Salve a tutti,
Sto cercando di profilare il mio imac 20" - acquistato qualche mese fa - con un Huey Pro.
Vado subito al sodo: impostando la temperatura colore al canonico D65, in qualsiasi condizione di luce ambiente (anche totalmente assente) ottengo una dominante blu assolutamente eccessiva e inguardabile. L'unico risultato 'accettabile' ed equilibrato riesco ad ottenerlo impostando la temperatura su D50.
Trattandosi ovviamente di un tft e non di una stampa da valutare a luce incidente (quella sì normalmente a 5000 kelvin), in teoria dovrebbe essere profilato correttamente solo a 6500 kelvin (D65), anche se rispettando tutta la catena che porta alla stampa - passando per un'accurata soft proof - sarei in grado di raggiungerei una stampa 'fedele'.
Rimane il fatto che dovrei preoccuparmi di come la stragande maggioranza degli utenti che lavorano invece comunemente su D65 visualizzeranno le mie immagini...
A mio avviso ho ottenuto già un gran risultato se paragonato al profilo imac nativo che tende invece a 'drogare' eccessivamente contrasto e saturazione, rendendolo inutilizzabile e ancor meno fedele per l'elaborazione fotografica.
Attualmente è profilato su D50 G2.2 A0.00
Domanda: qualcuno di voi è riuscito a profilare decentemente un imac 20" su D65, magari con uno spider o uno spettrofotometro vero e sa darmi qualche consiglio?
Grazie in anticipo, un salutone!
Mauro
Sto cercando di profilare il mio imac 20" - acquistato qualche mese fa - con un Huey Pro.
Vado subito al sodo: impostando la temperatura colore al canonico D65, in qualsiasi condizione di luce ambiente (anche totalmente assente) ottengo una dominante blu assolutamente eccessiva e inguardabile. L'unico risultato 'accettabile' ed equilibrato riesco ad ottenerlo impostando la temperatura su D50.
Trattandosi ovviamente di un tft e non di una stampa da valutare a luce incidente (quella sì normalmente a 5000 kelvin), in teoria dovrebbe essere profilato correttamente solo a 6500 kelvin (D65), anche se rispettando tutta la catena che porta alla stampa - passando per un'accurata soft proof - sarei in grado di raggiungerei una stampa 'fedele'.
Rimane il fatto che dovrei preoccuparmi di come la stragande maggioranza degli utenti che lavorano invece comunemente su D65 visualizzeranno le mie immagini...
A mio avviso ho ottenuto già un gran risultato se paragonato al profilo imac nativo che tende invece a 'drogare' eccessivamente contrasto e saturazione, rendendolo inutilizzabile e ancor meno fedele per l'elaborazione fotografica.
Attualmente è profilato su D50 G2.2 A0.00
Domanda: qualcuno di voi è riuscito a profilare decentemente un imac 20" su D65, magari con uno spider o uno spettrofotometro vero e sa darmi qualche consiglio?
Grazie in anticipo, un salutone!
Mauro
uhm Mauro......
nn so esattamente cosa dirti o suggerirti o come valutare in questo caso il termine "ingurdabile" che tu usi...
Posso dirti che con una sonda spyder2PRO nn ho avuto nessun problema a calibrare l' iMac24" che sto utilizzando su 6500k g2,2...
Ciao
Ivan
nn so esattamente cosa dirti o suggerirti o come valutare in questo caso il termine "ingurdabile" che tu usi...
Posso dirti che con una sonda spyder2PRO nn ho avuto nessun problema a calibrare l' iMac24" che sto utilizzando su 6500k g2,2...
Ciao
Ivan
Grazie Ivan!
Leggendo qua e là nei forum ho notato che il problema si ha soprattutto sui 20" e meno sui 24" (che hanno un pannello migliore)...
Per ora sto lavorando a D50, sempre meglio che il profilo imac nativo, totalmente inutilizzabile per il fotoritocco ma...devo trovare in qualche modo la suluzione del giallo (o meglio...blu)!
