Ritorna alla lista
Il treno che credeva di essere un aereo

Il treno che credeva di essere un aereo

7.120 6

Diego Barbieri


Free Account, Torino

Il treno che credeva di essere un aereo

Febbraio 2009 - Binari della stazione di Milano Centrale

Il Treno che credeva di essere un aereo

Da un’idea di Marco Paolini

Il viaggio in treno rappresentava una dimensione particolare dello spostamento, con il rumore ritmico delle ruote e delle giunture dei binari e la possibilità di apprezzare panorami e luoghi da prospettive inusuali. Anche questo mondo, con le nuove tecnologie, inizia a scomparire con treni ad Alta Velocità che corrono lisci come aerei, anche se questi sono solo una piccola percentuale dei trasferimenti sui binari, cui fanno da contraltare i treni dei pendolari di tutti i giorni.

Un viaggio di lavoro e la macchina fotografica con me, per provare a cogliere qualche immagine. Mi trovo in mezzo alla gente che corre da un treno a un altro o verso la metropolitana e mi torna in mente una frase dell'attore Marco Paolini, che raccontava dei viaggi in treno fatti da bambino e di quello che il treno gli consentiva di vedere. Allora vinco la timidezza e tiro fuori la macchina per provare qualche scatto, mi appoggio ad un palo e inizio a fotografare. Ovviamente, le persone che mi passano accanto mi guardano come un marziano o un turista giapponese. Questo è il risultato.

Dati di scatto:
Nikon D40
Iso200
18mm
f/11
1/2sec
Scatto in RAW

Post: GIMP

Commenti 6

  • Uwe Vollmann 26/07/2009 11:13

    Hallo Diego, eine ausgezeichnete Aufnahme ist Dir hier von diesem Zug mit den teils verwischt dahineilenden Menschen am Bahnsteig gelungen! Exzellent, gefällt mir super gut!
    LG Uwe
  • Geo Portaluppi 20/05/2009 11:14

    Ciao, marziano! Su con il morale. Una sera lungo il viale della stazione ferroviaria di Vigevano, dove questi treni non ce li fanno vedere nemmeno in cartolina, mi ero soffermato alla ricerca della colonnina dell'acqua. Era un atto dovuto in quanto un mio amico, Roberto, mi aveva fatto notare come le "vedovelle" (noi però chiamiamo queste fontanelle "trombini") erano di fatto scomparse. Ho indagato e ho scoperto che non sono scomparse ma semplicemente spostate, ubicandole in posti che il Comune ha ritenuto più conveniente. Per esempio la fontanella, un tempo posta dentro la stazione, ora è sotto gli alberi del viale, a cinquecento metri di distanza. (Forse sarà dipeso dalla maggiore velocità dei treni). Orbene, scattai la foto alla fontanella proprio mentre transitava una bella e vistosa ragazza dalla lunga chioma bionda, che si voltò appositamente per guatarmi con il massimo disgusto: forse ha pensato, "ma ci sono io, perché ti trastulli a fotografare quel ferro vecchio arrugginito e ammuffito?" Stai tranquillo, ci guarderanno sempre male, se ci va bene ci osserveranno stupiti, appunto come marziani.
    Il treno che credeva di essere un aereo è una bella foto e una ottima idea, da me apprezzata. Dici che hai tanto da imparare ma di mercanzia da mostrare nel tuo sacco ce ne sta a iosa. Geo.
    Ohibò, chi è stato?
    Ohibò, chi è stato?
    Geo Portaluppi
  • Domenico Cosenza 25/04/2009 19:29

    STUPENDA!!!!!!!!!!!
    Ciao, Domenico
  • Izabella Vegh 17/03/2009 21:11

    Bellissima composizione. Il treno e la gente accanto.
  • Stefania Ponzone 16/03/2009 22:15

    Molto molto interessante, sia la foto sia il tuo discorso. Da ex pendolare, non ho rimpianti per i massacranti trasferimenti che ho vissuto, ma per un certo modo di viaggiare sì!
  • Davide Dall'Armi 16/03/2009 18:39

    molto bella,bello il contrasto del treno fermo e la gente in movimento,soprattutto dopo aver letto la tua presentazione.Ciao.