ricominciamo da noi

Partecipa nella discussione! Registrati gratuitamente!
Registrati gratuitamente
Annunci Google Annunci Google
Donata Casiraghi Donata Casiraghi Messaggio 1 di 15
1 x grazie
Link
Cari amici "new entries", veterani, nostalgici, "di ritorno"...

innanzitutto rivolgo a tutti il mio personale ringraziamento per questo altro anno che sta per terminare, e che (anche se me ne sto quasi sempre dietro le quinte dal 2007) mi ha dato molte occasioni di confronto e riflessione.
Una piccola parentesi: mi viene in mente la frase di una famosa canzone: "Se stiamo insieme, ci sarà un perché..."

Secondo punto: auguro a tutti Voi e a me stessa la grinta giusta per affrontare la vita nel nuovo anno, nel lavoro, nella vita familiare, e con la salute.


Ora vorrei tornare a parlare di fotografia, partendo da ciò che rappresenta per noi.
In questo 3d vorrei evitare riferimenti storici, ma raccontare semplicemente "che cosa ci fa la fotografia nella nostra vita, o nella nostra quotidianità".

Se qualcuno lo ritenesse interessante, anche solo uno solo dei punti sotto indicati, chiederei:

--------------------------------------------------

1.
In che occasione hai avuto il "colpo di fulmine" con la fotografia, che ti ha indotto a investire qualche soldo nella tua prima fotocamera, e voler imparare come funziona?

2.
Fotografi principalmente "per istinto" o prepari prima le tue scene e i tuoi soggetti?

3.
C'è un tema ricorrente nelle tue immagini? Se sì, in che occasione hai capito che era quello "il tema"?

4.
Hai in mente una "foto da sogno", che vorresti scattare, magari nel 2014? Ci sono ostacoli nel realizzarla?

5.
Se in un periodo dell'anno da te preferito potessi partire per qualunque meta a tua scelta, munito di fotocamera, dove andresti?

6.
Hai mai avuto periodi di "vuoto creativo", in cui non ti interessava più fotografare?
Come hai ritrovato il tuo interesse per la fotografia? (sperando che lo abbia ritrovato!)

7.
Oggi tutti - anche i bambini - hanno uno "strumento che scatta fotografie" (fotocamere, cellulari, ecc.). Pensi che il fotografo professionista debba temere tutta questa "concorrenza"?
Perché il cliente - in tempi di crisi economica, e in tempi in cui "ci si accontenta" di qualche scatto approssimativo - dovrebbe ancora rivolgersi a un fotografo?

-----------------

Grazie a chi vorrà scrivere qualche risposta, e grazie anche a chi leggerà soltanto :-)
vog2 vog2 Messaggio 2 di 15
0 x grazie
Link
1) quando a 11 anni ho comprato il mio primo "Almanacco di Storia Illustrata" (anno 1971) e vidi una fotografia del grande reporter Vittoriano Rastelli che ho scoperto poco tempo fa essere lo zio di un mio conoscente e che, allora, unico italiano per Life copriva la guerra del Vietnam tutto vestito di nero con una tuta da militare e l'elmetto e 3 nikon + 2 leica al collo appoggiato al portellone di un elicottero Apache. poi invece di topolino o l'intrepido io leggevo Epoca e seguivo i servizi al telegiornale della guerra. la mia prima canon me l'hanno regalata i miei genitori nel 1973 era una fTb che circa 2 anni dopo ho venduto per comprarmi una Canon F1
2) progetto tutto o meglio ho tutto organizzato da un punto di vista logistico e poi, nell'ambito del mio lavoro, mi lascio guidare dall'istinto o meglio riesco a riconoscere cosa è meglio fotografare e cosa mi può essere utile anche se esula dal progetto principale. per i progetti personali cerco di non lasciare niente al caso ma talvolta non ci riesco
3) la condizione dell'uomo soprattutto se compromessa ed in generale tutta la fotografia di documentazione sociale. da sempre l'ho saputo
4) fotografie nei campi profughi del Sahel o della Siria. nel Sahel avevo avuto anni orsono una proposta che purtroppo non potei accettare per motivi di incolumità; per la Siria è quasi impossibile senza un assignement d'agenzia o governativo
5) qualsiasi progetto di forte valore di documentazione
6)fotografo solo o quasi esclusivamente se mi incaricano di farlo o se ho un progetto che mi interessa. in tali condizioni non ho mai avuto momenti di disinteresse, anzi se capita che ho momenti liberi cerco di procurarmi nuovi incarichi o di elaborare proposte , talvolta anche a titolo gratuito se per scopi sociali, proponendo progetti a destra e a manca
7) il genere di fotografia che realizzo con progetti assegnati e finalizzati ad esigenze specifiche di comunicazione un fotografo amatoriale non può farli soprattutto per il costo degli investimenti che stanno alla base ed al risultato del mio lavoro . i miei clienti si rivolgono a me perchè si fidano e pensano che possa garantire un risultato per loro soddisfacente e soprattutto non hanno grandi problemi di budget
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 3 di 15
0 x grazie
Link
1) il colpo di fulmine con la FOTOGRAFIA l'ho avuto quando a cinque anni mi hanno messo una macchina fotografica in mano, di certo non ho fatto scatti d'autore…ma il solo averla tra le manine mi ha spinto ad andare avanti.

