mi piacerebbe conoscere e discutere sul "flusso di lavoro" che usate per il trattamento delle vostre foto , ovviamente per linee fondamentali tralasciando le regolazioni o elaborazioni "fini" che sono uniche per ogni foto.
ritengo abbastanza importante l'esatta sequenza di lavoro.
io di solito faccio:
- scatto in raw con profilo adobe
- classificazione e primo screening delle foto eliminando tutte quelle che hanno difetti sostanziali.
-sviluppo file raw ... correzione e recupero luci in camera raw e apertura del file in tiff a 16 bit ( e qui ci sarebbe il primo dubbio... aprite in rgb o continuate a mantenere un profilo colore diverso?)
- controllo livelli con riposizionamento punto nero e bianco se necessario (di solito corrispondono a quelli di camera raw)
- dominanti di colore ( reputo ps migliore di camera raw per la correzione)
- taglio eventuale
- leggera maschera di contrasto
poi se stampo lascIo tiff se invio su fc passo a 8 bit e ridimensiono e salvo per web (DI SOLITO IL FILE FA SCHIFO!!!)
e voi ?
ASTENERSI PERDITEMPO E CONCORDI CON PARERI PRECEDENTI :-)
ritengo abbastanza importante l'esatta sequenza di lavoro.
io di solito faccio:
- scatto in raw con profilo adobe
- classificazione e primo screening delle foto eliminando tutte quelle che hanno difetti sostanziali.
-sviluppo file raw ... correzione e recupero luci in camera raw e apertura del file in tiff a 16 bit ( e qui ci sarebbe il primo dubbio... aprite in rgb o continuate a mantenere un profilo colore diverso?)
- controllo livelli con riposizionamento punto nero e bianco se necessario (di solito corrispondono a quelli di camera raw)
- dominanti di colore ( reputo ps migliore di camera raw per la correzione)
- taglio eventuale
- leggera maschera di contrasto
poi se stampo lascIo tiff se invio su fc passo a 8 bit e ridimensiono e salvo per web (DI SOLITO IL FILE FA SCHIFO!!!)
e voi ?
ASTENERSI PERDITEMPO E CONCORDI CON PARERI PRECEDENTI :-)
Io scatto in raw srgb e tengo sempre lo stesso profilo (ma non sono esperto di profili, per cui sono curioso).
Apro i file con Aperture e gestisco tutto il flusso lì, più o meno come il tuo:
- assegno un punteggio iniziale ad ogni foto
- creo uno smart album con le foto dai punteggi più alti
- comincio a sistemarle una ad una facendo abbondante uso dei pennelli correttivi per accentuare certe luci (non correggo quasi mai elementi sostanziali)
- passo in PS solo le foto da ritoccare più pesantemente, dove aperture non arriva con lo stesso risultato
- archivio delle foto sempre il Aperture.
Apro i file con Aperture e gestisco tutto il flusso lì, più o meno come il tuo:
- assegno un punteggio iniziale ad ogni foto
- creo uno smart album con le foto dai punteggi più alti
- comincio a sistemarle una ad una facendo abbondante uso dei pennelli correttivi per accentuare certe luci (non correggo quasi mai elementi sostanziali)
- passo in PS solo le foto da ritoccare più pesantemente, dove aperture non arriva con lo stesso risultato
- archivio delle foto sempre il Aperture.
Anch'io in Raw profilo adobe e mantengo, scelgo quelle che mi piacciono di più ....correzione in camera raw6.4 dove faccio quasi tutto poi salvo in tiff per stampe o archivio.. in jepg se debbo spedire ..uso alcune volte dei programmi per il b/n
ma poi uso photoschop cs5 ..
ciao Ross.;-)
ma poi uso photoschop cs5 ..
ciao Ross.;-)
13.05.11, 16:05
Messaggio 4 di 27
- Fotografo in RAW. L'ambiente al momento in cui scatto è irrilevante perché il RAW di per sé non ha ambiente. Per questo in camera raw mi posso poi permettere di optare il + delle volte per pro photo, che risulta superiore ad adobe. E non viene supportato da nessuna macchina. Un motivo in + per usare RAW. La resa dei colori in pro photo è superiore (soprattutto nella fotografia paesaggistica e nella resa di particolari verdi o gialli) e si ha un bonus col problema delle luci clippate. Se tuttavia ritengo di incorrere in problemi di ombre clippate sui canali del blu e del verde allora uso anch'io adobe, perché pro photo potrebbe in tal caso generare problemi in fase di stampa.
