Luca Fornaciari
Tra i milioni di immagini che ci passano davanti agli occhi nella nostra vita, un posto esclusivo e riservato spetta alle foto di galassie, nebulose, comete e stelle che ammiriamo in siti web e riviste cartacee. Mondi lontani non percepibili ad occhio nudo, ma veri e reali, che ci affascinano come antiche favole, a cui guardiamo meravigliati ogni volta da tanta bellezza.
Un rappresentante di questa parte della fotografia “non canonica” , ma non solo, è Luca Fornaciari, https://www.fotocommunity.it/fotografo/ ... ri/2366525 classe 1984, di Maranello, Modena.
Ha lavorato nel settore informatico/comunicazione per specializzarsi poi nel settore grafico. Organizza serate divulgative fotografiche, osservazione del cielo, mostre fotografiche, corsi e workshop di astrofotografia e paesaggistica notturna. Si occupa anche di fotografia naturalistica in collaborazione con la Swarovski Optik ed organizza per loro workshop nei parchi nazionali e nelle migliori oasi naturali per osservare e fotografare gli animali nel loro ambiente naturale.
Nebulosa Aquila Luca_Fornaciari 12.09.18 2
Galassia Sigaro e… Luca_Fornaciari 12.09.18 5
Via Lattea a Capp… Luca_Fornaciari 12.09.18 8
Ultima modifica di lucy franco il 18.09.18, 20:35, modificato 1 volta in totale.
Un rappresentante di questa parte della fotografia “non canonica” , ma non solo, è Luca Fornaciari, https://www.fotocommunity.it/fotografo/ ... ri/2366525 classe 1984, di Maranello, Modena.
Ha lavorato nel settore informatico/comunicazione per specializzarsi poi nel settore grafico. Organizza serate divulgative fotografiche, osservazione del cielo, mostre fotografiche, corsi e workshop di astrofotografia e paesaggistica notturna. Si occupa anche di fotografia naturalistica in collaborazione con la Swarovski Optik ed organizza per loro workshop nei parchi nazionali e nelle migliori oasi naturali per osservare e fotografare gli animali nel loro ambiente naturale.
Nebulosa Aquila Luca_Fornaciari 12.09.18 2
Galassia Sigaro e… Luca_Fornaciari 12.09.18 5
Via Lattea a Capp… Luca_Fornaciari 12.09.18 8
Ultima modifica di lucy franco il 18.09.18, 20:35, modificato 1 volta in totale.
D- L’ astronomia è stata una passione che ti ha accompagnato da sempre, ma come nasce l’ interesse per l’ astrofotografia? Qual è la motivazione che ti spinge a guardare al cielo?
R- L’uomo osserva il cielo da sempre e da esso ha imparato prima cicli e dinamiche legate al nostro pianeta e a come poterle prevedere e sfruttare meglio, poi recentemente si è spinto ad esplorare il cielo , scoprendo che non esiste un “dentro e fuori il nostro mondo”, ma soltanto un grande spazio smisurato ricco di sorprese, possibilità, e forse anche di vita.
L’astrofotografia nasce certamente da una passione per la fotografia, ma ancor più per l’astronomia. Nasce dal desiderio forse di esplorare luoghi che per il momento possiamo studiare e scoprire soltanto nelle immagini perchè non ancora raggiungibili di persona.
R- L’uomo osserva il cielo da sempre e da esso ha imparato prima cicli e dinamiche legate al nostro pianeta e a come poterle prevedere e sfruttare meglio, poi recentemente si è spinto ad esplorare il cielo , scoprendo che non esiste un “dentro e fuori il nostro mondo”, ma soltanto un grande spazio smisurato ricco di sorprese, possibilità, e forse anche di vita.
L’astrofotografia nasce certamente da una passione per la fotografia, ma ancor più per l’astronomia. Nasce dal desiderio forse di esplorare luoghi che per il momento possiamo studiare e scoprire soltanto nelle immagini perchè non ancora raggiungibili di persona.
D - Può la visione dello spazio , attraverso l’astrofotografia, cambiare la prospettiva nel vedere le cose, non solo da un punto di vista fotografico? E’ un desiderio di afferrare l'inafferrabile, o piuttosto un desiderio di conoscenza?
