Gianluca Mariani Nature Photographer
scrive nel suo profilo " Amo la natura ,osservare i suoi comportamenti e vivere delle emozioni che ci regala". Quale biglietto da visita migliore per un fotografo che ci regala da qualche anno qui su Fotocommunity.it delle fotografie meravigliose, che sono un vero e proprio inno alla Natura.
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Overshoot Gianluca Mariani… 12.02.13 45
bungee jumping Gianluca Mariani… 01.02.13 107
Escape Gianluca Mariani… 09.11.12 77
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Overshoot Gianluca Mariani… 12.02.13 45
bungee jumping Gianluca Mariani… 01.02.13 107
Escape Gianluca Mariani… 09.11.12 77
Cayman
Gianluca Mariani…
30.07.12
95
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D – Hai avuto pubblicazioni su riviste di settore come Focus e Professional Canon Edition, hai fondato Photoenatura e fai parte di Man&wings: momenti importanti di aggregazione, parlaci di queste esperienze.
R -- Le pubblicazioni dei miei scatti sulle riviste sono state per me una grande soddisfazione, perché in tale occasione, ho capito che stavo iniziando a fare qualcosa di buono, e che ciò che volevo trasmettere con la fotografia finalmente era arrivato, ma la cosa più importante è stata la consapevolezza di aver fatto conoscere attraverso ogni mezzo possibile la bellezza della natura e della fotografia naturalistica che riesce a fermare in uno scatto momenti unici e meravigliosi che il nostro mondo ci offre.
Il gruppo “photoenatura” è nato in collaborazione con mia moglie (che fortunatamente ha in comune con me questa passione). L’idea è nata per condividere il nostro amore per la fotografia naturalistica e la natura, con tutte quelle persone che come noi amano incondizionatamente questo mondo, consentendo la possibilità di pubblicare i loro lavori e condividerli con gli altri membri, per unire esperienze, luoghi dove fotografare e soprattutto per poter organizzare uscite tematiche tutti insieme passando una giornata in compagnia immersi nella natura.
L’unione del gruppo Man&wings è nata durante una giornata di fotografia, organizzata con persone conosciute su fotocommunity che condividevano scatti di fotografia naturalistica, decidendo così, di incontrarsi in un’oasi naturalistica, per conoscersi di persona e passare una splendida giornata insieme.
Per questo ringrazio fotocommunity che mi ha consentito di incontrare personalmente questi grandi appassionati fino a quel momento conosciuti solo virtualmente, poi rivelatisi persone fantastiche, unendo il piacere di conoscersi, al piacere della fotografia. Da quella splendida unione, è nato il gruppo Man&wings ideato e creato da Roberto Beccucci.
Due mesi fà ho creato e reso accessibile il mio nuovo sito che si chiama “natura 2.8” visibile al link: http://www.wix.com/photoenatura/gianluca-mariani
Si tratta di un sito dedicato alla fotografia naturalistica, con immagini e approfondimenti su abitudini, comportamenti, riproduzione e habitat di ogni esemplare fotografato, sperando in questo modo di far conoscere la natura non solo tramite immagini ma anche attraverso curiosità meno conosciute, regalando così un piccolo patrimonio culturale.
R -- Le pubblicazioni dei miei scatti sulle riviste sono state per me una grande soddisfazione, perché in tale occasione, ho capito che stavo iniziando a fare qualcosa di buono, e che ciò che volevo trasmettere con la fotografia finalmente era arrivato, ma la cosa più importante è stata la consapevolezza di aver fatto conoscere attraverso ogni mezzo possibile la bellezza della natura e della fotografia naturalistica che riesce a fermare in uno scatto momenti unici e meravigliosi che il nostro mondo ci offre.