- Cerco di operare il maggior numero di correzioni in camera raw: due vantaggi 1- è + veloce di photoshop, nel senso che tempi di attesa = 0, 2- non è distruttivo.
- Comincio da interventi veloci sul bilanciamento del bianco (quelli fini richiedono photshop)
- calibro esposizione, recuper, neri e fill in
- se il caso aumento clarity e vibrance (non ricordo come si chiamano in italiano)
- azzero la nitidezza in pre sharpening, per quello uso poi nik filter da photshop
- prima riduzione del rumore
- eventuale aggiustatina alle curve di contrasto, ma raramente perché preferisco quelle di photoshop
- correzione di eventuali abberrazioni
- se possibile effettuo anche operazioni di taglio
- se possibile uso già qui il pennello di mascheratura correggendo selettivamente la luminosità di aree che vengono influenzate dalle correzioni di luminosità generali
Passo a Photoshop
- Presharpening con nik filter
- se necessario noise reduction con noisware pro
- a seconda del tipo di scatto strumento saturazione o passaggio a modalità LAB dove aumento la saturazione
- a seconda del tipo di scatto posso correggere di fino eventuali problemi di tonalità ancora in LAB o in CMYK (quest'ultimo ovviamente solo in foto che non hanno una resa di colori particolari)
- Eventulmente già qui, in LAB o in CMYK (questo è il massimo se non si hanno esigenze particolari per quanto attiente il colore o se si vuole comunque poi convertire in BW, sharpening sul canale del nero
- Ritorno a RGB per la stampa.
- A volte lo strumento Applica immagine, sopratutto col canale del verde come sorgente da ulteriore nitidezza
- Qui a questo punto potrei convertire in BW con Nik filter
- Per foto particolari ulteriore nitidezza con accentua passaggio
- A volte correzione sellettiva per rendere i neri + pieni
- Vignettatura (opzionale)
- Eventuale passaggio finale in DXO per la grana sul BW
Se poi sono foto particolari che richiedono eventuale hdr il discorso si fa un po' + complesso ma non poi così tanto...
- Cerco di operare il maggior numero di correzioni in camera raw: due vantaggi 1- è + veloce di photoshop, nel senso che tempi di attesa = 0, 2- non è distruttivo.
- Comincio da interventi veloci sul bilanciamento del bianco (quelli fini richiedono photshop)
- calibro esposizione, recuper, neri e fill in
- se il caso aumento clarity e vibrance (non ricordo come si chiamano in italiano)
- azzero la nitidezza in pre sharpening, per quello uso poi nik filter da photshop
- prima riduzione del rumore
- eventuale aggiustatina alle curve di contrasto, ma raramente perché preferisco quelle di photoshop
- correzione di eventuali abberrazioni
- se possibile effettuo anche operazioni di taglio
- se possibile uso già qui il pennello di mascheratura correggendo selettivamente la luminosità di aree che vengono influenzate dalle correzioni di luminosità generali
Passo a Photoshop
- Presharpening con nik filter
- se necessario noise reduction con noisware pro
- a seconda del tipo di scatto strumento saturazione o passaggio a modalità LAB dove aumento la saturazione
- a seconda del tipo di scatto posso correggere di fino eventuali problemi di tonalità ancora in LAB o in CMYK (quest'ultimo ovviamente solo in foto che non hanno una resa di colori particolari)
- Eventulmente già qui, in LAB o in CMYK (questo è il massimo se non si hanno esigenze particolari per quanto attiente il colore o se si vuole comunque poi convertire in BW, sharpening sul canale del nero
- Ritorno a RGB per la stampa.
