sono veramente lusingata di tutti i tuoi commenti positivi...addirittura una l'hai proposta in galleria!!! grazie mille! non ci pensavo neanche a una cosa del genere!!!
grazie grazie grazie!!!!
E lui rispose dicendo:
Voi lavorate per assecondare il ritmo della terra e l'anima della terra.
Poiché oziare è estraniarsi dalle stagioni e uscire dal corso della vita,
che avanza in solenne e fiera sottomissione verso l'infinito.
Quando lavorate siete un flauto
attraverso il quale il sussurro del tempo si trasforma in musica.
Chi di voi vorrebbe essere una canna silenziosa e muta
quando tutte le altre cantano all'unisono?
Sempre vi è stato detto che il lavoro è una maledizione e la fatica una sventura.
Ma io vi dico che quando lavorate esaudite una parte del sogno più remoto della terra,
che vi fu dato in sorte quando il sogno stesso ebbe origine.
Vivendo delle vostre fatiche,
voi amate in verità la vita.
E amare la vita attraverso la fatica è comprenderne il segreto più profondo.
Ma se nella vostra pena voi dite
che nascere è dolore e il peso della carne una maledizione scritta sulla fronte,
allora vi rispondo:
tranne il sudore della fronte niente laverà ciò che vi è stato scritto.
Vi è stato detto che la vita è tenebre
e nella vostra stanchezza voi fate eco a ciò che è stato detto dagli esausti.
E io vi dico che in verità la vita è tenebre fuorché quando è slancio,
E ogni slancio è cieco fuorché quando è sapere,
E ogni sapere è vano fuorché quando è lavoro,
E ogni lavoro è vuoto fuorché quando è amore;
E quando lavorate con amore voi stabilite un vincolo con voi stessi,
con gli altri e con Dio.
E cos'è lavorare con amore?
È tessere un abito con i fili del cuore,
come se dovesse indossarlo il vostro amato.
È costruire una casa con dedizione come se dovesse abitarla il vostro amato.
È spargere teneramente i semi e mietere il raccolto con gioia,
come se dovesse goderne il frutto il vostro amato.
È diffondere in tutto ciò che fate il soffio del vostro spirito,
E sapere che tutti i venerati morti stanno vigili intorno a voi.
Spesso vi ho udito dire, come se parlaste nel sonno:
"Chi lavora il marmo e scopre la propria anima configurata nella pietra,
è più nobile di chi ara la terra.
E chi afferra l'arcobaleno e lo stende sulla tela in immagine umana,
è più di chi fabbrica sandali per i nostri piedi".
Ma io vi dico,
non nel sonno ma nel vigile e pieno mezzogiorno,
il vento parla dolcemente alla quercia gigante come al più piccolo filo d'erba;
E che è grande soltanto chi trasforma la voce del vento in un canto reso più dolce dal proprio amore.
Il lavoro è amore rivelato.
E se non riuscite a lavorare con amore,
ma solo con disgusto, è meglio per voi lasciarlo e,
seduti alla porta del tempio,
accettare l'elemosina di chi lavora con gioia.
Poiché se cuocete il pane con indifferenza,
voi cuocete un pane amaro,
che non potrà sfamare l'uomo del tutto.
E se spremete l'uva controvoglia,
la vostra riluttanza distillerà veleno nel vino.
E anche se cantate come angeli,
ma non amate il canto,
renderete l'uomo sordo alle voci del giorno e della notte.
Ti ringrazio, di cuore, per i suggerimenti datomi
in merito uno dei miei primissimi scatti "nato"
proprio "grazie" a quel mare tempestoso che
amo.
Elvira
Ciao Ignazio, grazie per il gentile commento alla mia foto subacquea alla tartaruga.
Sono da poco passato alla reflex (olympus E520) e questa è una delle prime foto scattate con sta macchina.
Mamma mia come è difficile usare una reflex, specie sott'acqua.
Però ogni tanto qualche foto carina viene, nonostante la mia scarsissima conoscenza tecnica.
Un saluto.
Scipione Mannacio Soderini.
Santino Mineo 11/06/2009 17:42
Grazie grazie per la visita e commenti.
Un abbraccio mui mui grande.
Santino
pesce chiara 11/06/2009 9:02
sono veramente lusingata di tutti i tuoi commenti positivi...addirittura una l'hai proposta in galleria!!! grazie mille! non ci pensavo neanche a una cosa del genere!!!grazie grazie grazie!!!!
Elvy Cicalese 11/06/2009 7:16
Ri ringrazio molto Ignazio!Elvy
SempreGio 10/06/2009 22:45
Grazie Ignazio per il posto speciale che hai dedicato alle mie parole... un gesto che si fa carezza fra le emozioni, un caro saluto e buona serata GioSantino Mineo 01/05/2009 10:45
Kahlil Gibran – "Sul lavoro"Allora un contadino disse:
Parlaci del Lavoro.