Il gruppo “photoenatura” è nato in collaborazione con mia moglie (che fortunatamente ha in comune con me questa passione). L’idea è nata per condividere il nostro amore per la fotografia naturalistica e la natura, con tutte quelle persone che come noi amano incondizionatamente questo mondo, consentendo la possibilità di pubblicare i loro lavori e condividerli con gli altri membri, per unire esperienze, luoghi dove fotografare e soprattutto per poter organizzare uscite tematiche tutti insieme passando una giornata in compagnia immersi nella natura.
L’unione del gruppo Man&wings è nata durante una giornata di fotografia, organizzata con persone conosciute su fotocommunity che condividevano scatti di fotografia naturalistica, decidendo così, di incontrarsi in un’oasi naturalistica, per conoscersi di persona e passare una splendida giornata insieme.
Per questo ringrazio fotocommunity che mi ha consentito di incontrare personalmente questi grandi appassionati fino a quel momento conosciuti solo virtualmente, poi rivelatisi persone fantastiche, unendo il piacere di conoscersi, al piacere della fotografia. Da quella splendida unione, è nato il gruppo Man&wings ideato e creato da Roberto Beccucci.
Due mesi fà ho creato e reso accessibile il mio nuovo sito che si chiama “natura 2.8” visibile al link: http://www.wix.com/photoenatura/gianluca-mariani
Si tratta di un sito dedicato alla fotografia naturalistica, con immagini e approfondimenti su abitudini, comportamenti, riproduzione e habitat di ogni esemplare fotografato, sperando in questo modo di far conoscere la natura non solo tramite immagini ma anche attraverso curiosità meno conosciute, regalando così un piccolo patrimonio culturale.
D -- Ma quanto vale la solitudine, le alzatacce a ore antelucane, per cercare posti “buoni” la pazienza di aspettare? Solo “inconvenienti “ a cui pagare lo scotto di una bella foto, o momenti di piacere, arricchimento e riflessione?
R -- Le alzatacce, la pazienza e la solitudine fanno parte del bagaglio del fotografo naturalista.
Non sono per niente inconvenienti, ma prerogative positive di chi fa fotografia naturalistica.
Ore i cui il silenzio è assoluto, solo con la natura, dove gli animali danno il meglio di se indisturbati dal rumore della civiltà, liberi di muoversi.
Questi sono i momenti in cui un fotografo naturalista ha la possibilità di studiare i loro comportamenti e capire come si muovono e come si comportano gli animali che intende fotografare così da poterli cogliere nei loro momenti migliori.
Si passano ore a studiarli. Si vedono cose e si odono suoni e profumi che durante la giornata è difficile sentire, ci si sente immersi totalmente nella natura e anche se non sempre si riesce a portare a casa una bella foto, resta sempre il piacere di aver passato una splendida giornata a contatto con ciò che più si ama.
I momenti di riflessione di sicuro non mancano e servono tantissimo per cercare di capire e di conoscere la natura.
Di posti buoni per fotografare in Italia ne esistono molti e questa è una grande fortuna; abbiamo laghi, fiumi, montagne, lagune e molte oasi dove gli animali vivono liberi o controllati, quindi c’è solo l’imbarazzo della scelta.
R -- Le alzatacce, la pazienza e la solitudine fanno parte del bagaglio del fotografo naturalista.
Non sono per niente inconvenienti, ma prerogative positive di chi fa fotografia naturalistica.
Ore i cui il silenzio è assoluto, solo con la natura, dove gli animali danno il meglio di se indisturbati dal rumore della civiltà, liberi di muoversi.
Questi sono i momenti in cui un fotografo naturalista ha la possibilità di studiare i loro comportamenti e capire come si muovono e come si comportano gli animali che intende fotografare così da poterli cogliere nei loro momenti migliori.
Si passano ore a studiarli. Si vedono cose e si odono suoni e profumi che durante la giornata è difficile sentire, ci si sente immersi totalmente nella natura e anche se non sempre si riesce a portare a casa una bella foto, resta sempre il piacere di aver passato una splendida giornata a contatto con ciò che più si ama.
I momenti di riflessione di sicuro non mancano e servono tantissimo per cercare di capire e di conoscere la natura.
