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Nothing she's got she really needs Foto & Immagine di Paola Ortolani ᐅ Vedi e commenta gratuitamente la foto su fotocommunity. Scopri gratuitamente altre immagini.
@Paride ti ringrazio molto,anche per il tuo parere :)
@Carlo perchè mi sono resa conto che fare quello che volevo era un po' impossibile, o almeno per me lo era..ho posizionato un pezzettino di scotch all'altezza della spalla per indicare il posto esatto in cui stendermi per combaciare con l'altra foto, ma non ci sono riuscita, non sapevo come fare..ci sarebbe voluto qualcuno a scattare, in 10 secondi mi è riuscito troppo complicato fare tutto! grazie comunque :)
A dispetto della tua giovane età trovo che riesci ad esprimerti divinamente centrando i temi sentiti e far leggere le tue foto con una comunicazione fluida e di spessore. Per la foto in questione nella "tu"di sx vedo una espressione che non riesce a sostenere il peso della "tu" di dx che trovo perfetta............. Questo è il mio pensiero niente di più.
Saluti :-)
@Rosalba che dire..hai colto nel segno. Non avrei avuto il coraggio di ammetterlo nemmeno a me stessa ma,sì, è come dici tu..e l'unico modo per cacciare tutto questo fuori per me è la fotografia, proprio come detto da te..io spero solo cose migliori :) Ti ringrazio moltissimo Rosalba, ti ringrazio per aver colto tutto ciò che c'era da cogliere e per aver spiegato così bene cose che neanche io avrei saputo spiegare così..grazie davvero, non sai quanto piacere mi abbiano fatto le tue parole
....tra un paio d'anni salterà fuori una fotografa che avrà girato da tempo il verso della sua macchina fotografica...dall'autoscatto allo scatto..."dall'io al tu....al voi"....credo.
mmmhhhhh ,, Paola è bravissima, profonda .. ma non invidiabile: non può essere invidiabile portarsi addosso una croce come l'ipersensibilità e, per me, Paola è di una sensibilità notevolissima, altrimenti non riuscirebbe, a soli 17 anni, ad "sentire" ciò che sente e che poi trasforma in immagine.
E' sicuramente un talento naturale e sicuramente il suo linguaggio è quello fotografico, e sono d'accordissimo con VIncenzo quando parla di questo uso dell'autoscatto come di una "riflessione sul sè ipertrofica in un talento di 17 anni": la consapevolezza, l'autocoscienza, l'autoanalisi e qualcosa che si conquista lentamente, con l'età non in quanto tale ma in quanto portatrice di tempo e di esperienze sempre nuove che ci mettono in gioco e ci insegnano. Ciò che mi colpisce fortemente in Paola è come in soli 17 anni sia riuscita a sviluppare "ipertroficamente" la consapevolezza del sè e come, almeno credo, dall'interno sia riuscita a espanderla all'esterno arrivando ad avere una profondità ed una "maturità" (orrido termine) estreme.
Per quanto riguarda questa immagine, la riflessione sul sè è portata all'estremo: autoscatto su un doppio sè in "lotta" o in antitesi con sè stesso............ un casino (si puà dire casino)?
Fortunatamente (fortunatamente) il concetto espresso fa parte di una classica fase di "crescita": l'antitesi con sè stessa, da un lato la Paola "perdente", bendata, che non vuole vedere-crescere-agire, dall'altra la Paola sfidante, "canzonatoria e crudele" (dice lei).. no, non sono i termini giusti perchè non danno l'esatta misura del dolore, profondo, che sta dietro. E' uno sferzarsi, autopunirsi della propria presunta inettitudine al vivere ... E così Paola? Almeno questo era quello che provavo io .. ma non sapevo esprimerlo in immagini ;-))
Io non posso parlare di tecnica, in questo caso e me ne scuso. L'immagine mi parla (dolorosamente) e vedo nel mezzo fotografico una gran valvola di sfogo per l'ipersensibilità di Paola... certo che son proprio curiosa di vedere cosa salta fuori fra un paio d'anni
@Vincenzo Ti ringrazio infinitamente, sono onorata da tutto ciò che hai detto..sì, fondamentalmente è questo il significato della fotografia..grazie ancora!
