..stile?

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paolo pasquino paolo pasquino Messaggio 1 di 3
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a proposito di auto.ritrarsi:

stile: come si fa ad averlo?
esiste una 'legge' che governa in silenzio le proprie fotografie?
(.. o il fatto di 'assomigliare' è così confortante da non vedere il caos che le trasporta fatalmente nei dintorni di altri tipi d'espressione?)
Francesco Torrisi Francesco Torrisi Messaggio 2 di 3
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Stile = gusto personale <=> gusto dell'osservatore


Il problema è : chi ti garantisce che l'osservatore abbia una formazione tale da comprendere ed interagire con il tuo di gusto?...

lana caprina....

(l'unica speranza è quella di augurarsi a forza di guardare"cose belle" che il proprio gusto evolvi...a differenza del "carattere" che sembra essere una dote genetica che si irrigidisce e diventa irremovibile col tempo, ritengo sia una cosa possibile ed auspicabile nel durante)

Altra annotazione...la sperimentazione di nuovi stili (che io definisco "avanguardia")...è cosa importantissima che avvenga e sia sempre viva e florida di proposte, ma il prezzo da pagare c'è...molte cose sono poi alla fine inguardabili e si dissolvono senza lasciare traccia della loro presenza (fortunatamente)...poche, ma veramente poche, sono quelle che poi diventano prima "stile" e poi con il riconoscimento e l'interazione di massa..."costume"...
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 3 di 3
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concordo in pieno con quello che scrive francesco nel suo ultimo capoverso. Se lo stile però purtropo diventa costumne perde la sua singolarità : la capacità di riferire a questo un autore . diventa poi moda ...e poi imitazione pedissequa senza che gli imitatori sappiano il perchè la hanno fatto . anzi forse lo sanno e credono di darla a bere a tutti.
io credo o anzi auspico che lo stile in fotografia possa essere più riconducibile all'approccio del fotgrafo che non alla riconoscibilità del suo prodotto e ritengo altresì che il gusto dell'ossevatore non dovrebbe esere considerato come una variabile che possa modigficare quello del fotografo o anche solo improntare il suo operato in modo tale che questo sia rispondente ai gusti degli altri.

lo stile inteso come gusto personale che identifica il prodotto è riconosciuto ed affermato dai critici e dagli osservatori in modo più o meno consapevole e profondo ma credo che un buon fotografo sappia conformare se stesso alla occasione e di riflesso realizza fotografie che sono riconosciute da una cifra stilistica a lui comune pur essendo spesso completamente differenti. tutte le componenti che immediatamente sono riconoscibili altrettanto immediatamente possono essere sovvertite dal fotografo senza che questo perda la sua identità . un osservatore distratto può allora non riuscire a ricostruire tutti i tasselli attraverso uno schema visivo che lui si è prefissato sulla base di precedenti osservazioni di immagini analoghe ma questo non significa che il fotografo se prendiamo ad esempio le fotografie del teatro di koudelka degli anni 60 e le paragoniamo ai suoi ultimi lavori sul paesaggioè non si riconosce una cifra comune . lo stesso vale per i ritratti in bn di Penn se confrontati con gli still life a colori. ma invece lo stile è forse ancora più forte perche identifica un percorso personale in continua evoluzione, ma sempre teso alla sperimentazione ed alla ricerca.
nelle loro immagini lo stile visivo riconoscibile delle prime è diametricalmente opposto ed assolutamente non in grado di ricondurre queste alle altre. da un punto di vista che non considera invece la sola semplice ossevazione del prodotto come il risultato dell'azione ma ricerca attraverso le immagini la continuità del pensiero e del rapporto verso lsa Fotografia come categoria aloora questa unione è molto forte a significare che seppur nei diversi " stili" svuiluppati lo "stile" interiore non può cambiare
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