotografo vengono in secondo piano.
Francesco Torrisi 11/05/2012 22:10 Commento di voto
Ripeto ciò che ho scritto nel commento:Ed aggiungo: sono solo due gli approcci da utilizzare difronte a questo scatto, restare a guardare...interiorizzarla anche se fa male...tanto male, oppure girarsi dall'altra parte o facendo finta di non averla vista o perchè si ci sente offesi ed infastiditi che il "nostro" mondo sia stato turbato.
Buon voto a tutti.
luccini 11/05/2012 1:40
!!!Roberto Sias 08/05/2012 22:43
un'immagine sin troppo forte per i miei gusti e sensibilità.E' cmq un gran documento fotografico.
la mia prima espressione è stata " Miiinchia!"
.. praticamente un francesismo...
ciao
Vincenzo Galluccio 08/05/2012 20:25
...la disperazione che diventa tragica e qualche volta, "fortunatamente", qualcuno ce lo ricorda: non una bella foto, ma una foto tragica,. sta a noi passare oltre o farci i conti affettivamente, culturalmente, come gli occhi della donna ci raccontano.....tragicamentemaurizio bartolozzi 08/05/2012 0:47
Immagine toccante e drammatica,ottima realizzazione.Antonio Morri 07/05/2012 19:24
Non ho parole...... gran foto!Antonio
Haeuserer Helmut 07/05/2012 18:41
++++elisa ferrero 07/05/2012 17:37
è vero riesci a mantenere la dignità delle persone che ritrai e non solo, attraverso il tuo modo di raccontare le fai parlare in una lingua comune a tutti rendendole dignitose, forti...Paride Pierini 07/05/2012 15:46
*Danilo Da Rin 07/05/2012 14:28
La verità della vita, talvolta tragica o sgradevole, è comunque verità. Eugene W. Smith non si è fatto scrupolo di fotografare una madre amorevole che accudiva, facendogli il bagno, al figlio deformato dall'inquinamento industriale. La ricerca della verità, in fotografia, è comunque lodevole. Andarne alla scoperta è prova di umanità. Il bianco e nero ne rafforza l’intensità e, in questo caso, la tragedia.milella 07/05/2012 12:57
una grande foto.Francesco Torrisi 07/05/2012 12:54
Mi levo il cappello difronte al coraggio di Gianni.E non solo...non è da tutti saper mostrare immagini così forti e dirette mantenendo comunque un dignità indiscussa nei confronti delle persone ritratte.
Questo è rispetto prima verso le "Persone", poi verso la "Fotografia" e verso la "Informazione".
Antonio Pollaci 07/05/2012 12:50
immagine drammatica e terribile!Giustamente documentata in modo magistrale
ciao
Maria Vittoria Tombesi 07/05/2012 12:36
è un documento tremendo......che dovrebbe far pensare!!!Ottoinve 07/05/2012 12:20
Mi è difficile dire “ma che bella foto” perché è un documento inquietante che parla da solo. Così dovrebbero essere tutte le immagini che ci vogliono comunicare qualcosa. La qualità dell'immagine e la bravura del fotografo vengono in secondo piano.