Laura Daddabbo è La Fotografa dei Mesi di Luglio/Agosto 2015
La sezione "I Fotografi del Mese" è da oggi arricchita dallo spazio dedicato a Laura Daddabbo
, nostra Fotografa del mese di Luglio/Agosto 2015
"(...) Fotografo semplicemente perché ne ho bisogno, mi fa stare bene. Non ci sono astratte ricerche di mezzo, né presunti sogni di gloria. Lo faccio e basta, in modo un po' compulsivo forse. Accumulo quantità d’immagini impensabili, accumulo vita e la stocco in qualche disco esterno con l’illusione di tenere tutto, ricordare tutto, vincere l’oblio. (...) Amo nelle mie fotografie giocare con luci ed ombre, illudermi di mettere in luce quel che è celato o,
viceversa, illudendomi ancor più di nascondere quel che non mi piace, tutto in modo un po'
teatrale, molto bianco e molto nero, così come mi sento in fondo anch’io, senza ambiguità.
Penso non si finisca mai d’imparare, mi piace ascoltare critiche e consigli, seguire il lavoro di altri che ammiro e stimo e circondarmi dei libri dei fotografi che adoro: Bresson, Izis, Trent Parke, Diane Arbus, Hoppè e mille altri perché non c’è fine al numero di stimoli che mi piace avere e perché trovo importante e salutare circondarsi di cultura e bellezza."
Quale migliore presentazione se non le sue stesse parole, di cui leggiamo qui solo un breve estratto, ma rimandiamo per l'intero alla sua sezione, assieme ad una selezione delle sue fotografie, così intense nella loro leggerezza, nella loro verità.
Le sue immagini sono interpretazioni mai scontate della sua "anima bella" intrisa dell'entusiasmo della età dell'oro, dello stupore incessante per un universo che ancora tutto ha da regalare.
Fotografie senza "rumori di fondo" , solo appunti visivi tracciati con la poesia che solo la luce alcune volte, e solo ad alcuni, sa rivelare.
http://www.fotocommunity.it/temi/71-lug ... abbo/20076
"(...) Fotografo semplicemente perché ne ho bisogno, mi fa stare bene. Non ci sono astratte ricerche di mezzo, né presunti sogni di gloria. Lo faccio e basta, in modo un po' compulsivo forse. Accumulo quantità d’immagini impensabili, accumulo vita e la stocco in qualche disco esterno con l’illusione di tenere tutto, ricordare tutto, vincere l’oblio. (...) Amo nelle mie fotografie giocare con luci ed ombre, illudermi di mettere in luce quel che è celato o,
viceversa, illudendomi ancor più di nascondere quel che non mi piace, tutto in modo un po'
teatrale, molto bianco e molto nero, così come mi sento in fondo anch’io, senza ambiguità.
Penso non si finisca mai d’imparare, mi piace ascoltare critiche e consigli, seguire il lavoro di altri che ammiro e stimo e circondarmi dei libri dei fotografi che adoro: Bresson, Izis, Trent Parke, Diane Arbus, Hoppè e mille altri perché non c’è fine al numero di stimoli che mi piace avere e perché trovo importante e salutare circondarsi di cultura e bellezza."
Quale migliore presentazione se non le sue stesse parole, di cui leggiamo qui solo un breve estratto, ma rimandiamo per l'intero alla sua sezione, assieme ad una selezione delle sue fotografie, così intense nella loro leggerezza, nella loro verità.
Le sue immagini sono interpretazioni mai scontate della sua "anima bella" intrisa dell'entusiasmo della età dell'oro, dello stupore incessante per un universo che ancora tutto ha da regalare.
Fotografie senza "rumori di fondo" , solo appunti visivi tracciati con la poesia che solo la luce alcune volte, e solo ad alcuni, sa rivelare.
http://www.fotocommunity.it/temi/71-lug ... abbo/20076