13.01.12, 19:16
Messaggio 1 di 18
Molto spesso si associa la fotografia alla poesia o meglio si associa ad UNA fotografia UNA poesia, su questo sistema chi mi conosce sa come la penso , detto in sintesi : peste e corna .
Non apprezzo molto questo modo di fare perché denota da un certo lato la mancanza di una cultura specifica e quindi la necessità di di “aggrapparsi” ad altro per dire qualcosa e significa forse non riconoscere che la Fotografia necessità di un linguaggio critico specifico e non proveniente e proprio di altre forme espressive.
Ma ragionandoci un po’ su si può cercare di fare un discorso più articolato che parte da questo modo un po’ semplicistico .
L’associazione tra fotografia e poesia è corretta a mio parere, non se applicata al singolo fotogramma, al caso specifico ma se è intesa come caratteristica valida in generale, ossia applicabile alla Fotografia intesa come ente più o meno astratto, come genere, indipendentemente dal cosa, come, quando e perchè.
Un po’ scontatamente si deve ricordare che l’etimo significa “ scrivere con la luce” e quindi il paragone ci sta tutto, ma le forme della scrittura sono molteplici, mentre quelle della fotografie sono limitate ad uno: schiacciare un pulsante in un certo momento. Tutto il resto viene dopo. Il fotografare è un atto di estrema sintesi : si pesta un tastino, e l’otturatore per magia si chiude, dentro rimane qualcosa e tutto quello che è venuto prima e verrà dopo rimane escluso , per scelta di chi questo , l’otturatore appunto, lo schiaccia in un certo momento.
La Fotografia è quindi , a mio avviso, un atto voluto di estrema e radicale sintesi personale, è sinottica, è unica, rappresenta una visione personale della realtà, esclude e riduce, comprime e restringe, idealizza e sublima … proprio come fa la Poesia, non una ma tutta la poesia .
Si potrebbe forse così affermare che la Fotografia sta alla Poesia come la Cinematografia sta al Romanzo: la prima racconta una storia con uno ed unico segno, l’altra per svolgersi ha necessità di molti frames continui come in un romanzo lo sono le pagine.
Messaggio Modificato (9:15)
Non apprezzo molto questo modo di fare perché denota da un certo lato la mancanza di una cultura specifica e quindi la necessità di di “aggrapparsi” ad altro per dire qualcosa e significa forse non riconoscere che la Fotografia necessità di un linguaggio critico specifico e non proveniente e proprio di altre forme espressive.
Ma ragionandoci un po’ su si può cercare di fare un discorso più articolato che parte da questo modo un po’ semplicistico .
L’associazione tra fotografia e poesia è corretta a mio parere, non se applicata al singolo fotogramma, al caso specifico ma se è intesa come caratteristica valida in generale, ossia applicabile alla Fotografia intesa come ente più o meno astratto, come genere, indipendentemente dal cosa, come, quando e perchè.
Un po’ scontatamente si deve ricordare che l’etimo significa “ scrivere con la luce” e quindi il paragone ci sta tutto, ma le forme della scrittura sono molteplici, mentre quelle della fotografie sono limitate ad uno: schiacciare un pulsante in un certo momento. Tutto il resto viene dopo. Il fotografare è un atto di estrema sintesi : si pesta un tastino, e l’otturatore per magia si chiude, dentro rimane qualcosa e tutto quello che è venuto prima e verrà dopo rimane escluso , per scelta di chi questo , l’otturatore appunto, lo schiaccia in un certo momento.
La Fotografia è quindi , a mio avviso, un atto voluto di estrema e radicale sintesi personale, è sinottica, è unica, rappresenta una visione personale della realtà, esclude e riduce, comprime e restringe, idealizza e sublima … proprio come fa la Poesia, non una ma tutta la poesia .
Si potrebbe forse così affermare che la Fotografia sta alla Poesia come la Cinematografia sta al Romanzo: la prima racconta una storia con uno ed unico segno, l’altra per svolgersi ha necessità di molti frames continui come in un romanzo lo sono le pagine.
Messaggio Modificato (9:15)
Cosa intendiamo per fotografia e cosa per poesia.
14.01.12, 09:19
Messaggio 3 di 18
Messaggio Modificato (19:12)
14.01.12, 11:14
Messaggio 4 di 18
le due cose coesistono da sempre ma non è facile saperlo fare .
faccio un esempio . recentemente è stato pubblicato un libro chiamiamolo fotografico con molta benevolenza dal titolo " Genova che è tutto dire" a cura di Surdich ( uno dei maggiori comnoscitori della poesia di Caproni) e di Patrizia Traversa , una fotografa genovese che abbina alla poesia di giorgio Caproni Litania dedicata a Genova ( e personalmente una delle mie liriche preferite in assoluto) delle immagini di Genova. La poesia è costituita mi pare da 45 strofe ognuno dedicata ad un aspetto di Genova, in taluni casi molto descrittivi in altri più interpretativi
allego qui il link per chi non la conoscesse: http://www.fasce.it/paolo/genova/litania.asp
Nell'idea dell'Editore l'ipotesi di realizzare una guida ( ??????????) per immagini ad uso e consumo dei turisti . Scopo nobile ma di scarso peso a mio avviso
Bene il libro pubblicato da una piccola casa editrice locale abbina a ciscuna verso una fotografia che è molto didascalica , per fare un esempio
"Genova di caserma.
