immagini e diritti d'autore
buon anno tutti!!!!!!
http://www.repubblica.it/speciali/arte/ ... ef=HRERO-1
http://www.repubblica.it/speciali/arte/ ... ef=HRERO-1
stavo per aprirlo io con la stessa notizia :-)
A me pare una sentenza "retrograda", cioè che cerca di fermare il tempo, ancorandosi, o meglio cercando di ancorarsi, a normative che inesorabilmente si rivelano non tanto obsolete (o anacronistiche), quanto non al passo dei tempi.
Che piaccia o meno, la "rivoluzione digitale" è una valanga inarrestabile. A parte i pochi casi eclatanti che approdano nelle aule di tribunale (per la fortuna, più che altro degli avvocati) la realtà è che operazioni come quelle di Richard Prince sono ritenute dai più (e non senza fondamento) come del tutto lecite.
Che piaccia o meno, la "rivoluzione digitale" è una valanga inarrestabile. A parte i pochi casi eclatanti che approdano nelle aule di tribunale (per la fortuna, più che altro degli avvocati) la realtà è che operazioni come quelle di Richard Prince sono ritenute dai più (e non senza fondamento) come del tutto lecite.
02.01.12, 18:19
Messaggio 4 di 8
non sono d'accordo in linea di fatto e di principio... non è lecito appropriarsi di cose altrui soprattutto se frutto ell'ingegno e utilizzarle per propri scopi, commerciali o meno, senza riconoscere il dovuto oppure senza un accordo.
Credo che la libertà altrui non possa prescindere dal rispetto altrui.
chi lavora, come me, anche utilizzando le proprie immagini comme fonte di reddito lecita, della rivoluzione digitale e della possibilità di reperire a costo zero materiale , in questo caso , immagini fotografi senza pagare i dovuti compensi non gliene può fregare di meno.
se vuoi le mie foto le paghi altrimenti cercane altre. mi pare abbastanza logico ... l'alternativa è che le immagini te le fai tu. Detto questo può essere sempre possibile qualsiasi tipo di accordo che sia vantaggioso per entrambe le parti ... ma l'appropriazione indebita mnon lo è.
mi ricordo che mies van der rohe aveva citato mi pare valentina cortese per essere stata fotografata in una campagna pubblicitaria seduta su una sua poltrona " Baecellona. aveva vinto la causa, e a ragione aggiungo
Credo che la libertà altrui non possa prescindere dal rispetto altrui.
chi lavora, come me, anche utilizzando le proprie immagini comme fonte di reddito lecita, della rivoluzione digitale e della possibilità di reperire a costo zero materiale , in questo caso , immagini fotografi senza pagare i dovuti compensi non gliene può fregare di meno.
se vuoi le mie foto le paghi altrimenti cercane altre. mi pare abbastanza logico ... l'alternativa è che le immagini te le fai tu. Detto questo può essere sempre possibile qualsiasi tipo di accordo che sia vantaggioso per entrambe le parti ... ma l'appropriazione indebita mnon lo è.
mi ricordo che mies van der rohe aveva citato mi pare valentina cortese per essere stata fotografata in una campagna pubblicitaria seduta su una sua poltrona " Baecellona. aveva vinto la causa, e a ragione aggiungo
Caro Luca, la realtà, come ho scritto, «che ci piaccia o meno» (purtroppo) è questa.
Ti faccio un esempio:
come architetto, la legge sul diritto d'autore tutela gli edifici che ho realizzato quali "opere d'ingegno". In teoria potrei fare causa a tutti gli inquilini che nel tempo hanno modificato la mia "opera d'ingegno": qualcuno si è chiusa la veranda della cucina (... tanto lo fanno tutti); in occasione della manutenzione delle facciate qualche amministratore di condominio ha cambiato il colore degli intonaci; etc. etc.
Quando ho iniziato la carriera si sentiva parlare di cause simili a quella da te citate, intentate da architetti nei confronti di committenti/inquilini "poco rispettosi" dei loro progetti... poi sono arrivati caterve di "condoni edilizi" che hanno stravolto (ma non migliorato) la normativa.
In conclusione, le probabilità di vincere una causa per i motivi anzidetti sarebbero oggi praticamente pari a zero.
Tornando a R. Prince, a me le sue opere non piacciono. Quella citata non la pagherei neanche due euro, altro che duemilioni di dollari! Però mi chiedo: se Prince non avesse raggiunto tali quotazioni, gli si sarebbe ugualmente intentato causa?
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Ti faccio un esempio:
come architetto, la legge sul diritto d'autore tutela gli edifici che ho realizzato quali "opere d'ingegno". In teoria potrei fare causa a tutti gli inquilini che nel tempo hanno modificato la mia "opera d'ingegno": qualcuno si è chiusa la veranda della cucina (... tanto lo fanno tutti); in occasione della manutenzione delle facciate qualche amministratore di condominio ha cambiato il colore degli intonaci; etc. etc.
Quando ho iniziato la carriera si sentiva parlare di cause simili a quella da te citate, intentate da architetti nei confronti di committenti/inquilini "poco rispettosi" dei loro progetti... poi sono arrivati caterve di "condoni edilizi" che hanno stravolto (ma non migliorato) la normativa.
In conclusione, le probabilità di vincere una causa per i motivi anzidetti sarebbero oggi praticamente pari a zero.