- A volte lo strumento Applica immagine, sopratutto col canale del verde come sorgente da ulteriore nitidezza
- Qui a questo punto potrei convertire in BW con Nik filter
- Per foto particolari ulteriore nitidezza con accentua passaggio
- A volte correzione sellettiva per rendere i neri + pieni
- Vignettatura (opzionale)
- Eventuale passaggio finale in DXO per la grana sul BW
Se poi sono foto particolari che richiedono eventuale hdr il discorso si fa un po' + complesso ma non poi così tanto...
@Fabio
molto interessante e preciso...
molto interessante e preciso...
@ fabio .... domanda iniziale semplice
hai scritto :
- Presharpening con nik filter
- se necessario noise reduction con noisware pro
perchè fai prima lo sharpening e poi la riduzione noise ...
non esce più rumore ? io pensavo il fosse il contrario prima noise e poi sharp
domanda più complicata almeno per me ... ....
- i profili colore ..... prophoto ha la maggiore resa colore, poi adobe, poi rgb..e come mi pare di capire torni sempre a rgb per la stampa ( giusto ?)....
io mi sono chiesto ... perche devo scattare con profilo adobe ( ho premesso che lo faccio , ma non so se giusto) se poi devo passare a rgb per stampare ... tanto vale scattare forse direttamente in rgb ??
tanto le informazioni iniziali le perdo comunque ? o no ?
......non ce l'ho chiaro l'argomemnto profilo colore
hai scritto :
- Presharpening con nik filter
- se necessario noise reduction con noisware pro
perchè fai prima lo sharpening e poi la riduzione noise ...
non esce più rumore ? io pensavo il fosse il contrario prima noise e poi sharp
domanda più complicata almeno per me ... ....
- i profili colore ..... prophoto ha la maggiore resa colore, poi adobe, poi rgb..e come mi pare di capire torni sempre a rgb per la stampa ( giusto ?)....
io mi sono chiesto ... perche devo scattare con profilo adobe ( ho premesso che lo faccio , ma non so se giusto) se poi devo passare a rgb per stampare ... tanto vale scattare forse direttamente in rgb ??
tanto le informazioni iniziali le perdo comunque ? o no ?
......non ce l'ho chiaro l'argomemnto profilo colore
Mi associo ai quesiti di tommaso!
13.05.11, 18:44
Messaggio 8 di 27
Tommaso Vicomandi scritto:
Citazione:
Ci sono due tipi di sharpening: il pre sharpening, presente anche in camera raw, e l'output sharpening. L'output sharpening si fa per lo + verso la fine ed è finalizzato alla stampa. Ed èquello che intendi tu. Ci sono vari strumenti di outuput sharpening. La maschera di contrasto, l'output sharpening di nik filter (dimenticato di dire che a volte uso anche quello), l'accentua passaggio, ecc. Questi li uso anch'io alla fine.
Il processo di aumento di nitidezza in lab o cmyk di solito li ho nel mezzo del workflow, anche perché non vanno ad influire sul colore quindi... e siccome in rgb prima o poi ci devo tornare, non posso averli alla fine.
Il presharpening preferisco applicarlo prima della riduzione rumore. È una cosa mia, ma ho l'impressione di ottenere risultati migliori. Ho provato entrambe le vie. Lo so che non è ortodosso ma... D'altro canto dicono che le voci di camera raw sono strutturate secondo un workflow che parte dall'alto per andare in ordine verso il basso. Ora, se ci fai caso, anche in camera raw in cima hai la nitidezza e sotto la riduzione del rumore. In realtà penso che questo non voglia poi dire un cacchio... Magari sbaglio io. Nik Software consiglia di applicare prima la riduzione rumore e poi il presharpening. Provate magari a fare altrimenti e mi fate sapere
Citazione:
Il fatto è che stai facendo confusione tra profilo di colore e modello di colore. Il profilo di colore, alla buona, implica quanto è vasto lo spazio colore che sto usando: più grande lo spazio, maggiore la tavolozza di colori a disposizione. Spazio colore (in ordine di dimensione) sono prophoto rgb, adobe rgb, sRGB. Il modello di colore invece è il modello che viene usato in fase di stampa. Può essere additivo (RGB) o sotrattivo (CMYK).