C'è talento e premeditazione in questa foto.Paola fotografa "ad orecchio", scatta partendo da una singola visione che poi cambia in corso d'opera, Lo ha spiegato, lo ha scritto, e tutto ciò si sente in questa come in altre sue fotografie. Mettere mano alla composizione o dislocazione delle figure umane è difficile ed inutile: son quelle foto che hanno vita propria, una interezza non divisibile.La cosa piu' importante è l'autoscatto, ovvero "una riflessione sul sé", ipertrofica in un talento di 17 anni, che mette il bella posa tutto il suo corpo ed il suo doppio: una guarda e sorride, l'altra è bendata, una descrizione dell'incertezza giovanile ( e non solo giovanile) che leggo come il significato profondo di questa fotografia.
Per me brava....ed invidiabile.
@Daniele Grazie per il paragone con una corrente che ammiro molto.."confusione" è la parola più adatta al concetto :) grazie!
@Marco L'espressione della figura a sx è l'unica cosa che è riuscita come avevo pensato :)) Ho scelto quest'espressione perchè volevo che la "me" di destra sembrasse deridere l'altra mia figura, in difficoltà, con un sorriso canzonatorio che desse un senso di "crudeltà"..anche se crudeltà non è la parola adatta, ma credo tu abbia capito. Riguardo al mento, sì, è dovuto alla postura, ma sinceramente non ci avevo fatto caso..cioè io non lo vedo un elemento disturbatore, per questo l'ho lasciato così, altrimenti l'avrei ripetuto più e più volte..grazie per avermelo fatto notare comunque, e grazie anche per ciò che hai detto, lo spero tanto anche io :)
@Cristian Innanzitutto grazie :) come sempre hai colto perfettamente..sì, questa è una foto premeditata che oltretutto mi è venuta in mente durante un'ora di spiegazione di storia :))) l'altra invece è come dici tu, è del tutto irrazionale..mi sono trovata lì e ho fatto ciò che mi sentivo di fare, movimenti che venivano direttamente da dentro,senza pensare assolutamente.. nei miei scatti l'inconscio conta moltissimo, ovviamente soprattutto negli autoscatti. Tutti quelli che vedi, tranne questo su cui stiamo discutendo, non sono pensati prima..a volte ho una vaga idea della foto da fare, ma poi in fase di scatto la modifico completamente, o anche in fase di postproduzione..questo è perchè mi lascio andare completamente all'emotività, i movimenti, le espressioni ma anche le scelte di luce, inquadratura, i colori dipendono da fattori interni..spesso mi succede che non ricordo nemmeno più ogni singolo passo fatto nella lavorazione di una foto, ma solo sommariamente, proprio perchè lo faccio di getto..di getto ovviamente non nel senso che faccio le cose a caso, ma nel senso che le faccio seguendo ciò che mi viene dettato dall'interno..a volte nemmeno io so spiegare fino in fondo il concetto celato nelle mie foto ed è proprio questo il motivo. Spero di essere stata chiara..e grazie ancora :)
Toglimi una curiosità Paola...
Un immagine come questa nasce prima nella tua mente,credo.E',si può, dire una foto premeditata.O almeno così mi pare.(smentiscimi se sbaglio)
Un immagine invece di questo tipo
sembra avere luce da qualcosa di irrazionale.
Sembra che tu ti spogli di te stessa,del tuo ego,e ti lasci andare.
Mi piacerebbe sapere quanto conta nei tuoi scatti l'inconscio...
Grazie.
E complimenti ancora.
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Nicole Paladino 29/10/2012 18:14
Bella l'idea...ed intensa! ;)Paola Ortolani 29/10/2012 15:38
@Eras che interpretazione, la rende ancora più inquietante.. grazie mille!gino lombardi 28/10/2012 6:33
La foto è stupenda e tu sei molto brava: non ho altro da aggiungere dopo gli scritti di cui sopra.Ammirato.
