La fotografia pura
NON SOLO SCATTI ….MA FOTOGRAFIE
Lo scatto è una informazione immediata, la fotografia la voglia di trasferire emozioni intorno ad un soggetto prescelto.
Documentare ed emozionare.
Scatto e fotografia !
Il senso di esistere era, ai primordi, la camera oscura, oggi photoshop.
La fotografia nasce in un preciso momento storico , ed in più parti del mondo come naturale sviluppo della pittura occidentale.
Ad oggi, la fotografia, non credo che possegga ancora codici riconosciuti di lettura ed interpretazione.
La parola, fotografia, fornisce una rappresentazione virtuale della realtà; la fotografia parte da una realtà specifica per introdurre, eventualmente, un valore simbolico.
Documentazione ed interpretazione simbolica, integrandosi, rappresentano il massimo potenziale della comunicazione fotografica.
Il lettore di una fotografia può comportarsi come se fosse di fronte una finestra: guarda, riconosce, si emoziona.
Il lettore di una fotografia, approfondendo (ed è costretto a farlo se ha un minimo di cultura e sensibilità) scopre delle costanti che contraddistinguono un autore ma anche caratteristiche legate al suo essere osservatore: fotografia finestra, ma anche specchio, quindi. Con la consapevolezza che ci si può trovare di fronte ad una fotografia rituale che segue canoni affermati, ma anche di fronte a fotografi creativi , che li rompono senza remore.
Partendo da alcuni elementi reali del linguaggio fotografico (soggetto, dettaglio, tempo, punto di vista, inquadratura), il fotografo può realizzare una comunicazione, che travalica la documentazione (scatto) per innestarvi concetti e simboli che trascendono la realtà (fotografia pura). Reportage e arte.
Quanti scatti guardiamo? Quante fotografie ammiriamo?
Su internet io noto al 95% scatti ma non fotografie.
Questo è il mio punto di vista.
A.Leonardi
Lo scatto è una informazione immediata, la fotografia la voglia di trasferire emozioni intorno ad un soggetto prescelto.
Documentare ed emozionare.
Scatto e fotografia !
Il senso di esistere era, ai primordi, la camera oscura, oggi photoshop.
La fotografia nasce in un preciso momento storico , ed in più parti del mondo come naturale sviluppo della pittura occidentale.
Ad oggi, la fotografia, non credo che possegga ancora codici riconosciuti di lettura ed interpretazione.
La parola, fotografia, fornisce una rappresentazione virtuale della realtà; la fotografia parte da una realtà specifica per introdurre, eventualmente, un valore simbolico.
Documentazione ed interpretazione simbolica, integrandosi, rappresentano il massimo potenziale della comunicazione fotografica.
Il lettore di una fotografia può comportarsi come se fosse di fronte una finestra: guarda, riconosce, si emoziona.
Il lettore di una fotografia, approfondendo (ed è costretto a farlo se ha un minimo di cultura e sensibilità) scopre delle costanti che contraddistinguono un autore ma anche caratteristiche legate al suo essere osservatore: fotografia finestra, ma anche specchio, quindi. Con la consapevolezza che ci si può trovare di fronte ad una fotografia rituale che segue canoni affermati, ma anche di fronte a fotografi creativi , che li rompono senza remore.
Partendo da alcuni elementi reali del linguaggio fotografico (soggetto, dettaglio, tempo, punto di vista, inquadratura), il fotografo può realizzare una comunicazione, che travalica la documentazione (scatto) per innestarvi concetti e simboli che trascendono la realtà (fotografia pura). Reportage e arte.
Quanti scatti guardiamo? Quante fotografie ammiriamo?
Su internet io noto al 95% scatti ma non fotografie.
Questo è il mio punto di vista.
A.Leonardi