Immagini tutte stupende. Ma guarda!!

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Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 46 di 85
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rolando sono d'accordo con te, la realtà é una costruzione plasmata dalla narrazione.

ciao wmao
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 47 di 85
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Quando ti sarai chiarito su quello che vuoi dire siamo tutti quà ;)
Laura Destro Laura Destro Messaggio 48 di 85
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Rol&... molto interessante quello che hai scritto.
Io discendo da una famiglia di fotografi professionisti
a iniziare da mio nonno.
Ma, ai tempi ero un po piccolina per apprendere
le varie tecniche.. forse ho solo ereditato la fantasia...
e negli anni che vanno dal 65 al 70...
ricordo che una mia zia... ritoccava a mano... per la Ditta Viganò di Milano.
__________________________________

L’uso del ritocco fotografico era inteso fino a qualche decina di anni fa, affidato a specialisti i quali, armati di matite appuntitissime a mina lunga, operavano sulle lastre di grandi dimensioni, non solo eliminando i difetti, ma anche abbellendo, in genere, la fisionomia di un ritratto. Questo tipo di operazione oggi non viene più effettuata, salvo rari casi (in genere per scopi grafici), dato che l'operazione - con negativi 24x36 mm- andrebbe eseguita al microscopio.(dal Web)
Mario Roncagliolo Mario Roncagliolo Messaggio 49 di 85
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Premesso che sono totalmente a favore di PS, voglio interferire per dire che però a tutto c'è un limite. Vi propongo:
http://www.repubblica.it/2006/08/galler ... tta/1.html
giudicate voi :-)
meditate gente...meditate



Messaggio Modificato (19-06-08 16:36)
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 50 di 85
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ahahahah facevano prima a mettere la sua testa (ritoccata) su un'altro corpo ........
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 51 di 85
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E' incredibile come ci siano dei limiti a comprendere certe cose...
Sarà che sono giovane e certe cose le vivo come parte della vita quotidiana.
E' vero, c'è un limite oltre il quale il fotoritocco (anzi, l'intervento al pc globalmente considerato) è fuori luogo, o comunque finalizzato a salvare il non salvabile. E' vero che l'uso di tecniche come il TM hanno stravolto la concezione di bella foto (guarda caso io non ne faccio praticamente uso, salvo qualche esperimento che non mi ha soddisfatto granchè).

Ma non si può dire allo stato dell'arte che l'intervento al pc può essere omesso, anche solo per quello sviluppo di routine. Chi lo dice evidentemente non usa il RAW per scattare, altrimenti non si spiega come possa accontentarsi del file "morbido" che praticamente tutte le reflex sfornano oggi quando si scatta in formato grezzo.
luca marzola luca marzola Messaggio 52 di 85
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Sì ma il genere di fotografia era completamente diverso, no? Le foto di Adoms ad esempio sono collocate e bloccate nello spazio e nel tempo, catturano istanti che non saranno mai più ripetibili per mostrarceli con la sua ottica. è il genere di "foto verità": dovevi averla davanti agli occhi per scattarla.

nel caso di un massiccio utilizzi di pp non è necessariamente così; io ad esempio scatto perchè sono attratto dalle forme, dalla geometria degli oggetti o dalla visione che ho di loro creando cose che assomigliano più a quadri in quanto fuori da spazio e tempo; è più uno scatto di ciò che avevo in mente piuttosto che di cosa avevo davanti agli occhi. in questo caso il fatto che la foto originale sia fatta bene o male non è fondamentale: dipende tutto da quali sue parti servono e quali no. in sostanza ti puoi permettere anche di scattare male ma devi fare comunque bene dopo sottointendendo che facendo male prima e dopo nasce un aborto ad ogni modo.
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 53 di 85
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Fotografia significa "scrivere con la luce".
Se sei un fotografo od aspiri ad esserlo non ti puoi permettere di scattare male o per meglio dire, non ti puoi permettere di accettare come buono uno scatto fatto palesemente male.
Di quello che ci farai dopo con quello scatto, poco importa. Se è sbagliato e fatto male, così resta.
Se si scatta una foto sbagliata e con la stampa ci si fa un cartoccio per incartare il pesce, all'atto pratico un cartoccio resta, anche se si pensava di destinarlo a tale scopo al momento dello scatto.
Se poi tale operazione viene prodotta in serie, si cessa di essere fotografi e si diventa produttori di cartocci da pesce, attività del tutto rispettabile al pari di quella del fotografo, ma prive di denominatori in comune.