Gino
Paola Ortolani 26/10/2012 22:44
@Paride ti ringrazio molto,anche per il tuo parere :)@Carlo perchè mi sono resa conto che fare quello che volevo era un po' impossibile, o almeno per me lo era..ho posizionato un pezzettino di scotch all'altezza della spalla per indicare il posto esatto in cui stendermi per combaciare con l'altra foto, ma non ci sono riuscita, non sapevo come fare..ci sarebbe voluto qualcuno a scattare, in 10 secondi mi è riuscito troppo complicato fare tutto! grazie comunque :)
Paride Pierini 25/10/2012 19:51
A dispetto della tua giovane età trovo che riesci ad esprimerti divinamente centrando i temi sentiti e far leggere le tue foto con una comunicazione fluida e di spessore. Per la foto in questione nella "tu"di sx vedo una espressione che non riesce a sostenere il peso della "tu" di dx che trovo perfetta............. Questo è il mio pensiero niente di più.Saluti :-)
Enrico Doria 25/10/2012 9:53
non ho molto da dire se non che mi piace molto...è intimo ma "lucido" al tempo stesso...
Paola Ortolani 24/10/2012 22:54
@Rosalba che dire..hai colto nel segno. Non avrei avuto il coraggio di ammetterlo nemmeno a me stessa ma,sì, è come dici tu..e l'unico modo per cacciare tutto questo fuori per me è la fotografia, proprio come detto da te..io spero solo cose migliori :) Ti ringrazio moltissimo Rosalba, ti ringrazio per aver colto tutto ciò che c'era da cogliere e per aver spiegato così bene cose che neanche io avrei saputo spiegare così..grazie davvero, non sai quanto piacere mi abbiano fatto le tue paroleVincenzo Galluccio 24/10/2012 22:44
....tra un paio d'anni salterà fuori una fotografa che avrà girato da tempo il verso della sua macchina fotografica...dall'autoscatto allo scatto..."dall'io al tu....al voi"....credo.Rosalba Crosilla 24/10/2012 22:40
mmmhhhhh ,, Paola è bravissima, profonda .. ma non invidiabile: non può essere invidiabile portarsi addosso una croce come l'ipersensibilità e, per me, Paola è di una sensibilità notevolissima, altrimenti non riuscirebbe, a soli 17 anni, ad "sentire" ciò che sente e che poi trasforma in immagine.E' sicuramente un talento naturale e sicuramente il suo linguaggio è quello fotografico, e sono d'accordissimo con VIncenzo quando parla di questo uso dell'autoscatto come di una "riflessione sul sè ipertrofica in un talento di 17 anni": la consapevolezza, l'autocoscienza, l'autoanalisi e qualcosa che si conquista lentamente, con l'età non in quanto tale ma in quanto portatrice di tempo e di esperienze sempre nuove che ci mettono in gioco e ci insegnano. Ciò che mi colpisce fortemente in Paola è come in soli 17 anni sia riuscita a sviluppare "ipertroficamente" la consapevolezza del sè e come, almeno credo, dall'interno sia riuscita a espanderla all'esterno arrivando ad avere una profondità ed una "maturità" (orrido termine) estreme.
Per quanto riguarda questa immagine, la riflessione sul sè è portata all'estremo: autoscatto su un doppio sè in "lotta" o in antitesi con sè stesso............ un casino (si puà dire casino)?