2) di solito quando sono dalle mie parti non preparo mai nulla e vado d'istinto.

3) ognuno nella propria vita fotografica ha qualcosa che gli viene meglio o è soltanto più predisposto, unico problema è arrivare a scegliere il proprio ramo, la propria vena…per me il lensbaby.

4) non ho mai avuto un bisogno sfrenato di fare foto da sogno, le foto da sogno credo si possano realizzare anche nel giardino di casa propria, non c'è necessariamente bisogno di andare chissà dove.

5) mi piacerebbe tornare in Normandia.

6) sono sempre più o meno impegnato nella ricerca FOTOGRAFICA…pensandoci bene non credo di aver mai avuto vuoti.

7) la concorrenza ovviamente con l'avvento del digitale c'è, ma di contro ha creato una ridondanza di informazioni, una scarsa se non pessima qualità fotografica in internet, credo ci sia ancora la necessità di andare dal fotografo, se non altro a scopo documentativo…tipo nozze, battesimo ed altre cerimonie di questo tipo…oppure anche per avere ingrandimenti di qualità superiore.
Maurizio Moroni (UKPhoto) Maurizio Moroni (UKPhoto)   Messaggio 4 di 15
0 x grazie
Link
Veramente un bel 3d... passione e motivazioni sono proprio gli argomenti che spesso ritrovo maggiormente gettonati nelle domande durante le mie lezioni e penso possano incuriosire... e perchè no... divertire dato che ognuno ha i suoi aneddoti.
Come iniziò? Quando ero bambino sul finire degli anni sessanta, inizio settanta... c'era l'abitudine per quelle famiglie come la mia, tutt'altro che benestante e che quindi non si potevano permettere una propria macchina fotografica... di portare i bimbi con gli abitini della festa da un fotografo per avere la "foto bella" da distribuire a parenti ed amici lontani. Quella visita annuale allo studio fotografico vicino a casa era un momento di vera eccitazione... non c'era nulla lì dentro che non attirasse l'attenzione o di cui non volessi scoprire il funzionamento sfruttando la pazienza infinita del fotografo che, a dir la verità con non poco orgoglio, rispondeva ad ogni quesito... anche quelli, mi rendo conto ora, oggettivamente infantili... beh lo ero quindi gli saranno sembrati normali! :)
Per quanto sopra però i miei interessi erano destinati a rimanere confinati all'area teorica che ovviamente non tralasciai di continuare ad approfondire... fino alla mia prima comunione quando un'amica di famiglia mi regalò un'Agfamatic Pocket con un rullino da 24 inserito e ben tre cubi Flash... :)))
Anche ora ricordo l'emozione con cui potei finalmente cominciare a sperimentare... ovviamente con molta parsimonia perche i rullini costavano e ancor più costava sviluppo e stampa... e c'era ben poco che sfuggiva al campo delle mie curiosità...
Fu lì, sperimentando che capii una verità lapalissiana... non bastava puntare, magari con l'accortezza di una mano sufficentemente stabile, e cliccare per ottenere un qualcosa di anche solo lontanamente simile a quanto mi ero prefissato di immortalare! Incrementai quindi gli studi su come spremere al massimo le limitate possibilità a mia disposizione... e tutto sommato ci riuscii dato che le prime foto vendute ad un grande gruppo editoriale dell'epoca furono scattate proprio con quella e il ricavato mi consentì di comprarmi la prima Reflex... una Canon Eos 1000 in una versione fiera che non fu poi commercializzata sostituita invece nella vendita al pubblico dalla Canon Eos 1000F e FN.
Ad essere sincero non ho mai analizzato il mio scatto ma pensandoci ritengo che, visto che ho interessi poliedrici vi incorrano entrambi le componenti, progettazione ed istinto... In studio sono, lo ammetto, abbastanza maniacale... discuto i progetti per ore con tutti coloro che sono coinvolti, faccio provare le pose e i movimenti prima di scattare e testo luci e attrezzature su soggetti che... per quanto riluttanti, son costretti a piegarsi alle mie manie. Fuori studio invece sono istintivo... specie durante le mie lunghe camminate nella natura ho sempre la macchina in mano e vari obbiettivi nelle tasche o nello zaino apposito... scatto a ciò che mi colpisce o mi comunica qualcosa e spesso pensando alle scene come in divenire.