Grazie comunque :-)
Mauro
Leggendo qua e là nei forum ho notato che il problema si ha soprattutto sui 20" e meno sui 24" (che hanno un pannello migliore)...
Per ora sto lavorando a D50, sempre meglio che il profilo imac nativo, totalmente inutilizzabile per il fotoritocco ma...devo trovare in qualche modo la suluzione del giallo (o meglio...blu)!
Grazie comunque :-)
Mauro
...fai una calibrazione come spiega il manual d'uso del calibratore...
vedrai che poi i colori vanno bene
imposta a 6500 K e gamma 2.2
anche se ti sembra "blu" la dominante è solo questione di abitudine, vedrai fra un paio di giorni non ti darà più fastidio.
mim ricordo la prima volta che ho calibrato il monitor tutto mi sembrava giallo, il bianco non era più bianco come lo conscoevo io ma giallino... dopo un po ti abitui!
puoi solo avere la certezza se mandi in stampa una tua foto e poi la confronti con il monitor
vedrai che poi i colori vanno bene
imposta a 6500 K e gamma 2.2
anche se ti sembra "blu" la dominante è solo questione di abitudine, vedrai fra un paio di giorni non ti darà più fastidio.
mim ricordo la prima volta che ho calibrato il monitor tutto mi sembrava giallo, il bianco non era più bianco come lo conscoevo io ma giallino... dopo un po ti abitui!
puoi solo avere la certezza se mandi in stampa una tua foto e poi la confronti con il monitor
Ciao Michele, grazie per l'intervento, gentilissimo! :-)
Sulla calibrazione penso ci sia poco da sbagliarsi, il software ti disegna anche il posto preciso dove posizionare la sonda con le ventose e come sai fa quasi tutto lui.
Il problema è che a fine corsa la dominante è davvero eccessiva, tende a coprire tutta la scala dei colori, una sorta di 'viraggio'.
La prima volta che l'ho profilato l'ho lasciato così un paio di giorni ma...davvero non ti ci puoi abituare :-(
Il confronto con le stampe (che ho fatto) è impietoso: per fortuna non hanno quella dominante, sennò sarebbero da buttare...
Non so che pensare. Ho scritto anche all'x-rite, vediamo che mi rispondono.
Altri hanno avuto il mio medesimo problema col 20".
Lo stesso huey pro fatto lavorare invece su un imac 24" ha dato risultati equilibrati a D65, forse per la migliore qualità del pannello...
Magari dovrei trovare qualcuno che abbia uno spettrofotometro vero (huey e spider sono dei semplici colorimetri) ad esempio un color munky, e vedere cosa ne esce fuori.
Bel casino...
Sulla calibrazione penso ci sia poco da sbagliarsi, il software ti disegna anche il posto preciso dove posizionare la sonda con le ventose e come sai fa quasi tutto lui.
Il problema è che a fine corsa la dominante è davvero eccessiva, tende a coprire tutta la scala dei colori, una sorta di 'viraggio'.
La prima volta che l'ho profilato l'ho lasciato così un paio di giorni ma...davvero non ti ci puoi abituare :-(
Il confronto con le stampe (che ho fatto) è impietoso: per fortuna non hanno quella dominante, sennò sarebbero da buttare...
Non so che pensare. Ho scritto anche all'x-rite, vediamo che mi rispondono.
Altri hanno avuto il mio medesimo problema col 20".
Lo stesso huey pro fatto lavorare invece su un imac 24" ha dato risultati equilibrati a D65, forse per la migliore qualità del pannello...
Magari dovrei trovare qualcuno che abbia uno spettrofotometro vero (huey e spider sono dei semplici colorimetri) ad esempio un color munky, e vedere cosa ne esce fuori.
Bel casino...
11.11.09, 14:53
Messaggio 6 di 20
Ad ogni modo per la stampa sarebbe preferibile lavorare con il D50....
...purtroppo no Giancarlo, è appurato che il D65 su monitor (inquanto si tratta di luce ad emissione) si avvicina di più al D50 della stampa, che è valutata invece a luce incidente o riflessa...
11.11.09, 15:01
Messaggio 8 di 20
e chi l'ha appurato? e per quale tipo di carta?
