Matteo Brescia

\"Non si raggiunge l’illuminazione immaginando figure di luce,
ma portando alla coscienza l’oscurità interiore.
Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia\".

(Carl Gustav Jung)

Il mio istintivo moto di incontro/confronto con il Mare, probabilmente, è da far risalire ai primi anni di vita, essendo nato in una dimora a qualche decina di metri dalle rive. Per questo, credo, rappresenti uno dei soggetti ineludibilmente centrali nelle mie escursioni fotografiche.

I dieci scatti che ho selezionato sono stati realizzati in un periodo abbastanza lungo (circa quattro anni), con condizioni meteo-marine e di luce di differenti caratteristiche.
Il tipo di Panning utilizzato - tecnicamente anomalo - mi consente di raccontare l’esplorazione del profondo legame con questo formidabile Elemento, mediante effetti visivi ed evocativi dal retrogusto lievemente metafisico, oniricamente trasfiguranti, con una proiezione trascendente verso una dimensione aliena alle umane nozioni di Tempo e di Spazio.

Un sincero e deferente ringraziamento a Cristina Finotto, per la Sua illuminante ispirazione che ha dato impulso alla realizzazione di questo Progetto Fotografico, ed a Lucy Franco, che lo ha reso “vivo” e fruibile.

Matteo Brescia