Le regole e il piacere di trasgredire
27.03.06, 20:28
Messaggio 1 di 8
Per chi (spero pochissimi) non conosce Charlie Parker ricordo che è stato uno dei più grandi e innovativi musicisti Jazz.
Il Jazz è stato spesso accusato di essere incomprensibile e, per questo, molti pseudomusicisti che non sapevano suonare si vantavano di fare del jazz libero. Per chiarire le cose ci ha pensato il grande 'Bird' (questo era il soprannome di Parker), che nella sua scuola di jazz, alla prima lezione, diceva più o meno queste parole ai suoi allievi:
"Dovete imparare tutto della musica, andate al conservatorio, studiate e provate ogni giorno, imparate i classici poi..." e qui viene il bello perchè spiegava in modo supremo l'essenza del Jazz "...poi dimenticate tutto e suonate come vi pare".
Non credo ci siano parole migliori per far capire che la libertà - nella musica, in fotografia, nella pittura e in tutte le altre arti - per essere tale ha bisogno di regole.
Questa reminescenza di una lunga passione per la musica è stata la mia più grande lezione di fotografia, ma acora di più nel lavoro e nella vita in generale.
Tutto questo preambolo per arrivare a una 'mini serie' di foto di Marino Mannarini. Qui ne mostro una per capire meglio:
[fc-foto:5247209]
Marino che, come 'Bird' sapeva suonare il sax, sa usare perfettamente la fotocamera, propone una immagine 'libera' o se volete 'jazz'. Lo fa con cognizione di causa, sa benissimo che può essere letta superficialmente con i canonici parametri (fuoco, esposizione ecc.). Tant'è vero che precisa "sono pronto alle critiche...". Ma le critiche non sono arrivate.
Non voglio personalizzare il tema solo sulla foto di Marino, ma estenderlo a tutte quelle foto che osano sfidare le regole di base della fotografia per proporre nuove strade: imparate tutta la tecnica e le regole della fotografia, poi, dimenticate tutto e fotografate come vi pare.
Ed ora beccatevi 'sta foto del 'mago' della foto naturalistica - il grande Fabio Dammy - e sentirete la macchina fotografica che si rigira nella borsa in cerca di libertà
[fc-foto:5299079]
Messaggio Modificato (27-03-06 21:41)
Il Jazz è stato spesso accusato di essere incomprensibile e, per questo, molti pseudomusicisti che non sapevano suonare si vantavano di fare del jazz libero. Per chiarire le cose ci ha pensato il grande 'Bird' (questo era il soprannome di Parker), che nella sua scuola di jazz, alla prima lezione, diceva più o meno queste parole ai suoi allievi:
"Dovete imparare tutto della musica, andate al conservatorio, studiate e provate ogni giorno, imparate i classici poi..." e qui viene il bello perchè spiegava in modo supremo l'essenza del Jazz "...poi dimenticate tutto e suonate come vi pare".
Non credo ci siano parole migliori per far capire che la libertà - nella musica, in fotografia, nella pittura e in tutte le altre arti - per essere tale ha bisogno di regole.
Questa reminescenza di una lunga passione per la musica è stata la mia più grande lezione di fotografia, ma acora di più nel lavoro e nella vita in generale.
Tutto questo preambolo per arrivare a una 'mini serie' di foto di Marino Mannarini. Qui ne mostro una per capire meglio:
[fc-foto:5247209]
Marino che, come 'Bird' sapeva suonare il sax, sa usare perfettamente la fotocamera, propone una immagine 'libera' o se volete 'jazz'. Lo fa con cognizione di causa, sa benissimo che può essere letta superficialmente con i canonici parametri (fuoco, esposizione ecc.). Tant'è vero che precisa "sono pronto alle critiche...". Ma le critiche non sono arrivate.
Non voglio personalizzare il tema solo sulla foto di Marino, ma estenderlo a tutte quelle foto che osano sfidare le regole di base della fotografia per proporre nuove strade: imparate tutta la tecnica e le regole della fotografia, poi, dimenticate tutto e fotografate come vi pare.
