Arnold Newman
La ricerca per questa scheda è stata fatta dal nostro amico EraS Perani
Arnold Newman:
Maestro del ritratto ambientato
Immagini totalizzanti ed intense le sue, che riescono a raccontare l’intera storia di un personaggio e il suo rapporto con il mondo in un singolo scatto.
[fc-foto:37800153]
Fotografo statunitense (New York 1918-2006). Ha seguito corsi d'arte all'Università di Miami prima di trovare impiego presso uno studio fotografico di Filadelfia specializzato in ritratti e, infine, aprire il proprio atelier a New York.
Anche se per un certo periodo si è occupato di reportage a sfondo sociale (1938-42), è conosciuto soprattutto come uno dei più sensibili interpreti del “ritratto ambientato”: la caratteristica distintiva delle sue opere è infatti lo stretto legame che si stabilisce tra la figura umana e la scena circostante, costellata di particolari la cui funzione è di fornire quante più informazioni possibili sul soggetto (indipendentemente dal gradimento dello stesso).
Questo interesse per i risvolti psicologici e il gusto per la composizione studiata, in cui nulla viene lasciato al caso, si colgono, per esempio, nella serie sugli artisti realizzata negli anni Settanta, nella quale spiccano P. Picasso, J. Miró e la pittrice G. O'Keefe, moglie di A. Stieglitz.
Altrettanto famosi sono i suoi ritratti di uomini politici (D. Eisenhower, J. F. Kennedy, R. Nixon) caratterizzati da inquadrature di ampio respiro.
Oltre a insegnare fotografia, Newman ha pubblicato i volumi Artists look like this (1945) e The Great British (1979). Ultima modifica di lucy franco il 24.03.16, 12:34, modificato 4 volte in totale.
Arnold Newman:
Maestro del ritratto ambientato
Immagini totalizzanti ed intense le sue, che riescono a raccontare l’intera storia di un personaggio e il suo rapporto con il mondo in un singolo scatto.
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Fotografo statunitense (New York 1918-2006). Ha seguito corsi d'arte all'Università di Miami prima di trovare impiego presso uno studio fotografico di Filadelfia specializzato in ritratti e, infine, aprire il proprio atelier a New York.
Anche se per un certo periodo si è occupato di reportage a sfondo sociale (1938-42), è conosciuto soprattutto come uno dei più sensibili interpreti del “ritratto ambientato”: la caratteristica distintiva delle sue opere è infatti lo stretto legame che si stabilisce tra la figura umana e la scena circostante, costellata di particolari la cui funzione è di fornire quante più informazioni possibili sul soggetto (indipendentemente dal gradimento dello stesso).
Questo interesse per i risvolti psicologici e il gusto per la composizione studiata, in cui nulla viene lasciato al caso, si colgono, per esempio, nella serie sugli artisti realizzata negli anni Settanta, nella quale spiccano P. Picasso, J. Miró e la pittrice G. O'Keefe, moglie di A. Stieglitz.
Altrettanto famosi sono i suoi ritratti di uomini politici (D. Eisenhower, J. F. Kennedy, R. Nixon) caratterizzati da inquadrature di ampio respiro.
Oltre a insegnare fotografia, Newman ha pubblicato i volumi Artists look like this (1945) e The Great British (1979). Ultima modifica di lucy franco il 24.03.16, 12:34, modificato 4 volte in totale.
Arnold Newman viene considerato uno dei più grandi ritrattisti della seconda metà del '900.
Newman registra la storia con la sua macchina fotografica.
Il suo più famoso ritratto (una vera e propria icona della fotografia del Novecento) scattato a New York nel 1946, è quello del compositore e direttore d'orchestra Igor Stravinskij.
[fc-foto:37800165]
Stravinskij, seduto, nell'angolo sinistro inferiore della fotografia, occupa uno spazio limitato rispetto al grande coperchio del pianoforte a coda.
In questa composizione, di fatto musicale, Newman ha collocato il compositore come un "dettaglio" di un grande spazio, ma così facendo ha conferito all'immagine un'incredibile forza visiva.
Newman registra la storia con la sua macchina fotografica.
Il suo più famoso ritratto (una vera e propria icona della fotografia del Novecento) scattato a New York nel 1946, è quello del compositore e direttore d'orchestra Igor Stravinskij.
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Stravinskij, seduto, nell'angolo sinistro inferiore della fotografia, occupa uno spazio limitato rispetto al grande coperchio del pianoforte a coda.
In questa composizione, di fatto musicale, Newman ha collocato il compositore come un "dettaglio" di un grande spazio, ma così facendo ha conferito all'immagine un'incredibile forza visiva.
Newman ha fatto da pioniere nello sviluppo del "ritratto ambientato", uno stile nel quale la cornice è essenziale: l'artista nel suo studio:
[fc-foto:37800169]
il politico nel suo ufficio o davanti a un edificio governativo:
[fc-foto:37800174]
Il magnate nella sua azienda:
[fc-foto:37800156]
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il politico nel suo ufficio o davanti a un edificio governativo:
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Il magnate nella sua azienda:
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“L'immagine fotografica non rappresenta la realtà, ma un’illusione con la quale possiamo creare il nostro mondo privato. Non facciamo fotografie con le nostre fotocamere, ma con il cuore e la mente” ...” Le persone esistono nello spazio. Il secondo piano deve sommarsi alla composizione ed aiutare a comprendere il personaggio”
Newman mette assieme due delle maggiori tradizioni della fotografia americana: il ritratto di studio e la foto documentaria.
