"La fantasia è un posto dove ci piove dentro". Questo è il titolo di una delle più belle "Lezioni Americane" di Italo Calvino, ed è anche una delle frasi preferite di RobyB.
Pensando alla fotografia, non saprei dire se cada dal cielo o da un'innata creatività, certo è che l'immaginazione è un mondo personale, animato da fantasie uniche.
L’immaginazione di RobyB è saper vedere, stigmatizzare un momento di vita e offrirlo a tutti, denso di una “lunarità” di carattere che, forse, solamente chi nutre ogni giorno gli occhi di una delle più belle città del mondo , può possedere.
D -- Venezia è un palcoscenico di eccellenza per ogni fotografo, la sua architettura e la sua storia si offrono con generosità a qualunque occhio attento alla bellezza. Spesso è stata anche il tuo privilegiato soggetto, in molte street .
...giovinezza...
RobyB.
22.05.12
12
Sole (sole...)
RobyB.
19.11.17
15
Rain(bisinis)**
RobyB.
21.08.12
17
//
RobyB.
07.11.17
34
Quanto ha significato essere veneziano nella tua formazione?
R -- Come un tredici al totocalcio... ogni giorno della mia vita guardo il mondo ad occhi spalancati... un privilegio ed una grande fortuna per me essere nato qui.. vivo in un "mondo a parte", un luogo dove posso accogliere o abbandonare chiunque... essere solo o nel mondo... scenografia che ha abituato il mio vedere e diventare ciò che sono... felice di esserlo (fotografo e persona)
Pensando alla fotografia, non saprei dire se cada dal cielo o da un'innata creatività, certo è che l'immaginazione è un mondo personale, animato da fantasie uniche.
L’immaginazione di RobyB è saper vedere, stigmatizzare un momento di vita e offrirlo a tutti, denso di una “lunarità” di carattere che, forse, solamente chi nutre ogni giorno gli occhi di una delle più belle città del mondo , può possedere.
D -- Venezia è un palcoscenico di eccellenza per ogni fotografo, la sua architettura e la sua storia si offrono con generosità a qualunque occhio attento alla bellezza. Spesso è stata anche il tuo privilegiato soggetto, in molte street .
...giovinezza...
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22.05.12
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Sole (sole...)
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Rain(bisinis)**
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Quanto ha significato essere veneziano nella tua formazione?
R -- Come un tredici al totocalcio... ogni giorno della mia vita guardo il mondo ad occhi spalancati... un privilegio ed una grande fortuna per me essere nato qui.. vivo in un "mondo a parte", un luogo dove posso accogliere o abbandonare chiunque... essere solo o nel mondo... scenografia che ha abituato il mio vedere e diventare ciò che sono... felice di esserlo (fotografo e persona)
D -- Il circolo fotografico "La Gondola" di Venezia è uno del maggiori circoli culturali: Paolo Monti, Gino Bolognini e Alfredo Bresciani, diventeranno tra i maggiori protagonisti della fotografia italiana del novecento. La Gondola accoglie generazioni di fotografi: Fulvio Roiter, Gianni Berengo Gardin, Giuseppe "Bepi" Bruno, Elio Ciol . C’è un fotografo a cui guardi con particolare interesse ?
R -- Ho sempre ammirato Roiter e Berengo Gardin, per me uno dei grandi Fotografi del nostro tempo... sicuramente l'influenza del modo di fotografare Venezia dei grandi ha segnato il mio percorso ma peccando di presunzione ho cercato una visione diversa anche dalla linea tracciata dal "Circolo" e non me ne pento...
è mia opinione, di certo discutibile, che un certo snobismo non giovasse alla Fotografia in generale e nel mio percorso in particolare.
D -- La tua passione per la fotografia sembra avere radici profonde, di conoscenza non solo dei suoi strumenti, ma anche della sua storia. Come nasce e cosa in particolare alimenta la tua voglia di fare fotografie?
R -- Compulsivo e curioso... il mezzo che uso è frutto di un "incidente di percorso"... mi sono ritrovato fra le mani la Vito B di mio zio...mezz'ora dopo vedevo spuntare le immagini dal rivelatore nella camera oscura del suo negozio... da allora la fotografia ha sempre fatto parte della mia vita... mi entusiasmavano Man Ray... Hosoe e Mishima... i francesi e le loro foto di strada, guardavo con grande interesse le fotografia di Paul Strand e August Sander , Saudek e Tina Modotti... ascoltavo i Doors e Patty Smith adoravo le foto di Mapplethorpe...e leggo tutt'ora Susan Sontag e le sue considerazioni "on photography"...in quanto alla tecnica rimpiango sempre di non aver studiato abbastanza...rimango un dilettante :D
R -- Ho sempre ammirato Roiter e Berengo Gardin, per me uno dei grandi Fotografi del nostro tempo... sicuramente l'influenza del modo di fotografare Venezia dei grandi ha segnato il mio percorso ma peccando di presunzione ho cercato una visione diversa anche dalla linea tracciata dal "Circolo" e non me ne pento...
