La Stazione Centrale versione aerea
La Stazione Centrale di Milano vista del 26° piano del Grattacielo Pirelli.
Il 26° del Pirellone è ormai chiamato " Il luogo della memoria" in ricordo delle due giovani avvocatesse Anna Maria Rapetti e Alessandra Santonocito, morte nello schianto di un aereo da turismo contro l'edificio. L'immenso spazio vuoto, la targa marmorea e il modellino del Pirellone è tutto ciò che ospita il piano, aggettato nel cielo vertiginoso, sospeso in un silenzio ovattato, rispettoso, affettuoso. Perfino i bambini della mia classe 1° hanno sospeso le mille domande, il parlottare gioioso ed eccitato e hanno camminato in punta di piedi. Ross.
roby burchi 31/12/2009 2:04
Accidenti, questa non l'avevo proprio notata! Meno male che l'ho aperta oggi! Una foto davvero surreale, quasi si trattasse di un sogno. Il particolare post conferisce all'immagine una atmosfera strana, quasi futuristica con quei fasci di luce che l'attraversano in diagonale. Una immagine con un grande impatto visivo nonostante i toni chiari e leggeri dei colori! Leggendo poi le tue parole, mi sono ricordato dell'incidente, e penso che tu lo abbia cpmmemorato con molta sensibilità e discrezione.Brava Rossana,roby
Ambra Menichini 10/11/2009 12:25
brava ROSSANA bellissimaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaabaci da phuket
A & G
giancarlo abbati 09/11/2009 20:59
questa e' ottima ,da vertigine ,io ho le foto dell,incidente raccontato ,il vigele del fuoco che partecipo' alla missione e' un mio cliente ,brava in tutto in questo scatto ,ciao.emanuele pisati 08/11/2009 21:44
Rossana questa per me è la tua migliore foto.ciao
Emanuele
Franco Lecis 08/11/2009 9:45
In questo foto tutto è bello e tutto è malinconico, ottimo il taglio ed il punto di ripresa bravissima proffgino lombardi 08/11/2009 8:11
Grande opera dell'architettura dallo stile indefinito, così come sono indefinite le figure umane - in partenza o in arrivo - che affollano la stazione. Dalla foto mi arriva una sorta di contrapposizione tra ciò che dovrebbe essere un punto di riferimento, fermo e certo, e il suo essere luogo di transito, di passaggio, di provvisorietà.Il paragone col palcoscenico della vita è inevitabile.
Foto che fa riflettere.
Ciao Ross.
Gino
lucy franco 07/11/2009 23:16
Ross, hai realizzato una fotografia magnifica.Già la ripresa dall'alto allontana e congela in una sorta di monumentalità ciò che è ripreso, poi i colori, delicati e omogenei, la grande efficacia del disegno delle architetture, la maestosità della costruzione.....
Ti faccio i miei complimenti sinceri, sei bravissima.
Le tue foto mi parlano sempre. Qui la tua didascalia è un valore aggiunto.
A presto
Lucy
maureen ross 07/11/2009 22:35
Stavo per chiudere la mia giornata, quando mi sono imbattuto in questa immagine quasi onirica... oltre il tuo commento mi sono trovato a riflettere sulla caducità delle cose umane... il tutto sembra sorspeso nel vuoto, con i bagliori di luce che l'attraversano come tante lame . Mi complimento ancora una volta con te, con questo luogo della memoria che evochi e che zittisce anche l'alunno più vivace... sei una fonte di ricchezza umana e spirituale per i ragazzi a te affidati.Ciao
Maureen