Luciano Bovina
I suoi inizi lo hanno visto come assistente fotografo-navale imbarcato sulla nave oceanografica "Staffetta", poi negli anni '70 collaborare con l'agenzia sportiva "Attualfoto", curando l'ambiente della Formula Uno e dei Rally.
Come cineoperatore realizza per "Autosprint", nel programma televisivo "Telesprint", più di 80 filmati di Gran Premi.
Dal 1983 al 1990 ha fatto parte della troupe mobile "Jonathan" di Fogar. Infine la svolta verso il reportage e il documentarismo puro. Dal 1983 in oltre trent'anni, ha visitato più di 70 nazioni e collaborato alla realizzazione di oltre 62 documentari e film, per la televisione italiana ed estera.
E molto ha raccontato con fotografie e con parole, una espressione artistica che ha prodotto diversi libri fotografici come "Frammenti di tempo" , una raccolta di 87 fotografie tratte da una mostra fotografica personale e "Diario di viaggio" raccolta antologica di 150 immagini inedite e racconti personali.
Volume "Diario di…
lucy franco
13.10.14
0
Nel 1996 vince uno dei più prestigiosi concorsi fotografici. Su 36.454 fotografie partecipanti, provenienti da 53 nazioni, si aggiudica il primo premio assoluto: il "Nikon Photo Contest International GRAND PRIZE".
E la lista delle sue prestigiose collaborazioni potrebbe continuare ancora....ma arriviamo più vicini ai nostri anni:
nel Gennaio-Febbraio 2005, Gennaio-Febbraio 2007 e nel Novembre-Dicembre 2008 ha partecipato alla realizzazione di filmati nell’estremo Nord-Est della Siberia invernale.
Niger People , Lu…
lucy franco
13.10.14
0
Cuba
Luciano Bovina
26.08.14
1
Gambela Mill
Luciano Bovina
17.08.14
4
Vik
Luciano Bovina
27.08.14
9
E' stato fotografo di scena nei film: “ Bar Sport ” di Rai Cinema e " Il segreto di Rahil".
dal film "Bar spo…
lucy franco
13.10.14
0
Ultimamente ha realizzato filmati sulle etnie al confine Nord-Est dell’India con Bhutan e Cina, e un reportage a Cuba sulla produzione e lavorazione del tabacco e sulla “ Santeria ”oltre ad uno recente al confine tra Sudan ed Etiopia.
Nel 2014, per tre mesi, e stato in Australia per una importante guida internazionale.
Questa la storia professionale ( benchè molto sintetizzata per motivi di spazio) del nostro Maestro Luciano Bovina che con molto orgoglio possiamo dire di ospitare nella nostra community da anni. Ultima modifica di lucy franco il 16.10.14, 08:25, modificato 3 volte in totale.
Come cineoperatore realizza per "Autosprint", nel programma televisivo "Telesprint", più di 80 filmati di Gran Premi.
Dal 1983 al 1990 ha fatto parte della troupe mobile "Jonathan" di Fogar. Infine la svolta verso il reportage e il documentarismo puro. Dal 1983 in oltre trent'anni, ha visitato più di 70 nazioni e collaborato alla realizzazione di oltre 62 documentari e film, per la televisione italiana ed estera.
E molto ha raccontato con fotografie e con parole, una espressione artistica che ha prodotto diversi libri fotografici come "Frammenti di tempo" , una raccolta di 87 fotografie tratte da una mostra fotografica personale e "Diario di viaggio" raccolta antologica di 150 immagini inedite e racconti personali.
Volume "Diario di…
lucy franco
13.10.14
0
Nel 1996 vince uno dei più prestigiosi concorsi fotografici. Su 36.454 fotografie partecipanti, provenienti da 53 nazioni, si aggiudica il primo premio assoluto: il "Nikon Photo Contest International GRAND PRIZE".
E la lista delle sue prestigiose collaborazioni potrebbe continuare ancora....ma arriviamo più vicini ai nostri anni:
nel Gennaio-Febbraio 2005, Gennaio-Febbraio 2007 e nel Novembre-Dicembre 2008 ha partecipato alla realizzazione di filmati nell’estremo Nord-Est della Siberia invernale.
Niger People , Lu…
lucy franco
13.10.14
0
Cuba
Luciano Bovina
26.08.14
1
Gambela Mill
Luciano Bovina
17.08.14
4
Vik
Luciano Bovina
27.08.14
9
E' stato fotografo di scena nei film: “ Bar Sport ” di Rai Cinema e " Il segreto di Rahil".
dal film "Bar spo…
lucy franco
13.10.14
0
Ultimamente ha realizzato filmati sulle etnie al confine Nord-Est dell’India con Bhutan e Cina, e un reportage a Cuba sulla produzione e lavorazione del tabacco e sulla “ Santeria ”oltre ad uno recente al confine tra Sudan ed Etiopia.
