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agata

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Paolo Codeluppi

Premium (Basic), reggio emilia

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agata

scatto in hypersync. Abbiamo dovuto creare una camera sigillata in cellophane per evitare che la farina andasse per tutto lo studio. Un piccolo foro per l'obiettivo da cui scattare. All'interno due persone sincronizzate che lanciavano farina...

Commenti 11

Roberto Lavagna 03/05/2020 19:18
Gran bella raffigurazione artistica.
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Francesco Margarita. 19/04/2020 4:43
Ottima creazione - saluti Francesco
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- Paolo Codeluppi 19/04/2020 8:39
  grazie Francesco!
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toponemax2 27/03/2020 21:51
Posso solo dire che vedo una foto eccellente che esce da un lavoro molto accurato e specifico.
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- Paolo Codeluppi 27/03/2020 23:37
  obrigado
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Tonino Di Marzio 15/03/2020 11:12
La grande fotografia di una volta era fatica, ma le soddisfazioni erano tante, io ho lasciato la professione 10 anni fà, ed ho ricominciato a fotografare per me stesso in pellicola. Il digitale lo uso da 22 anni, ma non è mai riuscito ad emozionarmi.
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- Paolo Codeluppi 15/03/2020 11:33
  Tonino qui si apre un dibattito infinito che abbraccia tanti aspetti della tecnologia. Un po' ti capisco ma un po' è come se, andando indietro nel tempo ci dicessero: -che schifo le auto, vuoi mettere una bella carrozza a cavalli?-. L'aspetto romantico, nell'accezione classica del termine, sta cambiando. Forse il romanticismo è fatto di altre cose e noi, che siamo a cavallo fra questo e quel mondo, non sappiamo a quale appartenere dei due. Allora la soluzione che mi sono dato è: "voglio appartenere ad entrambi" dal momento che non ho il potere, e se lo avessi non vorrei esercitarlo, di rallentare il corso delle cose solo perchè la mia cultura m'impedisce di rimanere su una giostra dalla quale mi sento un po' escluso. Per quanto mi riguarda il digitale è stata una scelta obbligata dal mercato. E allora spolvero ogni tanto le mie RZ e i miei banchi ottici. Una cosa i figli del digitale non conoscono e per questo non saranno mai come noi fino in fondo: il carattere e la consapevolezza di cosa voglia dire fare un servizio fotografico in Nuova Zelanda in kodachrome e vedere il risultato due mesi dopo in Italia. Per fare ciò le tabelline devi averle studiate. Oggi basta avere il magico display sul retro di ogni macchina per farti sentire un fotografo "con le palle". Per quanto mi riguarda la foto è rimasta la stessa, affascinante, unica e totalizzante. Quando vedo uno scatto e lo eseguo, non sono schiavo del "magico display" che mi gratifica e un po' mi illude, poichè lo scatto, come ho scritto nella bio, è dentro di me e mi appartiene. Sono come uno di quei cuochi che non deve assaggiare ciò che sta cucinando per sapere se sarà buono. Poi, come ci insegna la vita ci sono piatti che riescono meglio di altri. E non penso sia presunzione ma dedizione, amore e 30 anni di esperienza... Un caro saluto.
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- Tonino Di Marzio 15/03/2020 11:54
  Non ho nulla contro la modernità, è giusto che si vada avanti, nel 98 ho cominciato col digitale e con photoshop, quando vidi le prime immagini sul computer, le trovai bellissime ma dissi ad un collega che non sarebbe più nato un Newton o un Cartier Bresson, 11 anni dopo sulla rivista GQ Il grande David Bayley, in sostanza disse la stessa cosa.Se ti và fatti un giro sulla mia gallery, gli scatti da pellicola sono tutti specificati. Ciao.
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Paolo Codeluppi 12/03/2020 9:40
Lucy, questi scatti sono stati pensati a tavolino, successivamente ho fatto le luci per valorizzare modella e polvere. Poi diversi tentativi per sincronizzare il mio click con il giusto lancio della polvere e il tempismo nel movimento dei capelli. Il tutto conditi dalla professionalità della ragazza dal momento che atteggiamenti simili non te li può regalare la vicina di casa....
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lucy franco 11/03/2020 21:38
ti ho scritto una fotomail
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lucy franco 11/03/2020 21:34
il risultato di tutto il lavoro descritto in didascalia (grazie) è perfetto, complimenti, anche per le cromie.
La cosa più bella è la naturalezza della sua posa, la curva morbida dei capelli, nonostante la dinamicità dell'immagine. Bravissimo!
Me la prendo!
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