79. Aprile: Gigi Sommese
Innumerevoli volte mi sono chiesto il perché della mia passione, cosa mi spingesse a non privarmi mai della compagnia di una macchina fotografica, ad oggi dopo quasi 26 anni dalla mia „ prima volta“ ancora non sono in grado di dare una risposta unica. Per me portare la macchina fotografica è come indossare un capo di abbigliamento, una cravatta, un paio di occhiali da sole, è come se volessi essere sempre pronto ad incontrare il momento, la situazione ed essere „in ordine“ per l’occasione, il desiderio di osservare attraverso il mirino mi catapulta in un mondo magico diverso da quello reale anche se poi ciò che sto guardando è la pura realtà di cui in quel preciso istante sono pronto a cogliere l’essenza, a volte mi sento come un bambino che scopre mondi nuovi ogni volta anche se attraversati decine di volte.
Mi piace fotografare ancor prima di compiere il gesto, ci sono delle situazioni in cui ho già visto e scelto in precedenza, è come se vedessi in precedenza quello che voglio vedere e portare via con me. Non ho un genere ben definito, certo mi piace tanto andare alla ricerca di posti e „paeseggiare“ , attendere l’ora giusta, godermi il silenzio di un bosco e la vista dall’alto, ma apprezzo molto anche girare tra la gente, le strade, le case e sbirciare negli angoli nascosti, „rubare“ dei momenti quotidiani di vita vera. Non partecipo a mostre, forse per il timore di essere giudicato, frutto della mia insicurezza tecnica, ma gioisco quando qualcuno riceve un\'emozione osservando una mia foto ed è forse per questo che adoro stampare e regalare ad amici.
Non mi considero un vero fotografo ma un grande appassionato, questa passione mi porta alla ricerca di posti nuovi, di volti sconosciuti e non, di momenti da ricordare, persone da conoscere, culture da apprezzare ma sostanzialmente fotografare è amorevolmente legato al desiderio di farlo.
Mi piace fotografare ancor prima di compiere il gesto, ci sono delle situazioni in cui ho già visto e scelto in precedenza, è come se vedessi in precedenza quello che voglio vedere e portare via con me. Non ho un genere ben definito, certo mi piace tanto andare alla ricerca di posti e „paeseggiare“ , attendere l’ora giusta, godermi il silenzio di un bosco e la vista dall’alto, ma apprezzo molto anche girare tra la gente, le strade, le case e sbirciare negli angoli nascosti, „rubare“ dei momenti quotidiani di vita vera. Non partecipo a mostre, forse per il timore di essere giudicato, frutto della mia insicurezza tecnica, ma gioisco quando qualcuno riceve un\'emozione osservando una mia foto ed è forse per questo che adoro stampare e regalare ad amici.
Non mi considero un vero fotografo ma un grande appassionato, questa passione mi porta alla ricerca di posti nuovi, di volti sconosciuti e non, di momenti da ricordare, persone da conoscere, culture da apprezzare ma sostanzialmente fotografare è amorevolmente legato al desiderio di farlo.
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