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"Grande confessionale" di Carlo Pollaci

"Grande confessionale" di Carlo Pollaci

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"Grande confessionale" di Carlo Pollaci

Dati di scatto: Reflex Canon - ottica 11 mm - f 4,0 - 1/13 s. - ISO 400.

Carlo Pollaci

Commenti 3

  • laura fogazza 19/09/2010 22:15

    ....adesso capisco perché quest'immagine...mi piaceva...
    laura
  • Francesco Torrisi 10/09/2010 10:43

    La fotografia ha un senso nel raccontare queste vere e proprie opere d'arte che abbiamo nelle nostre chiese in barba al resto del mondo. Non credo che l'Autore volesse raccontare un momento "umano", ma proprio l'oggetto e basta. La presenza umana è probabilmente un contorno "volutamente" accidentale.

    La resa fotografica deve tener conto della luce esistente e dei tempi a disposizione per fare lo scatto. Sembrerebbe realizzata in modo un filino frettoloso...sempre con il senno di poi.

    Vedo che è stato usato un 11mm, non so se la Canon usata sia una full frame ma ne dubito visto i tagli al confessionale che sono i veri limiti di questo scatto.

    Credo che con una camera a pieno formato con un 11mm montato su, essendo quasi un fisheye.... si sarebbero inclusi nel fotogramma anche tutti i santi in paradiso.
    E' stato usato per caso il Sigma 10-20 o equivalente per sensori APS-C ??? (non credo che il sensore sia neanche un APS-H perche sarebbero entrati in campo i bordi del fondo del Sigma) Se così fosse, l'11mm verrebbe usato come un 18mm e forse la mancanza di spazio alle spalle del fotografo potrebbe giustificare i tagli...solo l'Autore può comfermarcelo. Sempre se è questa la causa, il difetto è dovuto non all'imperizia dell'Autore ma alla mancanza di un wide più spinto nello zaino delle dotazioni, mancanza piuttosto grave solo se si dovesse trattare di un fotografo professionista....

    Piccola alternativa che rimaneva all'Autore: rinunziare al taglio orizzontale ed alle scene di contorno per quello verticale...
  • Francesco Marino 09/09/2010 21:01

    Non mi convince
    Ho l'idea di un lavoro prodotto in tutta fretta....
    gia' dal titolo,che poteva (e secondo me, doveva) relazionare il soggetto umano con l'oggetto in questione,
    restiamo a mio parere in una "via di mezzo" fra quello che voleva (forse) rappresentare l'autore e quello che percepisce l'osservatore
    magari la macchina in bolla avrebbe potuto aiutare,vado a tentativi.....tagliando in altro modo il confessionale.....sarei curioso di sapere l'intento dell'autore,perche' senza un aiuto da parte sua,brancolo nel buio pesto....
    saluti
    Francesco

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