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Un Paradiso ?...Ma certamente.... Foto & Immagine di Alvaro Monnetti ᐅ Vedi e commenta gratuitamente la foto su fotocommunity. Scopri gratuitamente altre immagini.
Manarola per l'occasione ha sfoggiato i suoi colori più belli, i rossi, i gialli, gli aragosta, i verdi. S'è messa in posa con il suo solito fare serioso, ausetro, consapevole di essere una irresistibile attrattiva turistica e non solo. Curioso è il titolo che hai attribuito alla foto. La particolarità non consiste nel ritenere le Cinque terre un lembo di paradiso trapiantato in terra, la bellezza del paesaggio caldeggia spontaneamente questa idea, bensì nell'avere scelto esplicitamente Manarola, il cui etimo, seppure incerto e discusso, come sono d'altra parte tutti gli etimi di questo mondo, attribuisce la derivazione del toponimo a "Manium arula", ovvero alla esistenza in epoca romana di un tempio dedicato ai "Mani", vale a dire le anime dei morti che, dopo essere state purificate, erano diventate i numi tutelari della famiglia, ritornando dall’Oltretomba per abitare nel apposito tabernacolo o edicola a loro predisposto e chiamato "larario". Il commentatore e grammatico romano Servio (fine IV secolo) scrive che il culto dei Lari era stato introdotto in dipendenza dell'antica tradizione di seppellire i morti in casa. È possibile però che, come narra una leggenda, i primi Mani, o Lari, vennero calamitati da questo posto e, lasciatosi l’Ade alle spalle, si inerpicarono fino a raggiungere la sommità del promontorio ligure. Qui esiste un naturale spiazzo dove attualmente sono concentrati gli edifici religiosi e dove campeggia la chiesa di san Lorenzo in stile gotico. Ma al tempo in cui giunsero i Mani lo spiazzo era totalmente deserto, in giro non c’era alcuna anima viva, compresi loro, che erano giust’appunto anime morte. Presero a girare vorticosamente in tondo emettendo gemiti di angoscia che, portati dal turbinio da loro generato, si sparsero per le alture circostanti. A poca distanza sorgevano le casupole del Borgo di Volastra. Gli uomini udirono quei deboli lamenti e vennero sullo spiazzo per vedere da cosa erano prodotti. Tra i primi arrivati c’era anche lo sciamano della tribù (c’è sempre uno stregone all’occorrenza), che captò le presenze dell’altro mondo e ordinò che venisse eretto un tempio affinché le anime dei defunti trovassero la loro onorevole dimora, e fu così che sorse il tempio dei Mani, il “Manium arula”. Una parte degli abitanti di Volastra si trasferì su quello spuntone di roccia e a poco a poco spuntarono delle case e i nuovi venuti divennero dei pescatori e la pesca fu sempre abbondante perché a proteggerli c’erano i Mani, grati del tempio che era stato dedicato a loro. E quel posto divenne veramente un paradiso, assai meglio dei Campi Elisi da cui i Lari o Mani erano emigrati attratti dalla bellezza delle coste della Liguria. Azzeccato è quindi il titolo della foto, la quale dal canto suo è per gli occhi una vera goduria. Ciao, Geo.
Ciao Alvaro. Tutto bene? A Firenze ha nevicato?
Sicuramente in questa stagione l'acqua la preferisco allo stato solido, anche perchè amo la sensazone del freddo, certo che al mese d'agosto, posso sopportare anche l'acqua di quest'incantevole scogliera. A patto che non vi siano bestacce a me sconosiute, tipo le meduse ah ah.