Di posti buoni per fotografare in Italia ne esistono molti e questa è una grande fortuna; abbiamo laghi, fiumi, montagne, lagune e molte oasi dove gli animali vivono liberi o controllati, quindi c’è solo l’imbarazzo della scelta.
D -- Esiste un’etica del fotonaturalista? Quanto è essenziale l’ecologia del soggetto? La foto non concepita come una serie di scatti rubati ma costruita come “discorso” fotografico: quanto può contribuire fattivamente alla conoscenza e quindi alla tutela del nostro patrimonio naturale?
R -- Il fotografo naturalista, come concetto base, dovrebbe amare la natura, pertanto eticamente dovrebbe: non disturbare gli animali; non sentirsi il padrone del luogo in cui si trova, ma l’ospite, e come tale deve rispettare l’ambiente che lo circonda; rispettare gli animali lasciandoli liberi di muoversi e mimetizzandosi in modo da far parte integrante dell’ambiente, cercando di fare meno rumore possibile e di lasciare l’ambiente che lo ospita come lo ha trovato.
Questo è il minimo che un fotografo naturalista possa fare. L’amore per la natura è fondamentale.
Per quanto riguarda il “discorso” fotografico reputo sia molto importante. Attraverso i miei scatti, cerco di far conoscere alle persone la parte migliore della natura, per trasmetterne l’aspetto di preziosità ed unicità dell’ambiente che ci circonda a chi tutto questo lo vive in maniera frettolosa e superficiale, cercando di immortalare gli animali nei loro atteggiamenti naturali , in tutta la loro bellezza ed il loro senso di libertà talvolta espresso in un volo.
La mia speranza è di far apprezzare la natura e il mondo che ci circonda e di riuscire a farla guardare con occhi diversi e soprattutto con amore, sperando che questo possa servire a sensibilizzare chi della natura se ne frega e non ne ha alcun rispetto.
Troppo spesso capita di imbattersi in persone che non facendo parte di questo “mondo fotografico” o naturalista capitano disinteressatamente in questi posti pensando di essere altrove, non rispettando il silenzio, gli animali e l’ambiente che li circonda.
Questo personalmente mi genera molto dispiacere, perché mi rendo conto di quanto sia poco diffuso il concetto dell’importanza della natura nella nostra società. Non so quanto quello che noi fotografi naturalisti facciamo sia efficace per aiutare il patrimonio naturale, ma quantomeno i nostri sani propositi sono la linea di partenza che consente di far vedere quanto la natura sia meravigliosa.
R -- Il fotografo naturalista, come concetto base, dovrebbe amare la natura, pertanto eticamente dovrebbe: non disturbare gli animali; non sentirsi il padrone del luogo in cui si trova, ma l’ospite, e come tale deve rispettare l’ambiente che lo circonda; rispettare gli animali lasciandoli liberi di muoversi e mimetizzandosi in modo da far parte integrante dell’ambiente, cercando di fare meno rumore possibile e di lasciare l’ambiente che lo ospita come lo ha trovato.
Questo è il minimo che un fotografo naturalista possa fare. L’amore per la natura è fondamentale.
Per quanto riguarda il “discorso” fotografico reputo sia molto importante. Attraverso i miei scatti, cerco di far conoscere alle persone la parte migliore della natura, per trasmetterne l’aspetto di preziosità ed unicità dell’ambiente che ci circonda a chi tutto questo lo vive in maniera frettolosa e superficiale, cercando di immortalare gli animali nei loro atteggiamenti naturali , in tutta la loro bellezza ed il loro senso di libertà talvolta espresso in un volo.
La mia speranza è di far apprezzare la natura e il mondo che ci circonda e di riuscire a farla guardare con occhi diversi e soprattutto con amore, sperando che questo possa servire a sensibilizzare chi della natura se ne frega e non ne ha alcun rispetto.
