Non mi sono mai inchinato davanti a nessun fotografo, ma mi sono inginocchiato davanti ad Ansel Adams e David Hamilton.
Un saluto da Bruno.
Messaggio Modificato (21:47)
Un saluto da Bruno.
Messaggio Modificato (21:47)
Il mio percorso inizio nel lontano 85 quando per la 1°comunione mi regalarono una Kodac.Non mi ricordo il modello era una comsumer di colore bianco e nero con una scocca che copriva l'otturatore,aprendosi formava una certa forma ad L.Insomma inizio' cosi la mia semplice passione.Una passione per dirla con sincerita' fu una rivista che vidi in un "barbiere" di un certo fotografo mio paesano di nome Ferdinando Scianna.Mi colpi una sua foto scattata a Porticello un paese dista da bagheria a ca 1km.Una foto che ritrae una persona in bilico sopra un lungo pennone chiamata "a n'tinna" (l'antenna),una tradizione della festa del santo patrono.Questa n'tinna e coperta di sapone e i partecipanti devo rimanere in bilico arrivando all'estremita' per raccoglire una bandierina.Coloro che cascano cadono a mare.Un segno di virilita' maschile della sicilia.
Insomma mi innamorai di questa sua foto e di tutte le altre che vidi.
Un giorno feci amicizia con il cugino di Scianna e gli dissi che se un giorno sapeva di un suo arrivo a bagheria mi faceva sapere.Beh aspettai circa due anni e qualche mese,e la mia richiesta fu esaudita.Pedinai il suo arrivo e lo feci come un maniaco....
Li capi che la fotografia aveva preso in me un grande e vero amore.
Aspettai che usci da un bar al corso, e mi dissi:<>.Andai con l'emozione di un ragazzo inesperto e super emozionato,quasi balbettavo.E lo chiamai:<>.
Lui si giro' e mi guardo e io mi bloccai,ma subito gli dissi:<>.Mi rise e camminammo assieme per 200metri.Parlammo di tutto e di piu' niente di fotografia,ma una cosa che mi disse stringendomi la mano fu:<> <>.
Ci salutammo con la classica "vasata" alla siciliana e mi saluto' con ciao......Santino.
Ecco perchè nel mio profilo spunto con il nome di Santino.
Tutto questo fu nel 91.
Ciao Carlo in questi giorni ci sentiamo.
Buone feste a tutti.
Insomma mi innamorai di questa sua foto e di tutte le altre che vidi.
Un giorno feci amicizia con il cugino di Scianna e gli dissi che se un giorno sapeva di un suo arrivo a bagheria mi faceva sapere.Beh aspettai circa due anni e qualche mese,e la mia richiesta fu esaudita.Pedinai il suo arrivo e lo feci come un maniaco....
Li capi che la fotografia aveva preso in me un grande e vero amore.
Aspettai che usci da un bar al corso, e mi dissi:<
Lui si giro' e mi guardo e io mi bloccai,ma subito gli dissi:<
Ci salutammo con la classica "vasata" alla siciliana e mi saluto' con ciao......Santino.
Ecco perchè nel mio profilo spunto con il nome di Santino.
Tutto questo fu nel 91.
Ciao Carlo in questi giorni ci sentiamo.
Buone feste a tutti.
Credo che le prime fotografie che mi hanno colpito ed attratto siano le innumerevoli, splendide foto di Epoca degli anni '60. Il primo maestro della fotografia che ho conosciuto, successivamente, attraverso le sue opere è Andreas Feininger.
http://www.youtube.com/view_play_list?p ... F642F6763A
http://www.youtube.com/view_play_list?p ... F642F6763A
20.12.10, 07:48
Messaggio 19 di 30
ghirri, fontana, hcb, helmut newton...
e jeanloup sieff
e tanti ne sto dimenticando... c'è stato un (lungo) periodo in cui divpravo i libri di fotografia...
posso nominare kandinsky, burri, edward hopper, wim wenders...?
anche se la loro attività artistica principale non è stata la fotografia??