E già perchè in realtà ho sempre nutrito la passione... in generale... per le arti figurative specie quelle fortemente legate a fantasia e creatività (che detto da uno che di primo lavoro fa lo scienziato in effetti può suonare originale) quindi ho cercato nella fotografia un modo per combinare gli interessi.
Durante il mio periodo a Lipsia in Germania prima e poi a Durham in Inghilterra dove ho conosciuto il circolo artistico/letterario UKPhoto... ho cominciato ad appassionarmi alla fotografia di scene in costume d'epoca... cosa non difficile in luoghi come quelli ove la storia permea ogni angolo ed anfratto... quindi ho dato un taglio fortemente "Fantasy" ai miei scatti, abbinando una ricerca capillare delle ambientazioni e costumi nonchè soggetti che potessero non solo garantire una buona foto ma anche alimentare l'illusione di un salto nel passato. Ammetto che in questo la tecnica si è poi molto affinata in Giappone dove ebbi la fortuna di conoscere il maestro Shoji Ueda con il suo surrealismo e giochi di prospettive.
L'unica vera crisi creativa l'ho avuta, mi dispiace dirlo, al mio primo ritorno italiano quando ho tentato di applicare quanto appreso all'estero alle nostre stupende location. Praticamente impossibile lavorare con la quiete necessaria... maleducazione e sporco nonchè una buona dose di professionalità limitata rendevano impossibile il tentativo di riprodurre qualsivoglia illusione.
Ammetto di aver deciso di abbandonare, almeno finchè mi trovavo su suolo patrio, lo stile che più mi appassionava. Al che un amico inglese mi mandò un invito per un set di Annie Leibovitz ai tempi (non troppo antichi essendo già il 2007) impegnata nel primo Disney Dream Portrait... a parte lei come persona... il suo modo di scattare fu una rivelazione: una fotografia fatta con tutti i crismi (io pensavo di essere maniacale ma lei... in senso buono ovviamente) ma non "finita", pronta per la fruizione finale ma bensì pensata ed eseguita in previsione di ulteriori eleborazioni... Si apriva un mondo nuovo... tutt'altro che facile (sia a livello fotografico che di post produzione) ma che non aveva realmente più confini... e da li ripartì! :)
Dire che la foto più bella è quella che non hai ancora scattato è sicuramente vero... certo è che il 2013 è stato davvero generoso e si è concluso con un lavoro per la BBC nell'ambito delle celebrazioni del cinquantenario del telefilm più longevo della storia televisiva che mi ha davvero commosso negli attestati anche da parte dei fans della serie (a Londra tre giorni di celebrazioni, tre milioni di turisti in più... il pallottoliere delle nazioni collegate in diretta per la trasmissione che ha superato di molto le 150, Italia compresa... per dare la dimensione del fenomeno).
Sognare di poter fare qualcosa di più nel 2014 sarebbe superficiale, i risultati ad essere sincero li vorrei nell'altro lavoro dove è appena nato il nuovo laboratorio di ricerca... ma una cosa la desidererei... riuscire a creare immagini che emozionino in primis chi vi partecipa spesso mettendovi tanto del proprio e poi a lasciare a bocca aperta i miei nipotini... quella è sempre l'emozione più bella... lo stupore incredulo di un bimbo che non guarda semplicemente ciò che fai ma vi entra dentro per cominciare a sua volta a viverci fantastiche avventure! :)
In quanto alle mete... sono già sempre in giro... direi che più di così non resisterei fisicamente! :)))

Una nota sull'ultimo punto: no, io non credo che un fotografo conscio dei suoi mezzi e delle sue capacità debba temere questa esplosione diffusiva di mezzi fotografici. Io la vedo come una grandissima opportunità per chi non ha possibilità economiche ma ha il talento, di poter lo stesso tentare di esprimersi... e per chi è già affermato, spronato dal nuovo che avanza, di continuare a progredire senza dormire sui comodi allori di risultati raggiunti magari trentanni (o più) prima tirando a campare copiando se stesso come troppo spesso purtroppo accade.