Troppo spesso capita di imbattersi in persone che non facendo parte di questo “mondo fotografico” o naturalista capitano disinteressatamente in questi posti pensando di essere altrove, non rispettando il silenzio, gli animali e l’ambiente che li circonda.
Questo personalmente mi genera molto dispiacere, perché mi rendo conto di quanto sia poco diffuso il concetto dell’importanza della natura nella nostra società. Non so quanto quello che noi fotografi naturalisti facciamo sia efficace per aiutare il patrimonio naturale, ma quantomeno i nostri sani propositi sono la linea di partenza che consente di far vedere quanto la natura sia meravigliosa.
D -- Sempre più spesso capita di vedere situazioni e immagini naturalistiche ritoccate o portate al limite da una post produzione esasperata con sfondi improbabili o colori irreali: quale intervento è lecito?
R -- Per quanto riguarda la post produzione, non esiste una regola, ognuno elabora le proprie immagini come vuole ed è libero di esprimere il proprio gusto.
Per quanto mi riguarda, la post produzione eccessiva che trasforma drasticamente sfondi o totalmente colori, non mi piace perché toglie tutto il piacere di eseguire uno scatto corretto in partenza preparandosi l’immagine nella mente, con lo sfondo e la luce giusti per scattare.
Personalmente cerco sempre di scattare nel modo migliore e più naturale possibile, però se si può migliorare uno scatto in post produzione, perché non farlo!? anche questo fa parte della fotografia.
In natura non sempre c’è la possibilità di inquadrare nel modo giusto il soggetto o di avere una luce perfetta su di esso perché si hanno davvero pochi istanti buoni per comporre l’immagine prima che l’animale se ne vada, quindi per poter recuperare uno scatto che può essere buono e che magari rappresenta un momento unico la post produzione è necessaria. Il resto sta al buon gusto di chi elabora l’immagine.
Anche se esistono varie scuole di pensiero sulla post produzione, e non tutti sono d’accordo, sono convinto che la fotografia sia una forma d’arte e, come tale, non può essere rinchiusa in regole. Ognuno deve sentirsi libero di comporre il proprio scatto come meglio crede cercando di renderlo unico e personalizzato.
R -- Per quanto riguarda la post produzione, non esiste una regola, ognuno elabora le proprie immagini come vuole ed è libero di esprimere il proprio gusto.
Per quanto mi riguarda, la post produzione eccessiva che trasforma drasticamente sfondi o totalmente colori, non mi piace perché toglie tutto il piacere di eseguire uno scatto corretto in partenza preparandosi l’immagine nella mente, con lo sfondo e la luce giusti per scattare.
Personalmente cerco sempre di scattare nel modo migliore e più naturale possibile, però se si può migliorare uno scatto in post produzione, perché non farlo!? anche questo fa parte della fotografia.
In natura non sempre c’è la possibilità di inquadrare nel modo giusto il soggetto o di avere una luce perfetta su di esso perché si hanno davvero pochi istanti buoni per comporre l’immagine prima che l’animale se ne vada, quindi per poter recuperare uno scatto che può essere buono e che magari rappresenta un momento unico la post produzione è necessaria. Il resto sta al buon gusto di chi elabora l’immagine.
Anche se esistono varie scuole di pensiero sulla post produzione, e non tutti sono d’accordo, sono convinto che la fotografia sia una forma d’arte e, come tale, non può essere rinchiusa in regole. Ognuno deve sentirsi libero di comporre il proprio scatto come meglio crede cercando di renderlo unico e personalizzato.
D -- Il tuo scatto più difficile: raccontaci
R -- Da come avrete notato, amo fotografare gli animali in movimento e vi assicuro che non è per niente facile.
Per quanto mi riguarda quelli più difficili da fotografare sono gli uccelli di piccola taglia, perché essendo molto veloci e sospettosi e nonostante lo studio del loro comportamento, è difficilissimo capire quando staccano per partire, immortalando così il momento del volo o dell’atterraggio.
Mi apposto spesso nei boschi e passo varie ore alla ricerca dello scatto giusto. Per me è una vera sfida e questo mi stimola molto.