ma le prime foto che ho visto in vita mia e che mi hanno convinto che avrei voluto fare il fotografo (intendo fotografo professionista, cioè quello che non sono mai stato, salvo che ad un convegno di potter -il filosofo, non il maghetto- e a qualche matrimonio e per qualche prodotto multimediale...) e che mi hanno influenzato come fotografo (non professionista, quale sono e sarò, fino all'ultimo sguardo che riuscirò a dare al mondo??)...
ecco, le prime foto che hanno influenzato il mio modo di pensare all'arte, fotografica e non, sono state quelle che scattava mio padre, quali studi per le sue opere...
e jeanloup sieff
e tanti ne sto dimenticando... c'è stato un (lungo) periodo in cui divpravo i libri di fotografia...
posso nominare kandinsky, burri, edward hopper, wim wenders...?
anche se la loro attività artistica principale non è stata la fotografia??
ma le prime foto che ho visto in vita mia e che mi hanno convinto che avrei voluto fare il fotografo (intendo fotografo professionista, cioè quello che non sono mai stato, salvo che ad un convegno di potter -il filosofo, non il maghetto- e a qualche matrimonio e per qualche prodotto multimediale...) e che mi hanno influenzato come fotografo (non professionista, quale sono e sarò, fino all'ultimo sguardo che riuscirò a dare al mondo??)...
ecco, le prime foto che hanno influenzato il mio modo di pensare all'arte, fotografica e non, sono state quelle che scattava mio padre, quali studi per le sue opere...
20.12.10, 08:06
Messaggio 20 di 30
ne avete citati tanti, per quanto mi riguarda, tre su tutti :
Adams, Giacomelli e Kenna.
Dire quale sia la fotografia che più mi ha coinvolto, non saprei, il gesto, la sensazione, ecco forse è stata più una sensazione che una fotografia a far traboccare il vaso.
ciao
EraS
Adams, Giacomelli e Kenna.
Dire quale sia la fotografia che più mi ha coinvolto, non saprei, il gesto, la sensazione, ecco forse è stata più una sensazione che una fotografia a far traboccare il vaso.
ciao
EraS
20.12.10, 09:04
Messaggio 21 di 30
Non c'è una singola fotografia dalla quale posso dire di essere stato mosso nel mio percorso nella fotografia.
Ho mosso i miei primi passi con una encicolopedia in 19 volumi da circa 150 pagine ciascuno edita da Armando Curcio insieme a Kodak, sezione grandi opere.
A quei tempi sapevo ben poco di tutto ciò che attiene alla fotografia e solo più tardi arrivai a scoprire che quella enciclopedia era (ed è) una miniera d'oro. Tantissime immagini che hanno forgiato il mio modo di vedere il mondo attraverso il mirino appartengono a grandissimi nomi della fotografia, molti dei quali sono stati già menzionati.
Ecco, io credo che la formazione personale, nella fotografia come in tutto, sia in continua evoluzione. Tutto ciò che guardiamo e studiamo arricchisce il nostro bagaglio e ci cambia.
Quell'enciclopedia era per me il verbo fotografico, mi ha educato attraverso migliaia di immagini (molte delle quali di fotografi ignoti).
Ho mosso i miei primi passi con una encicolopedia in 19 volumi da circa 150 pagine ciascuno edita da Armando Curcio insieme a Kodak, sezione grandi opere.
A quei tempi sapevo ben poco di tutto ciò che attiene alla fotografia e solo più tardi arrivai a scoprire che quella enciclopedia era (ed è) una miniera d'oro. Tantissime immagini che hanno forgiato il mio modo di vedere il mondo attraverso il mirino appartengono a grandissimi nomi della fotografia, molti dei quali sono stati già menzionati.
Ecco, io credo che la formazione personale, nella fotografia come in tutto, sia in continua evoluzione. Tutto ciò che guardiamo e studiamo arricchisce il nostro bagaglio e ci cambia.
Quell'enciclopedia era per me il verbo fotografico, mi ha educato attraverso migliaia di immagini (molte delle quali di fotografi ignoti).
