Carlo Ferrara

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Qualità, spessore e profondità nelle immagini di Carlo Ferrara, filtrate da una levità ammantata di sottile
umorismo.
Immagini surreali che sono un punto di sintesi di precise domande (anche) esistenziali.
Messe in fila creano un unico disegno visionario in cui confluiscono come singoli capitoli di un romanzo,
che ci parla del nostro tempo e forse delle nostre inquietudini.
Scrittura visiva silenziosa immersa in una solitudine che si amplifica nella campagna o in costruzioni
abbandonate, teatro al centro del quale si muove un unico protagonista assoluto.


Bonded Bonded Carlo Ferrara 23.09.19 13


[fc-foto:41205344]


Suspension Suspension Carlo Ferrara 12.03.18 12


The ideas The ideas Carlo Ferrara 21.08.18 6


Svariati premi ne hanno riconosciuto il talento, tra i quali il "BASILIO CASCELLA" (2015), una
esposizione a Treviso con Oliviero Toscani, e il premio "NOVI LITH SENSATION"

E ancora: finalista del concorso internazionale di "ARTE LAGUNA PRICE", e autore nell' ultima mostra
"SEMPLICEMENTE FOTOGRAFARE 2019" con il progetto "Collettivamente personale" , e non
mancano le pubblicazioni di due racconti fotografici, i libri (Edizioni Epoke' ) "SEI GIORNI" nel 2015 e
"QUATTRO BREVI STORIE" nel 2017.

Quattro-brevi-storie-copertina-fronte-300x300 Quattro-brevi-sto… lucy franco 02.10.19 0


Sei-Giorni-300x299 Sei-Giorni-300x29… lucy franco 02.10.19 0
Ultima modifica di lucy franco il 02.10.19, 21:21, modificato 1 volta in totale.
lucy franco lucy franco   Messaggio 2 di 7
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D - Quando hai capito che la fotografia poteva essere il tuo strumento di comunicazione? Hai avuto maestri che ti hanno ispirato?

R -A scuola avevo capito che il disegno non era la mia arma vincente ed ancora oggi
è così. L'unico modo che consente di esprimere per immagini i miei dubbi, è la fotografia. In questo
considero un maestro, anche se non fotografico, Luigi Pirandello. Fotograficamente sono influenzato da
tutti i grandi maestri, e dai bravi fotografi del web. Infondo tutti ci ispiriamo alle immagini che ci circondano.
lucy franco lucy franco   Messaggio 3 di 7
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D - Le ambientazioni nelle tue foto sono luoghi abbandonati o deserti di altra presenza umana, in cui il
nostro personaggio si muove come in un palcoscenico già usato da altri: sono luoghi immobili in una
attesa perpetua, un po' misteriosi nel loro percepibile silenzio, non c'è il caos della città.

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Che importanza ha la natura nei tuoi scatti? Simbolo? Habitat privilegiato?

R - Sono ateo. Credo nel ciclo naturale delle degli esseri che vivono nel pianeta.
Per me Natura racchiude questo concetto. Non posso che rispettarla ed
ammirane la perfezione l'equilibrio e la fermezza. La natura è prepotente nei miei scatti, dà sempre
dimostrazione di una superiorità inarrivabile.
L'abbandono, come nidi lasciati, segni di un passaggio. Paesaggi alienanti o nebbie sono lo sfondo di molte mie fotografie. Per interessare ma allo stesso tempo per non distrarre l'interesse dal personaggio.
lucy franco lucy franco   Messaggio 4 di 7
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D - Il viaggio più lontano è quello all’interno di noi stessi (Anaïs Nin).
Quanto è vera questa affermazione, rapportata al tuo alter ego fotografico?

R - Indubbiamente in accordo! Una parte di questa affermazione è evidente nell'autocritica. Solo quando riesci ad autocriticarti acquisti la consapevolezza dei tuoi mezzi.


D - Perchè il b/n come tua preminente cifra stilistica?

R - Me lo sono chiesto per molto tempo. Per ora la risposta è duplice: mi piace è la prima e la più vera. La seconda è legata alle mie letture giovanili di fumetti, sopratutto in Dylan Dog. Come nelle sue uscite, la n°100 usciva a colori, anche io ogni 99 fotografie sconfino nel colore.
lucy franco lucy franco   Messaggio 5 di 7
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D - Nelle tue foto, nel loro concept non c'è condivisione di azione: da dove nasce l'idea di concentrare tutto
sull'azione di un unico personaggio?

R - Per quel vezzo che mi piace credere sia innovazione.
Negli anni ho praticato qualsiasi genere di fotografia per imparare ed apprendere. Ero curioso e cercavo la mia
strada.
La curiosità mi ha spinto e mi spinge a guardare tante fotografie. Imparo molto. Al tempo stesso ho
notato che mi piaceva autoritrarmi e che pochi (fotograficamente parlando) lo facevano. E' da qui che
nasce l'idea.[/b]
Ultima modifica di lucy franco il 02.10.19, 21:13, modificato 1 volta in totale.
lucy franco lucy franco   Messaggio 6 di 7
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D -Il nostro protagonista, molto spesso assoluto, nelle foto ha un abbigliamento sempre uguale, con
immancabile cappello. Quale significato ha questa scelta "stilistica"?

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Communications Communications Carlo Ferrara 06.11.17 11


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R - Mi riallaccio a Dylan Dog. Come lui, stessi abiti in tutte le sue avventure. Come del resto la stragrande maggioranza dei personaggi dei fumetti. Io ed il mio cappello siamo un tutt'uno; è un rito per noi uscire alla domenica mattina presto in cerca di nebbie e campi desolati.
Oltre ai fumetti non posso non citare Chaplin. Ecco, non mi stanco mai di riguardare i suoi film.
lucy franco lucy franco   Messaggio 7 di 7
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D - Ironia è quello stato d’animo che sovrasta a tutto e che si solleva infinitamente su tutto ciò che è
limitato: perfino sulla propria arte, virtù o genialità (K. W. F. Schlegel).
L'ironia ha grande spazio nella tua visione del mondo, riflessa nei tuoi scatti. Quando hai la percezione che una intuizione ironica possa diventare "leggibile" attraverso immagini?
Ci racconti di una foto che ti ha divertito particolarmente realizzare?

R - La cosa che più mi diverte sono i dittici o trittici o polittici.
Vi racconto Cupido (il polittico della freccia stradale).

Stupid Cupid Stupid Cupid Carlo Ferrara 19.06.19 7


Una sera sotto casa, una macchina sbanda ed abbatte il cartello con la freccia. Nulla di
grave assolutamente. Il cartello abbattuto mi “incuriosisce”. Freccia? Cosa faccio con una freccia?
Freccia uguale arco uguale cupido. Il giorno dopo prendo il cartello, costruisco un arco con un bastone
ed una corda, e penso all'ego. In ognuno di noi c'è un ego. Dobbiamo trovarlo, serve anche l'amor
proprio!!!
Un campo senza orizzonte ed io che mi spostavo con un cartello con una freccia.... mi sono
divertito.
Per correttezza, ho riportato il cartello dove l'ho preso e ne ho acquistato uno su Amazon (non
si sa mai che venga una nuova idea!!!)


D - Prossimo programma in agenda?

R - Promuovere l'uscita del mio terzo libro “CONFINE”. Una narrazione per immagini che tratta il tema dei confini, mentali e fisici. Attraverso il surrealismo delle immagini i confini sono crepe e linee metafore di divisioni e dubbi esistenziali.


Grazie a Carlo Ferrara per questa conversazione, interessante e rivelatrice.
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