135.Fabio Fazzari-Mara Ramella
Mostra online di Fabio Fazzari e Mara Ramella: "Umbra et imago".
Questa settimana, un lavoro di grande fascino, splendidamente realizzato.
La parola agli autori:
"Le fotografie proposte in questa mostra sono l’espressione di una “voglia” avvertita mentre lavoravamo ad un progetto in location: porre l’obbiettivo contro la luce per fissare il mondo “delle ombre”, per guardare l’altro lato della realtà.
Quindi, al fine di presentare correttamente questo lavoro, crediamo sia necessario illustrare le basi del modello concettuale cui riferiamo il nostro “agire fotografico”, dal momento che il lavoro stesso è nato da spunti emozionali e occasionali che, di solito, hanno alla base il substrato teorico che guida le idee.
L’uomo ha sempre avvertito la necessità di rappresentare la realtà che lo circonda per lasciare un segno, tramandare la conoscenza, ma anche sperimentare le potenzialità del “medium” cercando di creare emozioni e voler creare emozioni fondendo reale, magico ed onirico è la nostra mission, il fine a cui mirano i nostri studi, le sperimentazioni, le riflessioni ed ogni nostro sforzo in ambito formativo.
Nei progetti relativi alla Ritrattistica, cui siamo sentimentalmente più vicini rispetto agli altri ambiti (da cui, comunque, siamo attratti emozionalmente ed in cui ci muoviamo come fotografi a 360 gradi), tutto ciò si concretizza attraverso due fasi:
la “antropomorfizzazione” di concetti e la creazione di un habitus magico-onirico con cui vestire la realtà in cui inserirli.
Nel caso di questa serie abbiamo “vestito” la realtà con le cromie del magico e le forme dell’onirico rappresentate dalle ombre e dalla loro capacità di creare un rapporto dialettico all'interno della composizione, dare un senso ed un significato all'immagine, rapportarsi con la luce e trasformarsi in emozione.
Unendo, in questa atmosfera caratterizzata dal controluce, l’eleganza e la bellezza delle linee corporee con la poesia e l’armonia del golfo ligure abbiamo tentato di creare un riflesso antropomorfo del mondo naturale, rappresentato da immagini pure, da silhouettes corporee che impreziosiscono la natura e da silhouette naturali che valorizzano il corpo: la simbiosi tra forme di diversa sostanza nella estrema condizione emozionale dell’ombra" (Fabio Fazzari e Mara Ramella).
Questa settimana, un lavoro di grande fascino, splendidamente realizzato.
La parola agli autori:
"Le fotografie proposte in questa mostra sono l’espressione di una “voglia” avvertita mentre lavoravamo ad un progetto in location: porre l’obbiettivo contro la luce per fissare il mondo “delle ombre”, per guardare l’altro lato della realtà.
Quindi, al fine di presentare correttamente questo lavoro, crediamo sia necessario illustrare le basi del modello concettuale cui riferiamo il nostro “agire fotografico”, dal momento che il lavoro stesso è nato da spunti emozionali e occasionali che, di solito, hanno alla base il substrato teorico che guida le idee.
L’uomo ha sempre avvertito la necessità di rappresentare la realtà che lo circonda per lasciare un segno, tramandare la conoscenza, ma anche sperimentare le potenzialità del “medium” cercando di creare emozioni e voler creare emozioni fondendo reale, magico ed onirico è la nostra mission, il fine a cui mirano i nostri studi, le sperimentazioni, le riflessioni ed ogni nostro sforzo in ambito formativo.
Nei progetti relativi alla Ritrattistica, cui siamo sentimentalmente più vicini rispetto agli altri ambiti (da cui, comunque, siamo attratti emozionalmente ed in cui ci muoviamo come fotografi a 360 gradi), tutto ciò si concretizza attraverso due fasi:
la “antropomorfizzazione” di concetti e la creazione di un habitus magico-onirico con cui vestire la realtà in cui inserirli.
Nel caso di questa serie abbiamo “vestito” la realtà con le cromie del magico e le forme dell’onirico rappresentate dalle ombre e dalla loro capacità di creare un rapporto dialettico all'interno della composizione, dare un senso ed un significato all'immagine, rapportarsi con la luce e trasformarsi in emozione.
Unendo, in questa atmosfera caratterizzata dal controluce, l’eleganza e la bellezza delle linee corporee con la poesia e l’armonia del golfo ligure abbiamo tentato di creare un riflesso antropomorfo del mondo naturale, rappresentato da immagini pure, da silhouettes corporee che impreziosiscono la natura e da silhouette naturali che valorizzano il corpo: la simbiosi tra forme di diversa sostanza nella estrema condizione emozionale dell’ombra" (Fabio Fazzari e Mara Ramella).
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