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ann mari cris aschieri

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Commenti 9

Renée 42 15/06/2018 17:13
Aller ou retour?
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- ann mari cris aschieri 16/06/2018 18:05
  Allée ! Au retour j'y veux pas penser
  
  CIAo!
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Giorgio Montani 14/06/2018 23:40
Bello il gioco di riflessi, ma io odio gli aerei!
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- ann mari cris aschieri 15/06/2018 6:11
  E che differenza passa se vai sul treno, in autobus o prendi un traghetto? Statisticamente l'aereo è quello che conta minor numero di incidenti e perdite di vite umane.
  Poi ormai gli aerei sono quasi completamente automatizzati.
  una volta di ritorno da una vacanza in Turchia ho scoperto che i piloti nella cabina di comando stavano facendo una partita a scacchi... Azz...mi ha impressionato moltissimo
  
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- Giorgio Montani 15/06/2018 8:46
  Differenza fondamentale: nei casi da te citati una chance ti rimane sempre e soprattutto in caso di incidente esiste una pur minima possibilità di poter fare qualcosa. Con l’ aereo, e ancora di più se è automatizzato, il passeggero conta meno di zero. Certo, se sono costretto, l’aereo lo prendo, ma du rante il viaggio il rilassamento rimane un utopia. E in quanto alle statistiche, il pollo quando ne ho voglia me lo vado acomprare! Ciao!
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- ann mari cris aschieri 16/06/2018 18:18
  Mica sempre... ci sono stati traghetti, barche a vela, motoscafi e persino gommoni miseramente affondati, mentre qualche anno fa un aereo di linea fu fatto ammarare dal bravo pilota nella baia di Hudson.
  " L'aereo era da poco decollato dall'aeroporto La Guardia di New York e si trovava a 800 metri d'altezza quando ebbe un impatto con dei volatili. Il capitano dovette prendere una decisione drastica: non c'era tempo di ritornare all'aeroporto né di raggiungerne un altro, né di cercare un punto a terra dove atterrare in una delle zone più popolose degli Stati Uniti. L'aereo, con due motori fuori uso, stava perdendo quota. A circa 400 metri da terra, il pilota capì di dover agire in fretta. L'unica soluzione possibile e praticabile, anche se rischiosissima, era l'Hudson. Il fiume divenne la pista per un aeroplano lungo 37,6 metri e una apertura alare di 34.Tra il panico dell'emergenza e un tentativo disperato, Sullenberger, questo il nome del comandante canadese, con coraggio e sangue freddo, optò per il secondo, salvando 155 vite umane, compresa la sua."
  Clint Estwood ne ha tratto un film spettacolare, molto emozionante,
  (L'articolo virgolettato è copiato paro paro da Internet)
  CIAo!
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- Giorgio Montani 16/06/2018 23:29
  È l’eccezione che conferma la regola. Ciao!
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