Ed ora beccatevi 'sta foto del 'mago' della foto naturalistica - il grande Fabio Dammy - e sentirete la macchina fotografica che si rigira nella borsa in cerca di libertà
[fc-foto:5299079]
Messaggio Modificato (27-03-06 21:41)
Mah.....! Non credo molto a quello che dici. Un grande artista, fotografo, musicista o pittore che sia è tale indipendentemente da abilità tecniche o meno. Anzi, spesso,
la tecnica è un limite ed è l'ossessione dei dilettanti!
L'arte, come dici tu, è una forma di trasgressione e parker
ce l'aveva nel genoma la trasgressione. La frase che citi tu
di charlie rivolta ai suoi allievi sa un pò di demagogico.
Picasso non ha nemmeno finito l'accademia, duchamp e vangog
pittoricamente erano degli incapaci, ma in quanto a trasgressione, ne avevano da vendere. In fotografia, ricordo
un'intervista a capra,che ammetteva una conoscenza tecnica
della sua leica piuttosto dilettantesca. Penso che spesso,
l'ossessione di avere dietro una " scuola ", oltre che un
vincolo, sia spesso un'alibi ai propri limiti e incapacità
e ci si butti nella tecnica come salvagente.
la tecnica è un limite ed è l'ossessione dei dilettanti!
L'arte, come dici tu, è una forma di trasgressione e parker
ce l'aveva nel genoma la trasgressione. La frase che citi tu
di charlie rivolta ai suoi allievi sa un pò di demagogico.
Picasso non ha nemmeno finito l'accademia, duchamp e vangog
pittoricamente erano degli incapaci, ma in quanto a trasgressione, ne avevano da vendere. In fotografia, ricordo
un'intervista a capra,che ammetteva una conoscenza tecnica
della sua leica piuttosto dilettantesca. Penso che spesso,
l'ossessione di avere dietro una " scuola ", oltre che un
vincolo, sia spesso un'alibi ai propri limiti e incapacità
e ci si butti nella tecnica come salvagente.
Bene,Daniele mi fa piacere scoprire che anche tu apprezzi la musica Jazz.Io apprezzo maggiormente l'area "creativa" quella che sorpassa le convenzioni e inquadra da un punto di vista personale.Non credo che Parker avesse frequentato molte scuole per imparare a suonare,quella era genio puro,al di la di qualsiasi teoria.
Sono combattuto sull'argomento la tecnica serve ma non bisogna esserne succubi,serve per avere delle nozioni di riferimento e potersi esprimere confrontandosi con essa e confrontarsi con se stessi e gli altri.
Sono combattuto sull'argomento la tecnica serve ma non bisogna esserne succubi,serve per avere delle nozioni di riferimento e potersi esprimere confrontandosi con essa e confrontarsi con se stessi e gli altri.
Complimenti, Daniele, per aver proposto un tema che ritengo imprescindibile per quanti amano l'espressione artistica. Spero che partecipino in tanti a questo dibattito.
Io penso che l'arte sia un linguaggio, e come tale abbia delle regole che è necessario conoscere per comunicare quello che si desidera. Tutti quando parliamo applichiamo meccanicamente le regole della sintassi, eppure ognuno di noi si esprime in modo diverso, perché ha contenuti diversi da esprimere. Usiamo gli stessi schemi eppure possiamo parlare in modo sgarbato, allegro, ironico, creativo, convenzionale ecc.
La padronanza secondo me può venire solo dalla conoscenza, e la libertà dalla consapevolezza. Altrimenti c'è il pressapochismo, il caos, lo sterile sperimentalismo, la vuota ricerca di effetto, con l'alibi della libertà espressiva. Bisogna conoscere le leggi della metrica per saper fare una poesia in versi liberi, altrimenti restiamo nella prosa. Beethoven ha cancellato per sempre un certo modo di fare musica, ma conosceva benissimo l'armonia e la composizione e tutto il resto. Parliamo di trasgressione perché ci sono le regole, la trasgressione come valore in sé non esiste. Non credo che gli artisti più innovativi e creativi "vogliano" essere trasgressivi, semplicemente lo sono, perché vanno al di là. Ma bisogna sapere di cosa si vuole andare al di là... La frase di Parker mi sembra un bellissimo invito da rivolgere ai propri allievi, conoscere, possedere e dimenticare per scoprire...
