Francesco Damosso

Da 30 anni fortografo, anzi produco immagini. Con le mani, con tecniche antiche (resinotipia, gomma bicromata, carta salata) con sperimentazioni; lavorando direttamente su pellicola, con acidi o meccanicamente su pellicola con e senza la macchina fotografica. Passando dal disegno-bozza-idea all'immagine e da questa al disegno-foto-rielaborazione in un circolo vizioso-virtuoso. Mi piace poco la rielaborazione in modo digitale che uso per correggere o tagliare/inquadrare la immagini. Normalmente mi accorgo che altri hanno già realizzato quanto autonomamente ed isolatamente ho creato e spesso sono famosi artisti. Quindi butto tutto, ingranditore, macchine ed obiettivi, colori e quasi tutto il mio archivio (complice anche una piccola alluvione privata...) ed arrivo al digitale ed alla rielaborazione al computer....e da bravo illuso creo immagini uniche che stampo senza salvare. Utopista egoico cerco ancora di creare una immagine unica, tanto per dare un prodotto non da supermarket. Amo la stampa a contatto da negativi 13x18 che creo da immagini digitali. Una volta c'era un testo dal titolo 'L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica'. Chissà oggi come si potrebbe chiosarlo. Una volta c'era Andy Warol.