R- È certamente un desiderio di afferrare l’inafferrabile e anche un desiderio di conoscenza, ma per me è anche la possibilità di prendere consapevolezza su ciò che ci circonda e riuscire a mettere ogni cosa sotto la giusta prospettiva.
Nella nostra società moderna globalizzata, con i recenti problemi di sovrappopolazione, accesso alle risorse nutritive, produzione e sfruttamento del pianeta, non possiamo più conservare antiche divisioni di confini, “razze”, etnie, scontri religiosi e pregiudizi. La nostra sfida per il futuro sarà forse anche quella di riuscire in qualche modo ad agire insieme, a maturare una coscienza di specie per risolvere quei grandi problemi che potranno essere affrontati soltanto con uno sforzo comune.
L’astronomia fino dalle prime missioni astronautiche ci racconta che a pochi chilometri dalla superficie del nostro pianeta non soltanto scompaiono i confini, ma addirittura ogni traccia dell’uomo.
Ci insegna che il nostro è un piccolissimo pianeta tra tanti altri e che l’unica strada che ci si pone davanti è appunto quella di un’unica grande civiltà capace di lavorare insieme, proprio come già accade sulla stazione internazionale in orbita.
L’astrofotografia mi permette di parlare di questi temi a tante persone, perciò sì, è in grado di cambiare la prospettiva nel vedere le cose, anzi, la motivazione etica è alla base delle mie attività.
R- È certamente un desiderio di afferrare l’inafferrabile e anche un desiderio di conoscenza, ma per me è anche la possibilità di prendere consapevolezza su ciò che ci circonda e riuscire a mettere ogni cosa sotto la giusta prospettiva.
Nella nostra società moderna globalizzata, con i recenti problemi di sovrappopolazione, accesso alle risorse nutritive, produzione e sfruttamento del pianeta, non possiamo più conservare antiche divisioni di confini, “razze”, etnie, scontri religiosi e pregiudizi. La nostra sfida per il futuro sarà forse anche quella di riuscire in qualche modo ad agire insieme, a maturare una coscienza di specie per risolvere quei grandi problemi che potranno essere affrontati soltanto con uno sforzo comune.
L’astronomia fino dalle prime missioni astronautiche ci racconta che a pochi chilometri dalla superficie del nostro pianeta non soltanto scompaiono i confini, ma addirittura ogni traccia dell’uomo.
Ci insegna che il nostro è un piccolissimo pianeta tra tanti altri e che l’unica strada che ci si pone davanti è appunto quella di un’unica grande civiltà capace di lavorare insieme, proprio come già accade sulla stazione internazionale in orbita.
L’astrofotografia mi permette di parlare di questi temi a tante persone, perciò sì, è in grado di cambiare la prospettiva nel vedere le cose, anzi, la motivazione etica è alla base delle mie attività.
D- Grazie alla rivoluzione digitale avvenuta nella fotografia degli ultimi 10 anni, l'astrofotografia ha fatto grandi passi avanti e tutti possono ottenere bellissime fotografie dell'universo utilizzando i giusti strumenti. Che tipo di attrezzatura fotografica è necessaria come base indispensabile per fare astrofotografia? C’è molto lavoro di preparazione per ottenere buoni risultati?
R- L’astrofotografia si differenzia principalmente dagli altri tipi di fotografia per la necessità di dover inseguire le stelle. Serve quindi attrezzarsi con uno strumento capace di spostare fisicamente la nostra macchina fotografica durante la notte con un movimento identico a quello delle stelle, così da poter eseguire scatti a lunga posa dando alla macchina fotografica l’apparenza che il nostro soggetto sia perfettamente immobile.
Si possono scegliere diversi tipi di strumentazione per iniziare a fare fotografia astronomica, alcuni leggeri e adatti per un trasporto a piedi, altri pensati più per una soluzione fissa da casa o comunque non troppo lontana dai luoghi raggiungibili in auto.
Una volta affrontato il primo acquisto serviranno sicuramente studio e pratica per diverso tempo, a seconda delle proprie attitudini e tempo a disposizione. Produrre belle immagini di fotografia astronomica non è immediato e parte del risultato finale dipenderà anche dalle capacità di post-produzione, da affrontare anche qui con programmi specifici e ideati per trattare gradienti e colori in un modo totalmente unico e con esigenze precise.
