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Oltre la nebbia uno scrigno di ricordi: Candelara (da Vi racconto la mia terra)

Oltre la nebbia uno scrigno di ricordi: Candelara (da Vi racconto la mia terra)

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Oltre la nebbia uno scrigno di ricordi: Candelara (da Vi racconto la mia terra)

In una mattina d'inizio maggio, passando per la piana che da Santa Maria dell'Arzilla conduce al Trebbio della Sconfitta, come sempre il mio sguardo viene catturato da quella piccola porzione di paese che sorge sulla collina verso il levar del sole: Candelara.

Per questa stagione è una veduta insolita, il paese mi appare in un alone di nebbia, spunta appena oltre la collina, un particolare che per quelli che non conoscono la zona può passare inosservato, ma al mio sguardo si ricompone con la sua caratteristica siluette che è come un punto di riferimento, una veduta famigliare!

E' questo un paesaggio colto alle prime luci del mattino, quando il sole non ha ancora iniziato a spandere i suoi benefici raggi, la luce filtrata dalla nebbia acquista una tonalità fredda e grigiastra fondendosi con la coltivazione di grano in una realtà quasi monocromatica.

Tra questi due strati di grigio, lontano, al limite dell'orizzonte, adagiata sul pendio questa realtà medievale; un paese a misura d'uomo, così Candelara appare sospeso, silenzioso, ed oggi ancor di più, quasi fosse catturato dall' infinito.

Il fenomeno della nebbia non è una caratteristica di queste terre, ma questa volta mi accorgo che il cielo ha steso sul mio paese un velo di magia, tanto da farmelo apparire ancora più affascinante.

Così, come nei sogni, anche la nebbia impedisce ad una visione nitida, ma è questa la sua vera bellezza; attutisce i suoni, sfuma i contorni, spesso provoca sensazioni di ansia e di angoscia, ma lasciando grandi spazi all'immaginazione.

Mi sento gratificato da questa situazione, perché la mia vita l'ho sempre vissuta tra queste colline, nel tempo ho percorso ogni stradina o sentiero; il teatro dei giochi della mia infanzia!

In questa realtà a me molto famigliare la nebbia piace, proprio perché sento di conoscere il territorio, altrimenti sarei perso e demoralizzato, come la maggior parte dei viaggiatori.

In tanti anni, non ho mai sentito dire a qualcuno "finalmente è arrivata la nebbia", tutti la odiano, ovvero, una buona parte di coloro che non hanno la capacità di cogliere il momento, fermarsi un attimo, assaporare l'odore della terra e lasciarsi trasportare, seguirne ed osservarne le mutazioni, perché più si osserva e più l'occhio riesce a scrutare oltre questa bianca velatura!

Candelara è il mio paese natio; una manciata di case, molto piccolo, tanto che non è facile trovarlo sulle cartine geografiche, ma è sempre stato grande nel mio cuore, un borgo dall'impatto magico che ti accoglie subito oltrepassando il vecchio arco sulle mura, e da li si entra in un altro mondo!

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Informazioni

Sezione
Cartelle Andar per Castelli
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Pubblicato
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Exif

Fotocamera Canon EOS 400D DIGITAL
Obiettivo ---
Diaframma 10
Tempo di esposizione 1/160
Distanza focale 125.0 mm
ISO 100