Ho guardato più volte i tuoi bellissimi scatti, i tuoi stupendi animali, la poesia che sprigiona la tua fotografia quando racconta di loro. Amo gli animali, ne ho avuti tanti per casa e in linea di massima preferirei stupire raccontando della bellezza (sperando un giorno di raggiungere l'abilità fotografica per poterlo fare), ma non sempre è possibile farlo, a volte sento il dovere di descrivere anche quello che (mi) turba, quello che si elimina, quello che la percezione comune tende a censurare...come se facendo finta che qualcosa di osceno non esiste, il fastidio sparisce...ti racconto la nascita di questa foto...
Tempo fa casualmente passai vicino al banco di una macelleria in un ipermercato, c'erano delle teste di coniglio confezionate. Rimasi impressionato, dai denti digrignati, dall'occhio fisso nel vuoto e cercai di capire se la gente che passava vicino al bancone percepiva la mia medesima scossa emotiva. Nessuno rimaneva impressionato, nessuno si curava di quella macabra esposizione, nessuno s'impressionava per il fatto che il macellaio vendeva 4 teste di un essere che fu vivente ad un euro :-(
ho pensato che forse togliendo dal contesto "alimentare" quella scena e ponendola in una situazione "domestica" la situazione avrebbe impressionato maggiormente, come dire avrebbe generato una reazione emotiva che nella macelleria non c'era. La gente è assuefatta dalla visione dei cadaveri appesi nelle macellerie.
La quasi totale nudità del soggetto serviva per
svestire l'essere umano tanto quanto il coniglio morto, per creare una similitudine di condizione, l'acqua nera una sorta di bagno di morte e di coscienza sporca. Una foto per creare un moto di riflessione negli altri e continuare un moto di riflessione in me...tutto quello che vive è degno di attenzione, tutto quello che muore deve portare sgomento, ovvero una sensazione che caccia l'assuefazione...perchè purtroppo ci si abitua a tutto anche alla morte.
Grazie per la fiducia
Angelo
Ma no, non è vero che sono sfacciato.
La fotocamera era in zona protetta, tra le mie gambe, per cui si potrebbe parlare di "foto del cavolo", casomai ;:-)
la foto mi piaceva nonostante la qualita un poco scarsa come dici tu e non posso che darti ragione , ma loscatto mi aveva tanto intrigato che ho deciso di pubblicarla cosi come era . poi tutto sommato la scarsa qualita la fa apparire un po vecchiotta grazie del passaggio bodil e scusa se non ti ho corrisposto prima .
buonagiornata
Marco
Carmelo Bonanno 18/06/2011 15:07
Grazie Bodil!!!maria teresa mosna 17/06/2011 10:46
Grazie cara Bodil, ciao Mtlucy franco 15/06/2011 23:09
davvero contenta che ti sia piaciuta !!lucy
RUFFINI SILVANO 15/06/2011 22:44
grazie di cuore.....................ciao
Angelo Berlendis 13/06/2011 22:14
Ho guardato più volte i tuoi bellissimi scatti, i tuoi stupendi animali, la poesia che sprigiona la tua fotografia quando racconta di loro. Amo gli animali, ne ho avuti tanti per casa e in linea di massima preferirei stupire raccontando della bellezza (sperando un giorno di raggiungere l'abilità fotografica per poterlo fare), ma non sempre è possibile farlo, a volte sento il dovere di descrivere anche quello che (mi) turba, quello che si elimina, quello che la percezione comune tende a censurare...come se facendo finta che qualcosa di osceno non esiste, il fastidio sparisce...ti racconto la nascita di questa foto...
Tempo fa casualmente passai vicino al banco di una macelleria in un ipermercato, c'erano delle teste di coniglio confezionate. Rimasi impressionato, dai denti digrignati, dall'occhio fisso nel vuoto e cercai di capire se la gente che passava vicino al bancone percepiva la mia medesima scossa emotiva. Nessuno rimaneva impressionato, nessuno si curava di quella macabra esposizione, nessuno s'impressionava per il fatto che il macellaio vendeva 4 teste di un essere che fu vivente ad un euro :-(
ho pensato che forse togliendo dal contesto "alimentare" quella scena e ponendola in una situazione "domestica" la situazione avrebbe impressionato maggiormente, come dire avrebbe generato una reazione emotiva che nella macelleria non c'era. La gente è assuefatta dalla visione dei cadaveri appesi nelle macellerie.
La quasi totale nudità del soggetto serviva per
svestire l'essere umano tanto quanto il coniglio morto, per creare una similitudine di condizione, l'acqua nera una sorta di bagno di morte e di coscienza sporca. Una foto per creare un moto di riflessione negli altri e continuare un moto di riflessione in me...tutto quello che vive è degno di attenzione, tutto quello che muore deve portare sgomento, ovvero una sensazione che caccia l'assuefazione...perchè purtroppo ci si abitua a tutto anche alla morte.
Grazie per la fiducia
Angelo
Franco Farina 12/06/2011 12:32
Ma no, non è vero che sono sfacciato.
La fotocamera era in zona protetta, tra le mie gambe, per cui si potrebbe parlare di "foto del cavolo", casomai ;:-)
Blve 11/06/2011 14:53
grazie del commento ... la cornice ha senso se vai a vedere la foto nel mio fotohome ... purtroppo FC ha uno sfondo scuro ...Fabio Borra 10/06/2011 16:23
Grazie della visita e del commento!!!!Complimenti per tutte le tue foto sono bellissime!!!!Claudio Micheli 08/06/2011 13:19
Ciao Bodil!Non so come ringraziarti!...avevo capito che stava andando bene, ma non così tanto!...sorpreso e contento, molto.
Grazie ancora e belle cose!
Ciao, Claudio
RUFFINI SILVANO 05/06/2011 15:28
ti ringrazio di cuore..................!!ciao
Alessandro Russo 05/06/2011 14:07
grazie e onoratoMarco Lascialfari 02/06/2011 23:14
Grazie mille Bodil!!Buona serata
Marco
Marco Morbidelli 02/06/2011 15:22
la foto mi piaceva nonostante la qualita un poco scarsa come dici tu e non posso che darti ragione , ma loscatto mi aveva tanto intrigato che ho deciso di pubblicarla cosi come era . poi tutto sommato la scarsa qualita la fa apparire un po vecchiotta grazie del passaggio bodil e scusa se non ti ho corrisposto prima .buonagiornata
Marco
Mauro Borbey 01/06/2011 11:14
grazie !!ciao...mauro
Franco Farina 30/05/2011 21:56
Sono arrrrabbbiatisssssimo con te!
Per cui NON ti ringrazio!
:-)