Galassia Vortice Luca_Fornaciari 12.09.18 4
Via Lattea a Lago… Luca_Fornaciari 12.09.18 2
Nebulosa Trifida… Luca_Fornaciari 12.09.18 2
R- L’astrofotografia si differenzia principalmente dagli altri tipi di fotografia per la necessità di dover inseguire le stelle. Serve quindi attrezzarsi con uno strumento capace di spostare fisicamente la nostra macchina fotografica durante la notte con un movimento identico a quello delle stelle, così da poter eseguire scatti a lunga posa dando alla macchina fotografica l’apparenza che il nostro soggetto sia perfettamente immobile.
Si possono scegliere diversi tipi di strumentazione per iniziare a fare fotografia astronomica, alcuni leggeri e adatti per un trasporto a piedi, altri pensati più per una soluzione fissa da casa o comunque non troppo lontana dai luoghi raggiungibili in auto.
Una volta affrontato il primo acquisto serviranno sicuramente studio e pratica per diverso tempo, a seconda delle proprie attitudini e tempo a disposizione. Produrre belle immagini di fotografia astronomica non è immediato e parte del risultato finale dipenderà anche dalle capacità di post-produzione, da affrontare anche qui con programmi specifici e ideati per trattare gradienti e colori in un modo totalmente unico e con esigenze precise.
Galassia Vortice Luca_Fornaciari 12.09.18 4
Via Lattea a Lago… Luca_Fornaciari 12.09.18 2
Nebulosa Trifida… Luca_Fornaciari 12.09.18 2
D- Anche nella fotografia astronomica ci sono i grandi fotografi, precursori che hanno aperto la strada e fanno da punto di riferimento con le loro foto. Hai qualche maestro a cui ti ispiri in particolare?
R -Personalmente sono debitore, come altre centinaia e centinaia di astrofili, alle pubblicazione dell’astrofisico Daniele Gasparri, appassionato anche di fotografia astronomica e autore di decine di libri sulle tecniche di astrofotografia che hanno formato, e continuano a farlo ancora oggi, tantissimi neofiti.
D - C’è una fotografia dello spazio che ti ha emozionato particolarmente?
R -Ho acquistato il mio primo telescopio fotografico con il sogno di poter fotografare la nebulosa Testa di Cavallo, un’icona tra gli oggetti del cosmo e una tra le mete invernali preferite per gli astrofotografi. Ho poi scoperto che rientra in una categoria di oggetti non troppo complessi da fotografare e negli anni ho avuto occasioni di catturarla con diversi strumenti, ma ogni volta l’emozione resta sempre identica alla prima.
R -Personalmente sono debitore, come altre centinaia e centinaia di astrofili, alle pubblicazione dell’astrofisico Daniele Gasparri, appassionato anche di fotografia astronomica e autore di decine di libri sulle tecniche di astrofotografia che hanno formato, e continuano a farlo ancora oggi, tantissimi neofiti.
D - C’è una fotografia dello spazio che ti ha emozionato particolarmente?
R -Ho acquistato il mio primo telescopio fotografico con il sogno di poter fotografare la nebulosa Testa di Cavallo, un’icona tra gli oggetti del cosmo e una tra le mete invernali preferite per gli astrofotografi. Ho poi scoperto che rientra in una categoria di oggetti non troppo complessi da fotografare e negli anni ho avuto occasioni di catturarla con diversi strumenti, ma ogni volta l’emozione resta sempre identica alla prima.
D- Nelle tue escursioni nello spazio, tra galassie e nebulose, hai mai fatto incontri con oggetti non identificati?
R -In effetti capita talvolta di osservare oggetti non sempre facili da identificare, poi però è sufficiente consultare i vari servizi messi a disposizione da numerosi enti nazionali ed internazionali per dare sempre una spiegazione logica agli avvistamenti: satelliti su orbite particolari, asteroidi, detriti spaziali, ecc.
Ricordatevi che ogni notte in tutto il mondo decine di migliaia di astronomi e appassionati di astronomia scrutano e fotografano imperterriti ogni angolo di cielo. Se qualcosa di misterioso dovesse attraversarlo diverrebbe immediatamente ed inevitabilmente di dominio pubblico.