è mia opinione, di certo discutibile, che un certo snobismo non giovasse alla Fotografia in generale e nel mio percorso in particolare.
D -- La tua passione per la fotografia sembra avere radici profonde, di conoscenza non solo dei suoi strumenti, ma anche della sua storia. Come nasce e cosa in particolare alimenta la tua voglia di fare fotografie?
R -- Compulsivo e curioso... il mezzo che uso è frutto di un "incidente di percorso"... mi sono ritrovato fra le mani la Vito B di mio zio...mezz'ora dopo vedevo spuntare le immagini dal rivelatore nella camera oscura del suo negozio... da allora la fotografia ha sempre fatto parte della mia vita... mi entusiasmavano Man Ray... Hosoe e Mishima... i francesi e le loro foto di strada, guardavo con grande interesse le fotografia di Paul Strand e August Sander , Saudek e Tina Modotti... ascoltavo i Doors e Patty Smith adoravo le foto di Mapplethorpe...e leggo tutt'ora Susan Sontag e le sue considerazioni "on photography"...in quanto alla tecnica rimpiango sempre di non aver studiato abbastanza...rimango un dilettante :D
D -- "La Fotografia è il linguaggio del nostro tempo, infatti, non potrebbe esistere un evento senza l'immagine. E noi fotografi siamo gli interpreti, i narratori speciali dotati di quella sensibilità che ci permette con una sola immagine di poter immortalare l'essenza del fatto. Personalmente fotografo per emozionare, per trasmettere tutto quello che ho dentro, per comunicare il mio stato d'animo." (Fulvio Roiter). Quanto ti rispecchia questa frase?
R -- Poco, molto poco... di fatto fotografo per me stesso, mi emoziono del dono del "vedere"... e quando altri si emozionano del mio vedere mi stupisco, piacevolmente.
D -- Vim Wenders dice: Il mondo è a colori, ma la realtà è in bianco e nero. E’ vero?
R -- Assolutamente... io sogno in bianco e nero. :D
R -- Poco, molto poco... di fatto fotografo per me stesso, mi emoziono del dono del "vedere"... e quando altri si emozionano del mio vedere mi stupisco, piacevolmente.
D -- Vim Wenders dice: Il mondo è a colori, ma la realtà è in bianco e nero. E’ vero?
R -- Assolutamente... io sogno in bianco e nero. :D
D -- Il fotografo in un luogo pubblico è spesso trattato come un personaggio eccentrico, a volte è guardato con sospetto, anche con paura, un aggressore da fermare, considerato come una illecito intruso nella vita privata del cittadino. Quindi fotografare la vita della comunità, come facevano la Street Photography, le straordinarie storie visive raccontate da William Klein, Robert Frank, Eugene Smith, Henri Cartier-Bresson, Robert Doisneau, per citare solo i più pubblicati, sembra aver perso significato.
Appare un controsenso, dato che oggi tutti fotografano tutti e mostrano cumuli di immagini private in quella grande piazza virtuale che è Facebook, ma non sarà proprio questa mancanza di garanzie , di norme che regolano la diffusione e la contraffazione delle immagini, il principale colpevole di questa ritrosia ?
R -- mah... io vivo da 30 anni "in strada", di mestiere sono gondoliere... la mia identità mi dona il privilegio di conoscere tantissima gente e di avere un buon rapporto con molti di loro... credo che quando citi "aggressività ed intrusione" tu vada a centrare il problema della Fotografia dei nostri tempi..io sono purtroppo convinto che la morte bianca dell'arte fotografica si culli nella grande e indiscriminata diffusione dei mezzi e dei "luoghi" virtuali e non della stessa. del resto viviamo in questa epoca di consumismo senza freni... buon senso e buongusto sono merce rara
Appare un controsenso, dato che oggi tutti fotografano tutti e mostrano cumuli di immagini private in quella grande piazza virtuale che è Facebook, ma non sarà proprio questa mancanza di garanzie , di norme che regolano la diffusione e la contraffazione delle immagini, il principale colpevole di questa ritrosia ?
