@Arnaldo: A proposito di pellicole scadute...diciamo che si, sono sempre state una scelta. Innanzitutto perchè il mio rapporto con l'analogico è iniziato, e prosegue quasi esclusivamente, tramite l'utilizzo delle "toy camera". Macchinette di bassa qualitá, praticamente prive di qualsiasi controllo. Le pellicole scadute enfatizzano il processo "casuale" verso un certo tipo di immagine. Poi da ex commessa di negozio fotografico...le pellicole scadute che restavano invendute erano la strada più economica verso i miei esperimenti fotografici...e lo sono tuttora.
@Guglielmo: La scelta di fotografare soprattutto volti femminili è assolutamente naturale. In quanto donna mi è più congeniale ai fini espressivi fotografare un mondo di cui conosco più a fondo i moti interiori. Poi per un motivo più pratico: finora è stato più facile trovare modelle disponibili, che modelli! :)
@Angelo: Sono i miei occhi, che decidono su cosa posare lo sguardo, di volta in volta. Diciamo che è il ritratto, quello che mi interessa più di tutti. A volte però lo sguardo, o il semplice fatto di uscire con la macchina al collo, mi fa prendere strade diverse. Non mi sento di escludere a priori nulla: ricerco costantemente uno stile personale, i soggetti vengono da sè, sono una conseguenza. Mai una forzatura. Lo stesso vale per le scelte di colore, di tecnica. Nascono per essere fatte in un certo modo, perchè di solito quando scatto ho bene in mente cosa voglio vedere sulla carta. ( essenziale: stampo sempre, seleziono rigorosamente ma stampo sempre).
@Carlo: Non appena sarai tu l'oggetto della rubrica...ti farò volentieri la domanda a cui non hai ancora trovato una risposta...:)
...grazie Laura...
le tue risposte sono come le tue foto...vere..cristalline...semplicemente illuminanti...dolci...
:)))
le tue risposte sono come le tue foto...vere..cristalline...semplicemente illuminanti...dolci...
:)))
Mi hai confermato la teoria che ho sempre sostenuto e di questo ti ringrazio.
Ho sempre considerato le macchine fotografiche e le pellicole come strumenti...... non ho mai sentito un critico d'arte chiedere ad un pittore la marca della tela o dei pennelli che ha usato per dipingere, questo se mi è concesso il paragonare l'arte sulla tela al pari della foto....si osserva l'opera finita e si giudica quella.
Ti ringrazio ancora Laura e complimenti sinceri per il tuo lavoro.
Ho sempre considerato le macchine fotografiche e le pellicole come strumenti...... non ho mai sentito un critico d'arte chiedere ad un pittore la marca della tela o dei pennelli che ha usato per dipingere, questo se mi è concesso il paragonare l'arte sulla tela al pari della foto....si osserva l'opera finita e si giudica quella.
Ti ringrazio ancora Laura e complimenti sinceri per il tuo lavoro.
Grazie delle risposte Laura :)
ho sempre trovato le tue fotografie di impatto emotivo
qualunque fosse il soggetto
nessuna descrizione tecnica in alcuni casi riesce ad esprimere compiutamente ciò che arriva a chi guarda non posso certo parlare per altri.... ma certamente tutte racchiudono in sè un senso di compiutezza e di continua ricerca....
un'interiorità che non si può nascondere che che ha trovato uno splendido modo di venire alla luce :-))
grazie della condivisione anche delle parole :-)
qualunque fosse il soggetto
nessuna descrizione tecnica in alcuni casi riesce ad esprimere compiutamente ciò che arriva a chi guarda non posso certo parlare per altri.... ma certamente tutte racchiudono in sè un senso di compiutezza e di continua ricerca....
un'interiorità che non si può nascondere che che ha trovato uno splendido modo di venire alla luce :-))
grazie della condivisione anche delle parole :-)
Ciao Laura,
mi sentirei offensivo se parlassi di tecnica con un'autrice come te, quindi mi piacerebbe toccare un aspetto più "personale" dei tuoi lavori.
Respiro molta positività nella tue fotografie, una sensazione positiva naturalmente salutare.
Trasmettono l'idea di comprensione reciproca tra natura e essere umano, una sintonia in cui è palpabile la sottile complicità tra questi due ambienti.
Tu hai definito la tua fotografia, tra l'altro, malinconica; sento in ognuna, la peculiare, languida malinconia che si respira quando si è in attesa di un evento positivo, uno stato emotivo saturo di speranza, mai pessimista o disilluso.
Come di marzo, quando assorti si poggia la guancia alla finestra appannata e si guarda fuori piovere; lo sguardo fisso sulla pioggia che colpisce le pozzanghere creando
effimeri tulipani d'acqua, fiori di primavera che crescono e subito collassano.
Ma poi la primavera certamente arriverà.
Cosa pensi di questa lettura, il sentiero è più o meno in quella direzione?
Un grande saluto.
Vincenzo
Messaggio Modificato (8:43)
mi sentirei offensivo se parlassi di tecnica con un'autrice come te, quindi mi piacerebbe toccare un aspetto più "personale" dei tuoi lavori.
Respiro molta positività nella tue fotografie, una sensazione positiva naturalmente salutare.
Trasmettono l'idea di comprensione reciproca tra natura e essere umano, una sintonia in cui è palpabile la sottile complicità tra questi due ambienti.
Tu hai definito la tua fotografia, tra l'altro, malinconica; sento in ognuna, la peculiare, languida malinconia che si respira quando si è in attesa di un evento positivo, uno stato emotivo saturo di speranza, mai pessimista o disilluso.
Come di marzo, quando assorti si poggia la guancia alla finestra appannata e si guarda fuori piovere; lo sguardo fisso sulla pioggia che colpisce le pozzanghere creando
effimeri tulipani d'acqua, fiori di primavera che crescono e subito collassano.
Ma poi la primavera certamente arriverà.
Cosa pensi di questa lettura, il sentiero è più o meno in quella direzione?
Un grande saluto.
Vincenzo
Messaggio Modificato (8:43)
...la mia fotografa preferita qui su FC! Complimenti!!!