Ciao ciao Romano
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GoPicturesBerlin 07/09/2013 0:48
beautiful Location.Top Quality. Romatic Beach.V.giovannimontesi53 21/08/2012 22:52
Questa veduta di Manarola mi ha messo in corpo la voglia pazza di tornarci, sei un vero ambasciatore delle Cinque Terre, complimenti Giovanni.Schaeffer Pierre 11/05/2010 23:15
Un posto che adoro molto bravo bel lavoro complimentiROSARIA PASTORESSA 21/02/2010 13:17
spettacolare !concordo "un paradiso "
Geo Portaluppi 16/02/2010 0:58
Manarola per l'occasione ha sfoggiato i suoi colori più belli, i rossi, i gialli, gli aragosta, i verdi. S'è messa in posa con il suo solito fare serioso, ausetro, consapevole di essere una irresistibile attrattiva turistica e non solo. Curioso è il titolo che hai attribuito alla foto. La particolarità non consiste nel ritenere le Cinque terre un lembo di paradiso trapiantato in terra, la bellezza del paesaggio caldeggia spontaneamente questa idea, bensì nell'avere scelto esplicitamente Manarola, il cui etimo, seppure incerto e discusso, come sono d'altra parte tutti gli etimi di questo mondo, attribuisce la derivazione del toponimo a "Manium arula", ovvero alla esistenza in epoca romana di un tempio dedicato ai "Mani", vale a dire le anime dei morti che, dopo essere state purificate, erano diventate i numi tutelari della famiglia, ritornando dall’Oltretomba per abitare nel apposito tabernacolo o edicola a loro predisposto e chiamato "larario". Il commentatore e grammatico romano Servio (fine IV secolo) scrive che il culto dei Lari era stato introdotto in dipendenza dell'antica tradizione di seppellire i morti in casa. È possibile però che, come narra una leggenda, i primi Mani, o Lari, vennero calamitati da questo posto e, lasciatosi l’Ade alle spalle, si inerpicarono fino a raggiungere la sommità del promontorio ligure. Qui esiste un naturale spiazzo dove attualmente sono concentrati gli edifici religiosi e dove campeggia la chiesa di san Lorenzo in stile gotico. Ma al tempo in cui giunsero i Mani lo spiazzo era totalmente deserto, in giro non c’era alcuna anima viva, compresi loro, che erano giust’appunto anime morte. Presero a girare vorticosamente in tondo emettendo gemiti di angoscia che, portati dal turbinio da loro generato, si sparsero per le alture circostanti. A poca distanza sorgevano le casupole del Borgo di Volastra. Gli uomini udirono quei deboli lamenti e vennero sullo spiazzo per vedere da cosa erano prodotti. Tra i primi arrivati c’era anche lo sciamano della tribù (c’è sempre uno stregone all’occorrenza), che captò le presenze dell’altro mondo e ordinò che venisse eretto un tempio affinché le anime dei defunti trovassero la loro onorevole dimora, e fu così che sorse il tempio dei Mani, il “Manium arula”. Una parte degli abitanti di Volastra si trasferì su quello spuntone di roccia e a poco a poco spuntarono delle case e i nuovi venuti divennero dei pescatori e la pesca fu sempre abbondante perché a proteggerli c’erano i Mani, grati del tempio che era stato dedicato a loro. E quel posto divenne veramente un paradiso, assai meglio dei Campi Elisi da cui i Lari o Mani erano emigrati attratti dalla bellezza delle coste della Liguria. Azzeccato è quindi il titolo della foto, la quale dal canto suo è per gli occhi una vera goduria. Ciao, Geo.mario gabbarin 14/02/2010 20:07
Bella e pittoresca Manarola. Ottimo scatto.Elina Ninova 08/02/2010 15:02
Che bello e simpatico!Casartelli Romano 06/02/2010 16:04
Ciao Alvaro. Tutto bene? A Firenze ha nevicato?Sicuramente in questa stagione l'acqua la preferisco allo stato solido, anche perchè amo la sensazone del freddo, certo che al mese d'agosto, posso sopportare anche l'acqua di quest'incantevole scogliera. A patto che non vi siano bestacce a me sconosiute, tipo le meduse ah ah.
Ciao ciao Romano
BRIGO MIRKO 04/02/2010 20:46
non ho parole bellissima!!!un salutone
adelmo mariotti 02/02/2010 17:37
Bella, un'ottima inquadratura, mi hai fatto tornare a mente dei bei ricordi. ciao adelmoRiccardo Sanchini 29/01/2010 8:13
Ottima per luce e nitidezza...Riccardoilona enz 24/01/2010 1:34
Belissima panoramica i colori foto! Ciao llonaAlberto Fernández Aguilar 22/01/2010 19:25
molto bellaaline64 22/01/2010 9:24
c'est magnifique ce village perché sur le rocher, et c'est très gai avec toutes ces couleurs !!! merveilleux clichéamicalement
MANUEL TENDERO 21/01/2010 23:33
Unos colores preciosos y una toma de lujo