Posso essere in uno spazio colore Adobe RGB e tuttavia stampare in CMYK.
Il RAW è un negativo digitale e come tale non ha un profilo colore. Il profilo colore che vai ad impostare viene in realtà utilizzato dalla tua camera per le preview in jpeg. ProPhoto RGB ha il vantaggio di essere uno spazio immenso, con alcuni colori addirittura immaginari, non stampabili. Per questo bisogna star attenti a non clippare le ombre nelle bande blu e verdi, perché altrimenti vengono stampati colori strani. Comunque prima o poi bisogna tornare, quanto meno per la stampa, allo spazio adobe RGB, perché non ci sono stampanti, non che io sappia, che ancora usino prophoto. Perché allora elaborare in prophoto se poi comunque si deve tornare ad uno spazio ridotto? Semplice: è lo stesso motivo per cui conviene elaborare una foto a 16 bit per poi convertire a 8 (leggi -> 16 bit non è distruttivo). Ossia determinate elaborazioni risultano + semplici. Ottieni colori (gialli, oro e verdi) particolari che solitamente trovi solo in natura e che elaborando in adobe rgb non sempre riesci ad ottenere. La cosa "strana" è che passando da pro photo ad adobe non noti (ad occhio nudo) alcuna perdita. Inoltre è più facile la gestione delle alte luci. Fai una prova: carica una foto con alte luci in camera raw prima con profilo adobe. Guarda l'istogramma. Ora cambia in prophoto e guarda come cambia l'istogramma. Importante però: se carichi in camera raw con profilo prophoto, lo stesso profilo devi averlo già selezionato anche per photoshop, ovviamente. Praticamente oggi come oggi tutti i professionisti usano prophoto, parola di Scott Kelby ;-) Un es. di foto particolare elaborata con prophoto
[fc-foto:22688386]
Citazione:
Ci sono due tipi di sharpening: il pre sharpening, presente anche in camera raw, e l'output sharpening. L'output sharpening si fa per lo + verso la fine ed è finalizzato alla stampa. Ed èquello che intendi tu. Ci sono vari strumenti di outuput sharpening. La maschera di contrasto, l'output sharpening di nik filter (dimenticato di dire che a volte uso anche quello), l'accentua passaggio, ecc. Questi li uso anch'io alla fine.
Il processo di aumento di nitidezza in lab o cmyk di solito li ho nel mezzo del workflow, anche perché non vanno ad influire sul colore quindi... e siccome in rgb prima o poi ci devo tornare, non posso averli alla fine.
Il presharpening preferisco applicarlo prima della riduzione rumore. È una cosa mia, ma ho l'impressione di ottenere risultati migliori. Ho provato entrambe le vie. Lo so che non è ortodosso ma... D'altro canto dicono che le voci di camera raw sono strutturate secondo un workflow che parte dall'alto per andare in ordine verso il basso. Ora, se ci fai caso, anche in camera raw in cima hai la nitidezza e sotto la riduzione del rumore. In realtà penso che questo non voglia poi dire un cacchio... Magari sbaglio io. Nik Software consiglia di applicare prima la riduzione rumore e poi il presharpening. Provate magari a fare altrimenti e mi fate sapere
Citazione:
Il fatto è che stai facendo confusione tra profilo di colore e modello di colore. Il profilo di colore, alla buona, implica quanto è vasto lo spazio colore che sto usando: più grande lo spazio, maggiore la tavolozza di colori a disposizione. Spazio colore (in ordine di dimensione) sono prophoto rgb, adobe rgb, sRGB. Il modello di colore invece è il modello che viene usato in fase di stampa. Può essere additivo (RGB) o sotrattivo (CMYK).
Posso essere in uno spazio colore Adobe RGB e tuttavia stampare in CMYK.