Io preferisco di gran lunga il bianco caldo.
Profilo a 5.800 K° e gamma 2.2
A proposito,ma il mac non ha un gamma nativo di 2.0???
Io preferisco di gran lunga il bianco caldo.
Profilo a 5.800 K° e gamma 2.2
A proposito,ma il mac non ha un gamma nativo di 2.0???
no il mac ha gamma 1,8 o 2,2 che loro consigliano per adeguarsi agli utenti PC
Messaggio Modificato (11-11-09 16:10)
Messaggio Modificato (11-11-09 16:10)
...è una cosa risaputa e studiata Giancarlo, da gente più ferrata di noi, come ad esempio il prof. Mauro Boscarol (http://boscarol.com/) :-)
Ho comunque aperto una discussione anche su 'colore digitale forum (sempre del Boscarol) se vuoi darci un'occhiata:
http://boscarol.com/forum/viewtopic.php?f=50&t=242
Quanto alla questione gamma quoto Donato, da tempi immemori apple utilizzava 1,8, poi con leopard ha iniziato ad uniformarsi allo standard 2,2 e snow leopard (che ho attualmente in macchina) imposta nativamente 2,2...
Comunque ragazzi sta storia è davvero complicata! :-)))
Ho comunque aperto una discussione anche su 'colore digitale forum (sempre del Boscarol) se vuoi darci un'occhiata:
http://boscarol.com/forum/viewtopic.php?f=50&t=242
Quanto alla questione gamma quoto Donato, da tempi immemori apple utilizzava 1,8, poi con leopard ha iniziato ad uniformarsi allo standard 2,2 e snow leopard (che ho attualmente in macchina) imposta nativamente 2,2...
Comunque ragazzi sta storia è davvero complicata! :-)))
14.11.09, 09:09
Messaggio 11 di 20
Per ora do solo informazioni tecniche relative alle mie impostazioni (IMac 24"):
2,2 e 6500k.
Utilizzo uno spider 3Pro e non ho problemi particolari.
Per uno che stravolge le immagini nelle tonalità e nei colori sarebbe un fatto gravissimo ritrovarsi a vedere il risultato finale diverso da quello concepito durante la lavorazione.
Al contrario, con queste impostazioni ho verificato l'aderenza tra quello che si vede in PS sia con il web che con la stampa, anche se devo precisare che non stampo su carta (avrò un paio di foto su carta non di più) ma su tela a dimensioni estreme (150v100!), devo dire in sostanza che posso ritenermi soddisfatto.
2,2 e 6500k.
Utilizzo uno spider 3Pro e non ho problemi particolari.
Per uno che stravolge le immagini nelle tonalità e nei colori sarebbe un fatto gravissimo ritrovarsi a vedere il risultato finale diverso da quello concepito durante la lavorazione.
Al contrario, con queste impostazioni ho verificato l'aderenza tra quello che si vede in PS sia con il web che con la stampa, anche se devo precisare che non stampo su carta (avrò un paio di foto su carta non di più) ma su tela a dimensioni estreme (150v100!), devo dire in sostanza che posso ritenermi soddisfatto.
...ragazzi, una bella doccia fredda.
Ho sentito un tecnico e pare che il pannello dell'imac 20" non sia migliore di uno montato in qualsiasi portatile di fascia medio bassa: probabilmente non lavora nemmeno ad 8 bit reali (come invece per fortuna il 24") ma solo a 6 + 2 simulati (na' ciofeca). Avendo una sola lut e non una per ogni canale primario è impossibile profilarlo decentemente ma ci si deve affidare ai soli profili colore generici o vedere come lavora con l'unica profilazione decente che son riuscito a tirar fuori su D50...
Della serie che la prossima e veloce spesa che dovrò fare è prendermi un buon eizo!
Ho sentito un tecnico e pare che il pannello dell'imac 20" non sia migliore di uno montato in qualsiasi portatile di fascia medio bassa: probabilmente non lavora nemmeno ad 8 bit reali (come invece per fortuna il 24") ma solo a 6 + 2 simulati (na' ciofeca). Avendo una sola lut e non una per ogni canale primario è impossibile profilarlo decentemente ma ci si deve affidare ai soli profili colore generici o vedere come lavora con l'unica profilazione decente che son riuscito a tirar fuori su D50...