Fortunatamente (fortunatamente) il concetto espresso fa parte di una classica fase di "crescita": l'antitesi con sè stessa, da un lato la Paola "perdente", bendata, che non vuole vedere-crescere-agire, dall'altra la Paola sfidante, "canzonatoria e crudele" (dice lei).. no, non sono i termini giusti perchè non danno l'esatta misura del dolore, profondo, che sta dietro. E' uno sferzarsi, autopunirsi della propria presunta inettitudine al vivere ... E così Paola? Almeno questo era quello che provavo io .. ma non sapevo esprimerlo in immagini ;-))
Io non posso parlare di tecnica, in questo caso e me ne scuso. L'immagine mi parla (dolorosamente) e vedo nel mezzo fotografico una gran valvola di sfogo per l'ipersensibilità di Paola... certo che son proprio curiosa di vedere cosa salta fuori fra un paio d'anni
Paola Ortolani 24/10/2012 21:47
@Vincenzo Ti ringrazio infinitamente, sono onorata da tutto ciò che hai detto..sì, fondamentalmente è questo il significato della fotografia..grazie ancora!b. monica 24/10/2012 21:27
"usi" te stessa in un modo del tutto speciale, che ti caratterizza, molto intimo, sensuale, simbolicociao paola, continua così, ci piaci
Vincenzo Galluccio 24/10/2012 21:23
C'è talento e premeditazione in questa foto.Paola fotografa "ad orecchio", scatta partendo da una singola visione che poi cambia in corso d'opera, Lo ha spiegato, lo ha scritto, e tutto ciò si sente in questa come in altre sue fotografie. Mettere mano alla composizione o dislocazione delle figure umane è difficile ed inutile: son quelle foto che hanno vita propria, una interezza non divisibile.La cosa piu' importante è l'autoscatto, ovvero "una riflessione sul sé", ipertrofica in un talento di 17 anni, che mette il bella posa tutto il suo corpo ed il suo doppio: una guarda e sorride, l'altra è bendata, una descrizione dell'incertezza giovanile ( e non solo giovanile) che leggo come il significato profondo di questa fotografia.Per me brava....ed invidiabile.
feiz 24/10/2012 18:20
di nuovo affascinatoPaola Ortolani 24/10/2012 15:32
@Daniele Grazie per il paragone con una corrente che ammiro molto.."confusione" è la parola più adatta al concetto :) grazie!@Marco L'espressione della figura a sx è l'unica cosa che è riuscita come avevo pensato :)) Ho scelto quest'espressione perchè volevo che la "me" di destra sembrasse deridere l'altra mia figura, in difficoltà, con un sorriso canzonatorio che desse un senso di "crudeltà"..anche se crudeltà non è la parola adatta, ma credo tu abbia capito. Riguardo al mento, sì, è dovuto alla postura, ma sinceramente non ci avevo fatto caso..cioè io non lo vedo un elemento disturbatore, per questo l'ho lasciato così, altrimenti l'avrei ripetuto più e più volte..grazie per avermelo fatto notare comunque, e grazie anche per ciò che hai detto, lo spero tanto anche io :)
@Cristian Innanzitutto grazie :) come sempre hai colto perfettamente..sì, questa è una foto premeditata che oltretutto mi è venuta in mente durante un'ora di spiegazione di storia :))) l'altra invece è come dici tu, è del tutto irrazionale..mi sono trovata lì e ho fatto ciò che mi sentivo di fare, movimenti che venivano direttamente da dentro,senza pensare assolutamente.. nei miei scatti l'inconscio conta moltissimo, ovviamente soprattutto negli autoscatti. Tutti quelli che vedi, tranne questo su cui stiamo discutendo, non sono pensati prima..a volte ho una vaga idea della foto da fare, ma poi in fase di scatto la modifico completamente, o anche in fase di postproduzione..questo è perchè mi lascio andare completamente all'emotività, i movimenti, le espressioni ma anche le scelte di luce, inquadratura, i colori dipendono da fattori interni..spesso mi succede che non ricordo nemmeno più ogni singolo passo fatto nella lavorazione di una foto, ma solo sommariamente, proprio perchè lo faccio di getto..di getto ovviamente non nel senso che faccio le cose a caso, ma nel senso che le faccio seguendo ciò che mi viene dettato dall'interno..a volte nemmeno io so spiegare fino in fondo il concetto celato nelle mie foto ed è proprio questo il motivo. Spero di essere stata chiara..e grazie ancora :)
cristian volpara 24/10/2012 13:20
Toglimi una curiosità Paola...
Un immagine come questa nasce prima nella tua mente,credo.E',si può, dire una foto premeditata.O almeno così mi pare.(smentiscimi se sbaglio)
Un immagine invece di questo tipo
sembra avere luce da qualcosa di irrazionale.
Sembra che tu ti spogli di te stessa,del tuo ego,e ti lasci andare.
Mi piacerebbe sapere quanto conta nei tuoi scatti l'inconscio...
Grazie.
E complimenti ancora.