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Su di me
Contemplo lo scorrere delle cascate, l’infinito spazio del cielo; ascolto respiro. Lì, da dove i ghiacciai e dai piccoli nevai nascono i fiumi, le sorgenti e l’alimentazione del vivere sulla terra. Basta rimanere per un attimo completamente fermi lì sopra, per entrare nello stupore della creazione. Avvolta nel silenzio delle cime, dove le regole della natura dominano sulle regole e i condizionamenti della nostra società, apprezzo la grandezza delle opere del creatore e l’inutilità delle nostre preoccupazioni mondane, dei nostri vigliacchi ripiegamenti di scoraggiamento sui soliti quotidiani problemi. E poi ci lamentiamo che la vita ci sfugge, che le relazioni si complicano, che è sempre tutto uguale. La verità è che sentiamo poco delle altezze e profondità della vita. La verità è che noi guardiamo e passiamo oltre senza fermarci e metterci in gioco. La mia è poesia di montagna? Così direbbe qualcuno.. No! La mia è filosofia della vita. “CHI NON SI FERMA E’ PERDUTO”, perché non ha il tempo di assaporare la vita. Trangugiamo velocemente le esperienze e la vita sembra sfuggirci ancora più velocemente di altri tempi. D’altra parte Cristo non si era sbagliato: “I ciechi vedono”. Riversiamo la nostra serena visione dell’esistenza nelle nostre anime inquiete
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