Della serie che la prossima e veloce spesa che dovrò fare è prendermi un buon eizo!
21.11.09, 09:28
Messaggio 13 di 20
Nei link che hai messo si dice, tra l'altro, questo:
"D50 è lo standard per la prestampa in tutto il mondo. Le stampe vengono viste sotto luce con cromaticità D50. In Europa fino a 10 anni fa lo standard era D65, poi l’affermarsi del software nordamericano (PostScript, Photoshop) ha portato ad uniformare lo standard a D50.
Il monitor però non è una stampa ed è abbastanza unanime tra gli specialisti la scelta di D65 come bianco di calibrazione del monitor. Questo sembra in contraddizione con quanto appena detto per la stampa, ma fatto sta che la migliore corrispondenza si ha quando una stampa è vista sotto D50 e la sua riproduzione è vista su monitor calibrato a D65. Il motivo ha a che fare con la differenza percepita tra luce in riflessione (stampa) e luce in emissione (monitor)."
-----------------------
Il che può anche essere vero, ma a seconda della qualità del monitor.
Sul mio monitor, che è scarso, sarebbe preferibile lasciare il bianco a D65, perchè è quello nativo... Ma su un monitor di qualità, creato per rendere al meglio anche con un bianco più caldo non posso essere limitato nella scelta del punto di bianco...
Gli Eizo sono ottimi...
"D50 è lo standard per la prestampa in tutto il mondo. Le stampe vengono viste sotto luce con cromaticità D50. In Europa fino a 10 anni fa lo standard era D65, poi l’affermarsi del software nordamericano (PostScript, Photoshop) ha portato ad uniformare lo standard a D50.
Il monitor però non è una stampa ed è abbastanza unanime tra gli specialisti la scelta di D65 come bianco di calibrazione del monitor. Questo sembra in contraddizione con quanto appena detto per la stampa, ma fatto sta che la migliore corrispondenza si ha quando una stampa è vista sotto D50 e la sua riproduzione è vista su monitor calibrato a D65. Il motivo ha a che fare con la differenza percepita tra luce in riflessione (stampa) e luce in emissione (monitor)."
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Il che può anche essere vero, ma a seconda della qualità del monitor.
Sul mio monitor, che è scarso, sarebbe preferibile lasciare il bianco a D65, perchè è quello nativo... Ma su un monitor di qualità, creato per rendere al meglio anche con un bianco più caldo non posso essere limitato nella scelta del punto di bianco...
Gli Eizo sono ottimi...
Ciao Giancarlo, grazie per il tuo sempre puntuale intervento.
Il problema della differenza percettiva fra le due temperature è solo in parte legata alla qualità del monitor, nel senso che l'equazione 'schermo migliore=temperatura colore più corrispondente con quella della stampa’, probabilmente funziona fino ad un certo punto.
Questo perché, come si dice più avanti, cambia proprio il metodo di 'creazione' e percezione del bianco e dello spettro cromatico corrispondente. Ma faccio prima anch'io a citare piè pari il passo:
"La corrispondenza della percezione D65-D50 (escludendo quindi definizioni dalla sola CCT) è dovuta al fatto che l'emissione dei monitor crea il bianco "elettronico", differente rispetto alla percezione della luce incidente sulla stampa cartacea sotto un visore".
"Non è un problema (solo) di luminanza. E' una differenza di "creazione" delle due tipologie di bianco ricostruito e percepito dall'occhio.
Se parliamo invece di percezione, il fatto che D50 nel monitor appaia diverso da D50 nel visore (parliamo della stessa cromaticità e magari possiamo anche regolarla sulla stessa luminanza) è dovuto ai meccanismi di adattamento cromatico del sistema visivo, che sono di un certo tipo quando si guarda luce in emissione e di un altro tipo quando si guarda luce in riflessione.