Io penso che l'arte sia un linguaggio, e come tale abbia delle regole che è necessario conoscere per comunicare quello che si desidera. Tutti quando parliamo applichiamo meccanicamente le regole della sintassi, eppure ognuno di noi si esprime in modo diverso, perché ha contenuti diversi da esprimere. Usiamo gli stessi schemi eppure possiamo parlare in modo sgarbato, allegro, ironico, creativo, convenzionale ecc.
La padronanza secondo me può venire solo dalla conoscenza, e la libertà dalla consapevolezza. Altrimenti c'è il pressapochismo, il caos, lo sterile sperimentalismo, la vuota ricerca di effetto, con l'alibi della libertà espressiva. Bisogna conoscere le leggi della metrica per saper fare una poesia in versi liberi, altrimenti restiamo nella prosa. Beethoven ha cancellato per sempre un certo modo di fare musica, ma conosceva benissimo l'armonia e la composizione e tutto il resto. Parliamo di trasgressione perché ci sono le regole, la trasgressione come valore in sé non esiste. Non credo che gli artisti più innovativi e creativi "vogliano" essere trasgressivi, semplicemente lo sono, perché vanno al di là. Ma bisogna sapere di cosa si vuole andare al di là... La frase di Parker mi sembra un bellissimo invito da rivolgere ai propri allievi, conoscere, possedere e dimenticare per scoprire...
Avevo promesso un intervento in questo interessantissimo forum ed eccomi qui...un po' in ritardo sulla tabella di marcia ma ci tenevo molto.
Innanzitutto un plauso a Daniele per aver introdotto l'argomento (in questo concordo pienamente con Maricla).
Personalmente ritengo che la sperimentazione non possa essere fatta se non ci sono le basi. Sperimentare significa - a mio modo di vedere - provare ad applicare in modo differente (o non convenzionale) la teoria, la conoscenza, le basi, le tecniche, tutto....
Ora, penso anche che la sperimentazione esponga moltissimo alle critiche in quanto "va al di la'"...esce dagli schemi e pertanto non e' sempre facilmente ed immediatamente recepita dai piu'.
E' il mio caso...prendo spunto da un mio intervento su una (solo su una) delle foto di Marino
[fc-foto:5247182]
Fa parte di una miniserie dove il buon Marino nazionale ha sperimentato....
In tutte e altre fotografie delle miniserie ho trovato qualcosa...mi hanno trasmesso....
E non importa se cio' che mi hanno dato quelle foto corrisponde a cio' che Marino voleva dire o trasmettere...in qualche modo quelle immagini mi sono arrivate.
La foto in questione, invece, no.
Ma non perche' fosse brutta, ma semplicemente perche' non mi e' arrivato nulla...
Ora - e solo ora - leggo il successivo commento di Marino dove dice che (testualmente) "una foto, diciamo non così self-evident, senza titolo lascia perplessi.."
Anche su questo non sono d'accordo.
Non credo che una foto senza titolo lasci necessariamente perplessi...infatti un'altra immagine della stessa serie
[fc-foto:5254903]
che non ha titolo, la trovo immensamente densa, carica, ... mi trasmette.
Il cosa trasmetta non e' importante...cio' che conta e' che mi "e' arrivata"...mi ha toccato.
Ma questo non ha necessariamente a che vedere - a mio giudizio - con la sperimentazione.
Anche una foto classica, fatta rispettando tutte le regole puo' non arrivare all'anima di chi la guarda.
Lancio un ulteriore sasso nello stagno, sempre a proposito della sperimentazone....