Nel 2014, per tre mesi, e stato in Australia per una importante guida internazionale.
Questa la storia professionale ( benchè molto sintetizzata per motivi di spazio) del nostro Maestro Luciano Bovina che con molto orgoglio possiamo dire di ospitare nella nostra community da anni. Ultima modifica di lucy franco il 16.10.14, 08:25, modificato 3 volte in totale.
Con questo background di altissimo livello non possiamo che leggere con un interesse misto ad ammirazione la sua intervista, ringraziandolo per la gentilezza e la pazienza.
D -- Dalla Sua introduzione al libro “Diari di viaggio” leggiamo: “Da ragazzo sognavo sempre di salire su un treno e in treno attraversare il mondo osservandolo da finestre panoramiche come schermi
cinematografici.
Un treno che si fermasse in stazioni remote il tempo giusto per scoprire quei luoghi”
Oggi sappiamo che quel treno l’ha accompagnata per tantissimo tempo, e lo fa ancora, con sorprendenti o entusiasmanti fermate,che saranno state infinite
Quale “fermata” ha significato una svolta per la sua storia fotografica?
R-- Certamente la svolta è stata nel passaggio dalla foto e filmato sportivo al documentarismo puro. Durante un gran premio di Formula 1 ebbi la fortuna di conoscere Ambrogio Fogar che mi propose di entrare a far parte della sua troupe esterna.
Dopo oltre un decennio di foto e filmati nell'ambiente della Formula Uno e dei Rally, ormai annoiato della ripetitività delle riprese accettai la sua allettante proposta. Sempre più motivato iniziai a fare quello che a me dava costantemente stimoli nuovi
D -- Dalla Sua introduzione al libro “Diari di viaggio” leggiamo: “Da ragazzo sognavo sempre di salire su un treno e in treno attraversare il mondo osservandolo da finestre panoramiche come schermi
cinematografici.
Un treno che si fermasse in stazioni remote il tempo giusto per scoprire quei luoghi”
Oggi sappiamo che quel treno l’ha accompagnata per tantissimo tempo, e lo fa ancora, con sorprendenti o entusiasmanti fermate,che saranno state infinite
Quale “fermata” ha significato una svolta per la sua storia fotografica?
R-- Certamente la svolta è stata nel passaggio dalla foto e filmato sportivo al documentarismo puro. Durante un gran premio di Formula 1 ebbi la fortuna di conoscere Ambrogio Fogar che mi propose di entrare a far parte della sua troupe esterna.
Dopo oltre un decennio di foto e filmati nell'ambiente della Formula Uno e dei Rally, ormai annoiato della ripetitività delle riprese accettai la sua allettante proposta. Sempre più motivato iniziai a fare quello che a me dava costantemente stimoli nuovi
D -- “La macchina fotografica è il mio strumento. Grazie ad essa do una ragione a tutto ciò che mi circonda” lo diceva André Kertész.
Immergersi completamente in un luogo, per fare un reportage, mettendo in gioco emozioni e sentimenti personali, oppure mantenere la giusta distanza emotiva da ciò che si vuole raccontare: quale è stata la strada da lei percorsa?
R-- In ogni reportage sempre vi sono nuove e differenti emozioni che mi coinvolgono completamente ma che affronto con discrezione e rispetto dei luoghi senza togliere la dignità alle persone. Le foto catturano l'essenza dei soggetti e la loro rilevanza. Il fantastico di questa "produzione di immagini" sono il progressivo aggiungere di dati nell'hard disc della memoria (quella di ognuno di noi ) che anche dopo anni, rivedendole, possono in un istante ricordare attimi di vita, attimi di storie. Perché le immagini danno eternità alla vita e rendono partecipi gli altri
Immergersi completamente in un luogo, per fare un reportage, mettendo in gioco emozioni e sentimenti personali, oppure mantenere la giusta distanza emotiva da ciò che si vuole raccontare: quale è stata la strada da lei percorsa?
R-- In ogni reportage sempre vi sono nuove e differenti emozioni che mi coinvolgono completamente ma che affronto con discrezione e rispetto dei luoghi senza togliere la dignità alle persone. Le foto catturano l'essenza dei soggetti e la loro rilevanza. Il fantastico di questa "produzione di immagini" sono il progressivo aggiungere di dati nell'hard disc della memoria (quella di ognuno di noi ) che anche dopo anni, rivedendole, possono in un istante ricordare attimi di vita, attimi di storie. Perché le immagini danno eternità alla vita e rendono partecipi gli altri
D -- Cosa cerca arrivando in una terra straniera?