Fino ad ora fra questi particolari scatti non sono ancora riuscito a farne uno che renda giustizia alla bellezza di questi esemplari, ma il bello della fotografia è anche questo. Se andasse sempre bene, non ci sarebbe più il gusto della “cattura”, e questo da stimoli nuovi ogni volta.
R -- Da come avrete notato, amo fotografare gli animali in movimento e vi assicuro che non è per niente facile.
Per quanto mi riguarda quelli più difficili da fotografare sono gli uccelli di piccola taglia, perché essendo molto veloci e sospettosi e nonostante lo studio del loro comportamento, è difficilissimo capire quando staccano per partire, immortalando così il momento del volo o dell’atterraggio.
Mi apposto spesso nei boschi e passo varie ore alla ricerca dello scatto giusto. Per me è una vera sfida e questo mi stimola molto.
Fino ad ora fra questi particolari scatti non sono ancora riuscito a farne uno che renda giustizia alla bellezza di questi esemplari, ma il bello della fotografia è anche questo. Se andasse sempre bene, non ci sarebbe più il gusto della “cattura”, e questo da stimoli nuovi ogni volta.
D -- Non essere pronti a rinunciare ad uno scatto in certi casi significa tradire i fondamenti stessi per cui si dovrebbe fotografare la Natura: empatia, emozione, passione, armonia. Ti è mai capitato di aver deciso di rinunciare a una fotografia?
R -- Per me, fotografare la natura, non significa scattare a qualsiasi costo. Più volte mi è capitato di rinunciare a qualche scatto, perché la situazione non esprimeva ciò che è il vero significato della fotografia naturalistica.
Se si vuole parlare anche di composizione fotografica o di immortalare momenti unici, sostengo che più si va avanti e si cresce fotograficamente e meno si fotografa, perché si cercano sempre scatti migliori e situazioni particolari.
Questo comporta molta più osservazione e molto studio dell’animale, meno scatti ma più qualità nel fotografare, rinunciando a scattare in attesa del momento giusto.
R -- Per me, fotografare la natura, non significa scattare a qualsiasi costo. Più volte mi è capitato di rinunciare a qualche scatto, perché la situazione non esprimeva ciò che è il vero significato della fotografia naturalistica.
Se si vuole parlare anche di composizione fotografica o di immortalare momenti unici, sostengo che più si va avanti e si cresce fotograficamente e meno si fotografa, perché si cercano sempre scatti migliori e situazioni particolari.
Questo comporta molta più osservazione e molto studio dell’animale, meno scatti ma più qualità nel fotografare, rinunciando a scattare in attesa del momento giusto.
D -- Ribaltando gli addendi, è vero che “più conosco gli animali e meno apprezzo gli uomini”?
R -- Per quanto mi riguarda è davvero così, ho visto animali comportarsi meglio degli uomini e persone avere atteggiamenti peggiori di quelli animali.
E’ questo il motivo per il quale apprezzo molto di più gli animali che a modo loro rispettano la natura e l’ambiente che li circonda. Vivo la bellezza della natura fin da quando ero piccolo; ho sempre fatto escursioni alpinistiche, arrampicata sportiva su roccia e ciaspolate immerso nella natura, circondato da animali, dal silenzio e dai dolci suoni che tutto questo offre.
Amo questo Mondo e vedere che molte persone non lo rispettano e non ne capiscono il valore e l’unicità, sfruttandolo senza pensare alle conseguenze future, rovinando tutto ciò che la nostra terra ci offre, mi fa amare ancor di più gli animali e disprezzare sempre più l’ ”ignoranza” umana.
R -- Per quanto mi riguarda è davvero così, ho visto animali comportarsi meglio degli uomini e persone avere atteggiamenti peggiori di quelli animali.
