Maurizio Bartolozzi
Gli Steampunk sono stati per me una scoperta, personaggi che di primo acchito hanno suscitato in me una grossa curiosità, fatta di fascino, mistero, eleganza, talvolta anche inquietudine.
Nei vestiti finemente realizzati con broccati, velluti e crinoline, i trucchi spesso elaborati, gli accessori realizzati con ingegno e fantasia con materiali quali legno, rame od altri metalli, vedevo un qualcosa di unico, che si distingueva nettamente da altri costumi.
Ad una manifestazione chiesi ad uno di loro quali personaggi stessero interpretando e loro mi dissero: “Steampunk!”.Un nome che deriva dall'inglese steam (vapore) e punk (inteso come rifiuti, e nella fattispecie il proprio riciclo).
Via via, visto che trovavo questi personaggi molto fotogenici, ho preso a scattare loro foto in molteplici occasioni.Raccogliendo strada facendo queste foto, mi è venuta l'idea di progettare una mostra.Non ero però convinto di fare una “semplice” galleria di ritratti ma, anche mettendo a frutto un progetto e uno scambio di idee con altri fotografi, ho deciso di elaborare gli scatti con una tecnica per me sperimentale, il cui impatto secondo me rende un'atmosfera, un'ambientazione che ben si sposa con i personaggi ritratti. E' stata una strada un po' lunga ma, alla fine, oltre ad aver dato un tocco d'originalità al mio lavoro, ha costituito per me un banco di prova importante, una sperimentazione che ha arricchito il mio bagaglio.
Alcuni degli scatti componenti la mostra sono già apparsi su Fotocommunity, ma in una veste diversa, più "natùre", cosicché la mostra offre tra l'altro la possibilità di confrontare le eventuali doppie versioni di alcune foto.
(Maurizio Bartolozzi)
Nei vestiti finemente realizzati con broccati, velluti e crinoline, i trucchi spesso elaborati, gli accessori realizzati con ingegno e fantasia con materiali quali legno, rame od altri metalli, vedevo un qualcosa di unico, che si distingueva nettamente da altri costumi.
Ad una manifestazione chiesi ad uno di loro quali personaggi stessero interpretando e loro mi dissero: “Steampunk!”.Un nome che deriva dall'inglese steam (vapore) e punk (inteso come rifiuti, e nella fattispecie il proprio riciclo).
Via via, visto che trovavo questi personaggi molto fotogenici, ho preso a scattare loro foto in molteplici occasioni.Raccogliendo strada facendo queste foto, mi è venuta l'idea di progettare una mostra.Non ero però convinto di fare una “semplice” galleria di ritratti ma, anche mettendo a frutto un progetto e uno scambio di idee con altri fotografi, ho deciso di elaborare gli scatti con una tecnica per me sperimentale, il cui impatto secondo me rende un'atmosfera, un'ambientazione che ben si sposa con i personaggi ritratti. E' stata una strada un po' lunga ma, alla fine, oltre ad aver dato un tocco d'originalità al mio lavoro, ha costituito per me un banco di prova importante, una sperimentazione che ha arricchito il mio bagaglio.
Alcuni degli scatti componenti la mostra sono già apparsi su Fotocommunity, ma in una veste diversa, più "natùre", cosicché la mostra offre tra l'altro la possibilità di confrontare le eventuali doppie versioni di alcune foto.
(Maurizio Bartolozzi)
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