I suoi lavori furono dapprima esposti alla A.D. Gallery, e il Museum of Modern Art di New York acquistò la prima delle sue fotografie. L'incontro con Beaumont Newhall e Stieglitz catapultò Arnold Newman nel cuore degli eventi, ottenne importanti riconoscimenti e cominciò a lavorare per riviste di moda e di viaggio. Newman diventò una delle figure leggendarie della rivista LIFE, autore di reportage di qualità nei quali i suoi ritratti in esterni riuscivano a catturare non solo la personalità dei modelli ma lo spazio da essi abitato.
Pierre Borhan osserva che "è degno di nota che nella maggior parte delle sue opere, in cui l'interiorità del modello è inseparabile dal suo posto nella storia, Newman sarebbe riuscito a dare espressione visuale a un conciso e penetrante giudizio, o significato, e che questo giudizio, in virtù delle sue qualità artistiche, sarebbe stato convincente. Ecco perché, sebbene la maggior parte delle sue fotografie siano state commissionate dalla stampa, Newman è un maestro del ritratto."
[fc-foto:37800177]
[fc-foto:37800159]
[fc-foto:37800163]
Newman mette assieme due delle maggiori tradizioni della fotografia americana: il ritratto di studio e la foto documentaria.
I suoi lavori furono dapprima esposti alla A.D. Gallery, e il Museum of Modern Art di New York acquistò la prima delle sue fotografie. L'incontro con Beaumont Newhall e Stieglitz catapultò Arnold Newman nel cuore degli eventi, ottenne importanti riconoscimenti e cominciò a lavorare per riviste di moda e di viaggio. Newman diventò una delle figure leggendarie della rivista LIFE, autore di reportage di qualità nei quali i suoi ritratti in esterni riuscivano a catturare non solo la personalità dei modelli ma lo spazio da essi abitato.
Pierre Borhan osserva che "è degno di nota che nella maggior parte delle sue opere, in cui l'interiorità del modello è inseparabile dal suo posto nella storia, Newman sarebbe riuscito a dare espressione visuale a un conciso e penetrante giudizio, o significato, e che questo giudizio, in virtù delle sue qualità artistiche, sarebbe stato convincente. Ecco perché, sebbene la maggior parte delle sue fotografie siano state commissionate dalla stampa, Newman è un maestro del ritratto."
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Le sue immagini attraversano 50 anni di storia della cultura mondiale, ritraendo i volti degli esponenti di spicco della letteratura, del cinema, della musica e della politica internazionale. Si parla spesso di Newman come del maestro del “ritratto ambientale”, ovvero di quel tipo di ritratto che contestualizza il soggetto nel suo ambiente. Infatti i soggetti delle immagini di Newman vengono collocati in un ambiente studiato, che ne rifletta la personalità.
Esiste in Newman una profonda consapevolezza della personalità dell’essere umano di fronte al suo obiettivo e una grande abilità nel ritrattarne i contorni in un ambiente che rispecchi e che esalti le caratteristiche peculiari. I ritratti sebbene accomunati dallo stesso stile, non presentano la stessa identità, ma si costruiscono nella simbiosi del momento, seguendo l’istinto predatorio del ritrattista.
[fc-foto:37800170]
[fc-foto:37800180]
Immagini totalizzanti ed intense, che riescono a raccontare l’intera storia di un personaggio e il suo rapporto con il mondo in un singolo scatto.
https://www.youtube.com/watch?v=TYJAnObIOG8
Esiste in Newman una profonda consapevolezza della personalità dell’essere umano di fronte al suo obiettivo e una grande abilità nel ritrattarne i contorni in un ambiente che rispecchi e che esalti le caratteristiche peculiari. I ritratti sebbene accomunati dallo stesso stile, non presentano la stessa identità, ma si costruiscono nella simbiosi del momento, seguendo l’istinto predatorio del ritrattista.
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Immagini totalizzanti ed intense, che riescono a raccontare l’intera storia di un personaggio e il suo rapporto con il mondo in un singolo scatto.
https://www.youtube.com/watch?v=TYJAnObIOG8
Grazie Eras per questo nuovo racconto di un grande Maestro!
26.03.16, 13:05
Messaggio 7 di 7
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Quando una foto dopo settanta anni è ancora così viva ed emozionante
vuol dire che il Maestro fotografo è stato un grande uomo e continua ad esserlo...
a dispetto dell'era digitale...
:)
grazie ancora Eras per questo contributo riservato ad un illustre fotografo
...
Quando una foto dopo settanta anni è ancora così viva ed emozionante
vuol dire che il Maestro fotografo è stato un grande uomo e continua ad esserlo...
a dispetto dell'era digitale...
:)
grazie ancora Eras per questo contributo riservato ad un illustre fotografo
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