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I catastrofisti hanno avuto ragione: la fine del mondo è arrivata: un gigantesco meteorite ha impattato la terra, sollevando milioni e milioni di tonnellate di polvere, oscurando la luce solare. Animali e piante sono in agonia e noi, noi uomini, i dominatori del pianeta, siamo divenuti simili a zombie: ci muoviamo come in una nebbia di polvere, impauriti, increduli e rassegnati a vivere ancora pochi giorni soltanto. Chi scrive si trova in un campo di girasoli, anch’essi morenti, scrive con una vecchia matita su un pezzo di carta straccia, facendo un po’ di luce con un torcia a batterie, anch’esse ormai esauste. Uno scritto che nessuno leggerà o – forse – si: pare ci siano dei rifugi sotterranei ove una piccola parte dell’umanità cercherà di sopravvivere fino al diradarsi della nebbia di polvere, fino al ritorno della luce, fino a rivedere i girasoli alzare la testa verso il sole.
Mi unisco agli apprezzamenti per questa singolare foto.
Innanzi tutto mi auguro che né tu né io saremo mai testimoni di un avvenimento così catastrofico, nell'eventualità che prima o poi esso si manifesti.
Ma ti ringrazio dell’input che mi hai servito per risponderti che in fondo sono abbastanza ottimista: già allo scoccare dell'anno mille si era paventata una fine del mondo che poi non è avvenuta. Stando alle profezie di Nostradamus (mille e non più mille) neppure l'alba del 21esimo secolo avremmo potuto veder sorgere, poi è stato il turno della profezia dei Maya...
Me lo auguro anche perché non credo che l'evento apocalittico si manifesterebbe nel modo in cui tu l'hai ritratto, davvero pittorescamente. Vedo la tua trama come un po’ leggendaria ma ideale per il plot di un ennesimo di quei film catastrofici che non mancano mai di fare cassetta lucrando astutamente sulle paranoie dell'umanità.
La fine del pianeta si sta preparando impercettibilmente: è già iniziata per colpa del nostro “malvivere” e noi nulla facciamo, a nulla rinunciamo per procrastinarla o scongiurarla. Ci piace immaginare fatti eclatanti che ci farebbero fare la fine degli Eroi ma sono più convinta che l’umanità sta avviandosi ad una fine miserevole, davvero poco eroica, che la vedrà perire per mano della sua stessa spada. Forse sarà condannata a morire lentamente di fame o di sete mentre se ne sta armata fino ai denti seduta sui forzieri a presidiare i caveau delle banche. Forse morirà asfissiata dalle emanazioni letali provocate del suo ricco e comodo vivere, forse si deciderà ad innescare volontariamente le micce delle sue armi nucleari per rendersi meno tragica e lenta l’agonia.
Ovviamente anche questa potrebbe essere la nuova trama di un film, sempre che non sia già stata scritta e realizzata dall’ altrui ingegno, ma non saprei dirlo, frequentando poco il genere cinematografico fantasy-horror.
Caro Lom, non è per smontare la tua fervida immaginazione autodistruttiva, ma stai sereno: questa è una semplice foto in bianco e nero, di cui peraltro sei esperto più di me. E io non ti sto scrivendo da un bunker sotterraneo, miracolosamente scampata alla calamità da te ipotizzata, bensì dalla mia tranquilla postazione davanti al PC di casa; e fuori dalla finestra sento come sempre gli uccellini cantare tra i rami, grati del nuovo giorno appena trascorso.
CIAo!
Mi viene da piangere, tutta la mia meravigliosa visione apocalittica svanita nel cantare degli uccelli tra i rami. Vabbè, mi rifarò con il prossimo commento alla tua prossima foto in b/n ed ho già pronta la nuova catastrofe: la fine del mondo provocata dall’impatto della terra col pianeta Nibiru (sperando di fare in tempo a commentare: pare che Nibiru stia per arrivare….) Brrr.
Cara Cris, nonostante li bianco e nero... , scelta temeraria per un campo di girasoli, sei riuscita a tirare fuori tutta l'energia del sole e di queste magnifiche piante in maturazione!
Una fotografia da concorso... peccato che come "free membro" non possa proporti per una stellina. (Lo farà quslcun altro!!!)
Ciao, Alberto
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amelia manfredonia 16/08/2017 20:34
Notevole....come sempre!gino lombardi 16/08/2017 16:36
I catastrofisti hanno avuto ragione: la fine del mondo è arrivata: un gigantesco meteorite ha impattato la terra, sollevando milioni e milioni di tonnellate di polvere, oscurando la luce solare. Animali e piante sono in agonia e noi, noi uomini, i dominatori del pianeta, siamo divenuti simili a zombie: ci muoviamo come in una nebbia di polvere, impauriti, increduli e rassegnati a vivere ancora pochi giorni soltanto. Chi scrive si trova in un campo di girasoli, anch’essi morenti, scrive con una vecchia matita su un pezzo di carta straccia, facendo un po’ di luce con un torcia a batterie, anch’esse ormai esauste. Uno scritto che nessuno leggerà o – forse – si: pare ci siano dei rifugi sotterranei ove una piccola parte dell’umanità cercherà di sopravvivere fino al diradarsi della nebbia di polvere, fino al ritorno della luce, fino a rivedere i girasoli alzare la testa verso il sole.Mi unisco agli apprezzamenti per questa singolare foto.
lucy franco 16/08/2017 10:39
mi racconta drammaticità, caducità. Bella scelta il b/n .Alberto Leonardis 16/08/2017 8:40
Cara Cris, nonostante li bianco e nero... , scelta temeraria per un campo di girasoli, sei riuscita a tirare fuori tutta l'energia del sole e di queste magnifiche piante in maturazione!Una fotografia da concorso... peccato che come "free membro" non possa proporti per una stellina. (Lo farà quslcun altro!!!)
Ciao, Alberto