Temperatura colore e fedeltà cromatica
Ho l'impressione che malgrado la massima attenzione tecnica, nella fotografia di alimenti, la fedeltà del colore diventa un'impresa disperata. Per esempio: su una tavola grezza, un bicchiere di vino rosso, alcune fette di salame crudo in un piatto bianco, alcuni panini e un tovagliolo bianco. Novanta volte su cento si ha che alcuni elementi fotograficamente, rivelano dei colori strani. Spesso, se il vino ha un colore naturale, il salame ha una carne violacea o viceversa. Devo dire che questo accade spesso e soprattutto nella pubblicità. Quindi fotografia professionale. Non vorrei che, malgrado l'estrema attenzione nell'uso della luce a temperatura uniforme, alcuni materiali commestibili, accostati ad altri, diano delle risposte di colore inaspettate. Oggi naturalmente, si può rimediare in FOTOSHOP, anche se, con notevole difficoltà. Mi è capitato di vedere dei professionisti americani, che preparavano i cibi (carne, verdure, frutta e cereali), a temperature diverse, prima dello scatto. Spesso, osserviamo delle immagini di alimenti in situazioni spettacolari e le lodi si sprecano, per queste immagini di carattere pittorico. Ma la pittura, è un'arte creativa e la fotografia più che arte dovrebbe essere il trionfo della fedele riproduzione del reale. Ciao a tutti.