Non credo sia necessaria una presentazione, alla mia proposta. Ho scelto questo scatto solo perchè chiude il reportage, ma non sarei stata in grado di scegliere quello "migliore".
Mi tornano in mente, osservando gli occhi che incontrano l'obbiettivo, e si ripetono in tutte queste foto ( poche in verità....viene voglia di guardarne altre, per capire più a fondo...) curiosi e diffidenti al tempo stesso, raccontando la morte non con il sangue, ma con lo sguardo illuminato dei sopravvissuti,ecco, mi tornano in mente le fotografie di James Nachtwey, grandissimo fotoreporter di guerre infinite e spesso dimenticate.
Perchè questa situazione documentata sembra una vera e propria guerra, è una vera e propria guerra registrara attraverso il destino di individui.
E come per Nachtwey queste fotografie di Luca sono sempre chiare e precise testimonianze. L'attenzione alla composizione diventa mezzo con cui il fotografo informa e comunica la sua personale visione. La compiutezza estetica nobilita anche il soggetto più sconvolgente.
Attraverso un bianco e nero, fatto di grandi pennellate di grigi, in equilibrio tra descrizione ed emozione, anche le figure più umili diventano protagoniste epiche della nostra storia,
Condivido in pieno e vado oltre sulla nota di fondo, la luce artificiale rovina inesorabilmente la realtà appiattendo il tutto , trasformando l'immagine e l'atmosfera reale , sconvolgendo le tonalità calde e comunicative del momento. Necessitano i "gioielli " e la conoscenza tecnica per gestire la penombra o tagli di luce accecante....poi la storia descritta fa da supporto toccante alle immagini.
Tutto qui!!! credo che i complimenti a 360° siano un atto dovuto.
PS.
Aggiungo una nota sotto la foto dove ho lasciato il commento, questa!!.... è veramente tosta VOG.
Non ho parole
Certo che m'ha rimesso in sintonia con quella faccia della realtà che fortunatamente non conosciamo e te ne ringrazio come fosse una punizione meritata.
Fotograficamente e "linguisticamente" mi inchino e basta.
Incredibile...
Incredibile perchè questo finesettimana ho visitato la World Press Photo 2013 alla Galleria Carla Sozzani di Milano...
Incredibile perchè in questo tuo reportage ho(purtroppo)provato le stesse angosce che mi hanno attanagliato guardando gli scatti esposti in mostra a Milano...
Incredibile...che esistano posti così..incredibile e terrificante...
ando fuchs 11/07/2013 11:50 Commento di voto
+Hans-Wolfgang Hawerkamp 11/07/2013 11:50 Commento di voto
pro!Stefano Cavazzini 11/07/2013 11:50 Commento di voto
gran foto...proAmbra Menichini 11/07/2013 11:50 Commento di voto
grande Lucamike snead 11/07/2013 11:50 Commento di voto
proRosalba Crosilla 11/07/2013 11:50 Commento di voto
Non credo sia necessaria una presentazione, alla mia proposta. Ho scelto questo scatto solo perchè chiude il reportage, ma non sarei stata in grado di scegliere quello "migliore".Pro
Alberto Busini 11/07/2013 11:50 Commento di voto
plucy franco 09/06/2013 12:20
Mi tornano in mente, osservando gli occhi che incontrano l'obbiettivo, e si ripetono in tutte queste foto ( poche in verità....viene voglia di guardarne altre, per capire più a fondo...) curiosi e diffidenti al tempo stesso, raccontando la morte non con il sangue, ma con lo sguardo illuminato dei sopravvissuti,ecco, mi tornano in mente le fotografie di James Nachtwey, grandissimo fotoreporter di guerre infinite e spesso dimenticate.
Perchè questa situazione documentata sembra una vera e propria guerra, è una vera e propria guerra registrara attraverso il destino di individui.
E come per Nachtwey queste fotografie di Luca sono sempre chiare e precise testimonianze. L'attenzione alla composizione diventa mezzo con cui il fotografo informa e comunica la sua personale visione. La compiutezza estetica nobilita anche il soggetto più sconvolgente.
Attraverso un bianco e nero, fatto di grandi pennellate di grigi, in equilibrio tra descrizione ed emozione, anche le figure più umili diventano protagoniste epiche della nostra storia,
Arnaldo Pettazzoni 05/06/2013 9:10
Condivido in pieno e vado oltre sulla nota di fondo, la luce artificiale rovina inesorabilmente la realtà appiattendo il tutto , trasformando l'immagine e l'atmosfera reale , sconvolgendo le tonalità calde e comunicative del momento. Necessitano i "gioielli " e la conoscenza tecnica per gestire la penombra o tagli di luce accecante....poi la storia descritta fa da supporto toccante alle immagini.Tutto qui!!! credo che i complimenti a 360° siano un atto dovuto.
PS.
Aggiungo una nota sotto la foto dove ho lasciato il commento, questa!!.... è veramente tosta VOG.
Rosalba Crosilla 03/06/2013 20:03
Non ho paroleCerto che m'ha rimesso in sintonia con quella faccia della realtà che fortunatamente non conosciamo e te ne ringrazio come fosse una punizione meritata.
Fotograficamente e "linguisticamente" mi inchino e basta.
- René - 03/06/2013 11:35
Complimenti per questo reportage...raccontato soprattutto con lo sguardo
dei soggetti inquadrati...
cristian volpara 02/06/2013 21:30
Incredibile...Incredibile perchè questo finesettimana ho visitato la World Press Photo 2013 alla Galleria Carla Sozzani di Milano...
Incredibile perchè in questo tuo reportage ho(purtroppo)provato le stesse angosce che mi hanno attanagliato guardando gli scatti esposti in mostra a Milano...
Incredibile...che esistano posti così..incredibile e terrificante...
Complimenti davvero Luca.
E grazie.
RobyB. 02/06/2013 20:19
*stefanmucha 02/06/2013 17:02
I can't read the text, but I really like this shot.