Il RAW è un negativo digitale e come tale non ha un profilo colore. Il profilo colore che vai ad impostare viene in realtà utilizzato dalla tua camera per le preview in jpeg. ProPhoto RGB ha il vantaggio di essere uno spazio immenso, con alcuni colori addirittura immaginari, non stampabili. Per questo bisogna star attenti a non clippare le ombre nelle bande blu e verdi, perché altrimenti vengono stampati colori strani. Comunque prima o poi bisogna tornare, quanto meno per la stampa, allo spazio adobe RGB, perché non ci sono stampanti, non che io sappia, che ancora usino prophoto. Perché allora elaborare in prophoto se poi comunque si deve tornare ad uno spazio ridotto? Semplice: è lo stesso motivo per cui conviene elaborare una foto a 16 bit per poi convertire a 8 (leggi -> 16 bit non è distruttivo). Ossia determinate elaborazioni risultano + semplici. Ottieni colori (gialli, oro e verdi) particolari che solitamente trovi solo in natura e che elaborando in adobe rgb non sempre riesci ad ottenere. La cosa "strana" è che passando da pro photo ad adobe non noti (ad occhio nudo) alcuna perdita. Inoltre è più facile la gestione delle alte luci. Fai una prova: carica una foto con alte luci in camera raw prima con profilo adobe. Guarda l'istogramma. Ora cambia in prophoto e guarda come cambia l'istogramma. Importante però: se carichi in camera raw con profilo prophoto, lo stesso profilo devi averlo già selezionato anche per photoshop, ovviamente. Praticamente oggi come oggi tutti i professionisti usano prophoto, parola di Scott Kelby ;-) Un es. di foto particolare elaborata con prophoto
[fc-foto:22688386]
@ Fabio sei stato chiaro.
............ma se a monitor vedo colori assegnati da profilo colore prophoto e poi dovendo stampare ho un profilo che per forza è adobe o rgb come mi regolo durante l'elaborazione ????
.... ho un altra incognita sul risultato finale,... oltre alla taratura del monitor sicuramente diversa da quella dello stampatore.....????
oltre a prove successive ( io faccio cosi'...) come vi regolate?
............ma se a monitor vedo colori assegnati da profilo colore prophoto e poi dovendo stampare ho un profilo che per forza è adobe o rgb come mi regolo durante l'elaborazione ????
.... ho un altra incognita sul risultato finale,... oltre alla taratura del monitor sicuramente diversa da quella dello stampatore.....????
oltre a prove successive ( io faccio cosi'...) come vi regolate?
I miei passaggi da manovale della fotografia:
Scatto in jpeg fine,dimensione 4928x3264,scarico su Picasa
dove faccio i primi aggiustamenti,taglio,raddrizzamento se occorre e qualche ritocco su contrasto,luci e ombre.
Trasferisco l'immagine su Photo filter per eventuali clonazioni ed eliminazione macchie del sensore e dove applico anche la cornice.Salvo dimensione originale e faccio
copia per Fc con le dimensioni richieste.
So che è un modo barbaro,ma mi diverto ugualmente.
Ettore
Scatto in jpeg fine,dimensione 4928x3264,scarico su Picasa
dove faccio i primi aggiustamenti,taglio,raddrizzamento se occorre e qualche ritocco su contrasto,luci e ombre.
Trasferisco l'immagine su Photo filter per eventuali clonazioni ed eliminazione macchie del sensore e dove applico anche la cornice.Salvo dimensione originale e faccio
copia per Fc con le dimensioni richieste.
So che è un modo barbaro,ma mi diverto ugualmente.
Ettore
@ Tommaso...conviene sempre rimanere in Adobe 1998 per avere un file più ricco...In primis però bisognerebbe sapere se il tuo monitor rappresenta tutta l'ampiezza dello spazio colore Adobe 1998 e solo i monitor abbastanza cari lo fanno...D'altra parte se imposti bene PS puoi lasciare il file originale in Adobe ma vederlo rappresentato direttamente in spazio di lavoro sRGB.
In ogni caso il web funziona solo con sRGB 1966 e quindi qualsiasi file che mandi in web dovrebbe essere convertito alla fine in sRGB...Discorso diverso per la stampa dove conviene sempre lasciare il file in Adobe ma devi infine convertire il profilo a seconda dell'accoppiata Stampante/Carta...dipende sempre dalle attrezzature che si hanno a disposizione...lo spazio più diffuso è anche qui sRGB ma il discorso è lunghissimo...Se ti interessa approfondire sono a disposizione...Augh!