Sperando di non aver annoiato troppo, auguro a tutti uno splendido nuovo anno: che il 2014 porti tante possibilità da cogliere al volo anche solo con un click!!!
Primo Fusari Primo Fusari Messaggio 5 di 15
0 x grazie
Link
Non mi sembra che il problema sia quello, per i professionisti, di temere la concorrenza ( è vero che oggi molti, scattano foto col cellulare in occasione di fatti di cronaca cui assistono e le riversano sul web, poi riprese tempestivamente dalla stampa, ma questo riguarda soprattutto la cronaca); per me il vero problema è che sempre più raramente, professionisti e fotoamatori sono in grado di realizzare foto che abbiano "sentimento".
Nello specifico di alcuni settori, (architettura, sport, ritrattistica e cerimonie varie) il professionista offre sempre, a mio parere, il lavoro migliore. Il guaio è che a molte cerimonie vengono accreditati "fotografi" ufficiali di una modestia impressionante.
Recentemente alla premiazione di un concorso internazionale di letteratura all'università di Cagliari (presente lo scrittore Andrea Camilleri) le foto ufficiali sono state affidate ad un tale che durante la consegna dei premi fotografava i premiati mentre stringevano la mano dei professori ma che regolarmente trascurava quella con lo scrittore.
Primo Fusari Primo Fusari Messaggio 6 di 15
0 x grazie
Link
Non so perchè ma del mio intervento appare solo la parte finale. Ci tornerò non appena possibile :-)))
Primo Fusari Primo Fusari Messaggio 7 di 15
0 x grazie
Link
Riassumo la parte mancante

1) metà anni 70, un frate di nome Padre Bernardino (che scattava con una Yashica 124 mat ( rigorosamente in posa B !!! ) mi regalo un ingranditore Durst tutto in metallo. Quello fu l'inizio dell'avventura....

2) Fotografo di strada al 100% , mi piace fotografare la gente e tutto ciò che le città offrono, dal disagio sociale alla cronaca, dalle curiosità al paesaggio urbano;

4) La foto da sogno che spero di fare è quella che riprende gente felice; sono appena tornato da Parigi e anche lì, nonostante il clima natalizio, le strade sono affollate da gente triste;

6) Si, ma più che di vuoto si è trattato di saturazione, ma passa subito!
Donata Casiraghi Donata Casiraghi Messaggio 8 di 15
0 x grazie
Link
Wow! Sono felice di questi interventi - onestamente, ieri - formulando queste semplici domande - temevo di proporre degli argomenti un po' troppo semplici. Poi mi sono detta: lasciamo spazio al racconto di ciascuno, e vada come deve andare!

Ed ora indico le mie risposte :-)
-------

1.
Sono stata ipovedente fino a 16 anni. Quando finalmente è arrivata la soluzione ai miei problemi visivi, ho scoperto la gioia di riconoscere a distanza le persone (senza aspettare di riconoscerle per voce - a patto che parlassero!) Ho visto bene per la prima volta i volti dei miei parenti, i cartelli stradali... la punta delle mie scarpe!
Fotografavo tutto ciò che mi faceva venire il batticuore - praticamente tutto! Gli spettacoli di danza erano al top. Sino ad allora mi ero immaginata la danza come un lento movimento, diciamo senza atleticità.

2.
Da "organizzatrice" quale sono di natura, tendo a prefigurarmi la scena che mi aspetta. Ad occhi chiusi, dalle informazioni che mi sono pervenute, per esempio su uno spettacolo di danza con numerosi danzatori insieme in scena, immagino prima, e preparo a portata di mano gli strumenti di lavoro ideali. Una volta trovato il punto di ripresa, lascio che a lavorare sia la parte istintiva. Tradotto: quella che fa partire il "click" sui momenti coreografici più emozionanti.

3.
Sono attratta dalle "vie di fuga". Le intravedo nel volo liberatorio di una ballerina, nella breccia di un vecchio muro... E' come se avessi l'inquietante e costante sensazione di "imprigionamento" in uno schema. Cerco di neutralizzare questa idea con immagini appunto di "spiragli" di libertà.

4.
Trovo che il corpo umano sia una delle opere più affascinanti ed espressive di Madre Natura.
Vorrei fotografare delle persone portando alla luce una sorta di "senso del sacro".
Per rendere l'idea, indico una foto che mi ha dato quanto cercavo, legato a questa mia ricerca:

[fc-foto:13882447]


Hai in mente una "foto da sogno", che vorresti scattare, magari nel 2014? Ci sono ostacoli nel realizzarla?
Sì!!! Cerco una modella che comprenda il tema sopra indicato, che non si atteggi da "pin up", che non si monti la testa...
Lo scoglio? Quando pubblico richieste di modelle/i, come risposte (generalmente da parte di "aspiranti modelle" senza un minimo di preparazione) di solito ottengo dei: "Dipende dal prezzo" - "Posso portare mia mamma, il mio fidanzato, le mie amiche?" - "Ma dopo c'è speranza di far carriera?" - "La liberatoria non la faccio, perché dopo non so a chi vanno in mano le mie foto" - "Posso fare le foto, ma poi voglio tutti gli scatti su cd".
Le modelle professioniste sono invece abituate a pose "fashion", e poco si prestano a ruoli "sublimizzati".