Maricla dice che "bisogna sapere di cosa si vuole andare al di là..." e sono d'accordo, ma la sperimentazione ed il raggiungimento di un risultato, porta ad uno stile, ad una nuova concezione, a nuovi mondi e a nuove regole....quelle del nuovo modo di concepire le cose.
Quindi...sperimentare conoscendo o sperimentare per conoscere?
Innanzitutto un plauso a Daniele per aver introdotto l'argomento (in questo concordo pienamente con Maricla).
Personalmente ritengo che la sperimentazione non possa essere fatta se non ci sono le basi. Sperimentare significa - a mio modo di vedere - provare ad applicare in modo differente (o non convenzionale) la teoria, la conoscenza, le basi, le tecniche, tutto....
Ora, penso anche che la sperimentazione esponga moltissimo alle critiche in quanto "va al di la'"...esce dagli schemi e pertanto non e' sempre facilmente ed immediatamente recepita dai piu'.
E' il mio caso...prendo spunto da un mio intervento su una (solo su una) delle foto di Marino
[fc-foto:5247182]
Fa parte di una miniserie dove il buon Marino nazionale ha sperimentato....
In tutte e altre fotografie delle miniserie ho trovato qualcosa...mi hanno trasmesso....
E non importa se cio' che mi hanno dato quelle foto corrisponde a cio' che Marino voleva dire o trasmettere...in qualche modo quelle immagini mi sono arrivate.
La foto in questione, invece, no.
Ma non perche' fosse brutta, ma semplicemente perche' non mi e' arrivato nulla...
Ora - e solo ora - leggo il successivo commento di Marino dove dice che (testualmente) "una foto, diciamo non così self-evident, senza titolo lascia perplessi.."
Anche su questo non sono d'accordo.
Non credo che una foto senza titolo lasci necessariamente perplessi...infatti un'altra immagine della stessa serie
[fc-foto:5254903]
che non ha titolo, la trovo immensamente densa, carica, ... mi trasmette.
Il cosa trasmetta non e' importante...cio' che conta e' che mi "e' arrivata"...mi ha toccato.
Ma questo non ha necessariamente a che vedere - a mio giudizio - con la sperimentazione.
Anche una foto classica, fatta rispettando tutte le regole puo' non arrivare all'anima di chi la guarda.
Lancio un ulteriore sasso nello stagno, sempre a proposito della sperimentazone....
Maricla dice che "bisogna sapere di cosa si vuole andare al di là..." e sono d'accordo, ma la sperimentazione ed il raggiungimento di un risultato, porta ad uno stile, ad una nuova concezione, a nuovi mondi e a nuove regole....quelle del nuovo modo di concepire le cose.
Quindi...sperimentare conoscendo o sperimentare per conoscere?
ok, ok ragazzi...mi costringete a parlare delle mie foto...cosa che mi mette in evidente imbarazzo...:-)
Allora, Daniele, io non so veramente come trovare parole per ringraziarti i complimenti stratosferici che mi hai fatto sopra...che ci crediate o no, sono diventato rosso come un peperone....ancora devo rileggere per accertermi di aver letto bene...
Marco: la "prova" di cui parlo sotto la foto in questione
[fc-foto:5247182]
è in realta quella che to ho scritto nel commento in calce,e nasceva dal quel topic nel forum titolo-si/titolo-no; sostenitore io del titolo-si, ho pero voluto provare a mettere su 4 foto, diverse tra loro, senza un titolo, e cercare di capire, dalle reazioni e commenti, quanto un titolo possa influenzare in bene o in male il commento di una foto. E per fare questo ho scelto quattro foto diverse tra loro: due classiche, una elaborata, e una debole, appunto quella che non ti dice niente. E' una foto "istantanea", come ho spiegato nel commento in calce, e il titolo sarebbe stato "stizza". era un'attimo spontaneo, colto al volo.
ora, Daniele ha poi aperto questo topic, su una di queste foto, e inoltre, mi sono ritrovato commenti su questa foto, che io in tutta sincerita mi aspettavo sarebbe stato totalmente ignorata, o commentata negativamente - ti assicuro che è successo già in passato..