Per me, non una foto o un fotografo, ma un film: Blow Up di Michelangelo Antonioni.
La storia del fotografo alla ricerca della "verità" tramite la fotografia mi ha spinto ad aprire gli occhi (e quasi subito il primo otturatore) su tutto quanto mi stava attorno. Quindi la ricerca del dettaglio, forse insignificante a uno sguardo frettoloso, forse importante, comunque reale.
Ovviamente ho poi guardato, apprezzato e forse invidiato le opere dei "grandi" ma senza mai sognarmi di voler o poter "imitare" nessuno di loro. Credo di essere rimasto con i piedi per terra e di aver continuato, nel mio piccolo, ad osservare e fermare l'istante senza considerarmi ne' un missionario, ne' un "artista".
La storia del fotografo alla ricerca della "verità" tramite la fotografia mi ha spinto ad aprire gli occhi (e quasi subito il primo otturatore) su tutto quanto mi stava attorno. Quindi la ricerca del dettaglio, forse insignificante a uno sguardo frettoloso, forse importante, comunque reale.
Ovviamente ho poi guardato, apprezzato e forse invidiato le opere dei "grandi" ma senza mai sognarmi di voler o poter "imitare" nessuno di loro. Credo di essere rimasto con i piedi per terra e di aver continuato, nel mio piccolo, ad osservare e fermare l'istante senza considerarmi ne' un missionario, ne' un "artista".
Il mio guizzo definitivo verso la fotografia è stato dato da una cosa molto piu terra a terra.
Primo giorno di scuola(anni 70) alla terza "Bodoni" (scuola di arti grafiche e fotografiche di Torino scelta per curiosita' dopo i primi due anni di superiore uguali per tutti)arriva un alunno probabilmente di una quinta con una foto 30*40.
Rappresentava un anziano preso di profilo che fumava.
leggero controluce(il fumo era quindi messo in risalto)
La foto era a colori e presa con un tele (ora lo so ma in quel momento ero solo li ad ammirare senza capire nulla) su uno sfondo di un prato verde perfettamente sfocato.
Era strepitosa...ho detto.. un giorno devo fare una foto cosi.
Tutto è iniziato in quel momento.
:-)
Primo giorno di scuola(anni 70) alla terza "Bodoni" (scuola di arti grafiche e fotografiche di Torino scelta per curiosita' dopo i primi due anni di superiore uguali per tutti)arriva un alunno probabilmente di una quinta con una foto 30*40.
Rappresentava un anziano preso di profilo che fumava.
leggero controluce(il fumo era quindi messo in risalto)
La foto era a colori e presa con un tele (ora lo so ma in quel momento ero solo li ad ammirare senza capire nulla) su uno sfondo di un prato verde perfettamente sfocato.
Era strepitosa...ho detto.. un giorno devo fare una foto cosi.
Tutto è iniziato in quel momento.
:-)
...mah!...le primissime foto che mi ricordo di avere visto (ed apprezzato per i loro chiaroscuri...per l'uso sapiente ed affascinante della luce...e per tanto altro ancora...)sono senza dubbio le splendide foto in bn che mio padre aveva realizzato a mia madre (una donna molto bella) fin dai primi anni del loro lunghissimo fidanzamento...foto degli anni '30 '40 e '50 soprattutto...cioè fino al loro matrimonio nel '54. Non erano le solite foto per me piccolina...erano foto gentili...dolci...parlavano d'amore...come la canzone che mio padre dedicava a mia madre "parlami d'amore Mariù"...mia madre era una donna molto bella sì...ma anche molto tenace, intelligente, volitiva, elegante...insieme a mio padre (uno spirito creativo...) creava i modelli dei suoi vestiti che lei poi realizzava...e dei gioielli che lui le regalava...
...amavo quelle immagini...perché erano immagini di desiderio...eleganti e allo stesso tempo...semplici...c'erano delle immagini, talvolta, che sembravano uscite da un film di Rossellini...