5.
Adoro i mari in burrasca. Penso che andrei a fotografare onde sconvolgenti su qualche faro del Mare del Nord. Preferibilmente in una stagione non troppo fredda! Metto il link della foto di un altro utente fc :-), giusto per rendere l'idea.

[fc-foto:27072450]


6.
sul "vuoto creativo"
Sì! Quando molti "erano passati al digitale", e io andavo avanti a pellicole. Venivano stampate di malavoglia dai vari centri stampa. Colori irreali... e tanti soldi spesi senza soddisfazione!
Smisi di fotografare per qualche anno, osservando tristemente una sorta di "autocompiacimento un po' sbandierato" da parte di chi girava con al collo una D50.
Da "spaccona" quale un po' sono, comprai una (allora avanguardistica) D300, e mi rimboccai le maniche per imparare quel che serviva, per continuare a fotografare regolando, come piace a me, manualmente tempi e diaframmi.

7.
Secondo me la gente comune è consapevole della differenza che passa tra una foto ben fatta, e un semplice scatto. Diciamo che, per una festa che so, di battesimo, preferiscono spendere per due bottiglie di spumante in più che per un bel ritratto.
Il cliente che sceglie di rivolgersi a un fotografo ha una cultura diversa. Riconosce la professionalità, la rispetta, ne fa uso perché grazie alla qualità dell'immagine, la stessa sua attività/situazione/festeggiamento ne avrà un beneficio.
vog2 vog2 Messaggio 9 di 15
0 x grazie
Link
io ho sempre trovato modelle disposte a farsi fotografare come volevo io ... da un po' non lo faccio piiù per motivi di tempo ma non ho mai avuto alcun problema con loro ... la loro disponibilità dipende da cosa ottengono in termini di visibilità. il divertente era che quasi mai le riprendevo in volto perchè mi interessava solo l'espressività del corpo e loro, che che mi chiedevano se fosse servita la MUA, rimanevano un po' stupite ... poi erano loro stesse a contattarmi per farne altre.
anche sulle stampe non ho mai avuto problemi sia quando scattavo in analogico , a colori facevo solo stampare dia ( usavo solo quelle) e men che meno in bn perchè ho sempre utilizzato stampatori professionali di buon livello ... prima di più ed ora, solo se ne ho voglia, stamponegativi e lastre fino al 10 x 12 con ingranditore ed oltre a contatto. ma lo faccio di rado e solo per alcuni progetti per i quali mi interessa avere una tirastura dui 1 o al massimo 2 stampe
ennio valotto ennio valotto Messaggio 10 di 15
0 x grazie
Link
Quando ho cominciato ...bah andavo a scuola , ho vinto una partita a dadi con alcuni compagni e mi sono comperato una Comet Bencini. Non ho quasi mai preparato o pianificato , giro , mi fermo da qualche parte , mi guardo attorno , se qualche cosa m'interessa cerco di fermarla.
Ritornerei a Singapore , ci ho vissuto a lungo mescolato nei vari quartieri a gente fantastica , disponibile , amichevole.
Un tema ricorrente è una forma di reportage cittadino , le cose , situazioni , gente di tutti i giorni , banalita' piene di vita.
Non ho vuoti , quando non posso fare quello che voglio mi dedico al mio paese , ai dintorni , ai colli , ai campi
Non penso che la proliferazione di strumenti fotografici crei problemi al professionista , c'è troppa differenza tra uno scatto professionale ed i miei per esempio
Paolo Luxardo Paolo Luxardo   Messaggio 11 di 15
0 x grazie
Link
Ho ricominciato a fotografare da cinque anni dopo una sosta di venti, la passione è tornata all'improvviso e da quel momento non passa giorno senza che faccia qualche scatto per poi magari cestinarlo. Sono istintivo e non programmo mai le miei uscite, fotografo quello che attira il mio sguardo che poi sono sempre linee, colori e ombre. Proprio perchè fotografo d'istinto, non ho una "foto da sogno", l'importante è riuscire a fotografare quello che voglio e che il risultato piaccia a me.
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 12 di 15
0 x grazie
Link
Ciao, interessante forum!! Voglio provare anch'io :-)