R -- mah... io vivo da 30 anni "in strada", di mestiere sono gondoliere... la mia identità mi dona il privilegio di conoscere tantissima gente e di avere un buon rapporto con molti di loro... credo che quando citi "aggressività ed intrusione" tu vada a centrare il problema della Fotografia dei nostri tempi..io sono purtroppo convinto che la morte bianca dell'arte fotografica si culli nella grande e indiscriminata diffusione dei mezzi e dei "luoghi" virtuali e non della stessa. del resto viviamo in questa epoca di consumismo senza freni... buon senso e buongusto sono merce rara
D -- nelle foto in bianco e nero troviamo una Venezia diversa, una città in cui le persone contano più delle mura e dei giochi d'acqua, e s'impossessano della scena, nelle quali Venezia fa da sfondo importante e riconoscibile .
***
RobyB.
06.04.11
12
PuraVida
RobyB.
03.07.11
4
Cityscape
RobyB.
30.08.17
20
HeavyRain
RobyB.
02.12.16
218
CL
RobyB.
08.04.11
14
Quali elementi distinguono una fotografia banale da una street?
R -- ... devo dire , sinceramente che non mi sono mai posto questo quesito... qualcuno può trovare nel "banalmente" quotidiano un certo interesse... partendo dal presupposto che il mio concetto di banale sia straordinario (addirittura) x altri... comunque sia... il mio occhio viene catturato (anche nel "già visto") da un punto d'interesse, a volte minimo, quasi insignificante, ecco forse questa è la differenza x me fra banale e foto di strada.
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RobyB.
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PuraVida
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Quali elementi distinguono una fotografia banale da una street?
R -- ... devo dire , sinceramente che non mi sono mai posto questo quesito... qualcuno può trovare nel "banalmente" quotidiano un certo interesse... partendo dal presupposto che il mio concetto di banale sia straordinario (addirittura) x altri... comunque sia... il mio occhio viene catturato (anche nel "già visto") da un punto d'interesse, a volte minimo, quasi insignificante, ecco forse questa è la differenza x me fra banale e foto di strada.
D -- La tua cifra stilistica è una fotografia sempre molto curata , dove sembra che nulla venga lasciato al caso, o improvvisato. Dalla inquadratura alla suddivisione degli spazi, dalla qualità del b/n alla scelta sempre calibratissima del colore, tutto concorre ad un risultato di incontestabile qualità.
Ma sicuramente c'è una tua foto che consideri in special modo rappresentativa di te. Raccontaci la sua storia.
R -- ... sono felice quando riguardo delle immagini e mi emoziono ancora... siano mie o di altri, ma stiamo parlando di me e ti racconterò di questa:
IlGiocoDelCalcio…
RobyB.
14.05.12
18
Le mie mattine sono così : parto da casa a Murano per andare al lavoro in piazza S. Marco, il 90 x cento delle volte scendo alla prima fermata del vaporetto che collega a Venezia, bevo il caffè al bar... e vado in passeggiata verso la meta... così, sempre con una fotocamera in borsa nascono quasi tutte le mie foto di strada… questa in particolare mi è cara e credo mi rappresenti insieme alla serie piovosa... :D
da sempre vivo una piccola ossessione che si riassume in questa frase letta diversi anni fa..." la fotografia riuscita è una sorta di "frame"...che racconta, lasciando il "prima" ed il “dopo” immaginato da chi "guarda.." in una linea temporale che non si ferma allo scatto . Siamo in campo S.Maria Formosa domenica mattina e, in puro spirito veneziano , i ragazzini improvvisano una partitella di calcio.
Giusto il tempo di aprire la fotocamera, inquadrare (fregandomene delle impostazioni...) e scattare... L'abitudine al vedere fà il suo dovere... e la fortuna mi dona questo scatto che mi emoziona ancora oggi, perchè mi riporta alla mia giovinezza spensierata piena di eroi da emulare e di sfide da "vincere"... e penso a "quanto sono fortunato…”
Per le questioni tecniche mi affido al gusto... ma mi rimane il cruccio di non avere studiato di più... :D
Ma sicuramente c'è una tua foto che consideri in special modo rappresentativa di te. Raccontaci la sua storia.
R -- ... sono felice quando riguardo delle immagini e mi emoziono ancora... siano mie o di altri, ma stiamo parlando di me e ti racconterò di questa:
IlGiocoDelCalcio…
RobyB.