Nel caso del visore in riflessione sono attivati sia i meccanismi sensoriali (la sensibilità dei coni cambia) sia quelli cognitivi (che scartano il colore dell'illuminante). Nel caso di monitor in emissione sono presenti solo i meccanismi sensoriali. Quelli cognitivi non sono presenti, perché non c'è un illuminante.
Quindi D50 nel visore e D50 nel monitor danno una percezione diversa (ma non perché hanno diverse distribuzioni spettrali). E' per questo che ci si arrabatta a cercare una corrispondenza che non si può trovare. Ed è per questo che si dice che una immagine a monitor e la stessa immagine stampata non devono essere osservate contemporaneamente ma devono stare in due campi visivi diversi (come diceva il compianto Bruce Fraser, bisogna vedere la stampa e poi girare la testa per vedere il monitor)".(Boscarol)
---------
Certo, a prescindere da tutto poi, con la dovuta abitudine percettiva ed una accurata softproof, non sarà difficile riprodurre stampe cromaticamente fedeli e soddisfacenti, anche se magari con un ottimo monitor profilato su D50 esse potranno apparire comunque 'più calde' che su carta, per i motivi suddetti.
Ed appunto non era tanto e solamente su questo che ponevo l'attenzione nella mia richiesta di aiuto.
Rimane ahimè infatti la questione che, seppur la (buona) stampa dovrebbe essere il fine ultimo del workflow fotografico, con l'avvento del digitale non si può sottodimensionare l'importanza che il canale 'telematico' ha acquisito come mezzo 'privilegiato' di comunicazione e condivisione.
Si pone dunque il problema (come dicevo nel mio primo post) di come la stragrande utenza che lavora su pannelli tarati a D65 vedrà e valuterà le tue immagini.
Elaborando una foto con un monitor tarato su D50 esse appariranno nativamente più calde e tutto il post postprocessing farà i conti con questa base di partenza.
Come mi è già capitato, su variabili 'banali' quali contrasto e saturazione, quel risultato finito che 'a mio vedere' sembrava perfetto o fin troppo eccessivo sui toni, visto su un altro buon monitor su D65 appariva ovviamente molto più freddo, ai limiti dello 'slavato' e con neri molto meno profondi.
Insomma quello che pensavo di condividere con gli altri, non era in aspetti importanti propriamente quello che vedevo io. E siccome nessuno fa una foto per guardarsela solo privatamente a casa, o solo per stamparla, almeno finché lo standard rimarrà per i pannelli a 6500 k bisognerà porsi il problema di entrare sulla stessa 'lunghezza d'onda' - appunto :-) - degli altri, o avvertirli che per una migliore visione delle tue foto devono prima tarare il loro monitor a D50 (che sarebbe la soluzione più boriosa) :-)
Scusa se mi sono dilungato, mi sto appena addentrando in questo 'questioni di lana caprina' :-)
E' sempre un piacere parlare con te. Facendo un giro sul forum ho visto i tuoi tanti ed eccellenti contributi e ne approfitto per farti i miei complimenti: amore per la fotografia e sincera passione farcita di tantissima preparazione e generosità nel condividere con gli altri la tua conoscenza. Questo ti fa onore.
Un salutone!
Mauro
Il problema della differenza percettiva fra le due temperature è solo in parte legata alla qualità del monitor, nel senso che l'equazione 'schermo migliore=temperatura colore più corrispondente con quella della stampa’, probabilmente funziona fino ad un certo punto.
Questo perché, come si dice più avanti, cambia proprio il metodo di 'creazione' e percezione del bianco e dello spettro cromatico corrispondente. Ma faccio prima anch'io a citare piè pari il passo:
"La corrispondenza della percezione D65-D50 (escludendo quindi definizioni dalla sola CCT) è dovuta al fatto che l'emissione dei monitor crea il bianco "elettronico", differente rispetto alla percezione della luce incidente sulla stampa cartacea sotto un visore".
"Non è un problema (solo) di luminanza. E' una differenza di "creazione" delle due tipologie di bianco ricostruito e percepito dall'occhio.