Di latteria. Di sperma.
Genova mia di Sturla,
che ancora nel sangue mi urla."
e l'immagine abbinata è il cartello stradale di Via Sturla...a mio avviso una banalità assoluta che si ripete ciclicamente per tutte le strofe/ fotografie.
mi sembra un po' l'almanacco dei luoghi, nessuna interpretazione , nessuna ricerca interiore .. solo l'immagine che definisce pedissequamente il luogo, la situazione o l'occasione.
d'altra parte ho ben in mente le serie dedicate da Giacomelli alle poesie da lui più amate: A Silvia di Leopardi, Io sono Nessuno di Emilie Dickinson, Ritorno di Caproni, e soprattutto Io non ho mani che mi accarezzano il volto di Padre Turoldo.
Bene , queste non sono la traduzione letterale in immagini del testo poetico, non lo descrivono a mò di Bignami, lo interpretano, entrano dentro alle parole e ne danno una lettura altrettanto poetica. Come scrivevo nel mio primo intervento idealizzano. Il rimando non è diretto,è l'interpretazione data dalla sensibilità dell'autore che allude senza descrivere .
orbene non è facile riuscire a fare questo ... non si tratta di tecnica, di capacità, di attrezzatura ... bisogna a mio avviso essere in grado di usare la stessa metrica della poesia usando non le parole ma le immagini è questione di sensibilità, della ricerca den non banale, dell'uso delle immagini a guisa di strofe ... in definitiva per riuscirci bisogna essere un poeta.
faccio un esempio . recentemente è stato pubblicato un libro chiamiamolo fotografico con molta benevolenza dal titolo " Genova che è tutto dire" a cura di Surdich ( uno dei maggiori comnoscitori della poesia di Caproni) e di Patrizia Traversa , una fotografa genovese che abbina alla poesia di giorgio Caproni Litania dedicata a Genova ( e personalmente una delle mie liriche preferite in assoluto) delle immagini di Genova. La poesia è costituita mi pare da 45 strofe ognuno dedicata ad un aspetto di Genova, in taluni casi molto descrittivi in altri più interpretativi
allego qui il link per chi non la conoscesse: http://www.fasce.it/paolo/genova/litania.asp
Nell'idea dell'Editore l'ipotesi di realizzare una guida ( ??????????) per immagini ad uso e consumo dei turisti . Scopo nobile ma di scarso peso a mio avviso
Bene il libro pubblicato da una piccola casa editrice locale abbina a ciscuna verso una fotografia che è molto didascalica , per fare un esempio
"Genova di caserma.
Di latteria. Di sperma.
Genova mia di Sturla,
che ancora nel sangue mi urla."
e l'immagine abbinata è il cartello stradale di Via Sturla...a mio avviso una banalità assoluta che si ripete ciclicamente per tutte le strofe/ fotografie.
mi sembra un po' l'almanacco dei luoghi, nessuna interpretazione , nessuna ricerca interiore .. solo l'immagine che definisce pedissequamente il luogo, la situazione o l'occasione.
d'altra parte ho ben in mente le serie dedicate da Giacomelli alle poesie da lui più amate: A Silvia di Leopardi, Io sono Nessuno di Emilie Dickinson, Ritorno di Caproni, e soprattutto Io non ho mani che mi accarezzano il volto di Padre Turoldo.
Bene , queste non sono la traduzione letterale in immagini del testo poetico, non lo descrivono a mò di Bignami, lo interpretano, entrano dentro alle parole e ne danno una lettura altrettanto poetica. Come scrivevo nel mio primo intervento idealizzano. Il rimando non è diretto,è l'interpretazione data dalla sensibilità dell'autore che allude senza descrivere .
orbene non è facile riuscire a fare questo ... non si tratta di tecnica, di capacità, di attrezzatura ... bisogna a mio avviso essere in grado di usare la stessa metrica della poesia usando non le parole ma le immagini è questione di sensibilità, della ricerca den non banale, dell'uso delle immagini a guisa di strofe ... in definitiva per riuscirci bisogna essere un poeta.
14.01.12, 12:08
Messaggio 5 di 18
Messaggio Modificato (19:12)
Io credo che bisogna distinguere, esistono le foto con la poesia e le poesie con la foto.
Per me il primo caso non ha senso, nel secondo invece un senso c'e lo vedo...
Per me il primo caso non ha senso, nel secondo invece un senso c'e lo vedo...
14.01.12, 12:27
Messaggio 7 di 18
Messaggio Modificato (19:12)
Interessante!
In principio condivido il concetto che: "la Fotografia necessità di un linguaggio critico specifico e non proveniente e proprio di altre forme espressive" (VOG).