14.05.12
18
Le mie mattine sono così : parto da casa a Murano per andare al lavoro in piazza S. Marco, il 90 x cento delle volte scendo alla prima fermata del vaporetto che collega a Venezia, bevo il caffè al bar... e vado in passeggiata verso la meta... così, sempre con una fotocamera in borsa nascono quasi tutte le mie foto di strada… questa in particolare mi è cara e credo mi rappresenti insieme alla serie piovosa... :D
da sempre vivo una piccola ossessione che si riassume in questa frase letta diversi anni fa..." la fotografia riuscita è una sorta di "frame"...che racconta, lasciando il "prima" ed il “dopo” immaginato da chi "guarda.." in una linea temporale che non si ferma allo scatto . Siamo in campo S.Maria Formosa domenica mattina e, in puro spirito veneziano , i ragazzini improvvisano una partitella di calcio.
Giusto il tempo di aprire la fotocamera, inquadrare (fregandomene delle impostazioni...) e scattare... L'abitudine al vedere fà il suo dovere... e la fortuna mi dona questo scatto che mi emoziona ancora oggi, perchè mi riporta alla mia giovinezza spensierata piena di eroi da emulare e di sfide da "vincere"... e penso a "quanto sono fortunato…”
Per le questioni tecniche mi affido al gusto... ma mi rimane il cruccio di non avere studiato di più... :D
D -- Le tue foto sono accompagnate da una traccia musicale . Come evolve questa simbiosi ?
La musica ispira o è semplice cornice da scegliere quando la fotografia è già nata?
R -- "le canzoni sono come i fiori, nascono da sole" dice Vasco... delle mie foto potrei dire lo stesso... e nascono con la colonna sonora a volte... in altre occasioni a rivederle mi sovviene un brano o un autore affine al tipo di click….. ma se mi avessi chiesto cosa amo di più... non avrei saputo rispondere.
D -- Un progetto assolutamente da realizzare in agenda?
R -- Oh...sì... vivere al meglio le mie passioni, giorno dopo giorno... fotografia compresa.
Grazie a RobyB. per la cortesia e la sua disponibilità che proseguirà con le vostre domande.
L’appuntamento con le interviste tra una settimana, con una “ amateur photographer, autodidatta, lievemente poetica e un po' visionaria. Tra le mie immagini: di pensieri e sogni, forse un'altra realtà: un tempo che si vuole avvicinare all'atemporalità dell'inconscio. Il tempo suggerito si oppone a quello della Storia, è un tempo che non ha nulla a che fare con l'istante decisivo e non rimanda nemmeno a un preciso momento del passato.”
Le sue parole preannunciano una lettura sorprendente….
La musica ispira o è semplice cornice da scegliere quando la fotografia è già nata?
R -- "le canzoni sono come i fiori, nascono da sole" dice Vasco... delle mie foto potrei dire lo stesso... e nascono con la colonna sonora a volte... in altre occasioni a rivederle mi sovviene un brano o un autore affine al tipo di click….. ma se mi avessi chiesto cosa amo di più... non avrei saputo rispondere.
D -- Un progetto assolutamente da realizzare in agenda?
R -- Oh...sì... vivere al meglio le mie passioni, giorno dopo giorno... fotografia compresa.
Grazie a RobyB. per la cortesia e la sua disponibilità che proseguirà con le vostre domande.
L’appuntamento con le interviste tra una settimana, con una “ amateur photographer, autodidatta, lievemente poetica e un po' visionaria. Tra le mie immagini: di pensieri e sogni, forse un'altra realtà: un tempo che si vuole avvicinare all'atemporalità dell'inconscio. Il tempo suggerito si oppone a quello della Storia, è un tempo che non ha nulla a che fare con l'istante decisivo e non rimanda nemmeno a un preciso momento del passato.”
Le sue parole preannunciano una lettura sorprendente….
24.09.12, 06:42
Messaggio 8 di 35
Guardo le foto di Roby ogni volta con grande ammirazione
**** grazie per quello che fai per la fotografia.
eLIOT
**** grazie per quello che fai per la fotografia.
eLIOT
Io,come fotografo per caso e per puro divertimento,oltre che amante della natura e quindi più propenso al colore,
ammiro le tue foto in B/n in quanto ne percepisco l'immediatezza e la comprensibilità e seppur a volte circondate da una certa raffinatezza,ne colgo sempre l'apprezzabile semplicità delle cose quotidiane che ognuno di noi,spesso e volentieri,attraversa senza coglierne l'essenza.
Domanda semplice semplice,le tue foto sono frutto della casualità,nel senso che ritrai ciò che incontri,o in qualche modo vai alla ricerca di ciò che prima hai pensato?
Con sincera stima
Ettore
ammiro le tue foto in B/n in quanto ne percepisco l'immediatezza e la comprensibilità e seppur a volte circondate da una certa raffinatezza,ne colgo sempre l'apprezzabile semplicità delle cose quotidiane che ognuno di noi,spesso e volentieri,attraversa senza coglierne l'essenza.