La foto non ha nessun significato particolare all'infuori di quello che ho gia detto.
Scusa Marco, se la cosa ti ha fatto pensare che la foto dicesse qualcosa che tu non coglievi, era una foto e basta, il cui titolo sarebbe stato "stizza". sicuramente non una gran foto, lo riconosco, ma non pensavo mai che saremmo finiti nel forum a discuterne.:-))))
e sono mortificato di averti creato un qualche problema con questa foto e per aver tardato a rispondere...
ok, la prossima volta il lavaggio della macchina lo pago triplo, e caffe/brioche per una settimana.....si?????
p.s. Daniele, caffe/brioches pagati anche per te al bar all'angolo
Allora, Daniele, io non so veramente come trovare parole per ringraziarti i complimenti stratosferici che mi hai fatto sopra...che ci crediate o no, sono diventato rosso come un peperone....ancora devo rileggere per accertermi di aver letto bene...
Marco: la "prova" di cui parlo sotto la foto in questione
[fc-foto:5247182]
è in realta quella che to ho scritto nel commento in calce,e nasceva dal quel topic nel forum titolo-si/titolo-no; sostenitore io del titolo-si, ho pero voluto provare a mettere su 4 foto, diverse tra loro, senza un titolo, e cercare di capire, dalle reazioni e commenti, quanto un titolo possa influenzare in bene o in male il commento di una foto. E per fare questo ho scelto quattro foto diverse tra loro: due classiche, una elaborata, e una debole, appunto quella che non ti dice niente. E' una foto "istantanea", come ho spiegato nel commento in calce, e il titolo sarebbe stato "stizza". era un'attimo spontaneo, colto al volo.
ora, Daniele ha poi aperto questo topic, su una di queste foto, e inoltre, mi sono ritrovato commenti su questa foto, che io in tutta sincerita mi aspettavo sarebbe stato totalmente ignorata, o commentata negativamente - ti assicuro che è successo già in passato..
La foto non ha nessun significato particolare all'infuori di quello che ho gia detto.
Scusa Marco, se la cosa ti ha fatto pensare che la foto dicesse qualcosa che tu non coglievi, era una foto e basta, il cui titolo sarebbe stato "stizza". sicuramente non una gran foto, lo riconosco, ma non pensavo mai che saremmo finiti nel forum a discuterne.:-))))
e sono mortificato di averti creato un qualche problema con questa foto e per aver tardato a rispondere...
ok, la prossima volta il lavaggio della macchina lo pago triplo, e caffe/brioche per una settimana.....si?????
p.s. Daniele, caffe/brioches pagati anche per te al bar all'angolo
eh eh eh ....Marinoooooo
Ma che dici???
Niente scuse e niente mortificazioni....e soprattutto non mi hai creato nessun problema.... eh eh eh :)
Semplicemente non capivo e non condividevo i commenti che ti venivano lasciati a questa foto......e siccome la foto a me non e' piaciuta e non e' arrivata, l'ho scritto...
Lavaggio pagato triplo??? mmmmmm non so...devo chiedere a Salvuzzo se basta....azz pero' ...devo aspettare che torni all'autolavaggio.....quello non lavora mai ed e' sempre in giro a far foto.....
Ma che dici???
Niente scuse e niente mortificazioni....e soprattutto non mi hai creato nessun problema.... eh eh eh :)
Semplicemente non capivo e non condividevo i commenti che ti venivano lasciati a questa foto......e siccome la foto a me non e' piaciuta e non e' arrivata, l'ho scritto...
Lavaggio pagato triplo??? mmmmmm non so...devo chiedere a Salvuzzo se basta....azz pero' ...devo aspettare che torni all'autolavaggio.....quello non lavora mai ed e' sempre in giro a far foto.....
ok ok aspetterò....mi sembra il minimo...;-)