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Agorà-Progetti: "Never Again 1" di Slow Motion, Fabrizio Caron, Michela Longo

Agorà-Progetti: "Never Again 1" di Slow Motion, Fabrizio Caron, Michela Longo

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Agorà-Progetti: "Never Again 1" di Slow Motion, Fabrizio Caron, Michela Longo

Questa sequenza di 4 foto fa parte di un progetto a sfondo sociale. Tema: la violenza sulle donne.
Coinvolge due fotografi di fc e un terzo fotografo, ex utente.
Il nostro intento è quello di proporre degli scatti il più attendibili possibile circa questi dolorosi episodi che purtroppo sono all'ordine del giorno, cercando di non venir meno alla sensibilità dell'osservatore.
Grazie dell'attenzione.


fabrizio caron
Michela Longo

Commenti 18

  • Francesco Torrisi 01/08/2011 12:35

    Ho paura che ci siano più errori di "lettura" che di "scatto"...

    Forse occorre una maggiore riflessione e attenzione sia quando si scatta e sia quando si scrive su uno scatto.

    Finalizziamo tutto affinché sia un momento di reale crescita per l'Autore/Autori...quello che NON dovesse servire a tal fine, a mio parere, resta una inutile esternazione e quindi del tutto gratuita.
  • Santino Mineo 01/08/2011 11:58

    mi piace
  • Maricla Martiradonna 01/08/2011 8:44

    INTERVENTO DEGLI AUTORI:
    "Abbiamo inteso il telo come un rifugio dove vanno a dormire i clochard... mica vogliamo fare foto glam!".
  • Seby Privitera 01/08/2011 3:15

    Vorrei ricordare all'autore che siamo su agora'
    e se il sarcasmo e' riferito a me'
    vorrei precisare che quel telo
    e' gia' un sarcasmo.....
    se poi vogliamo continuare con la linea
    che la foto e' gia' stata fatta
    cosi' e', e non si cambia piu'.......
    allora, mi sa' che stiamo solo perdendo tempo......
    lasciamola cosi' e amen..........
    se invece come ho letto
    cerchiamo di fare un lavoro con coscienza
    ci rimbocchiamo le maniche
    e rifacciamo lo scatto.......
    quel telo va' tolto.....
    su questo credo che siamo tutti daccordo
    o no???
  • Maricla Martiradonna 31/07/2011 22:34

    INTERVENTO DEGLI AUTORI:
    "Vorremmo che un certo tipo di sarcasmo riguardo al fatto che "la modella" non vuole sporcarsi circa l'utilizzo del telo non ci fosse...
    Ce la stiamo mettendo tutta nel progetto...".
  • Paolo Luxardo 30/07/2011 19:48

    Nel complesso mi sembra un buon lavoro anche se non condivido la scelta della location, queste cose il più delle volte accadono tra le tranquille e sicure mura domestiche.
  • Seby Privitera 30/07/2011 17:05

    l'idea e buona,
    pero' ci sono degli elementi di disturbo che secondo il mio modesto parere andrebbero corretti,
    nella costruzione di una foto
    denuncia o no,
    ogni piccolo particolare deve coincidere x fa si' che
    la fotografia diventi come un documento reale,
    il questo caso il fotografo e' il regista assoluto
    e puo' giostrare la cosa come meglio crede,
    i punti di vista naturalmente(come ho letto saranno molteplici e anche discordandi)
    espongo il mio senza nulla togliere al valore
    du questo scatto che oltretutto mi piace molto..
    1= la location e' un po' deviante,
    assume contorni piu' da cella che di fabbrica.....
    oltretutto come hanno gia' detto le ombre sono state sacrificate,
    un dettaglio che non e' trascurabile.......
    pero' se propio si doveva fare li'
    io avrei girato al contrario,
    l'uomo a destra e lei a sinistra,
    e le ombre sul pavimento.

    2=quel fazzoletto a terra.....e' una nota stonata
    non credo che la vittima e nemmeno il carnefice
    si possono preoccupare di sporcarsi.....