Se parliamo invece di percezione, il fatto che D50 nel monitor appaia diverso da D50 nel visore (parliamo della stessa cromaticità e magari possiamo anche regolarla sulla stessa luminanza) è dovuto ai meccanismi di adattamento cromatico del sistema visivo, che sono di un certo tipo quando si guarda luce in emissione e di un altro tipo quando si guarda luce in riflessione.
Nel caso del visore in riflessione sono attivati sia i meccanismi sensoriali (la sensibilità dei coni cambia) sia quelli cognitivi (che scartano il colore dell'illuminante). Nel caso di monitor in emissione sono presenti solo i meccanismi sensoriali. Quelli cognitivi non sono presenti, perché non c'è un illuminante.
Quindi D50 nel visore e D50 nel monitor danno una percezione diversa (ma non perché hanno diverse distribuzioni spettrali). E' per questo che ci si arrabatta a cercare una corrispondenza che non si può trovare. Ed è per questo che si dice che una immagine a monitor e la stessa immagine stampata non devono essere osservate contemporaneamente ma devono stare in due campi visivi diversi (come diceva il compianto Bruce Fraser, bisogna vedere la stampa e poi girare la testa per vedere il monitor)".(Boscarol)
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Certo, a prescindere da tutto poi, con la dovuta abitudine percettiva ed una accurata softproof, non sarà difficile riprodurre stampe cromaticamente fedeli e soddisfacenti, anche se magari con un ottimo monitor profilato su D50 esse potranno apparire comunque 'più calde' che su carta, per i motivi suddetti.
Ed appunto non era tanto e solamente su questo che ponevo l'attenzione nella mia richiesta di aiuto.
Rimane ahimè infatti la questione che, seppur la (buona) stampa dovrebbe essere il fine ultimo del workflow fotografico, con l'avvento del digitale non si può sottodimensionare l'importanza che il canale 'telematico' ha acquisito come mezzo 'privilegiato' di comunicazione e condivisione.
Si pone dunque il problema (come dicevo nel mio primo post) di come la stragrande utenza che lavora su pannelli tarati a D65 vedrà e valuterà le tue immagini.
Elaborando una foto con un monitor tarato su D50 esse appariranno nativamente più calde e tutto il post postprocessing farà i conti con questa base di partenza.
Come mi è già capitato, su variabili 'banali' quali contrasto e saturazione, quel risultato finito che 'a mio vedere' sembrava perfetto o fin troppo eccessivo sui toni, visto su un altro buon monitor su D65 appariva ovviamente molto più freddo, ai limiti dello 'slavato' e con neri molto meno profondi.
Insomma quello che pensavo di condividere con gli altri, non era in aspetti importanti propriamente quello che vedevo io. E siccome nessuno fa una foto per guardarsela solo privatamente a casa, o solo per stamparla, almeno finché lo standard rimarrà per i pannelli a 6500 k bisognerà porsi il problema di entrare sulla stessa 'lunghezza d'onda' - appunto :-) - degli altri, o avvertirli che per una migliore visione delle tue foto devono prima tarare il loro monitor a D50 (che sarebbe la soluzione più boriosa) :-)
Scusa se mi sono dilungato, mi sto appena addentrando in questo 'questioni di lana caprina' :-)
E' sempre un piacere parlare con te. Facendo un giro sul forum ho visto i tuoi tanti ed eccellenti contributi e ne approfitto per farti i miei complimenti: amore per la fotografia e sincera passione farcita di tantissima preparazione e generosità nel condividere con gli altri la tua conoscenza. Questo ti fa onore.
Un salutone!
Mauro
23.11.09, 20:24
Messaggio 15 di 20
Sono daccordo con quello che dici, è un pò la stessa solfa della mera calibrazione, nel senso che se mi ammazzo a calibrare, anche a d65, e poi la maggior parte degli utenti a monitor sballati è il resto di niente. Meglio livellare tutti i parametri che possiamo.
Grazie per i complimenti che mi hai fatto, anche se non sono convinto di meritarli :-)
A presto
Giancarlo
Grazie per i complimenti che mi hai fatto, anche se non sono convinto di meritarli :-)
A presto
Giancarlo