R -- Cerco i luoghi e le situazioni che in mesi di preparativi mi sono segnato come "scaletta" di una bozza-programma che però , sul posto, a volte devo modificare secondo l'interesse o le difficoltà incontrate. Sorprendenti sono certe situazioni impreviste che quotidianamente si aggiungono arricchendo il progetto ma che il reporter deve rapidamente individuare e "catturare", se queste hanno la capacità di migliorare il risultato finale.
R -- Cerco i luoghi e le situazioni che in mesi di preparativi mi sono segnato come "scaletta" di una bozza-programma che però , sul posto, a volte devo modificare secondo l'interesse o le difficoltà incontrate. Sorprendenti sono certe situazioni impreviste che quotidianamente si aggiungono arricchendo il progetto ma che il reporter deve rapidamente individuare e "catturare", se queste hanno la capacità di migliorare il risultato finale.
D -- Nei suoi viaggi sono documentati paesaggi e uomini: sicuramente c’è un incontro importante che ricorda.
R -- Negli anni 80 conobbi in Sud America il famoso fotografo Loren Mc Intyre, allora già 70enne, che lavorava per National Geographic, Time e Life. Dopo un coinvolgente colloquio, alla fine mi augurò di fare le sue stesse cose fino ed oltre la sua età. Ammetto che quell'augurio è avvenuto e col senno di poi si sta pressoché completando.
D -- Terra del Fuoco, Mongolia, Etiopia, oppure Sarajevo, New York… la lista dei luoghi in cui lei ha lavorato è lunghisima. Dove tornerebbe oggi?
R -- La vita è troppo breve per poter vedere tutti luoghi della terra, pertanto anche se in molti posti sono tornato più volte, preferisco aggiungere ambienti nuovi, quando mi è possibile. Se dovessi tornare in località già visitate lo farei in quelle con grandi spazi ma con la possibilità di potermi "fermare" un po' più a lungo .
R -- Negli anni 80 conobbi in Sud America il famoso fotografo Loren Mc Intyre, allora già 70enne, che lavorava per National Geographic, Time e Life. Dopo un coinvolgente colloquio, alla fine mi augurò di fare le sue stesse cose fino ed oltre la sua età. Ammetto che quell'augurio è avvenuto e col senno di poi si sta pressoché completando.
D -- Terra del Fuoco, Mongolia, Etiopia, oppure Sarajevo, New York… la lista dei luoghi in cui lei ha lavorato è lunghisima. Dove tornerebbe oggi?
R -- La vita è troppo breve per poter vedere tutti luoghi della terra, pertanto anche se in molti posti sono tornato più volte, preferisco aggiungere ambienti nuovi, quando mi è possibile. Se dovessi tornare in località già visitate lo farei in quelle con grandi spazi ma con la possibilità di potermi "fermare" un po' più a lungo .
D -- C’è molto uso del colore nelle sue immagini: una scelta o una esigenza?
R --Ho iniziato ventenne, come fotografo navale, fotografando in bianco e nero ma poi passando al film ho iniziato a scattare foto in diapositive non avendo più la possibilità, per motivi di tempo, di stampare in proprio.
Ammetto che in tanti anni, le diapositive , qualitativamente si sono mantenute al meglio nel mio archivio. Oggi queste , dopo una buona scansione, si possono facilmente trasferire anche in un ottimo monocromatico. Dalla cessazione della produzione della pellicola Kodachrome sono passato completamente al digitale.
R --Ho iniziato ventenne, come fotografo navale, fotografando in bianco e nero ma poi passando al film ho iniziato a scattare foto in diapositive non avendo più la possibilità, per motivi di tempo, di stampare in proprio.
Ammetto che in tanti anni, le diapositive , qualitativamente si sono mantenute al meglio nel mio archivio. Oggi queste , dopo una buona scansione, si possono facilmente trasferire anche in un ottimo monocromatico. Dalla cessazione della produzione della pellicola Kodachrome sono passato completamente al digitale.
