Il caduto
Il più giovane,
il più forte,
con il sangue sulla faccia
e la croce delle braccia dissanguate dalla morte.
Fu sepolto in questo prato con le stelle di soldato,
senza bara
ne sudario,
senza un fiato di preghiera
sotto un pò di terra nera
che somiglia al suo calvario.
Diciotanni andò alla guerra
e sua madre lo aspettò;
or
non ha più gente in terrà
che gli dica un paternostro
è il suo nome scritto a inchiostro
sotto il sol si cancellò.
L' ha falciato la mitraglia,
come un fil d'erba dritto; ora,
il fante contadino,
dissanguato dalla morte
dorme un sonno di bambino coricato alle Tue porte:
O Signore Tu lo puoi, dagli il cielo degli eroi.
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Autore poesia sconosciuto . . . fatemelo sapere se qualcuno lo conosce.
Fabiola Di Giacomox 28/11/2006 21:44
Molto triste...però mi piace...complimenti...