...appena ho avuto in mano (anch'io come Santino) una Kodack instamatic (l'ho detto in molti forum..."lamacchinaconl'ufo")...incominciai a fotografare soprattutto...il viaggio...e del viaggio soprattutto i paesaggi e i monumenti...adoravo l'architettura...e adoravo la scultura...odiavo le foto ricordo...e non fotografavo mai le persone...che per me erano solo una sorta di...disturbo...all'interno dell'immagine...
...ma in quel periodo la fotografia non era veramente la mia passione...mi piaceva disegnare...mi piaceva l'arte in tutte le sue forme...mi piaceva tantissimo la poesia e soprattutto la musica classica e in particolare il pianoforte...
la musica, l'arte e la luce...queste tre cose mi hanno portato prima al teatro (dove a questi aspetti si unì indissolubilmente...l'impegno sociale ed etico...)...poi alla passione per il cinema e dal cinema...di nuovo alla fotografia...
...in questi passaggi ovviamente ci sono stati momenti e persone importanti...che mi hanno consapevolmente o inconsapevolmente aiutato a catalizzare i miei interessi e le mie scoperte...ci sono stati momenti bellissimi in camera oscura...e contemporaneamente percorsi reali tra la gente e gli spazi della mia città o all'interno delle performances teatrali e di danza che in quel tempo rendevano viva la città...
...era un tempo molto "parlato"...quello...molto "agito" piuttosto che soltanto fotografato...
ad ogni modo...il primo punto di riferimento, a quel tempo soprattutto, erano le avanguardie storiche e ovviamente primadituttto il dadaismo e il surrealismo...(ma in effetti erano solo...gli "antenati" di un coacervo di influenze inestricabili...)...
...la mia foto di formazione...francamente ho qualche difficoltà a trovarne solo una...
potrei dire senza dubbio Man Ray, ma forse anche Hannah Hoch...o André Kertész o Brassai...Henri Cartier-Bresson certo...ma anche il mio adoratissimo Giacomelli o l'altrettanto amatissimo Ugo Mulas....ma anche Mimmo Jodice...o i colori e l'apparente semplicità di Ghirri...ma anche alcune cose di Araki...o i colori di Fontana...gli americani...o Tina Modotti...Salgado certo, ma anche Koudelka...
una cosa è certa...per me la fotografia è espressione della "passione" in senso molto forte...passione è qualcosa che ti prende...ti esalta, ma ti fa anche soffrire...ti inchioda ma ti agita....molto di più del cinema, devo dire, riesce ad esprimere in maniera poetica e sospesa una riflessione personale, sociale o mentale...con la quale bisogna "fare i conti"....
:-)))
...amavo quelle immagini...perché erano immagini di desiderio...eleganti e allo stesso tempo...semplici...c'erano delle immagini, talvolta, che sembravano uscite da un film di Rossellini...
...appena ho avuto in mano (anch'io come Santino) una Kodack instamatic (l'ho detto in molti forum..."lamacchinaconl'ufo")...incominciai a fotografare soprattutto...il viaggio...e del viaggio soprattutto i paesaggi e i monumenti...adoravo l'architettura...e adoravo la scultura...odiavo le foto ricordo...e non fotografavo mai le persone...che per me erano solo una sorta di...disturbo...all'interno dell'immagine...
...ma in quel periodo la fotografia non era veramente la mia passione...mi piaceva disegnare...mi piaceva l'arte in tutte le sue forme...mi piaceva tantissimo la poesia e soprattutto la musica classica e in particolare il pianoforte...
la musica, l'arte e la luce...queste tre cose mi hanno portato prima al teatro (dove a questi aspetti si unì indissolubilmente...l'impegno sociale ed etico...)...poi alla passione per il cinema e dal cinema...di nuovo alla fotografia...
...in questi passaggi ovviamente ci sono stati momenti e persone importanti...che mi hanno consapevolmente o inconsapevolmente aiutato a catalizzare i miei interessi e le mie scoperte...ci sono stati momenti bellissimi in camera oscura...e contemporaneamente percorsi reali tra la gente e gli spazi della mia città o all'interno delle performances teatrali e di danza che in quel tempo rendevano viva la città...