Messaggio Modificato (03-08-08 11:43)
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 54 di 85
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Non posso che essere daccordo con antonio
luca marzola luca marzola Messaggio 55 di 85
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forse non mi sono espresso bene: volevo dire che ci si può permettere di scattare una foto complessivamente brutta ma in cui le cose utili siano venute bene; questo soprattutto nel fotoastrattismo. un esempio è il seguente: supponiamo che io voglia creare una "foresta" ripetendo un determinato cartello stradale. esco e fotografo il cartello, se la foto è globalmente pietosa poco male, l'importante è che il cartello sia venuto bene poichè sarà l'unica parte ad essere usata per creare la mia foresta. così facendo si ottiene sì una cosa che non è una fotografia in senso stretto, alla Adams per intenderci, bensì ne è uno sviluppo, a mio parere, non meno dignitoso. non la si vuole chiamare foto? la si chiami quadro o immagine, ma questo è solo un problema di definizioni.
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 56 di 85
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Ciao Luca,
non è solo un problema di definizioni, le definizioni comunque bene o male identificano l'ambito in cui ci si muove e quindi una certa importanza pure l'hanno.
Non basta creare un'immagine per essere nell'ambito della fotografia.
Una operazione come quella che hai descritto tu a proposito del cartello stradale,ad esempio, non si colloca affatto nell'ambito della fotografia, secondo me.
Non per questo è meno degna di attenzione ma è altro dalla fotografia.
In realtà per portare a termine un'operazione come quella da te descritta, non sarebbe neanche obbligatorio prendersi il disturbo di uscire di casa con una macchina fotografica.
Basterebbe prendere una rivista e scannerizzare il tuo cartello stradale o scaricare dalla rete tutte le immagini di cartelli stradali che vuoi e metterli insieme a mò di collage.
La macchina fotografica potrebbe anche superflua,e a me tanto basta per collocare questo tipo di lavoro fuori dall'ambito della fotografia.
Ma volendo essere pignòli e dire che il materiale utilizzato trattasi comunque di fotografie, converrai con me che l'autore di tale lavoro di "imaging" non si può collocare tra i fotografi.
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 57 di 85
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ecco...
luca marzola luca marzola Messaggio 58 di 85
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mhm, mi spiace ma non la vedo così. riconosco che forse la mia visione della fotografia è troppo allargata ma considero fotografo chi si dedica all'utilizzo della macchina fotografica. foto belle o non belle ne fanno poi un fotografo più o meno capace; secondo quanto mi dici, postulato che il materiale di partenza sia di origine fotografica, le opere di schenck o hick non sarebbero fotografie visti i risultati palesemente non realistici ed artefatti. non vorrei però avere frainteso!
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 59 di 85
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Luca non puoi definire fotografo un tizio che ha una macchina fotografica e la usa per scattare.
Altrimenti per essere medico basterebbe tagliuzzare col bisturi, per essere un calciatore tirare quattro calci al pallone e via discorrendo.

Che diamine, la fotografia sta proprio andando a put....e
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 60 di 85
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Apriamo l menti al nuovo, tutti.
Vi dò solo un dato, in meno di venti anni la digitale ha soppiantato due secoli di analogica. Se poi calcoliamo che siamo ai primordi e vista la diffusione esponenziale, ci ritroveremo tra qualche anno a parlare di ben altre cose.
La fotografia, analogica o digitale non è la realtà, ne è già una copia, le foto che tutti ormai fanno in automatico jpeg, andrebbero definite "prese", come fa il grande Ando Gilardi nel suo "meglio ladro che fotografo", le Fotografie presumono che ci sia la mano e la testa dell'autore.
Photoshop può essere, a mio parere, definito un portentoso strumento artistico e aggiungere la componente emozionale a una foto che non lo ha, altro è la digiart, con manipolazioni e interpolazioni di immagini diverse.
Comunque sia, non ancoriamoci su presupposti che la storia sta cancellando ogni secondo che passa, il modo corretto di vivere la fotografia stà nel seguirla, e aprirsi al nuovo.
L'antiquariato c'è sempre stato, ma ha un valore memorico-affettivo, niente a che fare con il cambiamento.
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