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Riflessioni notturne ammirando le turbolenze delle acque. (da Sensazioni)

Riflessioni notturne ammirando le turbolenze delle acque. (da Sensazioni)

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Riflessioni notturne ammirando le turbolenze delle acque. (da Sensazioni)

(estrapolato da..."Battesimo del mare, impressioni di un navigante alle prime armi")

Sono le 03,22, sono seduto sul balcone e stiamo navigando verso la Grecia, è una bella notte, il cielo è stellato e la temperatura è gradevole, il mare è calmo, ma il buio della notte m'incute timore.

Ora penso ai tanti disperati che con mille difficoltà hanno attraversato questo tratto di mare, nella vaga ricerca di un mondo migliore.

Questo mare così scuro esige rispetto già da dietro le ali protettrici di questa grande nave, figuriamoci a quale sensazione si crei in quelle persone che si trovassero sopra un'esile imbarcazione sballottata dalle onde!

Non bisogna dimenticare che i mari del bacino mediterraneo sono molto vari, sotto le cui acque si celano si tesori imprevedibili di flora, di fauna di architetture naturali e di resti di antiche civiltà , ma anche di passate tragedie.

La MSC Divina viaggia con tutta la sua imponenza e sicurezza insieme, ma un pensiero ricorrente in me, è sempre su quella disavventura del gennaio 2012, in cuor mio c'è sempre lo sgomento di trovarmi in una situazione sconosciuta e difficile da gestire.

Stiamo navigando a circa tre miglia dalla costa di Zakinthos, lo deduco dalla potenza dei lumicini equamente distanti in linea orizzontale, forse sono i lampioni di una strada, la luna è sempre lassù, e rimane nascosta dalla copertura del Ponte 14, ma sull'acqua che corre via alla velocità di 22 nodi si notano solo i suoi riflessi e il luccichio.

Spero arrivi presto il giorno, in una situazione così buia non mi sento tranquillo, la sto vivendo con la speranza antica di chi è abituato a navigare, ma io non sono un lupo di mare, e voglio toccare terra.

L'umidità della notte bagna e penetra ovunque, ma non è fastidiosa, anzi è una componente di un viaggio che si chiama crociera.

L'acqua è di un blu cupo, dovuto alla profondità, e la spuma della scia risalta con il suo biancore.

E' bello stare qui a contemplare il cielo e il mare, mentre forse tutti dormono!

E' in queste situazioni di solitudine che noi esseri umani diventiamo più pensatori e alla ricerca di qualcosa che è racchiuso dentro di noi " lo spirito", vuol'essere forse questo un pensiero troppo profondo, ma l'insicurezza di trovarmi in mezzo al mare mi porta a valutare concetti inusuali.

Come un ammalato terminale si aggrappa come può alla vita terrena, così l'uomo comincia a scavare dentro la propria mente analizzando ricordi, spero che faccia presto giorno, questo mare che non conosco non mi fa star tranquillo.

Il mio carattere a volte allegro e canzonatorio trova in questi momenti di solitudine, il piacere di contemplare cielo e mare non essendoci la sicurezza della terra ferma e quindi entrare in una dimensione più intima.

Mi chiedo che cosa sia l'uomo in questa realtà, nient'altro che un minuscolo granello di polvere sperduto chissà dove!

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Cartelle sensazioni
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Exif

Fotocamera Canon EOS 400D DIGITAL
Obiettivo ---
Diaframma 13
Tempo di esposizione 1/100
Distanza focale 60.0 mm
ISO 100