Per saperne di più
Per la bibliografia dell’artista e sull’artista si consiglia il sito: www.ernst-haas.com
In particolare segnaliamo alcune pubblicazioni fondamentali:
ERNST HAAS, The Creation, The Viking Press, New York 1971 (1983).
ERNST HAAS, Venice, Time-Life Books, Amsterdam 1976.
ELLEN HANDY, Reflections in glass eye, Bulfinch Press/ICP, New York 1989.
Un particolare "grazie" ad antonio rolandi per il prezioso suggerimento.
Per la bibliografia dell’artista e sull’artista si consiglia il sito: www.ernst-haas.com
In particolare segnaliamo alcune pubblicazioni fondamentali:
ERNST HAAS, The Creation, The Viking Press, New York 1971 (1983).
ERNST HAAS, Venice, Time-Life Books, Amsterdam 1976.
ELLEN HANDY, Reflections in glass eye, Bulfinch Press/ICP, New York 1989.
Un particolare "grazie" ad antonio rolandi per il prezioso suggerimento.
Vorrei essere ricordato molto di più per una visione totale, piuttosto che per poche, perfette, singole immagini - Ernst Haas
Penso che questo suo pensiero, che non ha mai tradito, sia il vero fulcro del suo essere... una curiosità a 360° che non ha mai permesso smettesse di trovare quell'attimo in grado di sorprenderlo.
Complimenti Lucy, una scheda molto interessante che sottolinea efficacemente l'eclettismo di quello che era un grande osservatore, ancor prima che un grandissimo fotografo.
Non bisognerebbe mai giudicare un fotografo dal tipo di pellicola che usa, ma solo da come la usa - Ernst Haas
Penso che questo suo pensiero, che non ha mai tradito, sia il vero fulcro del suo essere... una curiosità a 360° che non ha mai permesso smettesse di trovare quell'attimo in grado di sorprenderlo.
Complimenti Lucy, una scheda molto interessante che sottolinea efficacemente l'eclettismo di quello che era un grande osservatore, ancor prima che un grandissimo fotografo.
Non bisognerebbe mai giudicare un fotografo dal tipo di pellicola che usa, ma solo da come la usa - Ernst Haas
Grazie Lucy.
Sempre molto interessante.
Quoto in pieno le sue parole:
“Non capisco queste discussioni sul bianco e nero e il colore. Amo sia l’uno che l’altro. Sono due lingue diverse dello stesso contesto.
Entrambi molto affascinanti. Colore non significa b/n con l’aggiunta del colore, così come il bianco e nero non è un’immagine privata del colore. Ognuna di queste due tecniche richiede una diversa sensibilità e, di conseguenza, conoscenze diverse.
Esistono i detrattori del colore come quelli del bianco e nero; in realtà sono persone incapaci di usare al meglio entrambe le tecniche. Un fotografo non si giudica dal tipo di pellicola che usa, ma da come la usa.”
Un grazie anche ad Antonio Rolandi.
Sempre molto interessante.
Quoto in pieno le sue parole:
“Non capisco queste discussioni sul bianco e nero e il colore. Amo sia l’uno che l’altro. Sono due lingue diverse dello stesso contesto.
Entrambi molto affascinanti. Colore non significa b/n con l’aggiunta del colore, così come il bianco e nero non è un’immagine privata del colore. Ognuna di queste due tecniche richiede una diversa sensibilità e, di conseguenza, conoscenze diverse.
Esistono i detrattori del colore come quelli del bianco e nero; in realtà sono persone incapaci di usare al meglio entrambe le tecniche. Un fotografo non si giudica dal tipo di pellicola che usa, ma da come la usa.”
Un grazie anche ad Antonio Rolandi.
26.02.13, 16:59
Messaggio 19 di 24
non lo conoscevo ... grazie Lucy
26.02.13, 22:40
Messaggio 20 di 24
il bello è vederne l'evoluzione: dalle immagini dei primi anni a mio avviso fortemente improntate dalla fotografia della scuola mitteleuropea specialmente tedesca di impronta espressionista , a quelle della maturità in cui l'uso del colore e della " creatività " trovano le proprie radici in quella americana spiù impressionista ed a partire dagli anni 60 fortemente stimolata dall'uso del colore ... non a caso la Kodak è americana
per poi però non abbandonare mai le "origini" ed il rigore come ad esempio nelle fotografie di scena di the Misfits dove mi pare che i fotografi di scena fossero tutti pezzi da 90 della Magnum ... ma potrei sbagliarmi ... vado a memoria
ed infatti un suo famoso aforisma , quello citato più sopra da Maurizio, puntualizza questo concetto
per poi però non abbandonare mai le "origini" ed il rigore come ad esempio nelle fotografie di scena di the Misfits dove mi pare che i fotografi di scena fossero tutti pezzi da 90 della Magnum ... ma potrei sbagliarmi ... vado a memoria
ed infatti un suo famoso aforisma , quello citato più sopra da Maurizio, puntualizza questo concetto
Grazie Lucy di questa splendida presentazione!
Un Artista, eclettico e grande Maestro!
Cercherò un suo libro....ciao Mt
Un Artista, eclettico e grande Maestro!
Cercherò un suo libro....ciao Mt
grazie a tutti per la vostra attenzione!
14.03.13, 20:06
Messaggio 23 di 24
Grazie per aver ricordato questo fotografo eclettico che ho amato molto.
Bellissime le sue foto ai pellerosse d'America.
Bellissime le sue foto ai pellerosse d'America.
grazie per l'attenzione.
:)) Ultima modifica di lucy franco il 15.03.13, 08:31, modificato 1 volta in totale.
:)) Ultima modifica di lucy franco il 15.03.13, 08:31, modificato 1 volta in totale.