Tornando a R. Prince, a me le sue opere non piacciono. Quella citata non la pagherei neanche due euro, altro che duemilioni di dollari! Però mi chiedo: se Prince non avesse raggiunto tali quotazioni, gli si sarebbe ugualmente intentato causa?
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concordo con vog....succede piu o meno la stessa cosa in ambito musicale...ci sono canzoni spudoratamente copiate illegalmente..si parla di plagio e si va giù pesante .fortunatamente succede molto spesso che artisti,dopo essersi accordati,usino canzoni di altri artisti,riarrangiandole.a volte le cover ottengono maggior successo delle originali :-)
02.01.12, 19:39
Messaggio 7 di 8
ci sono due scuole di pensiero ... De Carlo propugnava la partecipazione dei futuri clienti alla stesura del progetto ... il villaggio Matteotti è stato progettato in questa ottica mentre altri non accettano questo principio il più delle volte consapevoli che non è possibile limitare o impedire la trasformazione .
ma gli ambiti qui sono differenti .. credo che sarebbe più corretto pensare non a chi fruisce dell'opera finale, nel caso dellìarchitetto il possessore dell'alloggio e in quello che dà spunto a questa discussione al collezionista del quadro , ma bensì a chi fa l'operazione a monte. se io prendessi un progetto tuo e lo realizzassi io, cambiando solo il cartiglio e lo spessore del tratto dei disegni questo sarebbe deontologicamente scorretto oltre che punibile penalmente, lo stesso a mio avviso vale per chi prende una fotografia di un altro la modifica e poi vende come suo il risultato
beh il valore non è importante ... lo è il principio
Messaggio Modificato (19:44)
ma gli ambiti qui sono differenti .. credo che sarebbe più corretto pensare non a chi fruisce dell'opera finale, nel caso dellìarchitetto il possessore dell'alloggio e in quello che dà spunto a questa discussione al collezionista del quadro , ma bensì a chi fa l'operazione a monte. se io prendessi un progetto tuo e lo realizzassi io, cambiando solo il cartiglio e lo spessore del tratto dei disegni questo sarebbe deontologicamente scorretto oltre che punibile penalmente, lo stesso a mio avviso vale per chi prende una fotografia di un altro la modifica e poi vende come suo il risultato
beh il valore non è importante ... lo è il principio
Messaggio Modificato (19:44)
Luca, il tuo ragionamento, in valore assoluto, non fa una piega. Ma proviamo a considerare la questione da altri punti di vista, quindi va bene "a monte" ma proviamo a guardare anche "a valle".
Mettiamo che uno acquista una scultura contemporanea e che (o per ignoranza o per scelta) decide di esporla capovolta: non c'è plagio, ma l'artista avrebbe di che risentirsi.
Comunque, tornando al topic, nonè affatto facile stabilire linee di demarcazione tra cosa è plagio e cosa è "citazione" (nel senso più ampio del termine, nonché, negli USA, la "libertà d'espressione sancita dal I emendamento alla Costituzione.
Alcuni esempi:
- Guttuso: molte sue opere contengono "citazioni" che altro non sono che "copie" di parti d'opere altrui (che io sappia nessuno lo ha mai accusato di plagio).
- Man Ray ha aggiunto i baffi e una iscrizione (che suona come uno sberleffo) a una cartolina della Gioconda: non solo nessuno lo ha mai accusato di plagio, questa semplice cartolina, all'epoca acquistata per neanche un franco, oggi si trova in tutti i testi di storia dell'arte (oltre a valere milioni di euro!);
- lo stesso Andy Warol: non ha pagato un solo euro di diritti d'autore per avere usato (restiamo nel campo della fotografia) le immagini di Marilyn Monroe e di Elvis Presley (per non parlare della Campbell's o della Coca-Cola... e neppure a non so a quale Penitenziario di Stato: a chi apparteneva la fotografia della sedia elettrica?...).
In ogni caso (come del resto abbiamo fatto in altre occasioni) ben venga la discussione.
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Mettiamo che uno acquista una scultura contemporanea e che (o per ignoranza o per scelta) decide di esporla capovolta: non c'è plagio, ma l'artista avrebbe di che risentirsi.
Comunque, tornando al topic, nonè affatto facile stabilire linee di demarcazione tra cosa è plagio e cosa è "citazione" (nel senso più ampio del termine, nonché, negli USA, la "libertà d'espressione sancita dal I emendamento alla Costituzione.
Alcuni esempi:
- Guttuso: molte sue opere contengono "citazioni" che altro non sono che "copie" di parti d'opere altrui (che io sappia nessuno lo ha mai accusato di plagio).
- Man Ray ha aggiunto i baffi e una iscrizione (che suona come uno sberleffo) a una cartolina della Gioconda: non solo nessuno lo ha mai accusato di plagio, questa semplice cartolina, all'epoca acquistata per neanche un franco, oggi si trova in tutti i testi di storia dell'arte (oltre a valere milioni di euro!);
- lo stesso Andy Warol: non ha pagato un solo euro di diritti d'autore per avere usato (restiamo nel campo della fotografia) le immagini di Marilyn Monroe e di Elvis Presley (per non parlare della Campbell's o della Coca-Cola... e neppure a non so a quale Penitenziario di Stato: a chi apparteneva la fotografia della sedia elettrica?...).
In ogni caso (come del resto abbiamo fatto in altre occasioni) ben venga la discussione.
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