E’ questo il motivo per il quale apprezzo molto di più gli animali che a modo loro rispettano la natura e l’ambiente che li circonda. Vivo la bellezza della natura fin da quando ero piccolo; ho sempre fatto escursioni alpinistiche, arrampicata sportiva su roccia e ciaspolate immerso nella natura, circondato da animali, dal silenzio e dai dolci suoni che tutto questo offre.
Amo questo Mondo e vedere che molte persone non lo rispettano e non ne capiscono il valore e l’unicità, sfruttandolo senza pensare alle conseguenze future, rovinando tutto ciò che la nostra terra ci offre, mi fa amare ancor di più gli animali e disprezzare sempre più l’ ”ignoranza” umana.
D -- Il tuo prossimo progetto in agenda
R -- Il mio prossimo progetto a breve sarà una vera propria sfida personale per quanto riguarda la mia crescita fotografica. Ho deciso che studierò il comportamento degli uccelli di piccola taglia nel loro habitat naturale e questo mi permetterà di recarmi in Engadina, una vera mecca per chi ama la fotografia naturalistica.
L’autunno è il periodo giusto per i colori caldi della vegetazione uniti alla neve regalando così sfondi fantastici alle fotografie. Mi auguro finalmente che questo mi permetta di portare a casa ottimi scatti per mostrarveli al più presto.
Grazie di cuore per la vostra attenzione ,e come sempre, buon click ciao.
R -- Il mio prossimo progetto a breve sarà una vera propria sfida personale per quanto riguarda la mia crescita fotografica. Ho deciso che studierò il comportamento degli uccelli di piccola taglia nel loro habitat naturale e questo mi permetterà di recarmi in Engadina, una vera mecca per chi ama la fotografia naturalistica.
L’autunno è il periodo giusto per i colori caldi della vegetazione uniti alla neve regalando così sfondi fantastici alle fotografie. Mi auguro finalmente che questo mi permetta di portare a casa ottimi scatti per mostrarveli al più presto.
Grazie di cuore per la vostra attenzione ,e come sempre, buon click ciao.
Grazie infiniti a Gianluca Mariani, per questo punto di vista sulla fotografia naturalistica, che ancora approfondiremo.
Il prossimo protagonista di "Qualche domanda a ..." è un Ospite recente di Fotocommunity, ma da subito è stata chiara la sua capacità di ritrarre su un supporto bidimensionale, infinite sfaccettature di una personalità profonda e complessa.
Parleremo di questo e di altro ancora al nostro prossimo appuntamento.
Il prossimo protagonista di "Qualche domanda a ..." è un Ospite recente di Fotocommunity, ma da subito è stata chiara la sua capacità di ritrarre su un supporto bidimensionale, infinite sfaccettature di una personalità profonda e complessa.
Parleremo di questo e di altro ancora al nostro prossimo appuntamento.
Grazie Gianluca per lo splendido excursus che attraverso la tua fotografia e le tue parole abbiam potuto fare in una natura viva e dinamica... Proprio in questo trovo un notevole motivo di interesse nella tua ricerca e cioè la capacità di andare oltre alla "cattura"... arrivando a documentare l'aspetto successivo... un fotogramma di vita che meglio aiuta a comprendere mondi così strettamente legati al nostro ma purtroppo troppo spesso trascurati e sottovalutati fino all'autolesionismo distruttivo tipico della specie uomo.
Proprio queste riflessioni mi suggeriscono una domanda... e cioè quanto conta l'aspetto divulgativo, anche alla luce delle tue pubblicazioni, nella tua ricerca? Quanto uno scatto è per te e quanto in un progetto conta il documentare didatticamente per "i posteri"?
Ti ringrazio per questa intervista e ovviamente un grazie anche a Lucy altrettanto dinamica e mai statica nelle sue proposte alla scoperta del mondo fotografico!
Proprio queste riflessioni mi suggeriscono una domanda... e cioè quanto conta l'aspetto divulgativo, anche alla luce delle tue pubblicazioni, nella tua ricerca? Quanto uno scatto è per te e quanto in un progetto conta il documentare didatticamente per "i posteri"?