R -In effetti capita talvolta di osservare oggetti non sempre facili da identificare, poi però è sufficiente consultare i vari servizi messi a disposizione da numerosi enti nazionali ed internazionali per dare sempre una spiegazione logica agli avvistamenti: satelliti su orbite particolari, asteroidi, detriti spaziali, ecc.
Ricordatevi che ogni notte in tutto il mondo decine di migliaia di astronomi e appassionati di astronomia scrutano e fotografano imperterriti ogni angolo di cielo. Se qualcosa di misterioso dovesse attraversarlo diverrebbe immediatamente ed inevitabilmente di dominio pubblico.
D- Uno spazio consistente del tuo portfolio è occupato dalla fotografia “classica” , tra cui natura e digiscoping. Possiamo considerare queste foto nate come una naturale estensione della tua attività di astrofotografo?
R- Assolutamente sì, la collaborazione in ambito naturalistico è nata proprio dalla mia esperienza in astrofotografia, dato che per Swarovski Optik mi occupo di una particolare forma fotografica chiamata digiscoping, che consiste proprio nell’uso di telescopi terrestri per la fotografia naturalistica a lunga focale. Ideale per fotografare animali lontani, senza disturbarli e senza “invadere” eccessivamente il loro spazio naturale.
D - Prossimo progetto in agenda?
R- Il prossimo progetto in agenda sarà realizzare una serie di viaggi fotografici nei paesi del nord, principalmente Islanda, l’altra mia grande passione, dove cercherò di realizzare workshop che uniscano la fotografia astronomica e quella adatta a riprendere l’aurora boreale.
Grazie per questa intervista a Luca Fornaciari, disponibile e gentilissimo.
R- Assolutamente sì, la collaborazione in ambito naturalistico è nata proprio dalla mia esperienza in astrofotografia, dato che per Swarovski Optik mi occupo di una particolare forma fotografica chiamata digiscoping, che consiste proprio nell’uso di telescopi terrestri per la fotografia naturalistica a lunga focale. Ideale per fotografare animali lontani, senza disturbarli e senza “invadere” eccessivamente il loro spazio naturale.
D - Prossimo progetto in agenda?
R- Il prossimo progetto in agenda sarà realizzare una serie di viaggi fotografici nei paesi del nord, principalmente Islanda, l’altra mia grande passione, dove cercherò di realizzare workshop che uniscano la fotografia astronomica e quella adatta a riprendere l’aurora boreale.
Grazie per questa intervista a Luca Fornaciari, disponibile e gentilissimo.
interessante intervista e bellissime foto, insomma ci ha svelato il mistero, niente alieni e dischi volanti, solo corpi celesti e detriti che fluttuano nello spazio, come esseri più evoluti del pianeta abbiamo fatto abbastanza danni.
grazie Lucy e Luca! Messaggio moderato il 21.09.18, 10:11.
grazie Lucy e Luca! Messaggio moderato il 21.09.18, 10:11.
Grazie a te, Andy, per la tua attenzione.
Innanzi tutto do un caloroso benvenuto a Luca Fornaciari!
Un altro fiore all’occhiello per Fotocommunity l’acquisizione di questo astrofotografo d’eccellenza che arricchisce il sito anche sotto un profilo di Testimonianza-Pensiero.
Interessante l’intervista condotta da Lucy, cui vorrei associarmi con una domanda che spero non sia fuori luogo : U.F.O. e Alieni sono mai stati realmente fotografati? o quelle che girano sono solo “balle spaziali”?
Cordialmente, amc
Un altro fiore all’occhiello per Fotocommunity l’acquisizione di questo astrofotografo d’eccellenza che arricchisce il sito anche sotto un profilo di Testimonianza-Pensiero.
Interessante l’intervista condotta da Lucy, cui vorrei associarmi con una domanda che spero non sia fuori luogo : U.F.O. e Alieni sono mai stati realmente fotografati? o quelle che girano sono solo “balle spaziali”?
Cordialmente, amc
Ci insegna che il nostro è un piccolissimo pianeta tra tanti altri e che l’unica strada che ci si pone davanti è appunto quella di un’unica grande civiltà capace di lavorare insieme, proprio come già accade sulla stazione internazionale in orbita.