    3=la canottiera di lei e' intatta...
    impossibile,
    se lei e' stata trascinata in quel posto...
    come fa' una canottiera ad essere cosi' pulita?
    poi nemmeno uno straccetto,
    un livido???
    poi le scarpe??
    dove sono?
    almeno una scarpa stesa accanto
    e un'altra indossata....

    Insomma se si crea un qualcosa
    si deve sempre immaginare la realta'
    e poi spostarla in uno scatto,
    e' solo una questione d idettagli,
    sono solo loro che pianificano un lavoro...

    Naturalmente e' il mio punto di vista
    e mi scuso con l'autore sulla pignoleria
    del racconto.......
  • laura fogazza 29/07/2011 16:35

    @Franco

    ahahahah.....
    complessivamente...sì.

    laura :)))
  • Franco Farina 29/07/2011 7:40

    Possiamo dunque definire la posizione di Laura: "quasi" assolutamente d'accordo con Luca... :-))
  • laura fogazza 29/07/2011 6:56

    ...devo dire che fondamentalmente condivido quanto espresso da Luca, sia pure con le dovute eccezioni,...in questo caso infatti......la mia prima reazione è stata di "insofferenza" perché non credo che una semplice colluttazione in una fabbrica dismessa....possa "rappresentare"....una enormità gravissima come la violenza sulle donne...
    ...poi mi sono detta che però, forse, ad un certo livello comunicativo....il concetto poteva passare...sia pure in maniera semplificata...

    ...quindi ne deduco che...personalmente avrei optato per una soluzione simile a quella indicata da V.O.G......ma al contempo forse anche questo tipo di "fiction" può essere valido (a livelli meramente comunicativi) per trasmettere il messaggio...

    laura
  • Carlo Atzori 29/07/2011 6:46

    Interessante e corretto il concetto espresso da Luca, che condivido in pieno...il linguaggio fotografico ha necessità di essere corretto e diretto per essere condiviso, la ricostruzione artefatta e spesso troppo evidente rende il progetto stesso artificiale, troppo lavorato a tavolino, per essere "naturale" e quindi credibile.....questo nulla toglie all'ottima idea inziale, ma si dovrebbe trovare un equilibrio più naturale al racconto, che lo renda più credibile....è difficilissimo realizzare un concetto, renderlo fluido e credibile, sopratutto se l'argomento è così delicato e difficile come questo affrontato nella mini serie in esame.....quindi, in definitiva, a parte qualche piccolo erore di valutazione, rimane ottima l'idea iniziale, meno il risultato finale, che poteva sicuramente essere gestito meglio.
  • Franco Farina 28/07/2011 17:57

    Mi trovo "assolutissimamente" d'accordo con Luca!
    :-)
  • Maricla Martiradonna 28/07/2011 7:38

    @ Donato: gli autori resteranno anonimi per il tempo della discussione, una settimana circa, poi pubblicherò il loro nome e sposterò le foto nella sezione "Agorà - Progetti". Ciao :-)
  • Tommaso Vicomandi 27/07/2011 21:34

    avrei giocato molto sulle ombre
    ........... nella 1 e 2 avrei ripreso solo le ombre dei soggetti "contestualizzate" in quell'ambiente,che in quell' atteggiamento inevocabilmente riportano alla violenza sulla ragazza.
    nella 3 e la 4 avrei inquadrato la ragazza cosi come avete fatto e la silhouette dell' uomo che si allontana, in maniera da lasciarlo completamente nascosto, in modo da far intuire la quasi impunibilità (purtroppo).
    il telo per terra l'avrei tolto, indirizza verso un tipo di violenza "solo sessuale" mentre la violenza sulle donne assume forme diverse e tutte atroci.

    ....certo sarebbero altre foto ma non credo che si cerchi qui un puro riscontro tecnico o solo un parere sulla apprezzabilità...

    mi piace questa iniziativa.
  • Donato Palumbo 27/07/2011 17:39

    ottima l'iniziativa e la realizzazione

    una curiosità ma gli autori resteranno anonimi come per Agora??

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Exif

Fotocamera NIKON D300
Obiettivo 16.0-50.0 mm f/2.8
Diaframma 8
Tempo di esposizione 1/200
Distanza focale 36.0 mm
ISO 200