Però esistono eccezioni e sinergie tra le due forme artistiche... a patto che l'una non debba descrivere l'altra; semmai le due forme espressive dovrebbero singolarmente suscitare emozioni/riflessioni molto simili o del tutto discordanti, in modo da accrescere o stimolare, quindi valorizzare in modo esponenziale, il concetto espresso dalla singola opera.
In principio condivido il concetto che: "la Fotografia necessità di un linguaggio critico specifico e non proveniente e proprio di altre forme espressive" (VOG).
Però esistono eccezioni e sinergie tra le due forme artistiche... a patto che l'una non debba descrivere l'altra; semmai le due forme espressive dovrebbero singolarmente suscitare emozioni/riflessioni molto simili o del tutto discordanti, in modo da accrescere o stimolare, quindi valorizzare in modo esponenziale, il concetto espresso dalla singola opera.
14.01.12, 15:14
Messaggio 9 di 18
Messaggio Modificato (19:13)
“… nominare un oggetto è sopprimere tre quarti
del godimento della poesia, che è costituita dalla felicità
di indovinare poco a poco: suggerire. Ecco il sogno!…”
(Stéphane Mallarmée)
del godimento della poesia, che è costituita dalla felicità
di indovinare poco a poco: suggerire. Ecco il sogno!…”
(Stéphane Mallarmée)
Secondo me una foto valida può bene accompagnarsi, arricchendolo (al limite, nobilitandolo), a qualunque testo, anche poetico.
Non conosco il caso citato da Luca. A mio parere, comunque, un progetto editoriale, per quanto "debole", quale può essere una mera "guida turistica" di poche pretese, può acquistare una sua dignità se le foto sono, pur se necessariamente didascaliche, anche "belle".
Viceversa, è proprio la fotografia che ha tutto da perdere se è accompagnata da una lirica o un testo.
Non conosco il caso citato da Luca. A mio parere, comunque, un progetto editoriale, per quanto "debole", quale può essere una mera "guida turistica" di poche pretese, può acquistare una sua dignità se le foto sono, pur se necessariamente didascaliche, anche "belle".
Viceversa, è proprio la fotografia che ha tutto da perdere se è accompagnata da una lirica o un testo.
14.01.12, 16:51
Messaggio 12 di 18
Messaggio Modificato (19:13)
Dice bene Pollaci
14.01.12, 17:15
Messaggio 14 di 18
si ma io non volevo aprire una discussione se o meno una fotografia può accompagnare una poesia o viceversa ... io volevo solo dire, a titolo generale, che la fotografia ha la capacità della sintesi che è propria della poesia.
poi naturalmente può succedere quello di cui si parla ... in modo più o meno corretto e di vantaggio per l'una o latra ma io intendevo un concetto che sta a monte della apllicazione di una immagine a qualcosa o del suo esatto conterario.
giacomelli era inteso non come esempio di accompagnamento delle immagini alle liriche ma bensi come esse stesse "versi" di una poesia fatta di altro mezzo espressivo differente dalle parole ...
forse non mi sono ben capito...
cioè io vorrei evitare il " secondo me ..." riferito alla immagineoppure il valutare la bellezza di una immagine che legittima una certa azione ....
Messaggio Modificato (17:17)
poi naturalmente può succedere quello di cui si parla ... in modo più o meno corretto e di vantaggio per l'una o latra ma io intendevo un concetto che sta a monte della apllicazione di una immagine a qualcosa o del suo esatto conterario.
giacomelli era inteso non come esempio di accompagnamento delle immagini alle liriche ma bensi come esse stesse "versi" di una poesia fatta di altro mezzo espressivo differente dalle parole ...
forse non mi sono ben capito...
cioè io vorrei evitare il " secondo me ..." riferito alla immagineoppure il valutare la bellezza di una immagine che legittima una certa azione ....
Messaggio Modificato (17:17)
A volte il fotografo è talmente coinvolto da un suo scatto
che teme non venga interpretato nel modo ottimale che ha permesso allo stesso di provare determinate emozioni,ed ecco che allora descrive in modo personale ciò che vorrebbe comunicare.Non è detto però che la stessa immagine sia oggetto ad altre interpretazioni di chi osserva,a volte persin più profonde,a volte invece molto più banali.
Compito più facile,a parer mio,è invece abbinare uno scatto ad una poesia già in essere.
Allego due link dove si disquisisce il fatto.
http://photofinish.blogosfere.it/2008/0 ... poesi.html
http://www.musaconfusa.it/Fotografia_e_ ... oesia.html
Messaggio Modificato (18:26)
che teme non venga interpretato nel modo ottimale che ha permesso allo stesso di provare determinate emozioni,ed ecco che allora descrive in modo personale ciò che vorrebbe comunicare.Non è detto però che la stessa immagine sia oggetto ad altre interpretazioni di chi osserva,a volte persin più profonde,a volte invece molto più banali.
Compito più facile,a parer mio,è invece abbinare uno scatto ad una poesia già in essere.
Allego due link dove si disquisisce il fatto.
http://photofinish.blogosfere.it/2008/0 ... poesi.html
http://www.musaconfusa.it/Fotografia_e_ ... oesia.html
Messaggio Modificato (18:26)