Temi / .I fotografi del mese

17. Maggio: Lino Rusciano

Fotografia e pittura: le grandi passioni della mia vita.
A otto anni, per la prima comunione, ho ricevuto in regalo ben tre macchine fotografiche. Inevitabile sperimentarle subito, con entusiasmo, fotografando i soggetti più a portata di mano: la famiglia, gli animali. Dieci anni dopo acquisto la mia prima Reflex, una Minolta SRT101, e mi appassiono immediatamente alla camera oscura, sviluppando e stampando le mie fotografie. In quel periodo amavo ritrarre la gente e i paesini del Napoletano. Vinco i primi concorsi, inizio a girare qualche piccolo film.
A vent'anni scopro la pittura, soprattutto quella surrealista, da Tanguy a Savinio. Dipingo anch'io, faccio le mie prime mostre. Dopo una mia lunga fase surrealista, scopro il fascino di creare immagini assemblando materiali di scarto.
Per anni la fotografia è solo un ricordo. Poi, come un fiume carsico, riappare. Tre o quattro anni fa. E la passione riesplode, totalizzante e
assoluta.
Vivo ora in simbiosi con la macchina, è sempre con me, con un grandangolo fisso. Curo l'inquadratura in fase di scatto, aspetto il soggetto e il momento "giusti", creo le tonalità del colore in base a quello che voglio esprimere. Forse in questo la mia esperienza di pittore ha il suo peso.
Per me la fotografia è e dev'essere emozione, non mi interessa la perfezione.
Amo costruire le scene a più livelli, con un soggetto in primo piano e azioni diverse che si svolgono nei piani secondari, un po' come spesso nella pittura rinascimentale. Se "trovo" uno sfondo, aspetto che arrivi il soggetto,
che si crei la scena significativa.
Scatto con una Canon 50D, zoom Canon 10-22.