La fotografia mi ha sempre interessato, ma la chitarra ha preso per prima il posto più importante nella mia vita e non avevo soldi sufficienti per coltivare entrambi le passioni. A ventisei anni per un evento che non sto a spiegare ho dovuto smettere di suonare. Dopo qualche anno di stasi grazie a mia moglie, alla sua Canon AE 1 ed alle sue spiegazioni dei fondamentali (tempo, diaframma, sensibilità pellicola...) ho approfondito questa storia, acquistando dopo un po' una Yashica FX 2000 che ho ancora. Purtroppo con queste macchine, a causa delle conseguenze dell'evento di cui sopra, ero molto limitato, così ho abbandonato per un po'. Nel 2007 ho acquistato una Canon 400d senza avere neanche il computer, guardavo le foto in tv ed andavo a stampare con la scheda CF. Ho frequentato un corso al locale fotoclub, che ho abbandonato subito dopo, ma riconoscendo la definitiva spinta che mi ha impresso ad abbracciare questa passione.
Tendenzialmente mi occupo di paesaggio, spero a modo mio, quindi la preparazione più che altro consiste nel sapere quando muoversi e dove andare per avere la luce nella giusta posizione, non lasciandosi scoraggiare da orari, clima ed altre eventuali difficoltà. Dopo qualche mese di uscite a volte infruttuose sono cose che si imparano. Nonostante la macchina digitale scatto pochissimo ed utilizzo strumenti quasi anacronistici su questi apparecchi, come filtri, grossi teleobiettivi e duplicatori. Con tanti mega pixel a disposizione e programmi di editing potrei fare a meno di molti di questi strumenti, ma penso che non esista niente che possa sopperire ad un buon scatto in partenza, che considero il maggior divertimento di questa cosa. Non che io ci riesca, naturalmente, ma ambisco a questo. Se in post produzione supero i 10 minuti sulla stessa immagine la cestino.
Non ho in mente una foto che vorrei scattare, credo che possa arrivare in qualsiasi momento uno scatto decisamente superiore alla media personale, quindi cerco solo di stare attentissimo!! E comunque dopo di quello ne aspetterei sempre uno migliore.
Mi piacerebbe poter andare nel periodo giusto dell'autunno nel New England a fotografare gli alberi, per sognare "forte"...ma anche le architetture di Berlino, ad esempio, non mi dispiacerebbero, molto più alla mia portata data la paura dell'aereo che, incredibilmente, aumenta ogni volta che volo!!!!!
I periodi di vuoto ci sono, ma, almeno per me, sono dovuti più ad eventi esterni che a vere proprie carenze creative, a volte tolgono ogni volontà. Fortunatamente dopo un po' corro in mezzo alle prime colline che trovo e tutto torna abbastanza a posto.
Per la questione fotografi, in effetti forse per i progetti più comuni ( matrimoni, battezzi e affini...) qualche rischio lo corrono. Però più dovuto alla generalizzata mancanza della benché minima autocritica propria del mondo moderno che ad un effettiva capacità dei "nuovi fotografi". Personalmente mi è stato offerto tante volte di andare a fotografare eventi minori, soprattutto battezzi. La mia reazione è sempre stata un gran sorriso e sempre la stessa frase in risposta: guarda che io non sono un fotografo, stai sbagliando persona.
Credo che un vero Fotografo se ha davanti un committente serio non potrà mai avere nulla da temere da questi rampanti emergenti ;-)
Per me la fotografia è una cosa bellissima che mi ha riempito la vita, mi ha salvato dal baratro del vuoto esistenziale e mi fa stare bene. Mi piace condividere ed avere pareri su quello che faccio, ma non ho alcuna velleità ed aspettativa, solo voglia di migliorare e non smettere mai di farlo. Fotografo solo per me stesso e mi stupisco ogni volta che mi fanno dei complimenti ben circostanziati.
Spero di non essere "andato lungo" e continuo a seguire con interesse questo argomento, grazie per averlo proposto e grazie a voi che avete condiviso!! Un abbraccio e buon anno :-))))
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 13 di 15
0 x grazie
Link
Premetto subito che non mi sento "fotografo" piuttosto "visionario" che ha acquisito tecnica per "fissare" le proprie "visioni"
-----------------------------------------------------------------
1.
In che occasione hai avuto il "colpo di fulmine" con la fotografia, che ti ha indotto a investire qualche soldo nella tua prima fotocamera, e voler imparare come funziona?