Domanda semplice semplice,le tue foto sono frutto della casualità,nel senso che ritrai ciò che incontri,o in qualche modo vai alla ricerca di ciò che prima hai pensato?
Con sincera stima
Ettore
amo la semplicitá di Roby
Bella intervista, signor gondoliere. Colta, precisa, incisiva, concreta. Come le tue foto. Quanto ti aiuta il tuo mestiere ad avere questa immagine del mondo così chiara?
@Cristina
...Grazie...
@Ettore
Intanto Ti ringrazio x la stima...
Vivo "per strada" da sempre... fondamentalmente attento a ciò che mi circonda. Il risultato sono queste fotografie che mi sono venute incontro... D'altro canto, qualche volta esco a "caccia"... con un tema ben preciso (amo l'effetto delle luci e delle ombre nette e divise e solo in certe ore della giornata posso trovarle...) grazie x l'attenzione Roby
...Grazie...
@Ettore
Intanto Ti ringrazio x la stima...
Vivo "per strada" da sempre... fondamentalmente attento a ciò che mi circonda. Il risultato sono queste fotografie che mi sono venute incontro... D'altro canto, qualche volta esco a "caccia"... con un tema ben preciso (amo l'effetto delle luci e delle ombre nette e divise e solo in certe ore della giornata posso trovarle...) grazie x l'attenzione Roby
Grazie mille Alessandro...
Citazione: antonio rolandi 24.09.12, 11:09Al messaggio citato
potrei copiare ed incollare pari pari ciò che ho risposto a Ettore ... solo una cosa da aggiungere : credo che Vivere il mestiere di gondoliere mi abbia fatto crescere con un approccio attento e distaccato dalla realtà cosiddetta "condivisa"... userò una metafora... io fotografo con tutti eddue gli occhi aperti...
Quando lascio L'Isola la mia attenzione si amplifica x necessità... perchè così sono abituato. Grazie Antonio
potrei copiare ed incollare pari pari ciò che ho risposto a Ettore ... solo una cosa da aggiungere : credo che Vivere il mestiere di gondoliere mi abbia fatto crescere con un approccio attento e distaccato dalla realtà cosiddetta "condivisa"... userò una metafora... io fotografo con tutti eddue gli occhi aperti...
Quando lascio L'Isola la mia attenzione si amplifica x necessità... perchè così sono abituato. Grazie Antonio
24.09.12, 14:30
Messaggio 15 di 35
ci sono alcuni passi a riguardo del bianconero e del fatto che uno fotografa per se stesso che li condivido completamente .
detto questo però e facendo riferimento al citato Roiter del quale apprezzo di più forse le immagini dei suoi viaggi in Africa e Brasile che non quelle veneziane chiedo questo .
la prefazione di una sua monografia si intitola "alla ricerca del bello" e sapendo quanto sia maniacale la cura di Roiter sia per la correttezza dello scatto che per la stampa mi e ti chiedo : potrebbe essere che il "Vero" bello in fotografia prescinde dal soggetto ripreso e stampato ma sta solo nella capacità del fotografo a rendere "bello" quello che è per gli occhi di molti insignificante?
La fotografia di cui parlava Lucy ha nel banale la sublimazione del "normale" e così facendo diventa questo o questa diventa "straordinario". Credo che Venezia sia il luogo simbolo per la ricerca dello "straordinariamente banale" che poi in realtà èun concetto molto prossimo alla normalità quotidiana in fotografia perchè tutti o quasi quelli che scattano fotografie lì credono che proprio perchè sono a Venezia debbano cercare il differente
detto questo però e facendo riferimento al citato Roiter del quale apprezzo di più forse le immagini dei suoi viaggi in Africa e Brasile che non quelle veneziane chiedo questo .
la prefazione di una sua monografia si intitola "alla ricerca del bello" e sapendo quanto sia maniacale la cura di Roiter sia per la correttezza dello scatto che per la stampa mi e ti chiedo : potrebbe essere che il "Vero" bello in fotografia prescinde dal soggetto ripreso e stampato ma sta solo nella capacità del fotografo a rendere "bello" quello che è per gli occhi di molti insignificante?
La fotografia di cui parlava Lucy ha nel banale la sublimazione del "normale" e così facendo diventa questo o questa diventa "straordinario". Credo che Venezia sia il luogo simbolo per la ricerca dello "straordinariamente banale" che poi in realtà èun concetto molto prossimo alla normalità quotidiana in fotografia perchè tutti o quasi quelli che scattano fotografie lì credono che proprio perchè sono a Venezia debbano cercare il differente