In ogni caso il web funziona solo con sRGB 1966 e quindi qualsiasi file che mandi in web dovrebbe essere convertito alla fine in sRGB...Discorso diverso per la stampa dove conviene sempre lasciare il file in Adobe ma devi infine convertire il profilo a seconda dell'accoppiata Stampante/Carta...dipende sempre dalle attrezzature che si hanno a disposizione...lo spazio più diffuso è anche qui sRGB ma il discorso è lunghissimo...Se ti interessa approfondire sono a disposizione...Augh!
16.05.11, 14:20
Messaggio 12 di 27
Tommaso Vicomandi scritto:
Citazione:
Forse non sono stato chiaro, ma prima di stampare proprio per questo converto in Adobe 1998. Se sono stato attento a quel paio di accorgimenti, ossia a non clippare verdi e blu, solitamente non ho poi cambiamenti visibili nel passaggio da prophoto ad adobe. È lo stesso discorso di quando faccio tutta una elaborazione di una foto a 16bit e come ultimo passaggio salvando in tif passo ad 8 bit. Ho perdita di informazioni, ma non si vede ad occhio nudo. Fino a quel momento ho operato in uno sapzio + grande che mi conferisce maggior registro di manovra. Per il resto vale quanto detto da Rovelli + sotto.
Per quanto riguarda gli altri dubbi, differenza monitor/profilo di stampa vai a toccare un argomento mica semplice! È la bestia nera di tutti. Io sto ancora leggendo il libro di Margulis proprio per questo. E riassumerlo in un 3D è un po' dura. Comunque indubbiamente l'unico modo per avere una corrispondenza è l'approccio per valori numerici cui Margulis assegna alcuni capitoli. Solo così puoi essere (relativamente) sicuro che quanto vedi a monitor poi venga anche stampato. Poi naturalmente quello che aiuta + velocemente e + semplicemente sono, per chi ne ha la possibilità, sono le prove di stampa e, in qualche modo, anche se in realtà un paliativo, il soft proofing.
Punto finale: la taratura del monitor aiuta in modo significativo, ad avvicinarsi a quanto vede lo stampatore. Certo resta il fatto che i comuni mortali come me non si possono poi permettere certi monitor, quindi ti puoi avvicinare ma non avere una corrispondenza 1 a 1 tra quello che vedi tu e quello che vede lo stampatore.
Per come la vedo io per avere una buona percentuale di corrispondenza fondamentale è:
1- tarare bene il monitor
2- farsi fornire a tal fine il profilo di stampa dallo stampatore che verrà usato in fase di stampa e una foto stampata da confrontare con la sua versione a monitor. FC tedesca fornisce per esempio un simile servizio. Fare i debiti confronti ed eventualmetne correggere la taratura del monitor.
3- elaborare le proprie immagini per numeri. In particolare facendo attenzione che i neri non vadano in RGB mai sotto il valore di 7 7 7, i bianchi sopra 245 245 245. Il grigio dovrebbe essere attorno 138 138 138. Per mantenere il neutro nella scheda dei numeri impostare una sezione su LAB per controllare che i neutri siano sempre intorno a 0 0 sui due canali. Poi nel libro di Margulis ci sono vari esempi numerici a cui orientarsi per mantenere i colori intorno a valori naturali e non virati, e trucchi su come accorgersi se in una foto ci sia o meno una dominante.
Citazione:
Citazione:
Forse non sono stato chiaro, ma prima di stampare proprio per questo converto in Adobe 1998. Se sono stato attento a quel paio di accorgimenti, ossia a non clippare verdi e blu, solitamente non ho poi cambiamenti visibili nel passaggio da prophoto ad adobe. È lo stesso discorso di quando faccio tutta una elaborazione di una foto a 16bit e come ultimo passaggio salvando in tif passo ad 8 bit. Ho perdita di informazioni, ma non si vede ad occhio nudo. Fino a quel momento ho operato in uno sapzio + grande che mi conferisce maggior registro di manovra. Per il resto vale quanto detto da Rovelli + sotto.