Non ho mai avuto un vero e proprio colpo di fulmine ma piuttosto un crescendo fino al... capire le potenzialità della "fotografia"
Tutto iniziò nei primi anni '80 con un amico dell'epoca che acquistò una "Yashika FX3" (quella che poi mi vendette) ed io fresco di patente lo accompagnavo con l'auto a far foto, cominciai a fare qualche scatto e... nu' me so' più fermato!!!
-----------------------------------------------------------------
2.
Fotografi principalmente "per istinto" o prepari prima le tue scene e i tuoi soggetti?

Istinto, odio le scene preparate tolgono "naturalità" allo scatto in buona sostanza se un "qualcosa" lo trovo li scatto altrimenti non è che ce lo metto di proposito per scattare.
-----------------------------------------------------------------
3.
C'è un tema ricorrente nelle tue immagini? Se sì, in che occasione hai capito che era quello "il tema"?

L'assenza della figura umana e ove presente irriconoscibile.
Che quello fosse il "tema" non l'ho capito io, me l'avete fatto notare Voi, io ho solo capito il motivo.
-----------------------------------------------------------------
4.
Hai in mente una "foto da sogno", che vorresti scattare, magari nel 2014? Ci sono ostacoli nel realizzarla?

No, campo alla giornata, magari la prossima "visione" potrebbe essere quella buona.
-----------------------------------------------------------------
5.
Se in un periodo dell'anno da te preferito potessi partire per qualunque meta a tua scelta, munito di fotocamera, dove andresti?

La Ferrovia Transiberiana, quella vera... ruspante... non quella "preparata" ad uso e consumo dei turisti.
-----------------------------------------------------------------
6.
Hai mai avuto periodi di "vuoto creativo", in cui non ti interessava più fotografare?
Come hai ritrovato il tuo interesse per la fotografia? (sperando che lo abbia ritrovato!)

Più di uno... in corso... non l'ho ancora ritrovato.
-----------------------------------------------------------------
7.
Oggi tutti - anche i bambini - hanno uno "strumento che scatta fotografie" (fotocamere, cellulari, ecc.). Pensi che il fotografo professionista debba temere tutta questa "concorrenza"?
Perché il cliente - in tempi di crisi economica, e in tempi in cui "ci si accontenta" di qualche scatto approssimativo - dovrebbe ancora rivolgersi a un fotografo?

Non essendo fotografo rispondo dalla parte dell'ipotetico acquirente... qualsiasi cosa mi servisse vaglierei preventivamente, è chiaro che se quello di cui ho bisogno lo posso trovare da un non professionista non vedo perché dovrei andar a spendere di più ergo credo che il fotografo debba temere la "concorrenza".
-----------------------------------------------------------------
Credo... spero... sia tutto!!!
Maricla Martiradonna Maricla Martiradonna   Messaggio 14 di 15
0 x grazie
Link
Eccomi anche io, non "new entry" ma "veterana/nostalgica/di ritorno" :-)

1.
In che occasione hai avuto il "colpo di fulmine" con la fotografia, che ti ha indotto a investire qualche soldo nella tua prima fotocamera, e voler imparare come funziona?
Giocherello a fotografare da quando ero bambina, ma solo da due-tre anni ho desiderato confrontarmi con una fotocamera e provare a imparare seriamente. In questo scatto in avanti, per me è stato determinante frequentare fc: qui ho approfondito una passione latente, perché ho visto tante bellissime fotografie e ho conosciuto persone generose di consigli. E ho ripreso a frequentare mostre e a leggere libri di fotografia.

2.
Fotografi principalmente "per istinto" o prepari prima le tue scene e i tuoi soggetti?
Sicuramente per istinto. Ho anche provato in qualche occasione a preparare scene e soggetti ma mi diverto molto di più a osservare e cercare. Mi piace la sensazione di attraversare la realtà sentendomi invisibile, schermata dalla macchina fotografica. E' uno stato di euforia e curiosità.

3.
C'è un tema ricorrente nelle tue immagini? Se sì, in che occasione hai capito che era quello "il tema"?
Mi interessa molto l'ambiente della città, sia come nudo paesaggio urbano, privo di presenza umana, sia come crocevia di volti, corpi e situazioni. Non l'ho capito in una occasione particolare, perché è un ambito che ho scelto d'istinto, senza pensarci.

4.
Hai in mente una "foto da sogno", che vorresti scattare, magari nel 2014? Ci sono ostacoli nel realizzarla?
Sì, ma non comprende una città, al contrario, mi piacerebbe riuscire a fare una splendida foto di paesaggio, genere che trovo difficilissimo! Ma devo studiare, studiare, studiare...

5.
Se in un periodo dell'anno da te preferito potessi partire per qualunque meta a tua scelta, munito di fotocamera, dove andresti?
Nei parchi nordamericani, quelli di Ansel Adams. Ma dopo aver letto l'intervento di Massimo, devo dire che anche l'idea del viaggio in Transiberiana non mi sembra affatto male...

6.
Hai mai avuto periodi di "vuoto creativo", in cui non ti interessava più fotografare?
Come hai ritrovato il tuo interesse per la fotografia? (sperando che lo abbia ritrovato!)
Sono rari, ma un po' lunghi. E ne ho uno in corso, in cui tutto mi sembra già visto, già fatto, già ripetuto in una serie infinita di minime variazioni. Il problema è sia nelle mie foto, sia nei miei occhi. Ma prima o poi ne uscirò.