D -- Come è nata la fotografia vincitrice del "Nikon Photo Contest International GRAND PRIZE"nel 1996?
fotografia vincit…
lucy franco
13.10.14
0
R -- Dal mio diario: " …in un giorno qualunque il nostro automezzo attraversa l’altopiano Etiopico. A Sud, verso Turmi, mentre siamo alla ricerca di un posto per acamparci siamo costretti a bloccare la corsa, dovendo la pista attraversare un fiume. Per non rischiare scendo a controllare la profondità dell’acqua. Quando alzo lo sguardo vedo un uomo e una donna che si avvicinano. La giovane età è scritta nel loro passo agile. La luce dorata del tramonto rende la scena ancor più sublime. In un attimo ritorno al fuoristrada a pochi metri dietro di me, prendo la macchina fotografica e appoggiato alla portiera osservo. Mentre si accingono a guadare il fiume la donna ha un attimo di esitazione, quasi paura. L’uomo sentendo quel brivido la cinge col braccio. Lo sguardo di lei si illumina di sicurezza e serenità. Immediatamente… quel gesto e quell’attimo sono fissati per sempre “
fotografia vincit…
lucy franco
13.10.14
0
R -- Dal mio diario: " …in un giorno qualunque il nostro automezzo attraversa l’altopiano Etiopico. A Sud, verso Turmi, mentre siamo alla ricerca di un posto per acamparci siamo costretti a bloccare la corsa, dovendo la pista attraversare un fiume. Per non rischiare scendo a controllare la profondità dell’acqua. Quando alzo lo sguardo vedo un uomo e una donna che si avvicinano. La giovane età è scritta nel loro passo agile. La luce dorata del tramonto rende la scena ancor più sublime. In un attimo ritorno al fuoristrada a pochi metri dietro di me, prendo la macchina fotografica e appoggiato alla portiera osservo. Mentre si accingono a guadare il fiume la donna ha un attimo di esitazione, quasi paura. L’uomo sentendo quel brivido la cinge col braccio. Lo sguardo di lei si illumina di sicurezza e serenità. Immediatamente… quel gesto e quell’attimo sono fissati per sempre “
D -- Quanto della sua esperienza cinematografica c’è nelle sue fotografie?
R -- Avendo iniziato come fotografo devo dire (a parere anche di altri dell'ambiente) che nelle mie riprese notano molto positivamente l'occhio e l'inquadratura del "fotografo". Al contrario l'esperienza cinematografia mi aiuta molto nel montaggio di audiovisivi fotografici.
D -- La fotografia che non ha fatto, e che rimane un rimpianto.
R -- Con i vecchi mezzi di ripresa analogica e pellicole a bassa sensibilità ammetto che in situazioni critiche di luce tante foto non sono riuscito a fare o realizzate male ( imprecando spesso perché la pellicola non vedeva come i miei occhi) mentre ora, col digitale ,ciò che si vede, lo si fa senza problemi e con più discrezione.
R -- Avendo iniziato come fotografo devo dire (a parere anche di altri dell'ambiente) che nelle mie riprese notano molto positivamente l'occhio e l'inquadratura del "fotografo". Al contrario l'esperienza cinematografia mi aiuta molto nel montaggio di audiovisivi fotografici.
D -- La fotografia che non ha fatto, e che rimane un rimpianto.
R -- Con i vecchi mezzi di ripresa analogica e pellicole a bassa sensibilità ammetto che in situazioni critiche di luce tante foto non sono riuscito a fare o realizzate male ( imprecando spesso perché la pellicola non vedeva come i miei occhi) mentre ora, col digitale ,ciò che si vede, lo si fa senza problemi e con più discrezione.
Grazie ancora per questa interessantissimo colloquio a Luciano Bovina, al quale va la nostra ammirazione.
conosco" virtualmente" Luciano, abbiamo un caro amico in comune, Pasquale, ed entrambi facciamo parte dell'A.I.R.F.
lo " conobbi" nel 2008, su indicazione del nostro amico, prima di andare in Siberia , è un luogo che Luciano conosce bene . Mi disse " guarda un po' le foto di Luciano ... e ti renderai conto di come è" ed io passeggiai fra le sue immagini cercando di capire e girovagando a destra e a manca riconobbi quella con cui vinse il NPC nel 96 che conoscevo pur non sapendo chi fosse l'autore.
sono davvero felice di " incontrarlo" qui grazie a Lucy
lo " conobbi" nel 2008, su indicazione del nostro amico, prima di andare in Siberia , è un luogo che Luciano conosce bene . Mi disse " guarda un po' le foto di Luciano ... e ti renderai conto di come è" ed io passeggiai fra le sue immagini cercando di capire e girovagando a destra e a manca riconobbi quella con cui vinse il NPC nel 96 che conoscevo pur non sapendo chi fosse l'autore.
sono davvero felice di " incontrarlo" qui grazie a Lucy
...chi è che non conosce Luciano Bovina come fotografo!!.... lo conosce mezzo mondo per non dire l'intero globo. A qualsiasi latidudine del pianeta lui c'era.
Ciao Luciano.
Ciao Luciano.
Se volete vedere e sapere di più visitate il sito: www.lucianobovina.com oppure in facebook e youtube