Castello di Montelabbate (da- Andar per castelli)
Percorrendo una tortuosa e ripida stradina che sale il versante destro della Valle del Foglia, proprio dove le colline iniziano lentamente ad uniformarsi con la costa, ad un altezza di circa 150 metri s.l.m., si erge il Castello di Montelabbate, una costruzione severa che ha la caratteristica di un fortino in laterizio ormai assediato dalla vegetazione.
Nel punto dove la strada tende lentamente a spianare, come per incanto appare un leggiadro torrione quattrocentesco, dal quale si intersecano, quasi ad angolo retto due mura leggermente scarpate, dove, in quella rivolta a sud, appare sormontata da un alloggio, che era poi la vera anima del castello.
Nel suo piccolo, per le asperità del luogo e la sua ubicazione, il castello appare suggestivo, domina tutta la sottostante piana alluvionale del fiume Foglia; una posizione strategica che controllava l'antica via di comunicazione che collegava Pesaro a Urbino e all'Appennino.
Il Castello è posto su un belvedere naturale, come incastonato in un suo mondo intimo: la sua vera bellezza, percorrendo la strada panoramica che lo avvolge, lo sguardo viene catturato dall'ampia vallata; una campagna punteggiata di ulivi e cipressi, ed oltre la piana fortemente industrializzata lo sguardo si perde sulla fascia costiera.
La visione panoramica cattura lo sguardo, è come oltrepassare una porta già da tempo abbattuta; scorci che ormai risultano normali ai pochi abitanti del posto, ma per coloro che ammirano con occhi nuovi, questo è come sprofondarsi nei sogni ed entrare in meditazione.
La denominazione Montelabbate deriva dal termine latino " Mons Abatis", in riferimento agli abati che in questo luogo attorno all'XI secolo, eressero i loro primi ripari, per difendersi dalle alterne scorrerie, in quanto si trovavano in una zona di confine tra i territori di Urbino e Pesaro.
Quelle prime costruzioni, col tempo si trasformarono in una fortificazione sempre più solida, con modifiche apportate durante il dominio dei Malatesti, degli Sforza e dei Della Rovere, fino intorno al '1700, quando il castello venne abbandonato per cedimenti e rovine, così gli abitanti furono costretti a trasferirsi più a valle, dando vita ad un borgo in riva al fiume Foglia.
Per la particolare bellezza del luogo, il castello fu uno dei soggiorni preferiti di Costanzo Sforza, al quale si deve probabilmente imputare la costruzione del torrione di levante; quello che resta di più rilevante dell'antico fortilizio, nel quale si riscontrano alcuni particolari stilistici delle architetture militari del senese Francesco di Giorgio Martini.
La meraviglia del luogo dove questo castello sorge è subito evidente, da dove si gode di un panorama splendido, essendo posizionato su quella fascia di colline che poi digradano verso la costa, in un paesaggio avvolto in campi di grano, ravvivato dai fiori fra le erbe foraggiere e la vitalità della vallata, che trascina lo sguardo fino all'ultimo rilievo, tra il verde e l'azzurro del mare!
TeresaM 07/06/2015 10:30
Un très joli point de vue sur les architectures & la vaste campagne, Giovanni !!!Amitiés & bon dimanche,
Teresa
claudine capello 06/06/2015 8:58
un posto strategico ! complimenti bella foto e ottima panoramica di questa bella vallata cl