7.
Oggi tutti - anche i bambini - hanno uno "strumento che scatta fotografie" (fotocamere, cellulari, ecc.). Pensi che il fotografo professionista debba temere tutta questa "concorrenza"?
Perché il cliente - in tempi di crisi economica, e in tempi in cui "ci si accontenta" di qualche scatto approssimativo - dovrebbe ancora rivolgersi a un fotografo?
Io, come cliente, mi affiderei senza dubbio a un fotografo il cui lavoro mi piacesse e mi emozionasse, anche non "professionista" come tanti che sono qui. Una fotografia di qualità bassa e approssimativa può rovinare anche i momenti più belli, bisogna metterli in buone mani.

------------------------------------------------------------------
Grazie Do :-)
Ettore Caio Ettore Caio Messaggio 15 di 15
0 x grazie
Link
1.
In che occasione hai avuto il "colpo di fulmine" con la fotografia, che ti ha indotto a investire qualche soldo nella tua prima fotocamera, e voler imparare come funziona?
Il primo vero approccio e innamoramento è stato quando avevo 20 anni e andai a Lourdes come volontario barelliere sul treno bianco ad accompagnare gli ammalati nel viaggio della speranza,comprai in quell'occasione una Comet Bencini e venni rapito da tutti quei volti e situazioni che ebbero poi una grande rilevanza nel rispetto del prossimo e della loro sofferenza,mai riusci a soffermarmi sul singolo volto,ma cercai di fotografare l'atmosfera

2.
Fotografi principalmente "per istinto" o prepari prima le tue scene e i tuoi soggetti?
Ho sempre fotografato quello che incontravo e che mi colpiva,ma ero un fotografo della domenica o peggio ancora delle sole ferie.Solo dopo la pensione mi dedicai con una certa costanza alla fotografia con predilizione la natura

3.
C'è un tema ricorrente nelle tue immagini? Se sì, in che occasione hai capito che era quello "il tema"?
Ci sono sempre stati due temi fondamentali nella mia visione fotografica,l'infinito dello spazio con l'astrofotografia e l'immenso piccolo nella macrofotografia,scartato il primo per le difficoltà tecniche e per l'esosità delle attrezzature occorrenti,iniziai con la prima compatta a fare le macro,prima dei fiori e i loro interni e poi con la prima reflex mi dedicai quasi esclusivamente agli insetti

4.
Hai in mente una "foto da sogno", che vorresti scattare, magari nel 2014? Ci sono ostacoli nel realizzarla?
Una foto da sogno( per me) riusci a farla quando ebbi la possibilità di riprendere la metamorfosi della libellula dall'inizio alla fine,ben 3 ore prima che da ninfa si trasformasse in libellula,non mi accorsi nemmeno del tempo che passava,ma la foto che vorrei sempre riuscire a fare è riprendere un Martin pescatore mentre emerge dall'acqua con il pesciolino nel becco.

5.
Se in un periodo dell'anno da te preferito potessi partire per qualunque meta a tua scelta, munito di fotocamera, dove andresti?
Sono due le situazioni nelle quali vorrei trovarmi e sono una l'opposto dell'altra,la prima al circolo polare artico per catturare le aurore boreali e la seconda al carnevale di Rio con i suoi splendidi personaggi e i fantasmagorici colori

6.
Hai mai avuto periodi di "vuoto creativo", in cui non ti interessava più fotografare?
Come hai ritrovato il tuo interesse per la fotografia? (sperando che lo abbia ritrovato!)
Diverse volte,la prima dopo il viaggio in Senegal,trovavo tutto banale ed insulso dopo il bagno nei colori dell'Africa e per qualche mesetto vissi di ricordi col pensiero rivolto a quel paese,poi altre volte per improvvisi cali d'interesse dovuti alla mancanza di nuovi soggetti,nel mio caso i soliti insetti ormai triti e ritriti,l'entusiamo poi riaffiorava in occasione di nuove mete,ricordo in particolare il viaggio in Camargue con le sue splendide albe e le affascinanti paludi,un vero paradiso per i naturalisti

7.
Oggi tutti - anche i bambini - hanno uno "strumento che scatta fotografie" (fotocamere, cellulari, ecc.). Pensi che il fotografo professionista debba temere tutta questa "concorrenza"?
Perché il cliente - in tempi di crisi economica, e in tempi in cui "ci si accontenta" di qualche scatto approssimativo - dovrebbe ancora rivolgersi a un fotografo?
Per quanta riguarda i bambini,hanno una capacità di apprendimento che è eccezionale e con i mezzi e la scuola che oggi hanno a disposizione,per chi ha anche passione,è facile arrivare a certi livelli e ben vengano.In quanto rivolgersi al fotografo di professione dipende sempre dalle situazioni,se a me dovesse interessare un servizio per illustrare delle ambientazioni interne per arredatori,non potrei certo farle io così come non mi azzarderei a fare un servizio di un matrimonio con l'attrezzatura di un dilettante.
Partecipa nella discussione! Registrati gratuitamente!
Registrati gratuitamente
vers
le haut