...era un tempo molto "parlato"...quello...molto "agito" piuttosto che soltanto fotografato...
ad ogni modo...il primo punto di riferimento, a quel tempo soprattutto, erano le avanguardie storiche e ovviamente primadituttto il dadaismo e il surrealismo...(ma in effetti erano solo...gli "antenati" di un coacervo di influenze inestricabili...)...
...la mia foto di formazione...francamente ho qualche difficoltà a trovarne solo una...
potrei dire senza dubbio Man Ray, ma forse anche Hannah Hoch...o André Kertész o Brassai...Henri Cartier-Bresson certo...ma anche il mio adoratissimo Giacomelli o l'altrettanto amatissimo Ugo Mulas....ma anche Mimmo Jodice...o i colori e l'apparente semplicità di Ghirri...ma anche alcune cose di Araki...o i colori di Fontana...gli americani...o Tina Modotti...Salgado certo, ma anche Koudelka...
una cosa è certa...per me la fotografia è espressione della "passione" in senso molto forte...passione è qualcosa che ti prende...ti esalta, ma ti fa anche soffrire...ti inchioda ma ti agita....molto di più del cinema, devo dire, riesce ad esprimere in maniera poetica e sospesa una riflessione personale, sociale o mentale...con la quale bisogna "fare i conti"....
:-)))
20.12.10, 13:28
Messaggio 25 di 30
terezka di David Chim Seymour
http://www.davidseymour.com/chim_5.html
perchè nessuno è mai riuscito a rappresentare gli effetti di una cosa attraverso gli occhi allucinati di un bambino ed uno scarabocchio su una lavagna. e credo che, con una tale intensità, mai nessuno ci riuscirà.
Messaggio Modificato (14:52)
http://www.davidseymour.com/chim_5.html
perchè nessuno è mai riuscito a rappresentare gli effetti di una cosa attraverso gli occhi allucinati di un bambino ed uno scarabocchio su una lavagna. e credo che, con una tale intensità, mai nessuno ci riuscirà.
Messaggio Modificato (14:52)
Veramente + che un fotografo o fotografi
mi hanno "formato" i pittori come Caravaggio,Monet,Picasso.Dali,Balla ecc
cmq Caravaggio al 90%
questo non vuol dire che l'ammirazione x Haas e x Bresson
sia inferiore ai citati pittori . :-)
mi hanno "formato" i pittori come Caravaggio,Monet,Picasso.Dali,Balla ecc
cmq Caravaggio al 90%
questo non vuol dire che l'ammirazione x Haas e x Bresson
sia inferiore ai citati pittori . :-)
26.12.10, 00:41
Messaggio 27 di 30
Ne una foto in particolare ne un fotografo in particolare hanno caratterizzato il mio cammino (pseudo)fotografico.
Diciamo però che leggendo o meglio fagocitando il libro di questo Signore http://en.wikipedia.org/wiki/John_Hedgecoe "the book of photography" del 1976, edito in Italia per i tipi della "Vallardi Editore" nel 1983, è a lui che vorrei indegnamente rassomigliare o al più sfacciatamente... essere!!!
Diciamo però che leggendo o meglio fagocitando il libro di questo Signore http://en.wikipedia.org/wiki/John_Hedgecoe "the book of photography" del 1976, edito in Italia per i tipi della "Vallardi Editore" nel 1983, è a lui che vorrei indegnamente rassomigliare o al più sfacciatamente... essere!!!
Io invece,completamente a digiuno di fotografia, fui folgorato sulla via dei pixel quando mi iscrissi a Fc nel 2006 osservando le foto di Fabio Damiani,Gero Merella e Ivano Cheli.
Ettore ma questi ultimi citati da te sono dei santi?;-)
@Ettore
bravo Ettore
non potevi avere migliori "guide" di quei tre lì! ;-)
bravo Ettore
non potevi avere migliori "guide" di quei tre lì! ;-)