E lui rispose dicendo:
Voi lavorate per assecondare il ritmo della terra e l'anima della terra.
Poiché oziare è estraniarsi dalle stagioni e uscire dal corso della vita,
che avanza in solenne e fiera sottomissione verso l'infinito.
Quando lavorate siete un flauto
attraverso il quale il sussurro del tempo si trasforma in musica.
Chi di voi vorrebbe essere una canna silenziosa e muta
quando tutte le altre cantano all'unisono?
Sempre vi è stato detto che il lavoro è una maledizione e la fatica una sventura.
Ma io vi dico che quando lavorate esaudite una parte del sogno più remoto della terra,
che vi fu dato in sorte quando il sogno stesso ebbe origine.
Vivendo delle vostre fatiche,
voi amate in verità la vita.
E amare la vita attraverso la fatica è comprenderne il segreto più profondo.
Ma se nella vostra pena voi dite
che nascere è dolore e il peso della carne una maledizione scritta sulla fronte,
allora vi rispondo:
tranne il sudore della fronte niente laverà ciò che vi è stato scritto.
Vi è stato detto che la vita è tenebre
e nella vostra stanchezza voi fate eco a ciò che è stato detto dagli esausti.
E io vi dico che in verità la vita è tenebre fuorché quando è slancio,
E ogni slancio è cieco fuorché quando è sapere,
E ogni sapere è vano fuorché quando è lavoro,
E ogni lavoro è vuoto fuorché quando è amore;
E quando lavorate con amore voi stabilite un vincolo con voi stessi,
con gli altri e con Dio.
E cos'è lavorare con amore?
È tessere un abito con i fili del cuore,
come se dovesse indossarlo il vostro amato.
È costruire una casa con dedizione come se dovesse abitarla il vostro amato.
È spargere teneramente i semi e mietere il raccolto con gioia,
come se dovesse goderne il frutto il vostro amato.
È diffondere in tutto ciò che fate il soffio del vostro spirito,
E sapere che tutti i venerati morti stanno vigili intorno a voi.
Spesso vi ho udito dire, come se parlaste nel sonno:
"Chi lavora il marmo e scopre la propria anima configurata nella pietra,
è più nobile di chi ara la terra.
E chi afferra l'arcobaleno e lo stende sulla tela in immagine umana,
è più di chi fabbrica sandali per i nostri piedi".
Ma io vi dico,
non nel sonno ma nel vigile e pieno mezzogiorno,
il vento parla dolcemente alla quercia gigante come al più piccolo filo d'erba;
E che è grande soltanto chi trasforma la voce del vento in un canto reso più dolce dal proprio amore.
Il lavoro è amore rivelato.
E se non riuscite a lavorare con amore,
ma solo con disgusto, è meglio per voi lasciarlo e,
seduti alla porta del tempio,
accettare l'elemosina di chi lavora con gioia.
Poiché se cuocete il pane con indifferenza,
voi cuocete un pane amaro,
che non potrà sfamare l'uomo del tutto.
E se spremete l'uva controvoglia,
la vostra riluttanza distillerà veleno nel vino.
E anche se cantate come angeli,
ma non amate il canto,
renderete l'uomo sordo alle voci del giorno e della notte.
Buon 1° Maggio
Elvy Cicalese 20/04/2009 15:22
Ti ringrazio, di cuore, per i suggerimenti datomiin merito uno dei miei primissimi scatti "nato"
proprio "grazie" a quel mare tempestoso che
amo.
Elvira
Santino Mineo 15/04/2009 17:52
Grazie per la dolce visita e per i commenti. Ma che belle parole.....Un abbraccio...Santino
pino pesce y Nilde 09/04/2009 12:41
grazie per i tuoi commenti, NildeMassimo e Stefania 06/04/2009 15:49
Ti ricordo il 13.05.09: non prendere impegni, mi raccomando... c'è la PFM!!!Gaetano Tranchina 05/04/2009 22:34
Grazie per il gradito commentoGaetano
Alessandro Marinelli 28/03/2009 16:52
Grazie per il commento! e tante emozioni anche a te!Alessandro
Massimiliano Naro 28/03/2009 9:48
Grazie mille Ignazio per il tuo commento. Ciao, Massimilianomarco fulle 26/03/2009 11:00
Grazie delle tue parole. Un caro saluto mscipione mannacio soderini 25/03/2009 2:47
Ciao Ignazio, grazie per il gentile commento alla mia foto subacquea alla tartaruga.Sono da poco passato alla reflex (olympus E520) e questa è una delle prime foto scattate con sta macchina.
Mamma mia come è difficile usare una reflex, specie sott'acqua.
Però ogni tanto qualche foto carina viene, nonostante la mia scarsissima conoscenza tecnica.
Un saluto.
Scipione Mannacio Soderini.
Alessio Buzi 24/03/2009 15:26
grazieun saluto Alex
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