Per quanto riguarda gli altri dubbi, differenza monitor/profilo di stampa vai a toccare un argomento mica semplice! È la bestia nera di tutti. Io sto ancora leggendo il libro di Margulis proprio per questo. E riassumerlo in un 3D è un po' dura. Comunque indubbiamente l'unico modo per avere una corrispondenza è l'approccio per valori numerici cui Margulis assegna alcuni capitoli. Solo così puoi essere (relativamente) sicuro che quanto vedi a monitor poi venga anche stampato. Poi naturalmente quello che aiuta + velocemente e + semplicemente sono, per chi ne ha la possibilità, sono le prove di stampa e, in qualche modo, anche se in realtà un paliativo, il soft proofing.
Punto finale: la taratura del monitor aiuta in modo significativo, ad avvicinarsi a quanto vede lo stampatore. Certo resta il fatto che i comuni mortali come me non si possono poi permettere certi monitor, quindi ti puoi avvicinare ma non avere una corrispondenza 1 a 1 tra quello che vedi tu e quello che vede lo stampatore.
Per come la vedo io per avere una buona percentuale di corrispondenza fondamentale è:
1- tarare bene il monitor
2- farsi fornire a tal fine il profilo di stampa dallo stampatore che verrà usato in fase di stampa e una foto stampata da confrontare con la sua versione a monitor. FC tedesca fornisce per esempio un simile servizio. Fare i debiti confronti ed eventualmetne correggere la taratura del monitor.
3- elaborare le proprie immagini per numeri. In particolare facendo attenzione che i neri non vadano in RGB mai sotto il valore di 7 7 7, i bianchi sopra 245 245 245. Il grigio dovrebbe essere attorno 138 138 138. Per mantenere il neutro nella scheda dei numeri impostare una sezione su LAB per controllare che i neutri siano sempre intorno a 0 0 sui due canali. Poi nel libro di Margulis ci sono vari esempi numerici a cui orientarsi per mantenere i colori intorno a valori naturali e non virati, e trucchi su come accorgersi se in una foto ci sia o meno una dominante.
Citazione:
...sempre più interessante...
come si chiama questo libro di Margulis?
come si chiama questo libro di Margulis?
Nell'attesa di trovare il tempo per imparare a fare tutte le cose che sapete fare voi,ormai in mancanza della camera oscura io faccio così:
Vado in giro a fare le foto, poi mi siedo in un bar e do una sbirciatina al monitor della macchina, lo so non si dovrebbe, ma è più forte di me,soprattutto dopo che ho smesso di fumare.
Vado a casa riguardo il tutto,seleziono e classifico a mio gusto poi, per evitare ogni ulteriore danno evito con cura qualsiasi maneggio elettronico e mando la foto a fc così come sono.
Per la stampa, che preferisco ad un monitor ho invece elaborato un sistema migliore: Vado dal mio amico Tommaso che di mestiere fa lo stampatore gli racconto come vorrei la stampa et voilà il gioco è fatto.
Lo so era richiesta l'astensione dei perditempo.............
Vado in giro a fare le foto, poi mi siedo in un bar e do una sbirciatina al monitor della macchina, lo so non si dovrebbe, ma è più forte di me,soprattutto dopo che ho smesso di fumare.
Vado a casa riguardo il tutto,seleziono e classifico a mio gusto poi, per evitare ogni ulteriore danno evito con cura qualsiasi maneggio elettronico e mando la foto a fc così come sono.
Per la stampa, che preferisco ad un monitor ho invece elaborato un sistema migliore: Vado dal mio amico Tommaso che di mestiere fa lo stampatore gli racconto come vorrei la stampa et voilà il gioco è fatto.
Lo so era richiesta l'astensione dei perditempo.............
@Carlo Negri
:))))
...bé ma il tuo è un piacevole "perditempo" a tema...secondo me....
:))
:))))
...bé ma il tuo è un piacevole "perditempo" a tema...secondo me....
:))