Ti ringrazio per questa intervista e ovviamente un grazie anche a Lucy altrettanto dinamica e mai statica nelle sue proposte alla scoperta del mondo fotografico!
Complimenti Gianluca per questa bella intervista che esprime i concetti reali del tuo stile fotografico e dell'amore incondizionato verso la natura. Conosco le tue foto che ammiro sempre.
Recentemente ho avuto il piacere di trovare un tuo scatto sulla rivista National Geographic, scatto fatto in Engadina paradiso naturalistico che ho visitato lo scorso anno (spero di riuscire a fare un altro "giretto" in Primavera).
Buona luce e spero di incontrarti per una bella giornata immersi nella natura. Ciao
Un grazie anche a Lucy che con le sue interviste è sempre attenta a soddisfare le nostre curiosità :)
Recentemente ho avuto il piacere di trovare un tuo scatto sulla rivista National Geographic, scatto fatto in Engadina paradiso naturalistico che ho visitato lo scorso anno (spero di riuscire a fare un altro "giretto" in Primavera).
Buona luce e spero di incontrarti per una bella giornata immersi nella natura. Ciao
Un grazie anche a Lucy che con le sue interviste è sempre attenta a soddisfare le nostre curiosità :)
Grazie di cuore a Lucy per questa meravigliosa intervista!!!!
Un ringraziamento anche a Maria Teresa che mi segue da tempo ed è sempre molto attenta ai miei lavori.
Grazie anche a Maurizio Moroni delle belle parole e per rispondere a ciò che mi chiede dico che :
Per quanto riguarda l'aspetto divulgativo fa sempre piacere ma è la minima parte di ciò che voglio perchè la cosa che più conta è che serva a far conoscere, amare e rispettare la natura, e ad avvicinare a questo mondo le persone portando loro la curiosità e lo stupore attraverso i miei scatti.
Per quanto riguarda invece la seconda domanda dico che ogni scatto e ogni progetto è per me come conoscenza e approfondimento ed è un piacere personale, un emozione nuova ogni volta e un esperienza unica che lascia dentro la voglia di fare e conoscere sempre la natura che ci circonda.
Tutto questo però serve anche a documentare ciò che faccio anche per chi mi segue e, grazie ai tantissimi mezzi che oggi abbiamo a disposizione,ho modo di far conoscere un mondo stupendo tanto vicino a noi e tanto soppresso dal progresso!
Nella speranza che tutto questo passi attraverso i miei scatti.
Spero di aver soddisfatto le tue curiosità.
Grazie ancora per le tue domande e la tua curiosità.
Grazie di cuore a tuttti e come sempre buon click ciao.
Un ringraziamento anche a Maria Teresa che mi segue da tempo ed è sempre molto attenta ai miei lavori.
Grazie anche a Maurizio Moroni delle belle parole e per rispondere a ciò che mi chiede dico che :
Per quanto riguarda l'aspetto divulgativo fa sempre piacere ma è la minima parte di ciò che voglio perchè la cosa che più conta è che serva a far conoscere, amare e rispettare la natura, e ad avvicinare a questo mondo le persone portando loro la curiosità e lo stupore attraverso i miei scatti.
Per quanto riguarda invece la seconda domanda dico che ogni scatto e ogni progetto è per me come conoscenza e approfondimento ed è un piacere personale, un emozione nuova ogni volta e un esperienza unica che lascia dentro la voglia di fare e conoscere sempre la natura che ci circonda.
Tutto questo però serve anche a documentare ciò che faccio anche per chi mi segue e, grazie ai tantissimi mezzi che oggi abbiamo a disposizione,ho modo di far conoscere un mondo stupendo tanto vicino a noi e tanto soppresso dal progresso!
Nella speranza che tutto questo passi attraverso i miei scatti.
Spero di aver soddisfatto le tue curiosità.
Grazie ancora per le tue domande e la tua curiosità.
Grazie di cuore a tuttti e come sempre buon click ciao.