47. Aprile: Laura Auguadro
"Non esiste la fotografia artistica. Nella fotografia esistono, come in tutte le cose, delle persone che sanno vedere e altre che non sanno nemmeno guardare."
Nadar (Gaspard Félix Tournachon)
"La fotografia non mostra la realtà, mostra l’idea che se ne ha. " Neil Leifer
Ho voluto cominciare questo breve scritto con due citazioni poiché rappresentano in toto la mia visione fotografica.
I mie scatti rappresentano il sentore, l'emozione, il sentimento, danno vita a ciò che non si vede, a quello che si prova, a ciò che sta dietro gli occhi di qualsiasi essere vivente, e danno anima a oggetti... o a persone... che ne sono privi.
Mi sono avvicinata realmente alla fotografia nel 2008 iniziando con foto convenzionali come street, ritratti, colse-up, paesaggi, ma ho trovato la mia vera ispirazione circa un anno fa, quasi per caso. Non c'è stato un motivo, un premeditazione, un progetto, una visione di scatti altrui, tutto è semplicemente nato mentre facevo degli scatti senza pretese ad una mia cara amica. In quel momento ho capito che non mi interessava fotografare una bella ragazza, ma preferivo rappresentare ciò che l'occhio umano può vedere.
Mi piace dire che con certe fotografie si riesce ad aprire finestre sul proprio mondo interiore dove tutti posso sbirciare, ma nessuno può entrare. Credo che in qualche modo sia come la poesia, la musica, la pittura e tutte quelle arti che danno modo all'artista di esprimere ciò che sente dentro, dal disagio alla felicità.
Penso che una foto debba essere definita “bella” non solo perché è tecnicamente perfetta, ma perché trasmette qualcosa, positiva o negativa che sia., Ho visto foto tecnicamente impeccabili ma vuote e silenziose, altre con una tecnica discreta ma con un boato di emozioni.
... è anche vero che, come ha scritto un amico: “Se fai una foto brutta e la fai storta non diventa una foto interessante, diventa un foto brutta storta” [cit. Matteo Cristo]. Facile fare una “fotografia artistica”, difficile farla arrivare al cuore.
Lascio ai vostri occhi l'oculato giudizio.
Laura
Nadar (Gaspard Félix Tournachon)
"La fotografia non mostra la realtà, mostra l’idea che se ne ha. " Neil Leifer
Ho voluto cominciare questo breve scritto con due citazioni poiché rappresentano in toto la mia visione fotografica.
I mie scatti rappresentano il sentore, l'emozione, il sentimento, danno vita a ciò che non si vede, a quello che si prova, a ciò che sta dietro gli occhi di qualsiasi essere vivente, e danno anima a oggetti... o a persone... che ne sono privi.
Mi sono avvicinata realmente alla fotografia nel 2008 iniziando con foto convenzionali come street, ritratti, colse-up, paesaggi, ma ho trovato la mia vera ispirazione circa un anno fa, quasi per caso. Non c'è stato un motivo, un premeditazione, un progetto, una visione di scatti altrui, tutto è semplicemente nato mentre facevo degli scatti senza pretese ad una mia cara amica. In quel momento ho capito che non mi interessava fotografare una bella ragazza, ma preferivo rappresentare ciò che l'occhio umano può vedere.
Mi piace dire che con certe fotografie si riesce ad aprire finestre sul proprio mondo interiore dove tutti posso sbirciare, ma nessuno può entrare. Credo che in qualche modo sia come la poesia, la musica, la pittura e tutte quelle arti che danno modo all'artista di esprimere ciò che sente dentro, dal disagio alla felicità.
Penso che una foto debba essere definita “bella” non solo perché è tecnicamente perfetta, ma perché trasmette qualcosa, positiva o negativa che sia., Ho visto foto tecnicamente impeccabili ma vuote e silenziose, altre con una tecnica discreta ma con un boato di emozioni.
... è anche vero che, come ha scritto un amico: “Se fai una foto brutta e la fai storta non diventa una foto interessante, diventa un foto brutta storta” [cit. Matteo Cristo]. Facile fare una “fotografia artistica”, difficile farla arrivare al cuore.
Lascio ai vostri occhi l'oculato giudizio.
Laura
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