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Sono felice di averti scoperto e mi unisco alle amiche Carla e Monica perchè condivido pienamente i loro commenti. E' una foto antica ma anche modernissima perchè "senza tempo"...Complimenti!
Anna
E grazie per la generosità con cui hai spiegato il procedimento....
splendida immagine! non ho visto la versione precedente, ma la immagino altrettanto affascinante.
in questa elaborazione mi sembra di cogliere l'effetto "dimenticato nel cassetto", che fa sentire tutta l'emozione del suo ritrovamento dopo tanto tempo. complimenti e ciao, monica
cerco di intuire i colori della tua immagine,ma poi mi rendo conto che così sono la giusta sfumatura e la giusta proporzione,per una fantastica fotografia,bella la lavorazione. bravo .ciao
Ho aperto gli occhi ed ho rivisto la tua immagine e continuo a trovarla favolosa... la texture che hai aggiunto ne accentua la drammaticità lasciando entrare la fantasia in un epoca lontana... quando la natura era intatta e gli eventi naturali, come il tuo cielo, sembravano incombere sull'uomo.
Vorrei averla in casa la tua foto, stampata su carta fatta a mano.... è perfetta per il Leopardi e molto vicina alla mia stessa sensibilità.
Alessio, ti rinnovo i miei complimenti...
buona giornata,
Carla
Bellissima, infinitesimamente diversa da 'L'albero e la nebbia', in questa immagine non è la notte ad incombere e ad accentuare il contrasto con ciò che si immagina oltre le nuvole cariche di pioggia. La stessa inquadratura: ne 'L'albero e la nebbia' la lieve sfocatura del paesaggio aumenta la morbidezza della nebbia qui invece l'accentuato contrasto ed i toni più carichi di colore sembrano esaltarne la profondità spostando l'attenzione dall'albero all'orizzonte dietro le quinte, oltre il solitario protagonista dell'opera... ed anche oltre la siepe 'che da tanta parte de l'ultimo orizzonte il guardo esclude'.
E dall'immagine il pensiero ritrova le parole a lui care... 'ma sedendo e mirando, interminato spazio di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete Io nel pensier mi fingo, ove per poco Il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e 'l suon di lei.
Così tra questa infinità s'annega il pensier mio: e 'l naufragar m'è dolce in questo mare'.
Una semplice immagine rubata alla natura, un piccolo capolavoro per il piacere della nostra fantasia...
Bravissimo come sempre!
Giorgio Guarraia, 13.01.2010 alle 18:50
Molto ben riuscita, complimenti!
Giorgio
Nazario Melchionda, 17.02.2010 alle 18:59
Trovo il commento di Carla Ippoliti di altissima qualità per la citazione poetica: in effetti l'immagine evoca l'Infinito. Ribadisco che questa opera è un capolavoro
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lucy franco 14/06/2010 9:34
mi ha colpito dalla miniatura.....grande visionecomplimenti
lucy
Anna Boeri 02/06/2010 23:50
Sono felice di averti scoperto e mi unisco alle amiche Carla e Monica perchè condivido pienamente i loro commenti. E' una foto antica ma anche modernissima perchè "senza tempo"...Complimenti!Anna
E grazie per la generosità con cui hai spiegato il procedimento....
b. monica 02/06/2010 20:12
splendida immagine! non ho visto la versione precedente, ma la immagino altrettanto affascinante.in questa elaborazione mi sembra di cogliere l'effetto "dimenticato nel cassetto", che fa sentire tutta l'emozione del suo ritrovamento dopo tanto tempo. complimenti e ciao, monica
andrea suzzani 02/06/2010 14:47
cerco di intuire i colori della tua immagine,ma poi mi rendo conto che così sono la giusta sfumatura e la giusta proporzione,per una fantastica fotografia,bella la lavorazione. bravo .ciaopucciarelli walter 02/06/2010 12:07
Bellissimo scatto e stupenda elaborazione,complimenti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!ciao.carla ippoliti 02/06/2010 9:46
Ho aperto gli occhi ed ho rivisto la tua immagine e continuo a trovarla favolosa... la texture che hai aggiunto ne accentua la drammaticità lasciando entrare la fantasia in un epoca lontana... quando la natura era intatta e gli eventi naturali, come il tuo cielo, sembravano incombere sull'uomo.Vorrei averla in casa la tua foto, stampata su carta fatta a mano.... è perfetta per il Leopardi e molto vicina alla mia stessa sensibilità.
Alessio, ti rinnovo i miei complimenti...
buona giornata,
Carla
Paride Pierini 02/06/2010 9:42
S P L E N D I D A !!!Blve 02/06/2010 9:26
carla ippoliti, 1.01.2010 alle 21:42Bellissima, infinitesimamente diversa da 'L'albero e la nebbia', in questa immagine non è la notte ad incombere e ad accentuare il contrasto con ciò che si immagina oltre le nuvole cariche di pioggia. La stessa inquadratura: ne 'L'albero e la nebbia' la lieve sfocatura del paesaggio aumenta la morbidezza della nebbia qui invece l'accentuato contrasto ed i toni più carichi di colore sembrano esaltarne la profondità spostando l'attenzione dall'albero all'orizzonte dietro le quinte, oltre il solitario protagonista dell'opera... ed anche oltre la siepe 'che da tanta parte de l'ultimo orizzonte il guardo esclude'.
E dall'immagine il pensiero ritrova le parole a lui care... 'ma sedendo e mirando, interminato spazio di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete Io nel pensier mi fingo, ove per poco Il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e 'l suon di lei.
Così tra questa infinità s'annega il pensier mio: e 'l naufragar m'è dolce in questo mare'.
Una semplice immagine rubata alla natura, un piccolo capolavoro per il piacere della nostra fantasia...
Bravissimo come sempre!
Giorgio Guarraia, 13.01.2010 alle 18:50
Molto ben riuscita, complimenti!
Giorgio
Nazario Melchionda, 17.02.2010 alle 18:59
Trovo il commento di Carla Ippoliti di altissima qualità per la citazione poetica: in effetti l'immagine evoca l'Infinito. Ribadisco che questa opera è un capolavoro